Capitolo XV
David si svegliò avvolto nel calore del piumone e tra le braccia del suo Amato, fuori dalle grandi vetrate dello Chalet in Montagna dei Nightson, la neve cadeva in grandi fiocchi, posandosi dolcemente sul terreno.
Erano passati sei mesi dall'incredibile fine della Cinquantesima Edizione degli Hunger Games e tutta Capitol City; o meglio, tutti quelli che contano, si trovavano in settimana bianca, sulle alte montagne che circondavano la Città e si apprestavano a festeggiare il Capodanno.
Come ormai era consuetudine da molti anni, anche questo, David aveva organizzato una festa di Capodanno nel suo grande Chalet: era una struttura principalmente costruita in legno e vetro e con solo qualche parte in pietra grezza.
Era sviluppata su due piani: il primo era il più largo e comprendeva un grande ingresso, da cui partivano le scale per il piano superiore e svariate porte.
Oltrepassando l'ingresso si arrivava tramite una arcata, all'ampio salotto, comprensivo di: un grande piano cucina open space, con banconi e sgabelli, una zona con divani, poltrone e un grande schermo a parete, una postazione da lettura e una zona relax con alcune poltrone locate davanti ad un immenso camino di pietra, dentro il quale sembravano bruciare le fiamme dell'inferno.
Sempre al primo piano vi erano anche un grande ripostiglio per le attrezzature da sci e da neve, una Camera per gli Ospiti e un ampio bagno di servizio.
Salendo le scale invece, ci si ritrovava nella zona delle Camere da Letto, affacciate su ampie balconate, la zona del grande Bagno Padronale e di una stanza comprensiva di Vasca Idromassaggio e Sauna.
David tirò, in realtà con poco entusiasmo, le coperte indietro e si alzò dal letto, con un brivido indossò una vestaglia e poi scese al piano inferiore, per tornare poco dopo con un grande vassoio contenente la colazione.
La colazione era l'unico cibo che i ragazzi si erano concessi di poter consumare in camera: per tutto il resto, era severamente vietato mangiare all'interno di quella stanza, ovviamente per questioni di pulizia ed igiene.
David sapeva che il suo fidanzato "dormiglione" amava svegliarsi dolcemente e con il profumo della colazione, così lui, in occasioni speciali, era più che felice di accontentarlo: era in questi piccoli gesti che usciva il suo lato romantico.
Il ragazzo, svegliò Matthew con un bacio e con qualche coccola, poi una volta datosi il buongiorno, affamati, partirono all'attacco dell'abbondante colazione.
Una volta terminato il pasto e con rinnovata energia, si alzarono, scesero e si prepararono di tutto punto, per andare su e giù dalle piste da sci: dove avrebbero sciato assieme a Margaret, Ireen ed Eloise.
Quando i due ragazzi arrivarono, tutte e tre le ragazze li stavano già aspettando, in tenuta e con già gli sci ai piedi: "Bhe, alla buonora!" Esclamò Margaret "Scusateci, ci siamo dilungati un po'." Si giustificò Matthew.
"Vabbè dai, ora però muovetevi." "Sì certo." Rispose subito David, mentre si stava già mettendo gli sci, rischiando di cadere.
Una volta pronti, il gruppo si avviò alla lunga seggiovia, strisciò il Pass e salirono, arrivando quasi in cima alla montagna.
Si posizionarono e poi Eloise esclamò: "Chi arriva ultimo, paga il pranzo per tutti!" E poi via, giù per la pista: facendo a volte lo slalom, per ridurre la pendenza della montagna, a volte andando giù dritti, fin dove si riusciva.
Nonostante che David non avesse troppo equilibrio, gli piaceva sciare ed in realtà non era nemmeno male: aveva imparato fin da piccolo, con suo padre che gli insegnava le basi e lo faceva provare più volte, a causa della sua altezza, gli veniva difficile da un anno all'altro ritrovare la stabilità, ma dopo un paio di piste di prova, tornava sicuro come prima.
Il gruppo arrivò in fondo alla pista, passando di fianco alla seggiovia e subito tornarono a prenderla, salirono e scesero di nuovo più volte.
Quando fu ora di pranzo, al netto di tutte le discese, chi era arrivata più spesso ultima al traguardo, si rivelò essere Margaret.
"No, no, non vale, avete barato... voglio la rivincita." Rise lei "Ma che rivincita? Siamo stati cristallini, Hahahaha." Rispose Eloise "E va bene... Uff!" Esclamò lei, fingendosi offesa, mentre invece rideva sotto i baffi, mentre si avviavano verso la Baita.
Quando entrarono, un piacevole tepore li avvolse e un meraviglioso profumino di cibo, stimolò ancora di più il loro appetito, mentre le pance brontolavano.
Si sedettero e ordinarono e parlando del più e del meno, in men che non si dica, arrivarono i piatti fumanti.
I ragazzi, dato il gran freddo, avevano scelto dei piatti in brodo: caldi e molto sostanziosi, in modo da avere tanta energia per affrontare altre piste.
Finito il pasto, tutti presero anche il dolce: una alta fetta di torta al cioccolato con in mezzo la confettura di albicocche. Dolce al quale il gruppo non sapeva resistere.
Una volta divorata pure la squisita torta, Margaret chiamò il cameriere e chiese gentilmente il conto, che subito le fu portato al tavolo: il conto ammontava a settantaquattro Denari e mezzo, così la ragazza esclamando: "Lo faccio solo per voi..." Mise quattro banconote da Venti Denari ciascuna sul piattino e quando il cameriere tornò per ritirare i soldi, lei disse di tenere pure il resto, che era di cinque Denari e due Sesterzi.
I ragazzi uscirono, lasciando a malincuore il piacevole calore della Baita, per tornare sulle piste: sazi e carichi di nuova energia.
Divertendosi il tempo passò e il sole calò presto, così, quando erano circa le 16:30, tutti e cinque erano già nello Chalet di David, in costume e a mollo dentro una bollente vasca idromassaggio.
Il pomeriggio passò tranquillo e allegro: era ormai già tutto pronto per la serata, quindi i ragazzi si rilassarono fino a che non fu ora di prepararsi.
David indossò un dolcevita nero, un paio di pantaloni anch'essi neri e una giacca formale nera, con brillantini argentati sulla parte superiore: quasi a voler imitare un fuoco d'artificio.
Matthew, elegante come sempre, aveva optato per il classico: camicia e maglioncino.
Margaret aveva scelto uno stile forte: portava un bellissimo vestito bianco con una profonda scollatura, la gonna era dorata e a frange e per ripararsi dal freddo, aveva un meraviglioso coprispalle di pelliccia bianca.
Eloise indossava invece un lungo abito nero, in tinta con i suoi capelli corvini.
Infine Ireen portava uno strabiliante vestito vaporoso color rosso fuoco, tra chili di tulle e seta.
Erano già tutti pronti, quando anche gli altri invitati iniziarono ad arrivare: il primo fu Riccardo, dopodiché arrivò Melius, seguito poco dopo da Andrew e la sua fidanzata Clayre, poi arrivò Samuel e infine Anita, la quale si scusò dicendo: "Mi dispiace davvero, ma mi ero appisolata sul divano."
Tutti gli invitati appoggiarono gli zainetti che si erano portati e poi entrarono, man mano animando sempre più la festa.
Quando ci furono tutti, si era fatta ormai ora di cena, così si sedettero intorno al grande tavolo e venne servito un ottimo stufato di carne preparato poco prima dai domestici.
"Oddio, ma è squisito! Cos'è?" Chiese con ancora la bocca piena Andrew "È cervo, stavolta i cuochi sono stati eccezionali." Rispose David, che stava mangiando di gusto.
"Stasera, più tardi, c'è la diretta in cui Cesar Flickerman intervisterà brevemente il Vincitore, prima che parta per il Tour della Vittoria." Disse Margaret "Si, chissà come se la passa Haymitch ora che ha vinto." Si chiese David "Vinto anche per merito vostro." Disse Melius "In realtà è stato molto bravo lui, ma sì, qualche aiuto non fa mai male." Rispose sincero David "Bhe dai avete fatto il possibile." Si aggiunse Matthew.
"Ma io invece vorrei sapere: stasera dopo si beve vero? Hahahaha." Chiese ridendo Samuel "Hahahaha non è una festa a casa di David se non si beve..." Rispose subito Margaret, conoscendo talmente bene il suo migliore amico da precederlo.
Tra risate e chiacchiere, la cena passò allegra, fu fatto il bis di stufato e ci si lanciò a capofitto nei dolci e nelle sfiziosità, così in men che non si dica, sullo schermo della televisione apparve l'ormai familiare figura di Cesar Flickerman.
"Buonasera! E che sera questa." Scroscianti applausi invasero lo studio. "Siamo qui, perché dopo sei mesi dalla sua Vittoria, Haymitch Abernathy sta per partire per il Tour attraverso tutta Panem, che lo condurrà lungo la via della sua Vittoria, fino a Capitol City." Altri applausi, urla di giubilo e fischi si levarono.
"Ma ora, bando alle ciance e andiamo subito da lui!" La telecamera di Cesar, come sempre, si rimpicciolì a lato dello schermo, lasciando spazio alla diretta.
Le immagini arrivarono direttamente dal Distretto 12: ma non dalla brutta Piazza del Palazzo di Giustizia, ma bensì dal Villaggio dei Vincitori.
Tale posto era in netto contrasto con lo squallore del Distretto: infatti vi erano due schiere di eleganti abitazioni, disposte in file ordinate e separate da una piccola Piazza con Fontana.
Anche lì la neve cadeva, aggiungendosi alla già grande quantità che era a terra, dal portone di una delle case, uscì elegante e sorridente Haymitch Abernathy: come sempre in forma smagliante e con quell'intenso sguardo scaltro, anche se qualcosa sembrava cambiato in lui.
I pensieri di David furono interrotti da Cesar, che, in collegamento, stava chiedendo ad Haymitch come stava, come si trovasse nella nuova dimora e come fosse la sua vita ora che era un Vincitore.
A quelle domande, lui rispose con una scrollatina di spalle e una semplice parola: "Bene." Dopotutto, non era mai stato particolarmente loquace, era una persona invece molto più pratica.
"Avete sentito? Bene: sta bene, tutto bene, Hahahaha." Rise Cesar ironizzando sulla singola parola di spiegazione del Vincitore.
A quella battuta gli spettatori risero e Haymitch disse sorridendo: "Bhe si, intendo dire, che è davvero un privilegio poter stare qui, ora ho una vita agiata, sono tornato al mio Distretto, con la mia Famiglia e i miei amici. Quindi sì, in definitiva, sto bene."
Scrosci di applausi si levano "Ottimo, ottimo, domani partirai per il Tour della Vittoria: come ti senti a riguardo?" Chiese Cesar sovrastando il baccano nello studio.
"Ad essere sincero, sono eccitato e spaventato allo stesso tempo: da un lato sono davvero curioso di poter visitare gli altri Distretti, ma dall'altro, dover fare discorsi davanti a tutto quel pubblico, un po' mi mette a disagio."
"Capisco, in questo non posso aiutarti: io amo parlare davanti ad un pubblico Hahahaha" scherzò Cesar, per poi continuare: "Ma ora sul serio, l'importante è parlare con il cuore e dare voce ai tuoi pensieri: il resto verrà in modo naturale."
"Grazie del consiglio Cesar, lo terrò presente." "Bhe questo oppure, immaginare il tuo pubblico in mutande Hahahaha." Rise infine il presentatore, facendo scoppiare tutti gli spettatori in una grassa risata.
"Comunque, buon viaggio Haymitch e Possa la Fortuna Sempre Essere a Tuo Favore!"
Con queste parole, mentre il Vincitore salutava alla telecamera con la mano, la diretta si interruppe e i ragazzi tornarono a concentrarsi su altro: anche perché di lì a poco, sarebbe scattata la mezzanotte.
Come solito David si accinse a preparare dei Cocktail e infine il gruppo, si preparò per uscire in giardino ad assistere alla grande festa.
Erano fuori: la neve aveva smesso di scendere, ma un lieve vento pungente, pizzicava la pelle dei ragazzi.
La mezzanotte scattò e il cielo venne praticamente illuminato a giorno, da migliaia di fuochi d'artificio, il gruppo restò affascinato: scoppi brillanti di luce, ricreanti le forme più disparate, sorgevano tutt'intorno.
Mentre il cielo sfavillava, fecero un brindisi, lo Champagne fu versato e alle parole: "Buon Anno!" Alzarono i calici a mezz'aria, mentre osservavano la Città sotto di loro, brillare.
I fuochi d'artificio, durarono ancora per un po', poi quando lo spettacolo pirotecnico era ormai finito, tornarono infreddoliti all'interno, venendo subito avvolti dal piacevole calore del fuoco.
La mezzanotte era ormai passata da un pezzo, ma la festa era solo agli inizi: David collegò il Bluetooth al Sistema Surround della casa e fece partire la musica.
A turno i ragazzi misero una canzone dopo l'altra, così tra balli e canti, la serata trascorse scatenata.
Era ormai notte fonda, quando la musica fu abbassata e fu dato il via al Pigiama Party: i ragazzi si cambiarono, indossando caldi e comodi pigiama, saccheggiarono l'armadio delle coperte e si buttarono sui divani e sulle poltrone, mangiando stuzzichini dolci e salati.
"Che bella serata." Disse Eloise "David organizza tutti gli anni una festa per Capodanno: festa a cui ovviamente non si può mancare, perché ci si diverte un casino." Rispose allegra Margaret "Quanta gentilezza, Hahahaha." Disse il diretto interessato, appoggiandosi sulla spalla di Matthew e passandogli un Bignè alla crema.
Tra gossip, chiacchiere e giochi, si fece quasi mattina, ormai erano quasi tutti crollati, cedendo il passo al sonno.
Gli unici ancora svegli erano David, Anita, Margaret ed Eloise e le ultime due, si stavano baciando: si erano baciate durante il gioco Obbligo o Verità e non si erano più staccate.
Dopo poco tempo però, anche gli ultimi volenterosi, cedettero alla stanchezza: David si coricò vicino a Matthew, le palpebre pesanti si chiusero e anche lui sprofondò nel sonno.
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