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104 - Casa

Le dita di Draco colpivano nervosamente il tavolo, i suoi occhi guardavano l'orologio.

Il campanello suonò proprio mentre la lancetta arrivava alle dodici.

Era in tempo.

Si alzò tremando, prendendo un profondo, stabilizzante respiro. Non sapeva perché fosse così nervoso.

Anche se erano passati tre mesi; tante cose erano cambiate. Lui era cambiato.

Lasciò la cucina, lisciando la sua camicia mentre camminava nel corridoio stretto verso la porta d'ingresso.

Andrà tutto bene, disse a se stesso mentre la sua mano tremava verso la maniglia. Ti ama, non ti giudicherà.

Aprì lentamente la porta, il suo cuore si riscaldò subito alla vista della donna davanti a lui.

"Madre," sussurrò.

*****

"Chalky!"

Alzai lo sguardo mentre Nova vacillava felicemente attraverso la stanza verso il nostro amico dalle orecchie lunghe, le sue braccia si allungarono si schiacciava goffamente su di lui, facendo cadere entrambi a terra.

"Nova!" gridai, camminando per aiutare entrambi a rialzarsi. "Mi dispiace, Chalky, è solo che adora vederti."

"A Chalky non dispiace," squittì l'elfo domestico, dando una calorosa pacca sulla testa di una Nova allegra mentre faceva volare le sue piccole braccia intorno a lui. "Chalky vuole sempre bene alla sua Nova."

Nova mostrò il suo apprezzamento offrendogli un biscotto inzuppato masticato a metà, che Chalky accettò felicemente, ingoiandolo tutto.

Il mio cuore si gonfiò mentre guardavo la scena davanti a me.

Erano passati tre mesi da quando Harry aveva sconfitto Voldemort. Draco e io avevamo immediatamente recuperato Nova da Shell Cottage, portando lei, e mia madre nella mia vecchia casa a Devonshire che era rimasta vuota per molto tempo.

Invitammo anche Chalky a venire a vivere con noi mentre Hogwarts veniva riparata; non dimenticando la gentilezza che ci aveva riversato durante la guerra.

Hermione era  inorridita fino a che non la rassicurai che si trovava qui come ospite e non come servo.

Per lo shock di quasi tutti - questa era in realtà stata un'idea di Draco. Aveva addirittura trasformato la soffitta in un'area autonoma per Chalky.

"Voglio iniziare ad essere un mago migliore; un essere umano migliore." aveva spiegato, mentre cercavo di nascondere il mio shock.

"L'hai già fatto," lo rassicurai, prendendo amorevolmente a coppa la sua guancia, "quando hai dato ad Harry i tuoi mezzi di difesa durante la battaglia. Hai mostrato a tutti l'essere umano meraviglioso che sei in realtà."

Gli aveva dato l'autorizzazione dal ministero, almeno. Infatti, avevano provato a premiarlo con un distintivo del coraggio, ma aveva rifiutato.

"Non l'ho fatto per il riconoscimento. L'ho fatto per noi." mi spiegò Draco quando avevo espresso la sorpresa di lui che rifiutava una medaglia. "Quando ho visto che Potter non era morto, tutto quello a cui potevo pensare eri tu, me e Nova. Avrei fatto qualsiasi cosa per realizzare il nostro futuro. E lo rifarei mille volte se dovessi."

Sentii il campanello di sotto. Sua madre.

Rimasi di sopra nella camera di Cedric - ora di Nova, ascoltando mentre sentivo Draco attraversare il pianerottolo per rispondere. Decisi di rimanere di sopra un po' a lungo per dare loro un po' di spazio.

Era la prima volta che Draco la vedeva dopo la battaglia. Aveva fatto un breve discorso ad Azkaban per la sua mano nei crimini di guerra, compreso l'omicidio di Pansy Parkinson.

Si era presa la colpa di tutto, scrivendoci una lettera che spiegava che mia madre aveva sofferto abbastanza. Era il suo modo di cercare di trovare qualche tipo di redenzione.

Draco ed io lavoravamo senza sosta facendo una campagna elettorale per rilasciarla, pregando il Ministero di vedere che Narcissa era solo una vittima della guerra di Voldemort proprio come lo era stato Draco. Alla fine, fu una buona parola di Harry a far capire che stavano sprecando delle celle.

Mi sedetti sul pavimento con Chalky mentre giocavamo con Nova con un gigante puzzle di legno. Nova era molto più interessata ad arrampicarsi su Chalky, comunque, colpendo sempre il suo viso con i giochi e cercando di tirare le sue orecchie.

"Forse dovremmo prepararla." mormorai a Chalky a bassa voce mentre sentivo la teiera accendersi di sotto. "La macchina sarà presto qui."

"Chalky sarà molto fiero di vedere Nova nel suo vestito!" squittì Chalky. "Chalky non era mai stato ad un battesimo prima. Mai stato a nulla."

"Probabilmente lei non vorrebbe andarci se non ci fossi tu," sorrisi, camminando verso l'armadio per togliere la gonna bianca che probabilmente non sarebbe stata bianca per molto conoscendo Nova.

Una volta che io e Chalky facemmo la lotta con una Nova arrabbiata, decisi che probabilmente era il momento giusto per scendere di sotto.

Fu spiacevole che Nova si rifiutasse di togliere il broncio dal viso mentre la portavo giù per le scale; furiosa con me per averle fatto indossare qualcosa di così atroce.

"Scusa tesoro, ma è una tradizione. Non dovrai indossarlo a lungo, lo prometto." cercai di rassicurarla. Ma il suo muso arrabbiato mi diceva che non ci stava.

Bussai gentilmente la porta della cucina prima di entrare. Draco e sua madre alzarono lo sguardo dal tavolo, entrambi sorseggiando del tè.

Il viso di Narcissa si illuminò subito.

"Nova!" gridò, posando giù la tazza e allungando le braccia, "oh il mio dolce bellissimo tesoro."

Un cipiglio attraversò il viso di Nova e sentii improvvisamente le sue dita stringere il tessuto del mio vestito mentre le sue gambe si aggrappavano saldamente alla mia vita.

No, pensai, guardando disperatamente Draco, che si alzò subito in piedi.

"Sta attraversando una fase appiccicosa, madre," disse Draco, prendendo Nova dalle mie braccia che iniziò a piagnucolare dal panico, le sue piccole braccia allungate verso di me mentre il suo viso si contorceva.

Era vero; da quando io e Draco eravamo ritornati da lei, non le piaceva andare da nessun'altro eccetto mia madre. E Chalky, il quale ero abbastanza sicura che lei pensava fosse un giocattolo, però.

"Va bene, capisco," disse subito Narcissa, ma non persi lo sguardo di dolore guizzare sul suo volto mentre guardava Nova singhiozzare disperatamente nelle braccia di Draco.

Mi sentii orribile per lei, dopo tutto lei era stata lì per Nova per un sacco di tempo nel suo primo anno.

Draco prese la sedia accanto a sua madre, zittendo e calmando Nova nel suo petto mentre la faceva gentilmente oscillare.

"È tutto okay, tesoro," mormorò gentilmente, premendo le labbra sulla sua testa. "Guarda, è nonna Cissy. È venuta a vederti perché le sei mancata molto, proprio come eri mancata alla mamma e al papà."

Immergendo il viso nella camicia di Draco, i lamenti di Nova iniziarono a cessare. Tutto il suo corpo tremava mentre emetteva un piccolo singhiozzo.

"È stato un periodo confuso per lei," spiegai a Narcissa scusandomi, che si alzò per salutarmi con un caloroso abbraccio. "È difficile per lei essere passata a persone che non conosce bene. Per favore, dalle tempo. So che tornerà ad adorarti molto presto."

"Non spiegare, amore," disse Narcissa, posando un fermo bacio sulla mia guancia. "La cosa importante è che è tornata dalla famiglia a cui appartiene."

"Voglio ringraziarti per quello che hai fatto per noi," dissi, stringendo la mano nella sua. "Ma temo che non ci siano abbastanza parole."

Narcissa scosse la testa mentre le si inumidivano gli occhi. "Non ce n'è bisogno, per favore. Rifarei tutto da capo."

E mi tirò di nuovo in un forte abbraccio mentre le lacrime rigavano i nostri visi.

"Hey," disse dolcemente Draco, alzandosi per unirsi a noi. Sentii il suo braccio andare intorno alla mia schiena mentre delle piccole dita tiravano i miei capelli.

"Mama," boccheggiò Nova, ora colpendomi goffamente la testa. "Mama."

Mi tolsi dall'abbraccio di Narcissa per baciare la mia bambina.

"È semplicemente bellissima," sospirò Narcissa, distendendo una mano sul suo petto. "E quel vestito è divino."

"Prova a dirlo a lei," ridacchiai, punzecchiando un dito sul piccolo naso tondo della mia bambina sfacciata. "La piccola Miss Stubborn non era molto contenta ad essere obbligata."

Draco ridacchiò da sopra di me, avvolgendo un braccio intorno alla mia vita mentre mi baciava la testa. "La nostra ragazza sa di certo quello che vuole."

Il clacson di una macchina suonò da fuori, facendoci scattare.

"Sarà la macchina," disse Draco, guardando l'orologio. "Forza, è ora di andare."

Mentre camminavamo nel vialetto, Narcissa e Chalky che guidavano verso la grande macchina nera che ci aspettava, Draco, con ancora Nova in braccio, prese la mia mano, fermandomi.

"Comunque sei bellissima, Aurora," mormorò con voce fioca, i suoi occhi grigi brillavano con amore nei miei. "Sono felici che lo stiamo finalmente facendo."

"Anche io, Draco," gli sorrisi, alzandomi sulle punte per strofinare brevemente le labbra sulle sue. "Presumo sia andato tutto bene con tua madre?"

Annuì, i suoi occhi luccicarono leggermente nella luce del sole. "Vuole che ci trasferiamo al Manor con lei una volta finita la scuola."

"Oh." dissi, non sapendo come sentirmi a riguardo. Stavo ancora cercando di far aggirare la mia testa intorno al fatto che saremmo dovuto tornare ad Hogwarts tra pochi giorni per ripetere il nostro ultimo anno. Nova sarebbe stata a casa con mia madre mentre io e Draco saremmo tornati ogni weekend per stare con lei. Sembrava l'unica opzione per darle una casa stabile almeno.

"Non dobbiamo decidere nulla adesso," disse velocemente, "e so che sarà difficile tornare in quel posto dopo tutto, ma con tuo padre che sta meglio e che torna a casa, sarà un po' stretto qui. Non che mi dispiaccia. Ma mi preoccupo di mia madre a stare tutta sola in quel posto-"

"Draco, va bene." dissi posando un dito sulle sue labbra per zittirlo. "Andrò dove andrai tu. Tu sei la mia casa. Tu e Nova."

"Credimi quando ti dico che per me è lo stesso," sorrise, premendo fermamente le labbra contro le mie, "Adesso dai, prima che Blaise ci mandi una squadra di ricerca. Non riesco ancora a crederci che ci abbia mandato un gufo a mezzanotte per ricordarci di mettere la sveglia!"

"È solo eccitato." dissi mentre una risatina scappava dalla mia gola. "Sta prendendo il suo ruolo da padrino seriamente."

"Avrebbe accettato anche se noi avessimo accettato qualcun altro per essere il padrino?" ridacchiò Draco, chiudendo il cancello principale dietro di loro.

"No," risi, "ma sono certa che lui e Cho faranno un lavoro fantastico. Non immaginavo nessun'altro a farlo."

"Ti amo, Aurora," mormorò Draco, i suoi occhi brillarono mentre le sue labbra si tiravano in un bellissimo, caloroso sorriso, Nova ridacchiò felicemente nelle sue braccia.

Il mio cuore fluttuò, sentendo il calore esplodere nel mio corpo mentre guardavo con amore mio marito e mia figlia.

Erano il mio tutto. Erano la mia casa.

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