Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

keep going on

Nel momento in cui dubiti di poter volare, perdi per sempre la facoltà di farlo.

-J. M. Barrie

Le ruote della moto stridevano contro l'asfalto, e ogni volta che superava una curva, il veicolo riproduceva un rumore agghiacciante.

Ormai era quasi arrivato alla destinazione indicata da Argent, si era fermato qualche minuti prima per controllare la strada, e lo stava rifacendo ancora.

Non bastava google maps per arrivarci, per addentrarsi nei sentieri più bui del bosco, al alta velocità.

"Esatto"

Bisbiglia dopo essersi fermato nuovamente.

Il bosco era risorto, in parte, i fiori ricominciano a crescere e le foglie degli alberi ritornavano ad essere vive. L'aria invece, tornava ad essere afosa e soffocante, soprattutto nei momenti di luce della giornata.

Era inutile ormai tenere la giacca addosso, si opprimeva dal caldo.

Era arrivata la primavera anche a  Beacon Hills, momento in cui i ragazzi mantengono le proprie medie stabili, o le fanno cedere del tutto perché l'unico pensiero corrente è quello dell'arrivo dell'estate.

Scott rimette il casco, si abbassa per passare sotto un ramo e aumenta la velocità, a poca distanza nota delle luci provenienti da qualche lanterna poggiata su del legno.

Appoggia la moto per terra dopo essersi catapultato giù da essa. Si guarda attentamente attorno e prede il foglio dalla tasca.

Nord- Est, lanterne a pile, camper.

Era l'esatta descrizione del luogo che aveva davanti.

Ripose il foglio nella tasca posteriore e il suo sguardo andò a finire nuovamente sulla porta del camper, era a qualche passo da esso e non sarebbe stato difficile, fisicamente, andare a suonare e farsi aprire. Ma prima di fare ciò doveva essere pronto psicologicamente, insomma, non vedeva il suo migliore amico da molto tempo e sperava di non dargli la soddisfazione di emozionarsi troppo.

Sospira e si mette le mani in tasca con fare monotono.

"Forza"

Fa un passo avanti e si accorge che Stiles deve averlo sentito arrivare, perché le luci all'interno del camper si accendono.

Si sente perfino il rumore della serratura girare e il cuore di Scott accelerare mentre lui inizia ad andare in panico.

Non ha paura di affrontarlo, spera solo di non farlo nel modo più sbagliato.

"Ho già detto un miliardo di volte- dice uscendo dalla porta e superandola- che ho il permesso per sostare in questa zon-"

Scuote la testa, sorride e si acciglia.

"Scott!"

Quasi urla andandogli incontro, con l'intento di stringerlo in un abbraccio.

Scott stando nella stessa posizione fa un passo indietro. Abbassa la testa e la scuote in procinto di negare.

"Ciao"

La parola che aveva pensato aveva molto più senso ma andare sul drammatico non gli sembrava proprio il caso, sempre meglio optare per qualcosa di semplice e classico.

"Ciao"

Dice ovvio il castano continuando a tenere il suo mezzo sorriso.

"Un caffè?"

Gli chiede indicando con un cenno della testa il camper.

Scott apre la bocca, pronto per rispondere, si accorge però che forse avrebbe qualcos'altro da dire.

Non si vedono da tanto tempo, eppure la prima cosa che viene in mente a Stiles e di proporgli un caffè.

"Perché ti comporti come se non fosse strano?"

Il suo tono è talmente pacato, che Stiles sembra esserne infastidito.

Stiles che stava ormai dirigendosi verso la porta, si era fermato al secondo gradino, con la mano sulla maniglia e dopo un lungo sospiro, gli aveva rivolto uno sguardo per poi abbassare la testa e ammirare i propri piedi.

"Sapevo che prima o poi saresti venuto, non ne sono stupito"

Aggiunge una vaga semplicità a quella frase, sa tante di quelle cose o almeno, se le aspetta, che sono rare quelle che possono sorprenderlo.

"Me? Non Lydia?"

Dice l'altro piuttosto stupito.

"Immaginavo che tu avresti trovato il modo"

Scende i gradini e si stabilisce nuovamente a qualche passo dal moro.

"Non vuoi chiedermi perché? Non vuoi urlarmi contro? Picchiarmi? Ho immaginato parecchi scenari in questi mesi ma quello che preferivo era quello dove eri stranamente calmo, anzi quasi... lodabile"

Sorride ancora dopo aver finito la frase.

"Sei uno stronzo"

Dice l'altro scuotendo la testa.

"Ecco, questo era ciò di cui parlavo"

Sussurra il castano per poi essere investito da due braccia possenti che provano a stringerlo.

Stiles è stupito, ma non si lascia sfuggire l'occasione di ricambiare l'abbraccio.

"Hai la macchina?"

Chiede Scott, qualche secondo dopo.

Il castano fa cenno ad un SUV poco dietro al camper.

"Ho un solo perché da chiederti, ma non è qui"

Afferma l'alpha dirigendosi verso l'auto.

Stiles annuisce -non capendo a cosa si riferiva il suo amico- una volta stato sorpassato dal suo migliore amico.

Lo raggiunge in macchina, dalla parte del passeggero, e alla espressione funesta di Scott che ha la mano nella serratura dove andrebbero le chiavi, si accorge che è il suo modo di chiederle.

"Ah, hai ragione"

Come si può partire senza chiavi?

Gli lancia le chiavi e Scott le prende al volo.

Durante il tragitto, o almeno per buona parte, entrambi preferiscono non rivolgersi la parola e lasciare un silenzio devastato dai loro molteplici pensieri.

"Come hai fatto?"

Chiede infine sottovoce Scott, non smuovendo gli occhi dalla strada.

"A fare cosa?"

Chiede il castano, che per tutto il tempo, non aveva fatto altro che tichettare due dita sulla gamba, con fare nervoso mentre di mordeva forte il labbro.

"Ad allontanarti da lei"

Puntualizza l'alpha.

Stiles rimane in silenzio per qualche secondo, pensando per qualche secondo a quali sarebbero le parole adatte a quella domande.

Ci sarebbero un milione di risposte che esprimerebbero il suo concetto, ma nessuna di quelle sarebbe stata adatta.

"Penso che, nel cercare di proteggerla, io abbia mascherato quanto sofferenza ci sarebbe stata nella distanza oppure nel fingere di non esserci proprio"

"Credo che lei pensi di aver avuto la sua occasione, quando io gli andavo dietro, e che lei non l'abbia colta al meglio oppure che l'universo c'è l'abbia con lei"

Sussurra, interrompendosi solo per rendere il discorso più fluido.

"Credo anche che lei pensi di essere l'unica a non avere più l'amore della sua vita, considerando che passa la giornata a vedere te e Malia, Theo e Liam o Corey e Mason..."

Nella sua voce si può scorgere quanto quella frase sia profonda nel suo semplice, in quanto non è facile, per lui, ammettere che forse, una volta tornato, lei non sarà più in grado di perdonarlo.

"Ma d'altronde le mie scelte non sono numerose quando si tratta di vita o di morte, e preferisco in questo caso, che lei viva, con o senza di me"

Precisa con una puntina di ordine in ciò che trasmette.

"È un pensiero profondo"

Deduce il suo interlocutore, che aveva ascoltato con attenzione ogni singola parola.

Il castano annuisce, Scott non si gira per guardarlo, ma conoscendolo, immagina che l'abbia fatto.

"Siamo arrivati"

Spegne la macchina e scende dall'auto di fretta.

Nel parlare Stiles non si era accorto che si erano fermati davanti al cimitero.

Un muro costruito con cemento, alto almeno quattro metri che talmente possente, faceva sentire i suoi ospiti ancora all'esterno, delle piccole formiche.

"Perché siamo qui?"

Questa volta è il turno di Stiles per fare domande, guarda Scott aspettandosi una risposta che però tarda ad arrivare.

Il moro gli fa cenno con la mano di seguirlo all'interno, e Stiles, senza porsi troppe domande, fa quanto richiesto.

"Ero venuto a trovare Allison qualche giorno fa, e nel camminare tra le lapidi notai qualcosa di fresco"

Inizia a parlare come se fosse un autore o più semplicemente, come se si fosse preparato in anticipo.

"La terra ancora umida e le impronte per terra mi davano un chiaro segno che avevo ragione, e inoltre riuscivo a percepire un odore familiare; il tuo"

Scott non demordeva, ormai erano vicini al suo obbiettivo.

"Ho osservato meglio la data e il nome del defunto e, sapevo bene che tu potevi essere l'unico ad averlo potuto fare"

Finalmente erano esattamente davanti a quella tomba.

Stiles si morde il labbro e il suo sguardo diventa vitreo, tanto che i suoi muscoli si irrigidiscono.

Ecco l'unico modo per stupire il nuovo Stiles Stilinski.

Fare qualcosa che lui non si aspettava che facessi.

Donovan Donati
1997 - 2015
Figlio, guerriero, Angelo

La stessa incisione che Stiles aveva fatto fare qualche settimana prima.

"Questo è il mio perché, Stiles: perché hai fatto una lapide per Donovan?"

Non pensavo di riuscirci, e invece eccomi qua, con un capitolo anche piuttosto lungo, o almeno rispetto agli altri.

Spero di riuscire a pubblicare il più presto possibile, avendo ormai tutta la trama sviluppata e di riuscire a stupirvi come vorrei🤗

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro