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"Manahra, ancora mezz'ora e saremo a casa. Non sei contenta?"
Chiese Kara, entrando nella carrozza e prendendo un cestino da sotto il sedile.
Si davano i turni, in modo da riuscire tutti a riposare.
Notò solo allora la bambina, sdraiata supina, con una mano sul petto e l'altra dietro la schiena.
Aveva il respiro pesante, segno che stava dormendo.
Decise di sedersi, ed aspettare.
Quando arrivarono alla C.P.L la piccola stava ancora dormendo.
La bionda le guardò un attimo in viso, per poi prenderla delicatamente in braccio e scendere dall'abitacolo.
Era così leggera.
Avrebbe sicuramente dovuto prendere peso e massa muscolare. Mingherlina com'era avrebbe potuto fare ben poco.
Quando arrivarono a destinazione, Kara non poté fare a meno di sospirare, sollevata.
La struttura in se era molto solida e sicura, ma comunque aveva visto giorni migliori.
Sembrava un gigantesco condominio.
Per entrare bisognava sapere una password, la cambiavano ogni settimana.
Nell'esatto momento in cui varcarono la soglia dell'ampio soggiorno ognuno andò alle docce comuni.
Kara ci sarebbe stata dopo, lei era sempre quella che faceva rapporto a Zaccaria.
La stanza era provvista di divani e poltrone, che erano disposti attorno ad un basso e lungo tavolo.
Le librerie erano colme di libri e varie foto incorniciate, rappresentanti alcune delle missioni più importanti a cui avevano preso parte. Una grande finestra lasciava entrare la luce ed era la zona più trafficata, dato che per raggiungere le varie parti dell'edificio era obbligatorio passare da li.
"Sai dirmi dov'è Zac?"
Chiese ad uno dei ragazzi di passaggio. Lui parve rifletterci.
"Penso sia con Lew in camera. Non so se capisci che intendo"
La ragazza alzò gli occhi al cielo e sospirò, dirigendosi verso le scale.
"Va bene. Digli che siamo tornati e che l'obbiettivo è in camera mia"
Il giovane sorpreso volse il suo sguardo verso la bambina che ancora dormiva fra le braccia della bionda.
Il suo volto era rilassato e sembrava decisamente a proprio agio.
"Quindi lei è..."
"Già"
Kara salì le scale, lasciando là il ragazzo ancora allibito.
I corridoi erano zeppi di piccoli quadri, la maggior parte raffiguranti paesaggi e le stanze erano numerate. La sua era la 112.
Non le pesò minimamente dover portare Manahra per tre piani di scale, visto che era leggera come un fuscello.
Avrebbe sicuramente dovuto mettere su peso e massa muscolare.
Una volta entrate in camera la maggiore adagiò la bambina dai capelli castani sul letto matrimoniale e sospirò sollevata.
La sua stanza era provvista di un tavolino, un paio di siede e persino una credenza ed un piccolo frigo. Grande abbastanza da contenere due torte, una sopra l'altra.
Prese del pane a fette e del salame, preparò due Sandwich che lasciò sul tavolo. Li aveva messi su un piatto ed aveva uscito anche una bottiglietta d'acqua.
Andò a farsi un bagno, ne aveva bisogno. Erano già quattro giorni che non si lavava decentemente. Lei, tra l'altro era l'unica che aveva una camera con un bagno, essendo l'unica femmina.
Adorava quegli attimi di relax dopo una missione, la aiutavano a rilassare i nervi. Strofinò ogni parte del proprio corpo e alla fine indossò i vestiti che aveva portato con se nel bagno, per poi gettare gli altri nella cesta dei panni sporchi.
Quando uscì notò subito che la bambina era sveglia, ed adesso si guardava attorno spaesata.
"Ben svegliata, Manahra! Ho fatto dei sandwich puoi sederti e mangiare, se vuoi puoi anche farti una doccia"
Kara si stupiva sempre di più del comportamento che stava pian piano assumendo con la più piccola.
Non era scontrosa come al solito, anzi, cercava di essere più cordiale. Manahra, d'altro canto, non era ancora abituata ad essere chiamata così e quindi ci mise un paio di secondi ad afferrare il concetto.
La diretta interessata si alzò in piedi e, con molta meno fatica rispetto a prima, andò a sedersi e a consumare silenziosamente il pasto che le era stato offerto.
Era da un bel po' che non mangiava, forse più di ventiquattr'ore.
Bevve l'intera bottiglietta d'acqua e divorò con voracità il cibo.
"Posso anche lavarmi, quindi?"
Chiese Manahra, leggermente intimidita. L'altra annuì, sdraiandosi sul letto.
Subito la più piccola si precipitò in bagno e ci rimase per poco più di quaranta minuti.
Intanto Kara si stava chiedendo se Zaccaria ci fosse morto in quel letto o se semplicemente non si ricordasse in numero della camera.
La bambina uscì dal bagno, avvolta in un asciugamano che le impediva di camminare con una postura corretta.
"Cosa devo mettermi?"
Domandò.
La bionda aprì il suo armadio.
Tirò fuori una maglietta larga e dal colore rossiccio ed un paio di mutande, ormai troppo strette.
Indosso ciò che le era stato dato, nascondendosi dietro l'anta dell'armadio.
Qualcuno busso alla porta.
"Chi è?"
"Lo sai chi è"
Rispose una voce fuori dalla porta.
"Allora entra"
Disse Kara di rimando. La più piccola era nervosa e si nascose istintivamente dietro la maggiore.
Zaccaria aprì la porta. I capelli che erano da poco tornati al loro colore naturale (dopo essere stati temporaneamente rossi) erano legati in un codino e quelli che erano sfuggiti all'elastico avevano una forma indistinta. Indossava la solita camicia
beige ed i pantaloni lunghi e marroni, ciò che in un altro momento avrebbe indossato anche lei.
Era ancora paonazzo e respirava velocemente.
"Ce l'avete fatta di nuovo, a quanto pare"
Affermò allegro il giovane uomo, entrando nella stanza. Non diede il tempo a Kara di parlare che disse con un po' più di serietà:
"Ma certo che che si! E tu, piccoletta, devi essere Natalie"
"Veramente le ho già dato un nome. E le ho inciso il palmo"
Il lupo mannaro non parve affatto sorpreso.
"Ed il tuo nome è..."
Incitò la piccola a rispondere. Essa si fece coraggio e guardò l'uomo nei suoi luccicanti occhi verdognoli.
"Manahra"
L'altro annuì lentamente.
"Kara. Hai smesso di prendere la pozione Wolfsbane, vero?"
Chiese Zaccaria, giocherellando col bordo della camicia e battendo il piede per terra.
"Certo che sì. Oggi c'è la luna piena..."
La bambina capì subito e rivolse uno sguardo preoccupato al giovane lupo, quest'ultimo le sorrise.
"Non devi preoccuparti. Andrà tutto bene. Ti sto lasciando alla migliore"
Kara si lascio scappare un ghigno.
Non si aspettava che Zac le lasciasse praticamente la sua tutela. Ma lui si fidava delle sue capacità.
Era sicuro che il suo addestramento e la sua trasformazione sarebbero filate lisce come olio.
Note:
-la pozione Wolfbane. È una pozione simile all'Antilupo di Harry Potter, per intenderci
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