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equilibrium pt.2

Come vedete dal titolo questo è il seguito di uno dei capitolo precedenti, quindi vi consiglio di non pensare alla trama del presente, ma continuare con il filo logico di equilibrium pt 1, come se fosse un capitolo unico.

Mentre Lydia parcheggiava la sua macchina il cellulare del castano iniziò a suonare ripetutamente.

La biondo-fragola spostò subito lo sguardo sul cellulare del fidanzato, per vedere chi lo stesse cercando.

"Oh non ci posso credere"

Sussurrò dopo aver visto la schermata del cellulare di Stiles, mentre scendeva dalla propria auto seguita dal castano.

"Che succede? è Scott!"

Disse Stiles, come se fosse ovvio che non era un problema, alzando le braccia verso il cielo.

"Stiamo insieme da quasi 6 mesi e tu hai ancora sul tuo cellulare solo la tua foto come sfondo? Ma io con chi mi ritrovo?"

Dopo averlo rimproverato per una cosa insignificante, la ragazza si girò e iniziò ad allontanarsi velocemente arrabbiata.

"Perché tu chi hai come sfondo?"

Chiese il castano affiancandola, pensando già  di vedere la foto di Prada, invece si stupì quando Lydia prese il cellulare dalla borsa e gli fece vedere una foto di loro 2, lui l'abbracciava da dietro e lei le stringeva le braccia, entrambi sorridenti.

"Oh"

Esclamò il ragazzo continuando a seguire la biondo-fragola.

I ragazzi entrarono in casa di Scott e si sedette sul divano, Stiles provò varie volte a prendere la mano di Lydia, che invece l'allontanava ogni volta.

"Ehy Stiles!"

Scott entrò nel salotto entusiasta per l'arrivo del migliore amico.

Si avvicinò subito a Stiles che si alzò dal divano per abbracciarlo.

"Amico, mi sbaglio o sei ingrassato?"

Chiese ridendo il castano al moro che lo guardò male.

"L'alpha non ingrassa mai"

Disse il moro passandogli un bicchiere di champagne per onorare il suo arrivo.

"Facciamo un brindisi in onore di Mieczyslaw!"

Disse Noah entrando nella sala d'improvviso, il figlio non se l'aspettava e si precipitò ad abbracciarlo.

"Ti voglio bene papà"

Sussurrò stringendolo a se.

Il beta scese giù di corsa, quasi cadeva.

"È incredibile ma Mason ce l'ha fatta, abbiamo la posizione"

Urlò appena entrato in salotto senza accorgersi della presenza del castano.

Appena lo vide si decise a salutarlo.

"Ehy Stiles!"

Si avvicinò e gli strinse la mano.

Scott si alzò di fretta così come Malia e Lydia, tutti sembravano sapere qualcosa che a Stiles sfuggiva.

Finalmente la biondo fragola gli prese la mano e la strinse forte.

"Tu vieni con me"

Gli sussurrò e prima di uscire dalla casa seguita dagli altri si fermò a dargli un bacio.

"Non voglio che questo poco tempo che abbiamo lo sprechiamo, ma sono comunque arrabbiata con te"

Si fece un po' arrabbiata, prima che il castano riunisse nuovamente le loro labbra in un bacio.

"Uhhh piccante"

Sussurrò Theo, in modo che lo sentissero mentre gli passava accanto.

I ragazzi partirono e loro furono gli ultimi a salire in macchina ma sembravano non andare nella stessa direzione, perché Lydia si era fermata su una strada popolare, di fronte ad un negozio e aveva iniziato a guardare il cellulare insistentemente.

Stiles iniziò a diventare nervoso, si mordeva il labbro e picchiettava il piede, ma non voleva chiederlo.

Era una frase interrogativa semplice e innocente per uno nella sua posizione eppure non era ancora il momento.

La banshee iniziò a sentire rumori, vetri frantumati, lattine schiacciate ma era qualcosa di molto più grande.

Poteva sentire il vetro e il metallo venir rotti e compressi.

Si mise le mani fra i capelli e alzò la musica, ma lo sentiva comunque.

Poi iniziarono le voci.

Il castano se ne accorse e prima che accadesse qualsiasi cosa, cercò di tapparsi le orecchie.

Lydia stava per urlare, voleva far uscire le grida, era abituata a questo potere ma il grido era un istinto.

Pochi secondi dopo urlò.

"Noah"

Sussurrò dopo tra le lacrime.

"Dov'è andato lo sceriffo?"

Disse ancora alzando lo sguardo verso il proprio ragazzo.

"Papà è da Scott"

Disse ovvio il castano prendendo la mano alla biondo-fragola per tranquillizzarla.

Nel mentre Scott e gli altri erano arrivati in un posto, i primi a scendere erano stati Corey e Theo.

Curiosi di capire come non mai.

Vi erano tante auto una sopra l'altra, alcune intere, altre no.

Sopra sull'insegna c'era scritto "ROTTAMAZIONE AUTO"

"Interessante Stilinski ha finalmente deciso di rottamare quel pezzo di ferraglia?"

Chiese la chimera alludendo alla Jeep di Stiles.

"Purtroppo credo che ciò non accadrà prima del prossimo secolo"

Rispose Malia, sorridendo.

"Ragazzi eccomi, quindi qual è il piano?"

La voce si sentì da pochi metri distanti, era qualcuno che non doveva essere lì, lo sceriffo.

"Qui è tutto a posto, ce ne occupiamo noi!"

L'alpha gli diede 2 amichevoli pacche sulla spalla.

"Oh non ti preoccupare so badare a me stesso"

Sussurrò  sicuro di sé il padre di Stiles.

Scott lo sapeva, ovvio che lo sapeva ma non poteva permettere che gli accadesse qualcosa, Stiles aveva già perso la madre e non si meritava di perdere anche il padre.

"Ok ma lei rimarrà dietro di me circondato da Liam e Theo e Sarà invisibile"

Il moro aveva garantito che all'incontro non ci sarebbero stati armi ma l'unico modo per far diventare letteralmente invisibile quel uomo era che lo fosse anche Corey.

Liam si era già avvicinato al cancello e lo stava perlustrando, si accorse che vi era un lucchetto e che da come c'era scritto sul cartello appeso dai poliziotti,era un luogo abbandonato.

"SCOTT C'È UN LUCCH-"

Nel momento in cui stava per chiedere cosa ne dovesse fare Malia tolse il lucchetto e se lo lanciò dietro senza alcun problema.

Il beta ne rimase un attimo stupito, poi si ricordò che era Malia, sarebbe stato strano se non l'avesse fatto.

"Problema risolto"

Urlò subito dopo la mora allontanandosi dal luogo.

"Cosa vogliono?"

Chiese Theo posizionandosi accanto a Corey che era già invisibile.

"Qualcosa che noi non gli possiamo dare ma loro, hanno certamente qualcosa che ci appartiene"

Disse Scott oltrepassando il cancello.

"Ben detto ragazzo"

Davanti a loro vi era una squadra di uomini armati, e uno che era senza armi, cioè chi aveva parlato.

"Abbiamo qualcosa di cui avete bisogno o meglio dire a cui tenete molto, noi vogliamo solo qualcun altro a cui noi teniamo altrettanto"

Parlò di nuovo, era un signore sui 45 anni, alto e molto in carne, le mani dietro la schiena e il busto eretto davano l'impressione di un uomo d'affari.

Dietro di lui arrivò qualcuno con una sedia a rotelle.

"Un momento..."

Sussurrò lo sceriffo, cercando di farsi sentire solo da Liam, Theo e Corey che gli erano vicini.

"Quello è il padre di Donovan"

Sussurrò questa volta molto più convinto e stupito delle parole che egli stesso aveva detto.

"Si è fatto male quando lavoravamo insieme e non ha più potuto continuare, cosa vuole da Scott?"

Chiese ai ragazzi continuando a cercare nei loro sguardi delle risposte.

"Sai Scott, una volta anch'io camminavo piuttosto bene..."

Sospirò, facendo finta di ricordare i bei vecchi tempi.

"Ma non è così e sai perché? Sai di chi è colpa?"

La voce cominciava ad alterarsi e il signore voleva apparire grande e forte.

"Non conosco la risposta ma immagino di sapere che lei stia cercando vendetta da noi, chiunque essa sia lei non ha alcun diritto di punirla e le assicuro che mia madre non c'entra niente con tutto questo"

L'alpha tentò il primo passo, quello di una semplice chiacchierata.

"Oh, ho dovuto fare qualcosa per attirarti a me McCall, per come la vedo io, voi veri alpha siete rari da contattare...e poi volevo farlo in modo,sai, originale"

Dietro l'uomo che continuava a parlare mettendo un pizzico di sarcasmo ed ironia nei suoi discorsi, c'erano diversi uomini muniti di armi pronti a sparare strozzalupo in quantità elevate.

"Sta provocando Scott"

Disse Noah, che osservava fin dall'inizio il battibecco.

"Ci mancava solo questa, ora anche i vecchi vanno dietro a Scott"

Sbuffò la chimera, pensando che gliene aspettassero almeno la metà e ricevette un'occhiata da Liam che non seppe contenersi.

Noah rise per un momento, Theo non sapeva trattenerne una.

"Non finisce così, sa benissimo che non la lascerò andare via con mia madre"

Rispose Scott, iniziando a trasformarsi.

"Anche se fosse pericoloso o mortale"

Disse curante la trasformazione.

"Io riuscirò a salvarla"

Sussurrò il moro, facendo brillare i suoi occhi al padre di Donovan che ne restò spaventato per un po'.

"Dammi la mia parte e lei sarà tutta tua"

Disse ancora il signore ritirandosi con l'aiuto di una ragazza e ordinando la sparatoria.

Scott ordinò con lo sguardo  girandosi verso di essi, a Theo e Liam di andare via.

In pochi secondi Malia era a terra nascosta dietro una macchina, colpita da un proiettile e Scott riusciva a combattere contro i sicari.

Intanto il signore si godeva la vista del combattimento, come se fossero nel Colosseo e i suoi guerrieri stessero vincendo.

"SCOTT"

Urlò Stiles entrando dal cancello e raggiungendo il miglior amico con Lydia.

"È arrivato"

Il commento del padre di Donovan era riferito all'arrivo inaspettato di Stiles che con la sua mazza aveva colpito 2 uomini in poco tempo.

"Lydia urla, ora"

Disse alla ragazza, dopo aver colpito un'altra Tizio, eccitato per avercela fatta.

Il ragazzo si tappò le orecchie e sapeva che solo lui l'avrebbe fatto.

Tutti sanno chi è una banshee ma non conoscono l'effetto del suo potere.

Scusatemi per l'assenza, sono troppo impegnata e sinceramente non so se pubblicherò ancora prima di giugno.

È già tanto che sia riuscita ora.

Devo avere il tempo per schiarirmi le idee ma quello Non è un problema perché so la linea generale della storia, ma mi manca il tempo di scrivere.

Sono le ultime settimane di maggio e scolasticamente parlando sono le più pesanti.

Ho fatto 1600 parole visto che non pubblicavo da molto.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

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