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I due demoni non si parlarono per i sei giorni successivi.
Sinedrial stava sempre chiuso nel suo studio, a lavorare e pensare mentre Crismal non usciva quasi mai dalla sua stanza: una camera dalla carta da parati rossa ed il letto a baldacchino, con una grande finestra dalle tende in raso nero.
Dovettero obbligatoriamente incontrarsi il giorno prima di una particolare ricorrenza: i festeggiamenti per gli anni non ancora compiuti da lady Liselotte.
Il biondino era stato convocato nell'ufficio di Sinedrial.
La stanza era abbastanza spaziosa, il classico luogo dedicato al lavoro. Una cosa che piacque parecchio al piccolo demone fu l'acquario grande come l'intera parete, piena di pesci colorati. Ne rimase incantato.
"Crismal. Sono stato invitato alla festa di una mia... conoscente."
Disse il moro quasi tutto d'un fiato, mentre il più piccolo lo osservava senza capire che ruolo giocasse in quella faccenda. Si sistemò meglio sulla sedia su cui era seduto e disse:
"Oh. Va bene. Ma... io che c'entro?"
La sua voce, nonostante il palpabile menefreghismo, risultava sempre gentile e morbida. Aveva la testa bassa mentre guardava i suoi piedi scalzi.
"Tu vieni con me"
Crismal alzò lo sguardo e spalancò gli occhi. Non era mai stato portato ad una festa, aveva il terrore di far qualcosa di sbagliato o di sembrare inadeguato. E poi... la presenza di troppe persone lo rendeva nervoso.
"I-io non..."
Sinedrial sorrise, scrivendo qualcosa su un foglio per poi infilarlo nel cassetto della scrivania.
"Ho fatto portare ciò che dovrai mettere in camera tua da Maria."
Il biondo annuì, alzandosi ed uscendo dalla stanza. Quando chiuse la porta emise un lento sospiro di frustrazione per poi dirigersi nella propria stanza.
La serva dai capelli neri lo osservava, seduta sulla sedia accanto al comodino.
"Mi è stato ordinato di portarle questo"
Disse la mora, tutta sorridente mentre gli porgeva una scatola bianca chiusa da un nastro blu. Crismal la prese e la aprì, rivelando un fagotto di stoffa. Il biondo la esaminó, curioso.
"La nostra sarta Melissa ha preso le tue misure quando ho portato i tuoi vestiti a lavare. Provali"
Lui annuì prendendo la tunica fra le mani. Era bianca, lunga fino al ginocchio ed aveva dei bellissimi ricami neri alla fine dell'abito e delle maniche corte. Il tessuto era morbido e profumava di pulito.
La indossó, con ancora Maria che lo osservava, e guardò di nuovo nella scatola. Vi erano anche dei guanti neri. Mise anche quelli, ed alla fine sorrise. Stava... comodo. Gli piaceva, non lo faceva sentire troppo magro e gli dava un aspetto sofisticato.
"Sono... davvero belli. Ringrazia da parte mia Melissa"
Disse piano il demone, guardandosi ancora allo specchio. Stare con quelle persone lo sensibilizzava parecchio e lo distaccava dalla sua apatia.
La giovane ragazza lo aiutò a svestirsi e mise i vestiti, piegati e sistemati a dovere, nella scatola. Se ne andò dopo aver assicurato a Crismal che avrebbe riferito alla sarta le sue gentili parole.
***
Il giorno seguente, alle sette in punto i due demoni e Maria (che avrebbe dovuto guidare la carrozza) erano già sulla strada per andare alla Via dei Dannati. Con i cavalli ci vollero circa due ore. In quel lasso di tempo Crismal si prese la comodità di osservare col capo chino, Sinedrial avvolto nel suo meraviglioso completo. Quando il moro posò lo sguardo sulla sua esile figura, lui lo distolse. Colto il fragrante.
"Mi sono scordato di darti questa..."
Disse alla fine il demone vestito di nero. Prese un bauletto da sotto il sedile della carrozza e lo aprì. Dentro vi erano due maschere, a parere di Crismal, molto belle.
Gli venne mostrata una maschera ricamata, completamente nera. Qualcosa dalla semplicità e bellezza unica. Sinedrial, invece, ne indossò una bianca e dorata. Sembrava un pò rovinata, questo perché era molto antica. Suo padre l'aveva indossata prima di lui.
Quando arrivarono a destinazione Maria portò i due cavalli nella stalla per poi raggiungere il duo dentro la maestosa villa circolare. Somigliava ad un battistero, l'esterno e l'interno presentavano delle decorazioni gotiche. Dei tavoli rotondi erano disposti lungo il perimetro della costruzione, mentre due superfici quadrate ospitavano pietanze di ogni tipo e calici di cristallo. Entrambi al lati della spaziosa scala a chiocciola che conduceva ai piani superiori.
Maria, da subito si era diretta di sopra. Non le piaceva la confusione... e poi così facendo avrebbe potuto parlare con Debora (una vecchia... amica).
Crismal e Sinedrial vennero accolti da una donna che poteva essere definita con un solo aggettivo: 'scintillante'.
I suoi capelli color biondo platino erano lunghi fino alle ginocchia e svolazzavano ad ogni passo, ma non erano brillanti come il suo vestito di placche argentee. Portava un elmo cornuto, che le copriva gli occhi chiarissimi e l'unica cosa che spiccava era la campanula rosa incastrata nel vestito.
Tutti lì portavano con loro un fiore. I due demoni avevano un giglio bianco, invece.
"Sinedrial. Noi siamo deliziate dalla tua presenza qui"
La donna sorrise e si esibì in un inchino elegante. Crismal non le diede attenzione, impegnato a cercare la seconda persona che avrebbe dovuto dare un senzo a quel 'noi'.
"Il piacere è mio, Liselotte. Lui è Crismal. Non ti dispiace la sua presenza, vero?"
Il moro forzó un sorriso mentre la donna si avvolse attorno al braccio si Sinedrial, bloccandogli quasi la circolazione sanguigna con il suo seno prosperoso.
Crismal si infiammó, osservando Liselotte con sguardo minaccioso.
Puttana.
Quando lei se ne andò (dopo aver fatto parecchie moine al demone) entrambi si diressero verso un tavolo ma vennero fermati da una donna dai capelli neri legati in un'alta coda di cavallo.
Era vestita come una donna d'affari, in gonna e camicia. Anche lei aveva con se il giglio bianco.
Portava anche gli occhiali rettangolari, che la rendevano parecchio formale.
Sinedrial la abbracciò calorosamente, baciandola sulla fronte.
"Sinairei... da quanto tempo"
"Già! Sembrano passati anni!"
Rispose lei, sorridendo e spostando lo sguardo indagatore su Crismal (che si sentì parecchio fuori posto).
"Tu devi essere Crismal. Mio fratello mi ha parlato di te"
Lei si avvicinò, scrutandolo per un paio di minuti. Ma non fece in tempo a dirle nulla che venne chiamata da una ragazza vestita di blu.
"Crismal. Ci sono un paio di persone che vogliono parlare con me. Te la senti di venire?"
Domandò con calma, accennando un sorriso. A Crismal piaceva il sorriso di Sinedrial. Uno strano calore lo avvolgeva quando lo vedeva
Rispose con un secco:
"No"
Non gli andava di sorbirsi altre presentazioni. Le prime due furono già abbastanza spiacevoli.
"Va bene. Scegli un tavolo libero, io verrò fra poco"
Quando gli fu dato il permesso, si sistemò ad un tavolo. Il più lontano, per non stare al centro dell'attenzione. Osservava Liselotte stare costantemente appiccicata a Sinedrial e ciò lo infastidiva.
Gli bruciava davvero tanto.
Note:
Questa è la maschera di Crismal ☝
Questa quella di Sinedrial ☝
Liselotte parla con il plurale maiestatis, riferendosi a se stessa in terza persona.
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