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Capitolo XII

Quella mattina David si svegliò più tardi rispetto al solito, soprattutto perché la folle serata del Ballo in Maschera, lo aveva completamente prosciugato di ogni energia.

Si stiracchiò, e con poca convinzione, si alzò, scese le scale e andò a fare colazione.

Quando arrivò trovò la televisione già accesa e i suoi genitori intenti ad ascoltare Cesar che stava aggiornando gli spettatori sulla morte di Catherine Vineyards, del Distretto 9: morta assiderata durante la notte.

Difatti la ragazza, dopo aver tradito la sua migliore amica e aver preso il suo zaino pieno di provviste, si era spinta nel fitto del bosco, tentando di allontanarsi il più possibile dagli altri Tributi: tattica che in realtà funzionò.

I problemi arrivarono, quando, dopo il disastro del giorno precedente, la pioggia iniziò a cadere su tutta l'Arena, senza accenno di smettere e un gelido vento iniziò a soffiare, scuotendo gli alberi della foresta.

Fradicia, con le temperature in drastico calo e senza un riparo, Catherine tentò invano di accendere un fuoco per scaldarsi, ma ciò risultò impossibile con la legna così bagnata, quindi non le rimase altra scelta se non quella di rannicchiarsi sotto un albero e coprirsi con la piccola e leggera coperta che portava nello zaino.

La ragazza riuscì a fatica ad addormentarsi, ma a causa delle temperature della notte, che si fecero sempre più rigide, il colpo di cannone risuonò nel buio e nel silenzio e Catherine non si risvegliò mai più.

Una volta finite le immagini riassuntive e il commento di Cesar, tornò la diretta che stava mostrando Charles Chapman intento a cambiare la medicazione alla gamba.

Lentamente sciolse la benda, rivelando che il taglio procuratosi allo scontro iniziale della Cornucopia, era messo molto male:

La piaga era profonda, vi erano segni di evidente necrosi tissutale e di una grave infezione, caratterizzata dall'orribile colore verdognolo assunto dalla ferita, del pus e della fibrina sgorgavano lentamente da essa, impregnando le garze applicate, mentre intorno, era evidente la venatura cutanea, chiaro segno della propagazione dell'infezione.

Dalle espressioni del ragazzo, nonostante avesse ricevuto dagli sponsor alcuni paracaduti con all'interno antidolorifici, si evinceva che la piaga pulsava e causava un dolore lancinante, per non parlare dell'odore nauseabondo di carne marcia che emanava.

"Oddio che schifo! Devono mandare in onda queste cose proprio mentre stiamo mangiando?!" Esclamò disgustato Alexander distogliendo lo sguardo "Si, questa scena potevano anche tagliarla." Rispose Helena "Io invece la trovo interessante, non so perché." Disse David che non aveva staccato gli occhi dallo schermo e anzi, si era avvicinato per capire meglio.

"Comunque, al di là della schifezza, questa ferita, nonostante gli sforzi non accenna a guarire, probabilmente avrà un considerevole impatto sui Giochi." Disse Helena pragmatica prima di continuare: "Meglio così, perché in questo modo Haymitch, il nostro favorito avrà più chance di vincere."

La scena cambiò, mostrando invece la ragazza del Distretto 4, Violet Flowers, che era ancora intrappolata all'interno della caverna crollata, sporca, stanca e sofferente, ormai aveva finito ogni lacrima, aveva smesso di tentare invano di liberare le gambe dalla roccia ed era rimasta in silenzio ad ascoltare la pioggia battente e il flusso dei suoi pensieri.

Poi all'improvviso si rianimò, afferrò lo zaino ed estrasse un piccolo pugnale, lo fissò e con sguardo rassegnato, rivolse la lama verso il suo petto, il respiro si fece affannoso, la punta affilata del coltello tremava a mezz'aria davanti al suo cuore e un silenzioso pianto spezzava il suo respiro.

Dopo un po', con voce rauca e singhiozzante disse: "Mamma, Papà, vi prego perdonatemi, v-vi voglio bene."

Poi con un sospiro, afferrò l'elsa del pugnale con entrambe le mani, stabilizzando il tremolio e infine spinse la lama nel suo corpo, attraversando il cuore.

Con aria stranita si guardò il petto e la sua faccia assunse un'espressione di terrore, con le lacrime che le rigavano il volto, prima di ricadere all'indietro priva di vita, mentre il cannone sparava e una pozza di sangue si formava sotto di lei.

"Oh mio dio! Questa è una scena che non si vede tutti i giorni." Esclamò Cesar quasi in lacrime "Credo che in tutta la storia degli Hunger Games sia la prima volta che assistiamo alla morte volontaria di un Tributo."

"Ha capito di essere in trappola, quindi ha preferito uccidersi in modo veloce e indolore, invece di morire lentamente dentro quella grotta." Rifletté David colpito dalla scena. "Si tesoro hai ragione." Rispose Helena.

Intanto Cesar continuava: "E che emozione la dedica ai suoi genitori: il Sindaco Flowers del Distretto 4 e la sua consorte. A dodici anni, si è ancora molto legati alla propria famiglia."

Il commento continuò, ma David smise di prestargli attenzione, poiché andò a prepararsi per uscire: infatti tutta la Famiglia Nightson era stata invitata dai Blackwater per trascorrere il pomeriggio in compagnia e David e Matthew avevano deciso di cogliere l'occasione per dire qualcosa di importante.

David salì le scale e andò in camera sua, si tolse il pigiama e rimase nudo, entrò in bagno, attaccò la musica a tutto volume e si fece una lunga e calda doccia.

Quando uscì, si asciugò i lunghi capelli e li legò in un codino, si vestì con una camicia a scacchi, dei jeans e le bretelle anch'esse a scacchi, si mise un po' di fondotinta e eye-liner, per poi finalmente liberare il bagno e scendere per pranzare.

Nel frattempo anche i suoi genitori si erano preparati,  così mangiarono, si lavarono i denti, si diedero gli ultimi ritocchi e allegramente uscirono di casa per entrare nel palazzo adiacente: a casa Blackwater.

Vennero accolti calorosamente e subito si sedettero sui comodi divanetti del salotto di fronte alla televisione, mentre sul tavolino basso davanti ad essi vi erano posti svariati pasticcini e qualche liquore.

Tra chiacchiere, dolci sfiziosità e buona compagnia, il tempo passò in fretta.

Erano quasi le 16:30 quando nell'Arena, in mezzo al bosco, ci fu del trambusto: Biagio Caruso, del Distretto 9, era inseguito dallo spietato Tributo del Distretto 7, Vova Kozlov, che essendo senza scrupoli, aveva attirato l'attenzione di molti spettatori, tanto da fargli arrivare tramite paracadute, una lancia, che ora era smaniante di usare.

L'inseguimento durò a lungo, Vova tentò più volte a lanciare l'arma contro il ragazzo, ma per sua fortuna, la mira era davvero pessima, così Vova era costretto a fermarsi per riprendere la lancia e poi tornare all'inseguimento.

Biagio era veloce, ma Vova lo stava lentamente raggiungendo, si avvicinò abbastanza da colpirlo: il colpo era spreciso e decisamente non fatale, ma era sufficiente a far fermare la preda, in modo che il cacciatore potesse infliggere il colpo finale.

Biagio, destabilizzato, e con la faccia spaventata, si appoggiò ad un albero, mentre Vova con un sorriso stampato in faccia, fece roteare la nuova e scintillante lancia, per poi conficcarla con forza nel petto del ragazzo, che morì all'istante e il cannone lo confermò.

"Vova è molto forte, spietato e non si ferma davanti a nulla, posso capire perché sia diventato in fretta così famoso tra il pubblico." Disse Tancredi riflessivo. "Tra l'altro a differenza dei Tributi del primo e secondo Distretto, lui è da solo, non ha la forza del gruppo." Rispose Matthew "Si esatto, lui fin da subito ha dimostrato di poter essere un papabile Vincitore." Disse David "Spero proprio che non sia così." Rispose preoccupata Helena, "È molto forte, ma quelli come lui fanno sempre degli errori, prima o poi qualcosa accadrà." Esclamò fiducioso David.

Il pomeriggio continuò tranquillo, le Famiglie erano allegre, il tè fu servito e il gruppo si deliziò con squisiti biscotti al burro.

Erano ormai le 17:45, quando Maysilee Donner, del Distretto 12, vide poco distante la ragazza del Distretto 8, Maryanne Wood.

Maysilee immediatamente tentò di nascondersi, ma il fruscio delle foglie fece voltare di scatto l'altra che la vide e iniziò ad avvicinarsi a grandi passi, così Maysilee velocemente prese un dardo per infilarlo nella sua cerbottana, ma purtroppo per lei l'altra ragazza la raggiunse prima, con una spallata la buttò a terra e in un attimo le fu sopra.

Maysilee era spaventata, Maryanne stava estraendo la sua ascia, così Maysilee cominciò a tastare il terreno con le mani cercando qualcosa da usare per difendersi e infine sentì qualcosa sotto le dita: qualcosa di piccolo e allungato, si trattava del dardo che era caduto nello scontro, così senza pensarci due volte, lo afferrò e lo piantò nel corpo della sfidante, che come sempre, si irrigidì e poi morì, accompagnata dal colpo di cannone.

Maysilee con uno sforzo, spostò il cadavere della ragazza che la schiacciava, poi si alzò e con un sospiro proseguì per la sua strada.

"Che fortuna per la ragazza del Dodici aver ritrovato il suo dardo, lo scontro poteva avere un esito molto diverso." Commentò Cesar entusiasta, per poi continuare: "Maryanne Wood ci ha regalato momenti davvero intensi, ma purtroppo per lei, il suo percorso agli Hunger Games finisce qui."

Dopo lo scontro tra le due ragazze, per parecchio tempo tutto fu tranquillo, a casa Blackwater, l'atmosfera era gioiosa, si chiacchierava del più e del meno e quando fu ora, si spostano dal salotto, alla sala da pranzo, attorno al grande tavolo imbandito e cenarono di gusto.

Intanto nell'Arena il sole iniziò a tramontare e mentre alle due Famiglie stavano per essere serviti i secondi piatti, qualcosa accadde: la telecamera che stava inquadrando il gruppo dei "Favoriti" nella radura, si strinse sul lato della stessa, inquadrando appostato tra le fronde Vova Kozlov, che balzò fuori all'attacco.

Evidentemente, esaltato dalla nuova arma ricevuta e dall'aver ucciso il povero Biagio Caruso, pensò che fosse una buona idea sfidare da solo l'intero gruppo dei "Favoriti".

Inutile dire che l'esito fu disastroso: appena uscì dal bosco, si lanciò su Joseph Richardson, che stava facendo la guardia poco distante, in realtà l'effetto sorpresa permise a Vova di ferire Joseph, ma lui prontamente si difese mentre anche gli altri membri del gruppo arrivarono.

Fu così che Vova fu sopraffatto, venne scaraventato a terra e il gruppo tutt'attorno iniziò a colpirlo ripetutamente con calci e pugni, Vova urlava di dolore e si metteva in posizione fetale per proteggersi, le sue ossa si rompevano e infine il colpo di cannone fece vibrare l'aria, attestando la sua morte.

"Una morte veramente terribile quella di Vova, anche se quest'anno quasi tutte lo sono state." Esclamò Cesar Flickerman commentando la scena e ribadendo la spietatezza del gruppo, mentre Joseph inveiva e urlava al piccolo Dexter di portargli delle bende.

Dopo gli eventi di Vova Kozlov, nulla accade, nel frattempo calò il sole pure su Capitol City e a casa Blackwater continuavano le risate e le chiacchiere, ovviamente accompagnate da buonissimo cibo e ottime bevande.

Le due Famiglie erano ancora sedute a tavola che stavano gustando qualche dolce e bevendo cocktail, quando nell'Arena, squillò l'Inno Nazionale e le fotografie dei Tributi morti durante la giornata, furono proiettate in cielo, quel giorno le vittime ammontavano a cinque.

Una volta scorse tutte le immagini, i Tributi si prepararono per la notte, chi su un albero, chi sdraiato per terra, chi ancora come i "Favoriti" all'interno della Cornucopia stessa.

La telecamera scorse persino su Haymitch Abernathy, che sempre nei pressi della siepe di delimitazione, aveva trovato un piccolo riparo all'interno di essa, che unito al telo cerato trovato nello zaino, offriva un nascondiglio asciutto.

Le Famiglie smisero presto di prestare troppa attenzione alla diretta e continuarono la piccola festicciola casalinga.

Fu più tardi, che David e Matthew si scambiarono qualche sguardo, poi David si avvicinò al suo fidanzato e sottovoce disse: "Io richiamo l'attenzione e tu parli?" "Perché devo essere io a parlare?" Chiese l'altro "Perché sei il più sciolto nei discorsi." "Ok, va bene lo faccio io." "Grazie, ti amo." "Lo so."

Detto ciò, David prese il calice e si alzò, con un coltello lo fece tintinnare, in modo da richiamare l'attenzione, poi esclamò: "Ehm allora, io e Matthew volevamo dire una cosa..." Anche Matthew si alzò e disse:

"Sì, io e David ci conosciamo da sempre, stiamo insieme e ci amiamo, è da qualche tempo che ne stiamo parlando e ci sembra di essere pronti per un passo in più... ci sentiamo pronti per convivere."

A quelle parole nella stanza i genitori dei due ragazzi rimasero stupiti. "È una scelta molto matura da parte vostra." Disse Helena "Si, ma siete consapevoli che convivendo le cose cambieranno?" Chiese Alexander "Si papà, lo sappiamo."

"Ormai siete adulti e dovete fare le vostre scelte di vita." Disse Tancredi "Siete proprio sicuri della vostra scelta? Avete valutato bene ogni aspetto?" Chiese Kyla "Abbiamo valutato tutto mamma, noi vediamo un futuro insieme." "Ok, l'importante è che siate veramente convinti." Rispose la donna "E che siate disposti ad impegnarvi." Si intromise Helena "E ora venite qui." Continuò lei in lacrime aprendo le braccia per stringere i due ragazzi.

Anche gli altri si stavano emozionando e si guardavano soddisfatti. "Quindi è ufficiale, andremo a convivere." Disse singhiozzando e incredulo David "Si, andiamo a convivere." Rispose felice Matthew, mentre i genitori facevano cenni di assenso.

Una volta asciugate le lacrime, i coniugi Nightson iniziarono a spostarsi verso l'uscita, salutarono e ringraziarono per l'ospitalità, poi diedero la buonanotte e uscirono, seguiti da Matthew che era felice di riaccompagnare David a casa.

Mentre Helena e Alexander entrarono nelle porte di vetro del loro palazzo, David si attardò fuori con Matthew, entrambi erano ancora increduli, felici si diedero un lungo e passionale bacio, stringendosi l'uno all'altro, poi si augurarono la buonanotte e ognuno tornò alla propria abitazione, sognandone una comune.

Quando entrò in casa, David andò dai suoi genitori e li abbracciò forte, poi disse: "Vi ringrazio davvero, siete i genitori migliori del mondo e vi voglio bene, anche se non vivrò più con voi, non vuol dire che vi voglio meno bene."

"Lo so amore, anche noi non smetteremo mai di amarti." Rispose di nuovo in lacrime Helena. "Tua madre ha ragione. Ma ora andiamo a dormire, che domani ci aspetta una intensa ricerca di una casa." Disse Alexander con un sorriso.

La Famiglia si staccò dall'abbraccio, poi David salì le scale, andò in bagno, si struccò e si lavò i denti, poi andò in camera e si mise il pigiama per poi dare la buonanotte ai suoi genitori e buttarsi sul letto.

Con aria sognante immaginò la nuova casa in cui sarebbe andato a vivere, immaginò la vita assieme al suo amore e con romantici pensieri per la testa, si addormentò.

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