Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 3.

//capitolo narrato in terza persona \\

"Ecco, il bastardo!" Esclamó Clay, battendo le mani sulla scrivania, euforico.

"Sei riuscito a localizzare il luogo?" Chiese Adam, continuando il suo lavoro al proprio computer.

"Al primo colpo! Non mi serve neanche controllare gli altri!" Rispose, Adam si giró per battergli il cinque. "Dove si trova?"

"Dupont Circle." Rispose.

"Andiamo a dirlo a Louis, allora, no?!" Clay si alzó subito dalla sua sedia ma Adam, giusto qualche secondo dopo, lo fermó.

"Aspetta." Mormoró, fissando il computer curioso. Aveva appena finito di intercettare uno dei telefoni che aveva in compito.

"Sono riuscito a localizzare un altro luogo... Dalla parte opposta dell'America..."

"Cosa?!" Disse Clay, accorrendo al fianco del collega, che stava cercando di capire cosa stesse succedendo.

Immediatamente, mille pagine una dopo l'altra si aprono, una lista di nomi di cittá sparse per il mondo comparse sullo schermo e una mail arrivó all'indirizzo dell'FBI, personalmente affidato a loro due.

"Ma che cazzo sta succedendo, figlio di puttana." Sputó Clay, mentre Adam cercava vanamente di chiudere tutte le pagine.

Poi, la mail si aprí senza che loro potessero fare niente.

Ci avevate sperato su un pó, vero?
Mi fa piacere avervi fatto cadere di nuovo sulla terra ferma.
Le prove non si trovano con il computer, ma con la logica e le mani.
Avete visto come é stato facile ingannarvi tramite un computer? Pur il vostro sistema assolutamente "infrangibile".
Smettetela di fare i genietti su Internet e dite ai vostri colleghi di cominciare a usare gli occhi e la testa.
Nel frattempo, io vado ad occuparmi di qualche ragazza carina ma ignorante.
Buona giornata, sfigati.
-The Black Monster

"Non posso crederci." Mormoró Adam, continuando a fissare l'email.

"Neanche io posso crederci." Rispose Clay, passandosi le mani sul viso.
Poi si allontanó e aprí la porta.

"Dove stai andando?" Chiese allora Adam, guardando il ragazzo davanti a lui. Nel frattempo aveva arrestato il sistema per sicurezza e aveva riposto tutti i cellulari nella busta.

"A prendere un caffé e poi a parlare con Louis, incredibile." Sospiró, uscendo.

"Dov'é Louis?" Chiese a Zayn, una volta che vide il posto del ragazzo vuoto.

"É uscito con Don, stavano andando dai genitori della Bun per informazioni riguardo le chiamate che la figlia riceveva. Erano contenti di avere probabilmente una pista ma non penso ne parleranno a loro." Spiegó Zayn, Clay sospiró.

"Lo spero, perché quel fottuto bastardo ce l'ha praticamente messo in culo." Sbottó poi, Zayn rise.

"Ma come parli?" Clay allora alzó gli occhi al cielo, abbassandosi e poggiandosi con i gomiti sulla scrivania di Zayn.

"Sto praticamente dicendo che The Black Monster, oltre ad essere un grandissimo killer, é anche un hacker eccezionale. Ci ha fottuto, é entrato nel nostro sistema e ha cancellato ogni traccia, se mai ce ne fossero state dentro quei telefoni." Disse, nervoso. Quella situazione non gli scendeva giú proprio.
Mai era successa una cosa del genere, era umanamente impossibile uccidere ventidue persone senza mai lasciare un indizio.

"Mando un messaggio a Louis." Disse allora Zayn, prendendo il suo telefono.

Abbiamo un piccolo grande problema, il nostro killer é anche un fottuto hacker fenomenale. Come ha detto Clay, stavolta ce l'ha messo proprio nel culo. Tornate in ufficio.

"Scritto?" Chiese Clay, prendendo il codino sempre al suo polso per legarsi i capelli.

"Sei sexy con i capelli aggiustati in questo modo." Sorrise Zayn, facendogli un occhiolino. Clay rise, alzandosi.

"Ti ricordo che sono fidanzato, e questo é un luogo di lavoro. Pensa ad aiutare Louis." Zayn allora alzó gli occhi al cielo, sbuffando.

"Come sei professionale." Sí lamentó, Clay gli rivolse un sorriso e gli giró le spalle, tornandosene nel suo ufficio.

Passato un pó di tempo, Louis e Don entrarono nella sede correndo immediatamente alla scrivania di Zayn, che stava tranquillamente controllando tutte le schede delle vittime.

"Che diavolo é successo?" Chiese Louis, Zayn alzò lo sguardo verso lui e il suo superiore.

"Meglio se andate da Clay e Adam, vi spiegheranno ogni dettaglio." Rispose, i due allora, senza proferire parola, si avviarono verso l'ufficio dei ragazzi.

Appena entrati, Clay si alzó, correndo verso di loro.

"Siamo stati fregati." Disse immediatamente. Louis lo guardó, aspettando che dicesse qualcosa di piú. "Avevo localizzato il luogo della chiamata giá al primo numero ma, mentre stavo venendo a dirvelo, Adam aveva localizzato un'altra cittá, dalla parte opposta dello stato. Poi, il computer ha cominciato ad uscire pazzo, ad aprire centomila pagine, liste di nomi di cittá e poi una mail." Spiegó, Don si andó a sedere alla scrivania. "Fatemela leggere." Ordinó, Adam cosí aprí il computer nuovamente, mostrando a Don ció che aveva chiesto.

Ci avevate sperato su un pó, vero?
Mi fa piacere avervi fatto cadere di nuovo sulla terra ferma.
Le prove non si trovano con il computer, ma con la logica e le mani.
Avete visto come é stato facile ingannarvi tramite un computer? Pur il vostro sistema assolutamente "infrangibile".
Smettetela di fare i genietti su Internet e dite ai vostri colleghi di cominciare a usare gli occhi e la testa.
Nel frattempo, io vado ad occuparmi di qualche ragazza carina ma ignorante.
Buona giornata, sfigati.
-The Black Monster

"No, non un'altra vittima." Gridó Louis arrivato alla fine della lettera.

"Siamo a quasi trenta innocenti che si sono ritrovati privi di vita in uno schiocco di dita." Continuó Louis, passandosi le mani tra i capelli.

"Mantenga il controllo, signor Tomlinson." Disse Don, alzandosi.

"Lo prenderemo, ma per riuscirci non dobbiamo uscire di testa." Aggiunse, aprendo la porta dell'ufficio.

"Pensate a quello che ha scritto." Concluse, chiudendosi la porta alle spalle. E forse, aveva proprio ragione.
Bastava scavare un pó nella loro vita, anche le persone sole hanno dei segreti. Soprattutto loro, hanno dei segreti.

"Per ignorante probabilmente intende un comportamento, sicuramente intende un modo di fare. Non penso di certo che si metta a studiare la vita scolastica delle vittime per uccidere quelle con i voti bassi." Ironizzó Louis, nel frattempo si trovava fuori dall'ufficio e stava girando intorno le scrivanie.

"Zayn, Zayn ho bisogno di te." Disse, ottenendo l'attenzione del moro che si fece trovare a completa disposizione.

"Ho bisogno che tu svolga ricerche accurate riguardo le nostre vittime, dalla prima all'ultima senza lasciarti scappare nulla. Voglio i posti che frequentavano, a costo di passare tutti i pomeriggi a girare per la cittá. Portati Liam, Sean e Dave, dividetevi e divertitevi." Zayn annuí, alzandosi.

"Sean, Liam, Dave, venite con me." Urló, uscendo dalla sede con i ragazzi dietro di lui confusi.

"Aspettate, avete le foto delle vittime?"

"Noi non sappiamo neanche perché cazzo stiamo andando con lui." Rispose Liam, Louis ridacchió ricomponendosi l'attimo dopo. "Le prendo un attimo." Disse Louis, correndo alla sua scrivania. Le raccolse tutte e le porse a l'unico che era rimasto ad aspettarselo, Liam.

"Chiedete ovunque se hanno mai visto queste ragazze, mi raccomando." Disse e Liam annuí, uscendo anche lui dall'edificio.

Louis sospiró, passandosi una mano sul viso. Non sapeva che cosa pensare.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro