Everyone Need To Talk
Today is the youngest you will ever be
Ben Nemtin
Tutti avevano l'urgente necessità di parlare con Scott.
Liam soprattutto, che ancora non era riuscito a parlargli di Elias. Insomma, lui non era scemo, aveva capito che era un lupo mannaro ma era così strano non aver recepito la sua presenza prima.
Mentre Mason doveva semplicemente dirgli ciò che aveva scoperto nel cellulare di Stiles.
Entrambe sembravano estremamente urgenti e sarebbe stata necessaria una riunione per poter comunicare tra tutti.
Ogni tanto Liam ci pensava, al fatto che forse avrebbe dovuto dire a Scott di Stiles, in fondo lui meritava di sapere nonostante gli avesse già detto di lasciar perdere.
Questo era quello che pensava mentre guidava verso casa di Scott.
Era una decisione importante in fondo, poteva spifferare il segreto di Elias e trovare l'intero complotto che c'è dietro al suo essere un lupo mannaro, oppure dare una rivelazione emozionale ancora più destabilizzante.
Quando era arrivato però, erano tutti lì, non ci avevano messo molto ad aprirgli la porta di casa, come se sapessero che stava arrivando.
"Devo parlare con Scott!"
Disse, potraendosi in avanti, pronto per catapularsi sull'Alpha e rivelare tutto ciò che si teneva dentro.
"è in cucina, ma dovrai aspettare, c'è già qualcuno arrivato prima di te, che gli sta parlando"
Gli disse Malia, mentre lo seguiva.
Entrambi andarono in cucina, dove erano radunati tutti gli altri.
Liam si stupì di vedere anche Derek.
Isaac era andato via appena aveva raccontato la sua storia, aveva paura di essere coinvolto si nuovo in qualche conflitto sovrannaturale.
"siamo riusciti ad accedere al cellulare di Stiles"
Confessò Mason, mostrando il cellulare a tutti.
"niente di anomalo, solo delle chiamate"
Proseguì.
"Cosa c'è di male in delle chiamate?"
Chiese d'immediato Scott, scuotendo la testa confuso.
"Arrivano tutte dal numero di Argent."
Afferma deciso Mason.
"ma perché chiamarlo sapendo che era morto?"
A parlare era stata Malia.
Liam sospirò, non poteva più trattenersi.
"Probabilmente cercava il suo cellulare"
Ipotizzò Theo.
"Ragazzi"
Disse Liam, cercando di attirare la loro attenzione.
Nel frattempo, Scott, che sapeva la verità, non diceva neanche una parola ma si guardava intorno sperando che non si potesse leggere sulla sua faccia, ciò che realmente pensava.
"Oppure è soltanto stupido"
Disse questa volta Corey, stufo di tutti quei drammi.
"non puoi dare dello stupido a quell'uomo."
Disse con autorità Scott.
Si sentiva ferito da quell'affermazione.
"ragazzi"
Disse ancora Liam alzando la voce.
"oh andiamo, lo chiamava perché per qualche motivo voleva il suo cellulare!"
Ribadisce Theo, che iniziava a spazientersi.
"LO CHIAMAVA PERCHÉ STILES È VIVO!"
Urlò Liam a pieni polmoni.
Tutti si voltarono verso di lui.
Mason e Corey lo sapevano, in fondo le chiamate non erano mai state rifiutate perciò Chris aveva davvero parlato con Stiles, ma nonostante tutto, rimasero stupiti dalle parole del beta.
Scott aveva abbassato la testa, come se sentisse vergogna e Malia era riamasta scioccata a vederlo mentre non diceva neanche una parola. Non solo non parlava, ma non ne sembrava stupito.
E in quel momento realizzò tutto.
Il perché Argent fosse a casa loro il giorno prima, il perché, quando sono usciti dall'ospedale, Scott aveva detto "Lui".
"Tu lo sapevi già, non è vero?"
Disse mettendosi davanti a lui.
"È STATO LUI A FARTI FARE L'INCIDENTE NON È COSÌ?"
Urlò piena di rabbia.
Per tutto quel tempo aveva dovuto convivere con il fatto che Stiles fosse morto, senza davvero accettarlo.
Uno spintone arriva dritto sul petto di Scott.
"Per tutto questo tempo, non abbiamo fatto altro che vivere sapendo che lui non era più con noi"
Si sfogò, senza trattenere per un secondo la rabbia.
"perché ci hai mentito? Cosa ri costava dirci la verità?"
Anche Liam rimase sorpreso dal fatto che Scott davvero sapesse che Stiles era vivo, e rivolse uno sguardo al suo fidanzato che però ricambiò lo sguardo con disappunto.
Theo si sentiva tradito, dopo tutto ciò che avevano passato insieme, davvero non aveva avuto il coraggio di dirgli una semplice verità?
Liam abbassò lo sguardo e deglutì, sapeva già che sarebbe stato complicato fare la pace con la chimera o per fino riuscire a parlarci.
Nel frattempo Scott era rimasto fermo. Non sapeva cosa dire ed effettivamente, non aveva scuse.
"Mi dispiace, ma era un suo desiderio, lui non voleva che si sapesse."
Disse in un filo di voce.
"e che ne dici di me?"
Disse Lydia, alla quale il cuore era ricominciato a battere quando aveva sentito la notizia.
"Chi pensi che sia chi ti porta i fiori?"
Insinuò ovvio il moro, per poi sorridere.
"lui non ha mai smesso di amarti"
Prese una foto dal tavolo della cucina, quella foto che Chris gli aveva dato il giorno prima, e gliela passò.
"Devo trovarlo"
Sussurrò la biondo-fragola mentre stringeva fra le mani la fotografia, dopo averla osservata a lungo.
Scott rivolse lo sguardo verso la sua amata, ma quest'ultima scosse la testa come segno di indignazione e uscì dalla cucina, seguita da un sospiro di disperazione rilasciato da Scott.
"Non è finita qui"
Disse Liam, pensando di aver rovinato il momento.
Tutta l'attenzione tornò su di lui.
"C'è un mio compagno di squadra, Elias, lui non è mai stato tanto forte nel campo ma ieri ha fatto davvero una strage"
Iniziò a raccontare.
"e fin qui tutto ok no? Il punto è che aveva una ferita al fianco, che alla fine della partita era sparita, a cosa vi fa pensare?"
Chiese il beta, pensando che la risposta fosse ovvia.
"è un lupo mannaro"
Deduce, astuto, Scott.
"Non solo, io e Theo abbiamo trovato una porta blindata al covo dei Dread Doctors e pensiamo che tutto si ricolleghi alla Monroe"
Confessa Liam, sentendosi finalmente libero da tanti segreti.
Scott annuì, cercando di trattenersi dal chiedergli perché non glielo avesse detto prima, evitando altre discussioni.
"la prima cosa che voglio che facciate tu e Theo domani mattina, è scoprire cosa c'è dietro quella porta"
Questa volta lo disse sottoforma di ordine.
Liam annuì, senza neanche rivolgere lo sguardo a Theo, temendo di ricevere nuovamente uno sguardo torbido, pieno di odio.
La chimera invece sospirò e senza trattenersi dal mostrare il fatto che quell'ordine gli desse fastidio, uscì dalla cucina, dando una spallata al beta.
In fondo, era ancora a Beacon Hills solo per dimostrare a Scott che lui poteva migliorare, e che poteva fsr parte del loro branco.
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