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15

Crismal cercò il corpo si Sinedrial con la mano, ma si accorse che il letto era vuoto.
Aprì gli occhi e si guardò intorno.
La serata precedente era stata non poco stressante, lui non era abituato a degli eventi così frenetici.
Aveva ancora i vestiti della sera prima, che adesso erano tutti sgualciti e che avevano preso un po' del profumo di Sinedrial.
Prese il proprio bastone, che Maria aveva portato durante la notte.
Corse subito in bagno per darsi una rinfrescata, mentre si pettinava i capelli non poteva fare a meno di osservare la benda che copriva il suo occhio.
Non poteva toglierla, visto che era cucita sulla pelle. Ripensò alla nottata che aveva trascorso con il moro, riusciva ancora a sentire il suo odore...
Era stato bene, indubbiamente bene.
Però non aveva idea di quanto tempo avesse dormito. Guardò fuori dalla minuscola finestra del bagno.
Forse era da poco passata l'ora di pranzo. Se era così voleva dire che aveva riposato decisamente troppo.

Uscì dal bagno che aveva di nuovo la solita veste.
Tutta la servitù era in fermento.
Giovani donne e uomini correvano per le stanze trasportando oggetti e pulendo da cima a fondo.
Maria uscì di corsa dallo studio, venne fermata appena in tempo da Crismal.

"Maria... Cosa 'sta succedendo?"

"Oh! Il mio signore non te lo ha detto?! Una persona davvero importante arriverà questa sera alla villa!"

Disse con una certa emozione la ragazza, che prese ad aggiustare i quadretti poggiati al mobiletto.

"Di chi stai parlando?"

Il biondo era confuso. Per far muovere tutti in quel modo... L'ospite doveva essere una vera e propria potenza.
Magari un leader militare, una gentildonna oppure i demoni all'apice della lega stessa!
Il piccolo demone non voleva neanche pensarci.
Non voleva assolutamente avere a che fare con cose del genere.

"Della signorina Luana! Il nostro caro padrone si occuperà del suo  addestramento, presto diventerà membro ufficiale della Lega dei demoni!"

"Luana? Di chi si  tratta?"

Chiese innocentemente Crismal.
Maria lo guardò come se avesse appena imprecato.

"La figlia di Zekielle! Non riesco a credere che tu non la conosca!"

"Deve essere la mia perdita di memoria... Comunque. Dove si trova Sinedrial?"

La mora sembrò pensarci su.

"Credo sia al giardino sul retro"

Il demone ringraziò cordialmente, corse giù per le scale e prese l'uscita posteriore. Anche alla sala da pranzo vi erano persone che lavoravano, alcuni pulivano con una lunga scala i lampadari mentre altri pulivano i pavimenti unasdo degli stracci.
Delle ragazze, in giardino tosavano le piante e rasavano il prato.

Sinedrial era seduto su una panchina, sotto un albero.
Osservava i passerotti abbeverarsi alla fontanella.

"Sinedrial?"

Il moro si girò verso di lui, e sorrise lievemente. Era nervoso. Giocava con il tessuto della camicia e batteva il piede per terra.

"Crismal. Questa sera-"

"Verrà alla villa una certa Luana, vero?"

Il maggiore non si degnava neanche di girarsi, annuì semplicemente e si alzò in piedi.

"Da domani dovrai cominciare a lavorare. Io sono stato scelto per addestrare per dieci giorni proprio lei e non ho affatto tempo di far avanti e indietro"

Crismal era confuso, ed era anche sicuro che il demone soffrisse di sbalzi d'umore frequenti. La sera prima era dolce, si scusava per i suoi errori e lo metteva a letto. Quello dopo era un menefreghista, che appena lo guardava durante il discorso.
Annuì comunque, ingoiando il boccone amaro.

"Va bene. Farò ciò che mi dirai"

Il biondo si voltò, pronto per andarsene, quando la voce di Sinedrial lo fece fermare nel bel mezzo della stanza.

"Vieni un attimo"

Crismal  fece come gli era stato detto, posizionandosi di fronte al più grande, che senza alcun preavviso spostò i capelli dall'occhio bendato.
Il più piccolo, colto alla sprovvista, spostò lo sguardo altrove.
Non gli piaceva affatto quella sensazione di disagio... Si sentiva inadeguato.
D'un tratto il moro lo attirò verso di se e con il pollice sfiorò la benda senza smettere di guardarlo.

L'altro scacciò via la mano, e fece qualche passo indietro, in modo da non essere più raggiungibile.

Si morse il labbro inferiore e prese a fissare i propri piedi.

"Non volevo. Io... Vado in camera"

Uscì dalla stanza e si chiuse nella propria stanza.
Aveva il respiro affannato e gli tremavano le gambe.
Andò a sdraiarsi sul letto, sospirò rumorosamente e strinse il cuscino tra le braccia.

Sinedrial sospirò.
Decide di non seguirlo, in fondo era meglio così.
Probabilmente aveva solo bisogno di calmarsi.
Aveva passato una parte della mattinata a cercare tra gli archivi della Lega.

Sicuramente Crismal non era un demone di sangue puro, questo lo aveva capito da tempo.
Voleva sapere qualcosa sul suo passato, ed anche lo stesso Crismal voleva conoscere se stesso.

Però era fortemente impedito dal fatto che non sapeva neanche dove si trovassero.
Non sapeva il nome delle vie, figuriamoci se poteva cercare informazioni in giro.
Che cosa frustrante...

Il moro, durante la ricerca della cartella contenente le informazioni che tanto agognava, si imbatté nel raccoglitore riguardante Aaron.
Non sapeva neanche per quanto tempo rimase a fissarla.

Alla fine, su Crismal, non aveva trovato nulla.

Assolutamente inaccettabile. Aveva fatto una lavata di capo a coloro che si occupavano della registrazione dei dati.
Non ne sapevano nulla.
Tutto ciò lascio il demone con l'amaro in bocca ed una strana sensazione nel petto.

Dopodiché dovette tornare a lavoro.
I ragazzi avevano bisogno di lui.
Tra non molto sarebbero dovuti andare ad ispezionare un vecchio castello ad est della regione.
Sarebbe potuto diventare un buon avamposto.

Sinedrial, ovviamente, non avrebbe  partecipato. Lui doveva occuparsi di Luana.

***


Quella sera stessa Luana arrivò alla villa. Venne accolta da tutta la servitù, alla grande sala da pranzo.
Era accompagnata da due ragazze vestite di nerl, che portavano dei borsoni probabilmente contenenti diversi vestiti.
Lei indossava un abito corto ed arancione.
I capelli color rosso fuoco erano liberi di svolazzare per aria.

I suoi occhi erano di un bel color ambrato.
Da poco aveva preso a vedere, grazie alle cure della Vedova Nera.
Era diventata molto più esuberante per la stessa ragione, la timidezza aveva lasciato spazio ad una voglia di avventura senza eguali e ad una gran forza d'animo.

Sinedrial ed i servitori si inchinarono, Crismal li seguì con un po' di ritardo.
Non sapeva ancora come comportarsi con gli altri, avrebbe dovuto lavorarci su.

"Non inchinatevi, ve ne prego. Sono davvero entusiasta di essere qui, è un vero onore poter imparare l'arte della guerra da un abile combattente come voi"

"Il piacere e tutto nostro. Crismal potresti far vedere alla nostra ospite la sua camera?"

L'espressione della ragazza cambiò  totalmente. Sembrava d'un tratto  felice, ma allo stesso tempo sconvolta.

Guardò il biondo negli occhi e sorrise con gioia immensa.
Prese a ridere, sull'orlo di una crisi di pianto.

"Crismal!"

Corse verso di lui e gli gettò le braccia al collo. Tutti i presenti erano visibilmente confusi e si guardavano a vicenda come per dare una spiegazione a ciò a cui stavano assistendo.

"Crismal. Crismal. Crismal..."

Continuò a ripetere lei.
Si stacco da cui solo dopo un paio di minuti, con gli occhi lucidi. Prese a sfiorare il suo volto.

"Sei davvero tu..."

Già. Era lui. Ma lei... Chi era?


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