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20 - La Caduta (Parte 1)

Forse sono rotta

Forse sono sbagliata

Ho parlato prima di quando avrei dovuto

Solo il bene muore vecchio

E' ciò che mi hanno detto

Ma non lo so

...

"Papà?!"

Urlai guardando la radiosa figura in piedi accanto a Cedric fuori dalle porte del castello.

Era sabato, il 24 giugno. L'ultimo giorno del Torneo Tre Maghi. Ero appena uscita dalla carrozza per dirigermi al castello per una tarda colazione, una strana sensazione allo stomaco, ansiosa per Cedric e la terza prova.

"Vieni e dà al tuo vecchio un abbraccio!" ruggì papà, allargando le braccia.

Non me lo feci ripetere due volte. Corsi al massimo della velocità verso di lui e mi buttai tra le sue braccia.

"Non sapevo venissi! Cedric non me l'ha detto!" sussultai, appena lasciai andare mio padre per dare un giocoso pizzicotto sul braccio di Cedric.

"Non mi sarei perso per nulla al mondo mio figlio che batte Harry Potter!"

Appena lo disse, Harry uscì dal castello seguito da una donna paffuta, che sembrava essere la signora Weasley, e Bill, che riconobbi dalla coppa del mondo di Quidditch.

"Papà!" sibilò Cedric. "Smetti di dire certe cose!"

"Cosa? Ma è la verità! Tu sei un milione di volte più uomo di lui!" papà urlò indignato, guardando Harry mentre passava. "Il piccolo mascalzone truffatore!"

Mi voltai verso Harry con orrore, dandogli uno sguardo di scuse.

"Ignoralo, Harry." disse la madre di Weasley, dando a papà un'occhiataccia furtiva. "Amos è arrabbiato perché togli i riflettori da suo figlio dato che sei un campione anche tu."

"Ha imbrogliato il Calice!" ruggì papà, la sua faccia i trasformò per la rabbia. "Avrebbe dovuto essere squalificato!"

"Ced! Fa qualcosa!" sibilai a mio fratello, desiderando che la terra mi inghiottisse. 

"Papà, smettila adesso, o rinuncerò al mio posto per la terza prova stanotte."

Così si zittì.

Passammo la mattina facendo una passeggiata con papà nei campi, con lui e Cedric che si scambiavano le loro avventure in vari posti in cui sono stati. Io decisi di starmene in silenzio, vedendo come tutti erano a conoscenza di Draco che aveva infilato la lingua nella mia gola.

Ci unimmo ai Delacour per pranzo al tavolo dei Tassorosso, imboccandoci di pasticcini della Cornovaglia e bevendo succo di zucca.

"Che stronzata è questa?" tossì Fleur, arricciando il naso per il disgusto quando guardò il cibo che offriva il tavolo.

"Ti prometto, che il sapore è meglio di come appare." disse Bill Weasley, sporgendosi dal tavolo dei Grifondoro dietro e muovendo le sopracciglia. "Mentre scommetto che tu sia buona proprio quanto tu sia bella."

Fleur ridacchiò e arrossii. Cedric e io ci scambiammo un'occhiata cercando di non scoppiare in una risata.

"Sembra che saremo in attesa per il matrimonio Weasley-Delacour nel prossimo futuro." Cedric sogghignò nel mio orecchio. "Che Dio ci salvi."

I miei occhi scivolarono al tavolo dei Serpeverde e sentii il mio stomaco contorcersi appena i suoi occhi grigi si incastrarono nei miei. Un sorriso crebbe sulle labbra del ragazzo dai capelli biondi, e non potei non sorridergli anche io.

"Merlino, Malfoy, qualsiasi cosa tu faccia nella tua vita, ti prego promettimi che non diventerai una Malfoy." sospirò Cedric dolorante, vedendo quello scambio.

"Che significa?" chiese papà, e io diedi una forte gomitata a Cedric. "Cos'è questa storia dei Malfoy?"

"Rory ha una cotta per il figlio." disse Cedric, ignorando il mio sguardo furioso.

"CEDRIC!" urlai non credendo come avesse potuto farmi questo.

"Spero sia uno scherzo, Aurora!" ringhiò papà, la sua faccia diventò rossa.

"Tristemente no," mormorò Cedric. "Ho cercato di avvertirla, ma non vuole ascoltare."

"Oh, ma cosa importa?" sibilai sentendomi irritata dai cavernicoli della mia famiglia. "Tornerò alla Beauxbatons presto, centinaia di miglia da Malfoy!"

Dopo averlo detto, il mio cuore si spezzò in due. Scavai la mano nella mia tasca dove tenevo la metà pietra di luna che mi aveva dato Draco, e la strinsi forte, calmandomi appena strofinai il pollice sulla superfice liscia.

Mi scusai per andare al bagno, lanciando a Draco uno sguardo appena passai davanti al suo tavolo.

"Stai bene?" mi chiese quando mi incontrò all'entrata.

Prendendogli la mano, lo portai sotto le scale, fuori dalla vista di qualche occhio giudicante. Lui mi avvolse subito tra le sue braccia e io mi schiacciai contro il suo corpo, disperata di sentirlo.

"E' l'ultimo giorno," dissi semplicemente, e senza che me ne accorgessi, mi scappò un grande singhiozzo.

"Lo so," mormorò rattristito, baciandomi la testa e stringendomi. "Lo so."

...

Nonostante amassi passare la giornata con papà ad Hogwarts, questo significava che non sarei riuscita a stare con Draco. E siccome era l'ultimo giorno del Torneo Tre Maghi, sapevo che il tempo stesse volando. Non sapevo esattamente quando saremmo dovuti ripartire da Hogwarts per tornare alla Beauxbatons, ma sapevo che sarebbe successo i giorni successivi.

Papà voleva che andassi con lui a fare una passeggiata dopo pranzo. Trascorse la maggior parte del tempo a parlare di strategie per la terza prova con Cedric, mentre la mia mente era al castello - tra le braccia di Draco.

"Sei lontana un miglio, Rory," notò Cedric, avvolgendo un braccio intorno alle mie spalle avvicinandoci al lago. "Che c'è?"

"Sono solo triste perché il torneo sta per finire," dissi sinceramente. Avevo questa orribile sensazione nel petto. Faceva male. E continuai a pensare che stavo per piangere. Specialmente quando pensai che avrei dovuto dire addio a Draco.

"So che intendi," sospirò, dandomi una leggera scossa. "Mi mancherà averti in giro, sorellina. Sento come se tu appartenessi qui."

Ci fu un improvviso e esasperante dolore nella mia mascella, e scacciai via un singhiozzo. Le lacrime cominciarono a scorrere sulle mie guance, quando finalmente scapparono dopo aver aspettato a lungo.

"Oh, Rory," disse mio fratello, il suo viso era pieno di tristezza. "Vieni qui, tenerona."

Mi attaccò al suo petto, abbracciandomi strettamente, dandomi il miglior abbraccio che un fratello possa mai dare.

Un abbraccio pieno di compassione, protezione e amore incondizionato.

Se avessi saputo ciò che stava per arrivare l'avrei stretto per molto più tempo.

Se avessi saputo.

Se avessi saputo che sarebbe stato l'ultimo abbraccio di mio fratello.

Ma non lo sapevo.

...

Forse mi sto rompendo

Forse sto pensando di continuare

Le cose che avevo detto

Aspettando che i colori diventino oro

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