-Allora,partiamo dal fatto che ti ho già incontrata quando eravamo più piccoli e conosco Zack,quelle creature che hai ucciso è ciò che restava dei miei genitori ed ecco,questa è solo la villa che una volta era destinata al personale- riprese aria leccandosi le labbra inumidendole e continuò -È come pensi,ho fatto in modo che entrassi nella villa ma non sono stato io ad avere l'idea dell'incendio e non sono stato certo io ad applicarlo,tutt'altro, io ero totalmente contrario,ma puoi anche non credermi che motivo avresti per farlo d'altronde,ma torniamo a noi- sospirò non ricevendo particolari reazioni della mora accanto a lui che lentamente iniziava a calmarsi senza darlo troppo a vedere -Em,diciamo che tutto questo è stato ideato per metterti alla prova e lo ammetto ero curioso di sapere se saresti davvero arrivata fino a qui ma comunque non ti avrei lasciato morire perché...- si interruppe brutalmente mordendosi la lingua,non voleva continuare il suo discorso,non era esattamente così che voleva che lei lo sapesse.

Si alzò in piedi e aprì la finestra della stanza affacciandosi osservando il giardino curato della gigantesca e bellissima villa che gli apparteneva,chiuse gli occhi e sospirò ancora,avrebbe preferito cadere di sotto piuttosto che dirle quella cosa così complicata da dire.

-Perché...?- -Vuoi saperlo così tanto?- domandò lui con una debole speranza che ella negasse ma come prevedeva ella annuì -Ecco è che io mi- non finì la frase perché era davvero difficile esplicitare i suoi sentimenti in una situazione del genere -Ahhh,fanculo- sbottò in fine e scattò verso di lei quasi spaventandola.

Ella lo guardò stranita non capendo le sue intenzioni, egli le appoggio le mani sulle spalle e fece incontrare le loro labbra,proprio come aveva immaginato quel piccolo bacio per lui fu fantastico.

-Era quello che cercavo di dirti- disse mentre si trattava il collo imbarazzato,chiedendosi cosa gli fosse saltato in mente,iniziò a maledirsi mentalmente ma notò una cosa particolare,gli occhi della ragazza erano tornati di un unico colore e era rimasta immobile senza respirare quasi,la sua mente non riusciva ad elaborare quello che era successo,quella era l'unica situazione nella quale non sapeva come comportarsi.

-Tu,i miei genitori sono morti per questo- sussurrò facendo un passo indietro perdendosi nei ricordi di quella notte -No,non lo sono- disse lui non sperando più in una risposta.

Lei era confusa,non solo per le strane emozioni senza senso che quel bacio le aveva procurato ma anche per la risposta del corvino che la osservava con quel suo sguardo che ricordava un cielo nuvoloso -Non sono morti,sono qui- disse lui arrendendosi a quella ragazza della quale si era innamorato dal primo istante nella quale l'aveva vista,era stato un colpo di fulmine e per anni non era riuscito a togliersela dalla testa,forse perché era pazzo?

Ella fece ancora dei passi indietro finendo contro il muro,aveva paura che sarebbe crollata,troppe cose on un solo giorno in più lei non stava per nulla bene,era la sua pessima salute il suo problema principale,quello che neppure Ray e Zack sapevano