Prologo
Pov's Ashley.
Stavo chiacchierando a telefono con Lauren quando sentii bussare qualcuno alla porta, guardai prima attraverso lo spioncino e poi aprii, era James...
《Ciao amore, hai preparato la valigia per domani?》mi disse entrando.
《Si, stavo parlando appunto a telefono con Lauren riguardo a domani》risposi.
Parlammo per tutta la serata riguardo al volo, alla vacanza...finchè non capì che era un tantino tardi e se ne andò salutandomi con un delicato bacio a stampo sulle labbra, lasciandomi tutto il suo profumo.
Mangiai qualcosa al volo già pronto, dopodichè mi lavai velocemente e andai a letto perdendomi nei miei pensieri.
Non riuscì a dormire, forse il troppo entusiasmo per il viaggio.
Iniziai ad avere però un brutto presentimento sul viaggio e associai al non aver mai preso l'aereo e pensando a ciò mi addormentai.
Erano le 6:00 circa quando la suoneria del telefono mi svegliò, facendomi leggermente sobbalzare dal letto, risposi ed era James.
《Buongiorno amore sveglia, non fare tardi mi raccomando passo a prenderti verso le 7:30 va bene?》
《Okay》gli risposi e senza neanche salutarlo riaffondai tra i miei cuscini piumosi.
Preparai la colazione e contemporaneamente completai l'ultima valigia incompleta. E proprio quando iniziai a versare il tè nella tazza, cominciai a pensare al viaggio che dopo avremmo fatto, a come sarebbe stato il decollo da molti descritto nauseante, e all'atterraggio insomma mi stavo psicologicamente preparando.
Non badando però a quanto tè stavo versando...straripò fuori dalla tazza finendomi accidentalmente sulla mano.
E senza rendermi conto venne, come al solito, James in anticipo...
Bendai la mano leggermente ustionata dopodichè presi le valigie e scesi. Strada facendo una delle quattro ruote si bucò, così ci fermammo lungo il tragitto, e mentre James cambiava la ruota bucata, avvisai a Lauren che molto probabilmente avremmo ritardato.
Arrivammo finalmente all'aereoporto e trovammo Lauren, la quale come al solito sembrava dovesse partire su qualche isola paradisiaca e come sempre incollata al suo cellulare ad aggiornare i suoi social, e il suo ragazzo Justin. Ci dirigemmo al "check in", quando sentimmo al microfono l'hostess dire che il volo 170' era pronto per l'imbarco e che sarebbe partito a breve. Presi dal panico iniziammo a correre sperando di farcela, ma il nostro tentativo fù invano. Dopo aver così perso i biglietti ormai inutili andammo alla biglietteria per trovare il prossimo volo, e "fortunatamente" trovammo il volo 180'.
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