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"Jake, Raid, Kurt e Nath fate fuori tutti gli uomini nell'ala est. Mike, Ereneo, Walter e Donald quelli nell'ala ovest. Mentre Joseph, e Mitch mi copriranno le spalle mentre cerco il nostro obbiettivo. Tutto chiaro?"

Kara spiegó per filo e per segno ciò che dovevano fare. Erano in un ospedale psichiatrico, usato da degli esseri umani per svolgere esperimenti su altri umani. La lupa li considerava disgustosi.
I dieci lupi mannari annuirono con decisione. Era incredibile come sapevano eseguire bene gli ordini che una semplice quattordicenne dava loro. Ma nonostante lei fosse giovane sapeva fare bene il suo lavoro. Estremamente bene.

"Perfetto. Impugnate le armi. Tre. Due. Uno... Irruzione!"

La giovane fece crollare la porta, separandola dai cardini con un calcio.
Degli uomini vestiti con dei camici bianchi si votarono di scatto verso i dodici.
Un uomo tiró fuori una pistola alla tasca dei pantaloni e sparò, mirando alla testa di Donald.
Ma il proiettile venne fermato dalla poderosa spada di acciaio temprato di Kara.

"Che il genocidio abbia inizio. Uccideteli tutti."

I lupi mannari, come era stato loro ordinato, si fecero avanti con una velocità impressionante. In un attimo urla e lamenti si poterono udire nonostante il rumore degli spari e del metallo che sbatteva producendo un rumore assordante.

La giovane camminava tranquillamente per il lungo corridoio, come se non si trovasse nel bel mezzo di una battaglia.

"Atten-"

Joseph cercò di avvertirla ma non fece in tempo, perché la lama della spada aveva già trafitto il corpo del povero malcapitato che aveva provato a colpirla.
La non curanza con il quale Kara uccideva era impressionante.
Il corpo dell'uomo venne tagliato a metà con un sol colpo e le due parti separate e grondanti di sangue giacevano per terra. Gli organi interni erano sparsi ovunque.
Una strana sensazione di appetito la avvolse. Non mangiava da due giorni, cioè il tempo che si impiegava per andare dal quartier generale della C.P.L fino a quel posto dimenticato da tutti. I suoi compagni si erano saziati. Ma Kara no. Non poteva. Non adesso.
Lei non mangiava carme umana.
Però... tutto quel sangue e la polpa succosa dei polmoni o del fegato ancora carico di bile la mandava su di giri.

Corse. La lenta camminata diventò una corsa. Doveva fuggire dalla fame e trovare il suo obbiettivo il prima possibile. Erano arrivati fino alla fine del corridoio nord. Dovevano prendere ciò che dovevano ed andare via il prima possibile.

Tutti gli altri lupi mannari stavamo facendo uscire le vittime degli esperimenti, come richiesto.

La bionda spalancò la porta.

La stanza era bianca e le pareti in gomma piuma, classiche nelle stanze di isolamento. Vi era solo un letto.

In un angolo della camera un uomo di circa quarant'anni, pelato e con il camice sporco di sangue. Gli occhiali che portava avevano una lente rotta ed un frammento di vetro appartenente ad essi si era conficcato nel suo zigomo destro.

Teneva tra le braccia una bambina, puntandole una pistola alla testa. La lupa ghignó. Il suo obbiettivo era sotto tiro. Che situazione divertente!

"Avevamo ancora due settimane!"

Urlò l'uomo. Il loro capo aveva dato due settimane agli esseri umani. Ma non c'era più tempo ed avevano dovuto accelerare i tempi, senza dir nulla a loro. Ovviamente.
Zaccaria voleva vedere come procedevano gli esperimenti ma a quanto pare una sola persona era riuscita a sopravvivere. Le altre erano morte oppure erano uscite di testa. Le cavie che erano riusciti a recuperare erano fresche fresche. Ancora sane di mente ma soprattutto... ancora vive.

"Senti. Sono gli ordini. È il mio lavoro. Se Zac mi ordina di farvi fuori tutti, lo faccio. Se mi dice che devo recuperare la bambina su cui tu stai puntando un arma io po farò."

La bambina tremava fra le braccia dell'uomo. Era lei non c'erano dubbi.

Natalie Pattinson
Nove anni
Alta un metro e quaranta, pesante trentacinque chilogrammi. Castana. Occhi color ambra. Perfetto.

"Sai che non ti darò il tempo di spararle. Morirai prima."

"Kara... sii ragionevole. Ti prego. Io... ti darò la bambina e tu mi lascerai in vita."

La lupa sorrise, il suo più smagliante sorriso ingannatore.

". Mi sembra una buona idea"

L'uomo lasciò la piccola, che cadde a terra sotto shock. Aveva lo sguardo perso nel vuoto e si stringeva nella grande maglietta grigia.

Kara si avvicinò quando vennero abbassate le armi.
Ma non diede gli diede il tempo di spostarsi che la lama trafisse il suo cuore, per poi scendere fino allo stomaco.
Gli occhi della bambina scrutano quelli gialli e luminosi di Kara.

"Ho mentito. Non si lascia mai un lavoro incompleto. Ed ora..."

La bionda cadde in ginocchio. Di fronte al corpo squarciato dell'uomo.
Ora la missione era ufficialmente conclusa. Poteva mangiare... solo un morso.
Avvicinò la bocca al braccio del cadavere, staccandone un generoso boccone. Poi un altro ed un altro ancora, fino a sbranare tutto il braccio.
La bimba la fissava spaventata, così decise di darsi un freno. Prese un fazzoletto bianco e si pulí le labbra ed il mento, sporchi di sangue.

"C-chi sei?"

Chiese in un sospiro appena udibile la piccola Natalie.

La maggiore si alzò, osservando dall'alto la bambina.

"Sono Kara. Mi è stato dato l'ordine di portarti alla C.P.L in quanto unica cavia ad essere sopravvissuta all'esperimento S.Strong412. Hai una forza ed una potenza inimmaginabili... devi solo tirarli fuori"

La bimba annuì. Non era certa che non gli avrebbero fatto del male... ma cosa aveva da perdere? Nulla. Non aveva niente che potesse avere così tanto valore. Neanche al sua stessa vita.

"Riesci ad alzarti?"

Domandò Kara, avvicinandosi a Natalie. Lei aveva provato ad alzarsi in piedi ma era troppo debole e non riusciva bene a camminare per il dolore al ginocchio.
La più grande sospirò e la prese in braccio. Era veramente leggera.

Camminó con calma verso l'entrata. Gli undici lupi mannari stavano in fila, aspettando proprio la loro comandante.
Erano un pò mal ridotti, ma erano ancora tutti vivi.

Quando Kara fu distante da loro di circa un paio di metri poggió la piccola bimba a terra. Stava appena in piedi.

"Walter. Passami il pugnale."

La piccola sobbalzó ma la lupa la prese per le spalle, in modo che non potesse scappare.

"Calma. Non ti faremo del male"

Natalie fece un segno di consenso mentre la maggiore prese il coltello. La lama era fatta interamente di Lapislazzuli.

"Mi trasformerai?"

"Dopo. Non adesso. Sarebbe troppo sfiancante, per entrambe"

Kara si posizionó di fronte alla bambina e annunciò con voce solenne:

"Natalie Pattinson. Io ti ribattezzo Manahra. Membro ufficiale della C.P.L"

Ed incise la mezza luna sul palmo della sua mano.

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