Capitolo 3
Sento un suono fastidioso provenire dall'aggeggio infernale, più comunemente chiamato sveglia al mio fianco, così sbuffando mi allungo e tento di spegnerlo con varie imprecazioni e quando ci riesco mi giro dall'altra parte accoccolandomi nelle coperte.
Tanto tra poco arriverà mia mamma a svegliarmi, ma poi ricordo che mia madre è a New York e io sono a Los Angeles, ci metto un attimo a collegare i fatti e quando ci riesco mi alzo di scatto cadendo di faccia dal letto.
Che bel risveglio! Guardo l'ora e mi accorgo che è tardissimo! Devo sbrigarmi, se non voglio arrivare in ritardo il primo giorno.
Corro come un fulmine in bagno a lavarmi e a sistemare il groviglio di capelli che ho in testa, non ho nemmeno il tempo di truccarmi, quindi me ne frego e sistemo i capelli in una coda disordinata, mi vesto, prendo lo zaino e scendo in cucina.
Dove mi attende mio padre con la colazione già servita. «Buongiorno Isabelle, dormito bene?» mi siedo e rispondo.
«Giorno e si ho dormito bene.» lui mi osserva e dice.
«Ti serve un passaggio per andare a scuola?» lo guardo anch'io.
«No grazie, prenderò l'autobus.»
«Oh ok, pensavo se oggi pomeriggio ti andava di fare una passeggiata?»sembra alquanto imbarazzato, lo fisso dritto in quei suoi occhi troppo simili ai miei e rispondo.
«Scusami, ma oggi dopo scuola volevo fare un salto in biblioteca e cercare di mettermi al passo con il programma.» nel frattempo ho preso una mela e mi sono alzata e lui mi guarda deluso.
«Va bene non c'è problema, sarà per la prossima volta.» mentre esco gli dico.
«Non credo ce ne sarà mai una, ora devo proprio andare ciao Trevor, ciao Silvia.» saluto anche la governante.
«Beh, buona giornata.» appena esco mi metto gli auricolari e faccio partire la mia playlist, adoro ascoltare la musica la mattina mi rilassa.
Perfortuna riesco a prendere l'autobus e ad arrivare in orario, ma quando scendo arriva la parte che odio! I soliti gruppetti riuniti fuori da scuola e purtroppo essendo nuova non conosco nessuno e per evitare situazioni imbarazzanti decido di andare a ritirare il mio orario in segreteria.
La signora anziana della segreteria ci mette un secolo a darmi l'orario e ad indicarmi le varie aule e dopo un quarto d'ora abbondante, mi avvio finalmente verso il mio armadietto.
Quando lo apro mi cade per terra un foglio e prima che possa chinarmi a raccoglierlo, una ragazza molto gentile me lo porge.
«Ciao sei nuova?» la osservo ha lunghi capelli neri e gli occhi molto scuri, la pelle ambrata ed è abbastanza alta, ha un sorriso gentile e rassicurante.
«Si mi sono appena trasferita.» lei mi porge la mano dicendo.
«Beh piacere mi chiamo Lyla.»
«Isabelle piacere.» nel frattempo continuo a sistemare le cose nel mio armadietto.
«Posso vedere il tuo orario?» glielo porgo. «Alla prima ora hai chimica come me, se vuoi ti accompagno.» gli sorrido e rispondo.
«Certo grazie.» così ci avviamo verso la prima lezione.
Dopo quattro ore estenuanti, in cui mi hanno anche fatta presentare davanti alla classe, finalmente sento il suono della campana e quindi dell'ora di pranzo. «Andiamo insieme?» Lyla mi ha accompagnato a tutte le lezioni dato che abbiamo lo stesso orario. «Certo.» quando stiamo per entrare in mensa, ci voltiamo sentendo delle urla alquanto isteriche di una ragazza e un ragazzo che le risponde con tono annoiato.
«Non puoi lasciarmi così!» urla la ragazza bionda al ragazzo moro che a guardarlo bene riconosco essere il tipo di ieri con la moto nella casa affianco alla mia.
«Te lo ripeto Jenna noi non stiamo insieme! Solo perché scopiamo non vuol dire che siamo una coppia.» cavolo questa faceva male, scoppio a ridere insieme a Lyla e i due si girano a guardarci, lui con un sorriso divertito e lei con uno sguardo assassino.
«E voi che avete da ridere?!» urla isterica la biondina.
«Oh noi proprio nulla.» rispondo tra una risata e l'altra. Lei tira un ultimo urlo isterico e se ne va accompagnata da altre due ragazze, mentre il ragazzo ci rivolge un ultimo sorriso ed entra in mensa seguito a ruota da me e Layla.
Prendiamo il pasto e ci dirigiamo verso un tavolo vuoto.
«Non te l'ho ancora chiesto Isabelle da dove vieni?» inizio a mangiare e rispondo.
«Vengo da New York.»
«Wow che bella città un giorno mi piacerebbe davvero molto andarci! Cosa ti ha portato via dalla Grande Mela?» abbasso lo sguardo e dico. «In realtà non mi va di parlarne scusa.» sembra un po' imbarazzata.
«Oh ok, scusa non volevo essere invadente.» ha un tono sincero e infondo non sembra male, potremmo diventare buone amiche, anche se non sostituirà mai Daisy.
Quanto mi manca, sfioro con le dita il braccialetto dell'amicizia che portavamo entrambe.
Ma la voce di Lyla mi strappa dai miei pensieri. «Perché Brandon Johnson continua a guardarti?» alzo lo sguardo dal bracciale.
«Chi?»
«Il ragazzo di prima, quello che litigava con Jenna Right.» la guardo confusa.
«Intendi il moro che litigava con la bionda isterica?»
«Esatto.» mi volto e noto che effettivamente mi sta guardando da un altro tavolo pieno di ragazzi e quelle che credo siano cheerleader, compresa la bionda ma mi affretto a distogliere il mio.
«Credo sia il mio vicino di casa, ieri quando sono arrivata lui stava parcheggiando la sua moto e immagino che mi abbia riconosciuta.» mi guarda stupita.
«Brandon è il ragazzo più popolare della scuola, uno stronzo di prima categoria. Tutte le ragazze stravedono per lui e si dice che abbia una lunga lista di cuori spezzati alle spalle, compresa Jenna. Ed è anche il capitano della squadra di football.» adesso il quadro è più completo e immagino già che la bionda sia pure il capitano delle cheerleader, dubbiosa lo domando a Lyla.
«Scommetto che Jenna è il capitano delle cheerleader, giusto?» lei mi guarda con quei suoi occhioni scuri. «Si, giusta intuizione. Anche il migliore amico di Jenna è uno dei più popolari della scuola, è il capitano della squadra di basket, si chiama Jason Black.»
Finiamo di magiare e ci avviamo verso la prossima lezione: spagnolo, una delle mie materie preferite. «Isabelle ho dimenticato un libro nell'armadietto, ti dispiace se vado a prenderlo?»
«Tranquilla vai pure, io intanto entro in classe.» lei si gira e mi dice.
«Okay,tienimi il posto.» annuisco e lei corre verso il suo armadietto, ma ovviamente mentre sto per entrare mi casca il libro e per la seconda volta di oggi qualcuno me lo raccoglie.
Un ragazzo molto bello con i capelli biondo cenere e due occhi color ghiaccio mi porge il mio libro con un sorriso smagliante, non capisco come facciano tutti a sorridere 24 ore su 24. Noto anche che è parecchio più alto di me e muscoloso. «Tieni.» sorrido timidamente.
«Grazie.»
«Sei nuova?» uffa! Tutti con questa domanda. «Si.» lui ancora sorridente dice.
«Beh benvenuta alla Pacific Coast High! Io sono Jason.»
«Grazie io sono Isabelle.» rimaniamo impalati a fissarci e a salvarmi dalla situazione alquanto imbarazzante arriva Lyla.
«Hey entriamo prima di non trovare più posti vicine.» mi trascina con lei in penultima fila e inaspettatamente Jason si siede nel posto libero accanto al mio.
Il professore inizia a fare l'appello e quando chiama Jason Black mi giro ad occhi spalancati verso di lui. «Sei il migliore amico di Jenna?» lui si gratta la testa imbarazzato.
«Si l'hai conosciuta?»
«Si diciamo che ho avuto modo di conoscerla.» fa una risata imbarazzante, insomma come fanno ad essere migliori amici lui è così gentile e simpatico, mentre lei... insomma non è la stessa cosa!
«Spiegami come fate ad essere amici! Tu sei così socievole mentre lei è una vipera! Senza offesa ovviamente.» gesticolo come una pazza. «Già siamo molto diversi caratterialmente ma se impari a conoscerla non è poi così male.» mi rivolge un bel sorriso e non posso fare a meno di ricambiare.
«Okay se lo dici tu.» smettiamo di parlare e seguiamo la lezione.
Terminate le lezioni nel pomeriggio, ed essere andata in biblioteca a ritirare gli ultimi libri, controllo l'ora e mi accorgo che sono già le 5 e a quest'ora gli autobus non passano, vabeh farò una passeggiata fino a casa.
Quando esco noto che ha piovuto, ovviamente in un posto assolato come questo arrivo io e si mette pure a piovere.
Con passo pesante mi incammino, quando ad un certo punto una moto nera sfreccia vicino al marciapiedi in una pozzanghera, inzuppandomi dalla testa ai piedi!
La moto si ferma e scende quel ragazzo, aspetta come si chiama? Ah si giusto Brandon, che mi osserva con quei suoi profondi occhi blu e scoppia a ridere.
«Non c'è niente da ridere idiota!» si tiene la pancia dalla risate.
«Oh invece si!» con sguardo infuriato mi avvicino e gli mollo uno schiaffo.
Non so nemmeno io dove abbia trovato il coraggio di farlo ma se lo meritava!
Lui smette di ridere e il suo sguardo passa da divertito a scocciato.
«Senti ragazzina io non so chi tu sia e come ti sia permessa ma prova a darmi uno schiaffo, un'altra volta e non farai una bella fine, non mi interessa che tu sia una ragazza!»
«Beh potevi pensarci prima di annegarmi e metterti a ridere, senza nemmeno prenderti la briga di scusarti!» incrocio le braccia al petto per fargli capire che non sono per niente intimorita.
«Questa volta è andata così. Ma guardati bene alle spalle ragazzina!» detto questo risale sulla sua moto nera e riparte mentre io gli urlo ancora dietro.
«Maleducato!» riprendo a camminare, voglio arrivare il prima possibile a casa.
Appena arrivata non mi preoccupo nemmeno di controllare che ci sia qualcuno e poggio le cose in camera, per poi entrare subito sotto la doccia.
Mentre sono sotto il getto dell'acqua calda ripenso a quel ragazzo, a quanto sia bello con quei capelli neri spettinati, gli occhi blu e le labbra carnose, ma penso anche a quanto sia stronzo e maleducato.
Con la testa piena di pensieri esco dalla doccia, mi infilo l'accappatoio e poi mi vesto, quando finalmente sono pronta scendo in cucina, dove trovo un panino con tonno e pomodori già pronto, probabilmente lasciato li apposta da Silvia, mangio velocemente e ritorno in camera.
Rispondo ai vari messaggi di mia madre e Ryan e chiudo la finestra, senza trattenere la curiosità di sbirciare nella camera di la, che come ieri è vuota, stanca come il giorno prima mi addormento presto, sognando due occhi color mare.
Angolo autrice: Ciao a tutti!!! Ecco a voi il terzo capitolo! Vi chiedo soltanto di essere un po' più attivi e magari lasciare qualche commento o stellina, perché ogni vostro piccolo segno per me è molto importante! Abbiamo finalmente visto la scuola di Isabelle e conosciuto Lyla, Jason e la isterica Jenna😂 pensate che tra Isabelle e Lyla possa nascere una bella amicizia? Chi è questa Daisy che continua a uscire? E cosa ne pensate del primo incontro tra Isabelle e Brandon? Spero che il capitolo vi piaccia un bacione!❤️🔥
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