Epiløgue
Narratore esterno.
2 maggio..
seconda guerra magica.
E finalmente il reso conto è arrivato.
Harry Potter, è riuscito a recuperare quasi tutti gli Horcrux.
Voldemort è alla fine.
L'Ordine della Fenice è tornato ad Hogwarts per combattere accanto a studenti, e professori.
-Ah.. ecco l'amata ragazza del mio cuginetto.- è la voce squillante di Bellatrix a parlare.
-Bellatrix. Che gioia rivederti.- ribatte Skye.
-Experliarmus!- inizia Bellatrix.
-Protego.- si protegge Skye.
-Ardemonio!- continua, ma Bellatrix evita l'incantesimo.
-Avada Kedavra!-
L'anatema che uccide.
Prova a schivarlo ma invano.
Il corpo di Skye cade a terra, sotto la risata perfida di Bellatrix.
Proprio mentre il corpo di Skye cade a terra, James Potter d'aldilà, sente chiamarsi.
Guarda Lily Potter, che gli fa cenno di andare nonostante sia un poco preoccupata.
E cosi.. l'ex grifondoro si smaterializza.
Ma.. vi siete mai chiesti come sia l'aldilà?
È.. è strano. Sembra Hogwarts. Ma ovviamente molto più grande, per ospitare tutti i maghi.
Ci sono talmente tanti maghi che, pur passando l'eternità lì sarebbe impossibile conoscerli tutti.
Comunque, James è solito accogliere tutti i suoi amici e parenti, che passano a miglior vita.
"Fa che non sia Harry."
Si ripete questa frase nella sua mente, mentre si smaterializza a King's Cross. O almeno.. ci assomiglia.
Quando si smateriallizza alla stazione, si siede su una delle panchine ed aspetta con ansia.
"Fa che non sia Harry" continua a ripetere.
Poco dopo vede, una figura slanciata, camminare verso di lui.
Non è Harry, e di questo è felice.
»»»
Tra James ed Harry c'è sempre stata una grande somigliaza.
E il ragazzo seduto su una panchina poco distante da lei, era decisamente identico a Harry.
Per poco pensò al peggio.
Che Harry, il bambino sopravissuto sia morto?
Però mentre si avvicinava al ragazzo.. la somiglianza ad Harry iniziava a svanire.
-James?- sussura Skye incredula.
Mille sensi di colpa iniziarano ad affiorare nella testa di Skye. Certo, è felice di vedere James dopo anni, ma ha lasciato Harry da solo contro Voldemort.
Gli aveva promesso di stargli accanto, dopo la morte di Sirius, ma oggi ha fallito.
-James. Mi dispiace tanto, ho provato. Non sono riuscita a vivere per stargli accanto..-
-Non è solo Skye! Ha i suoi amici con lui.- la tranquillizza James.
-Si c'è Remus, Tonks..- continua Skye, ma appena pronunciati quei due nomi, sul volto di James si dipinge un sorriso amaro.
-Oh no.. non dirmi che anche loro..- una lacrima le solca il viso.
-Il piccolo Teddy..- pensa al povero bambino che come Harry, crescerà senza genitori.
-Mi dispiace tanto James.-
-Non è colpa tua!- le dice per l'ennisima volta.
-Dai su. Dobbiamo prendere il treno.- le mette un braccio attorno alle spalle.
-Il treno?-
-Si lo chiamo l'Hogwarts Express dell'aldilà. Ma non dirlo a Lily ti prego. Mi sgrida sempre per questo.- ridacchia.
-Non è cambiata per niente.-
I due salgono sul treno e pochi minuti dopo scendono.
Per fortuna il viaggio che porta all'Hogwarts dell'aldilà (come dice James) è molto più corto, a differenza del viaggio dell'Hogwarts dei vivi.
-Ma è.. è Hogwarts?-
-Si ma molto più grande, deve ospitare tutti i maghi.- spiega James.
-E ora che si fa?- chiede Skye.
-Ti porto dagli altri.-
Il giardino di 'Hogwarts' è pieno di maghi, giovani ed anziani, che stanno in armonia con se stessi.
-Brutto cagnaccio! Cosa stai facendo con mia moglie?- esclama James con un tono divertito, verso un cane nero che lecca la mano di una ragazza dai capelli rossi.
-Skye!- si alza subito Lily, che era seduta all'ombra di un albero.
Skye le corre incontro e si riabbracciano dopo anni.
Saluta Remus e Tonks, che aveva visto poche ore prima.
E poi Sirius, che nel mentre è tornato nella sua forma umana.
Lui la raggiunge velocemente, e sotto gli applausi dei malandrini la bacia dopo anni.
E così, dopo una vita tempestosa, Skye Daves e Sirius Black possono amarsi per l'eternità.
Fatto il misfatto.
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