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Fu Minho a guidare il gruppo questa volta; da ogni centimetro del suo corpo trasudava l'orgoglio per quei due anni in cui i corridoi del Labirinto erano stati il suo regno.
Thomas era subito dietro di lui, Newt al suo fianco che, al contrario di Thomas che con il collo allungato osservava i muri che si ergevano maestosi, guardava verso il basso, forse a ricordare uno dei momenti più bui della sua vita.
Thomas appoggiò una mano sulla sua spalla, domandandogli con lo sguardo cosa gli frullasse per la testa. Newt scosse il capo <Nulla, è solo strano essere di nuovo qui> mormorò mentre manteneva il passo con fatica.
Thomas si chiese cosa pensassero Brenda e Jorge del Labirinto, sapeva che doveva sembrare enorme. E poteva solo immaginare i brutti ricordi che stavano riaffiorando nella mente di Gally.
Quando arrivarono alla sezione di muro in cui aveva legato Alby all'edera, guardò quel punto è scorse il groviglio di tralicci strappati. Tutta quella fatica per salvarlo, solo per vederlo morire pochi giorni dopo.
Sentì l'ira montare nelle vene come un liquido incandescente.
Raggiunsero l'enorme apertura che formava la Porta Orientale, e Thomas rallentò per riprendere fiato.
<Cacchio> biascicò Newt tra i sospiri.
C'erano centinaia di persone nella Radura. C'erano persino dei neonati e dei bambini in mezzo a quella folla.
Quando la voce fu girata tra la marea di Immuni, ogni sguardo si posò sui nuovi arrivati e un silenzio di tomba cadde sulla Radura.
<Sapevate che erano così tanti?> chiese Minho a Newt e Thomas.
C'erano persone ovunque, ma a rapire l'attenzione di Thomas fu la Radura stessa. Nel vedere di nuovo quello che era stato per lui l'unico posto che aveva pensato come 'casa', fu quasi travolto dall'emozione.
<Ehi, sognatore> disse Minho, schioccando le dita <Ti ho fatto una domanda, Newt ha detto di no>
<Eh? Ah... Ce ne sono così tanti. Fanno sembrare questo posto più piccolo di quanto non sembrasse quando noi eravamo qui>
Non ci volle molto prima che i loro amici li vedessero. Frypan, Clint, i Medicali. Sonya e altre ragazze del gruppo B. Arrivarono tutti correndo, e per un breve momento si scambiarono saluti e abbracci. Molti furono sorpresi di rivedere Newt.
<Ehi, tu... sembri star bene> disse Sonya sorridendo a Newt.
<Beh sì, abbiamo trovato una Cura, ma non è questo il momento. Dobbiamo far uscire tutta questa gente> disse il biondo.
Frypan si avvicinò a salutarli, ma si fermò con la mano a metà strada per quella che doveva essere una manata sul braccio di Thomas <Gally? C'è Gally? Gally è vivo?> proruppe spalancando gli occhi.
<Anch'io sono contento di vederti> rispose il ragazzo un tono serio.
Thomas diede una pacca sulla spalla a Frypan <È una storia lunga. Adesso è un bravo ragazzo> Gally fece una risatina sarcastica ma non rispose.
Minho si avvicinò a loro <D'accordo, i festeggiamenti sono finiti. Come accidenti procediamo?>
<Non dovrebbe essere troppo complicato> rispose Thomas. Newt lo guardò abbozzando un sorriso. In realtà odiava l'idea di cercare di far transitare tutta quella gente non solo attraverso il Labirinto, ma anche per tutto il complesso della C.A.T.T.I.V.O. fino al Pass Verticale. Ma andava fatto.
<Non mi raccontare sploff> disse Minho <I tuoi occhi non mentono>
<Beh, si certo abbiamo molte persone a combattere con noi> rispose Thomas.
<Hai guardato
quei poveracci?> chiese Minho, con tono disgustato <la metà di loro è più giovane di noi, e l'altra metà sembra non aver mai fatto a braccio di ferro, figurati a cazzotti> <A volte quello che conta sono i numeri> replicò.
Vide Teresa e la chiamò <Qual è il piano?> chiese lei.
<Bene> cominciò Thomas <dividiamoli in gruppi. Ci saranno quattrocento, cinquecento persone, perciò... gruppi da cinquanta. Poi mettiamo uno dei Radurai o del gruppo B come responsabile. Teresa, sai arrivare a questo sgabuzzino?> le mostrò la mappa, e la ragazza annuì. Thomas proseguì <Io aiuterò a far muovere la gente mentre tu e Brenda fate strada> si girò a guardare il biondo, che a sua volta lo ascoltava attentamente <Newt starà con me>
<Oh, cosa sono questi favoritismi?> lo interruppe Frypan, quasi malizioso.
<Fry> lo richiamò Minho <chiudi quella fogna>
Newt era lievemente arrossito e Thomas spostò lo sguardo proseguendo <Ehm, quindi, tutti gli altri guideranno un gruppo. Tranne Minho, Jorge e Gally. Credo che voi ragazzi dovreste restare dietro in copertura>
<A me va bene> disse Minho, scrollando le spalle. Sembrava annoiato.
<Qualunque cosa tu dica, muchacho> aggiunse Jorge. Gally annuì e basta.
Trascorsero i successivi venti minuti a dividere tutti i gruppi. Prestarono particolare attenzione a distribuire equamente la gente per età e forza. Gli Immuni, una volta compreso che i nuovi arrivati erano venuti a salvarli, non opposero resistenza.
Dopo aver organizzato i gruppi, si misero in riga davanti alla Porta Orientale.
Thomas agitó le mani per ottenere l'attenzione di tutti <Ascoltate!> cominciò <La C.A.T.T.I.V.O. ha intenzione di usarvi a scopi scientifici. I vostri corpi, il vostro cervello. Stanno studiando la gente da anni, raccogliendo dati per mettere a punto una Cura per l'Eruzione. Adesso vogliono usare anche voi, ma voi meritate di più di una vita da cavie di laboratorio. Voi siete -noi tutti siamo- il futuro, e il futuro non sarà come vuole la C.A.T.T.I.V.O. È per questo che siamo qui. Per portarvi via da questo posto. Attraversaremo una serie di edifici per raggiungere un Pass Verticale che ci porterà in un luogo sicuro. Se verremo attaccati, dovremo combattere. Restate con il vostro gruppo, i più forti dovranno fare di tutto per proteggere i... >
Le ultime parole di Thomas vennero interrotte da un rumore violento, simile a quello della pietra che si spacca. Newt gli si avvicinò e Thomas lo prese per mano. E poi, il nulla. Solo un'eco che rimbalzò tra i muri enormi.
<E quello cos'è stato?> gridò Minho.
Thomas scrutò la Radura, i muri che si ergevano alle sue spalle, ma non c'era niente fuori posto. Stava per ricominciare a parlare quando ci fu un altro rumore, poi un altro ancora.
Un rimbombo cupo attraversò la Radura, prima leggero poi sempre più intenso. La terra cominciò a tremare, e mentre si teneva in piedi grazie a Newt, sembrava che il mondo stesse per crollare.
La gente si guardò intorno, e Thomas si accorse che si stava diffondendo il panico <Non ci daranno più ascolto!> gridò nell'orecchio di Newt mentre i rumori si amplificavano e la terra tremava con maggiore violenza.
Dalla massa di gente cominciarono a levarsi delle grida.
Di colpo Thomas capì <L'esplosivo> sentì Newt irrigidirsi.
<Cosa?> gridò Minho.
Guardò l'amico <Il Braccio Destro!>
Un ruggito assordante scosse la Radura; Newt si voltò per guardare verso l'alto prima di Thomas.
<Tommy!> gridò con orrore.
Una grossa porzione del muro a sinistra della Porta Orientale si era staccato, e grandi pezzi di pietra stavano volando ovunque.
Un'enorme sezione sembrava sospesa a un'angolazione assurda, e poi cadde, rotolando verso il basso.
Prima che avessero il tempo di avvisare del pericolo, il gigantesco pezzo di roccia atterrò su un gruppo di persone schiacciandole, per poi spezzarsi in due.
Mentre Newt gli stringeva forte la mano e la spalla con la mano libera, girando la testa a quella strage e sfiorando la sua spalla con i capelli biondi, Thomas rimase fermo per un momento, senza parole, mentre il sangue colava fuori dai bordi e ricopriva il pavimento di pietra.
*spazio autrice*
Scusate il ritardo, ma ecco il capitolo.
Ultimamente sono molto occupata, e mi dispiace non riuscire a pubblicare regolarmente :(
Per chi segue la raccolta di one-shots, sto scrivendo la AU un po' più gioiosa di cui vi avevo parlato. Solo che sta diventando più lunga di quanto credessi -.- perciò non so ancora quando la pubblicherò :>
A presto♡
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