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Capitolo 72

Selena

Vengo svegliata dalla sveglia che suona al mio fianco. Premo il pulsante di spegnimento e sposto le coperte dal mio corpo. E' arrivato il momento di tornare a lavoro. Mi ritrovo a pensare perché non ho accettato l'offerta generosa di Harry di cominciare a lavorare fra un mese. Sono così stupida. 

Dopo una lunga e calda doccia, indosso il mio comodo vestito blu e mi preparo la colazione. Mi piacerebbe poter saltarla come ho sempre fatto, ma devo prendere le medicine e il dottore mi ha severamente proibito di prenderle a stomaco vuoto. Sospiro. 

Dopo aver finito velocemente di mangiare, mi dirigo di fuori. Appena accendo il motore della macchina, vengo colpita dalla realtà. Dovrò lavorare per il mio ex fidanzato. Beh non so neanche se dovrei chiamarlo così in verità. Come mai sono così calma? Inoltre non vedo i miei colleghi da mesi. Mi chiedo se saranno ancora cattivi con me una volta che avranno scoperto che non sto più insieme a Harry. Lo dubito seriamente, non sembrano delle brave persone. 

Tornare a lavoro è veramente strano. Mi sembra di essere stata licenziata o qualcosa del genere ed ora sono tornata. Parcheggio al mio solito posto e mi sorprendo di trovarlo vuoto e non occupato da qualcun'altro. 

Appena entro nella struttura, percepisco gli occhi di tutti su di me. Forse è solo la mia ansia che sta prendendo il sopravvento, anche se sono sicura che molte persone mi stiano fissando come se fossi un'alieno. Forse pensavano che mi avesse licenziata, ma ora sono tornata. 

Sulla via verso il mio solito piano, vengo salutata da un sacco di persone che conosco, il che è alquanto strano. Mi mandano dei sorrisi gentili, mi fermo a parlare per un breve periodo di tempo e mi chiedono come sto. Dire che ero confusa sarebbe stato un eufemismo. Perché all'improvviso tutte queste persone sono gentili con me? Forse si sentivano dispiaciute? Non lo so. 

Esco dall'ascensore e mi accorgo che sono state apportate delle modifiche al mio piano. Harry ha fatto dare una rinfrescata alle pareti e gli uffici sembrano talmente diversi. A parte questo, sia la stampante che la macchina del caffè sono state rimpiazzate con del materiale da lavoro. 

Dopo aver ispezionato tutto il piano, entro nel mio ufficio. Metto giù la mia roba e comincio a lavorare, finché una foto sulla mia scrivania cattura la mia attenzione. Immediatamente il mio cuore perde un battito e la consapevolezza che non siamo più insieme mi colpisce. C'è una possibilità che non torneremo mai più insieme. Riuscirò a vivere così? Sbatto gli occhi un paio di volte per scacciare le lacrime che hanno preso a formarsi nei miei occhi e metto via la fotografia. Devo essere forte. Tutto succede per una ragione Selena. 

***

Sono così immersa nel lavoro che mi dimentico di portare il caffè a Harry. Controllo l'orologio e mi accorgo che è quasi mezzogiorno. Merda. Merda. Merda. Ho fallito già la prima giornata di lavoro. Oh dio spero non si sia incazzato. 

Corro velocemente verso la stanza del caffè e faccio partire la macchinetta. Dopo circa cinque minuti, è pronto. Mentre mi dirigo verso l'ufficio di Harry, continuo a pregare che non si sia incazzato.

Corro velocemente verso la stanza del caffè e faccio partire la macchinetta. Dopo circa cinque minuti, ho finito. Mentre mi dirigo verso l'ufficio di Harry, continuo a pregare che non si sia incazzato. So quanto scorbutico e irritante diventa senza il suo caffè mattutino. 

Busso alla sua porta e quando sento che mi dà il permesso, entro dentro. Harry alza lo sguardo dal suo computer. Appena mi vede, un sorride da orecchio a orecchio gli avvolge il viso. 

"Il tuo caffè. Mi dispiace, mi ero dimenticata di portartelo prima. Sono stata molto occupata con il lavoro. Mi dispiace molto" dico. 

"Non ti preoccupare Selena. E' il tuo primo giorno. In realtà ho preso un caffè stamattina ancora prima che arrivassi, perciò non ti preoccupare" mi sorride. 

"Come sta andando il primo giorno di lavoro? Spero che tu non abbia troppo da fare" chiede. 

"Assolutamente no. Va tutto bene. E' bello essere tornati alla solita routine" dico, senza creare un contatto visivo con lui. 

"Okay" dice Harry.

"Mi trovi nel mio ufficio. Se ha bisogno di qualcosa, basta che mi faccia uno squillo" mormoro. Harry annuisce e cerca di creare un contatto visivo per un secondo, prima che io esca velocemente dal suo ufficio. 

*****

"Selena!" dice Harry, catapultandosi nel mio ufficio. Mi passa un raccoglitore mentre cerca qualcosa nel suo telefono.

"Ecco una lista delle persone che stanno aspettando di sotto per il loro colloquio di lavoro. Come vice presidente, devi intervistare quelle persone e se ti sembra che possono e hanno abbastanza esperienza, assumili. Se sei indecisa riguardo qualcosa, fammi uno squillo" dice Harry. 

"Uh okay. Ummm. Dove sono esattamente?" domando nervosamente, sempre evitando un contatto con lui. 

"Non lo so esattamente dove si trovano. Vai alla reception e chiedi a Zoe. Ti darà le indicazioni. Devi andare immediatamente, ti stanno aspettando di sotto" dice. 

"Okay" mormoro. Mi alzo velocemente dalla sedia e mi dirigo fuori dal mio ufficio. 

Premo il pulsante dell'ascensore e aspetto che arrivi. 

"Oh e Selena, il signor Kyle Edward è uno dei nostri chef esclusivi e ti aiuterà durante i colloqui. Dovete essere entrambi d'accordo sulle persone che potrebbero andare bene a lavorare qui e quello che non lo sono" afferma Harry ed esce dal suo ufficio. 

"Okay" mormoro a me stessa ed entro nell'ascensore. Perché sono così nervosa intorno a Harry mentre lui è così calmo e freddo come se non fossimo mai stati insieme? Gli sto dando dello spazio e devo ammettere che fa veramente male il fatto che lui sta bene ed io no. 

Esco dall'ascensore e approccio la receptionist. "Ciao, posso aiutarti?" domanda Zoe, con il suo pensante accento inglese. 

"Ciao sono Selena e sono la vice presidente. Mi è stato detto che ci sono delle persone che stanno aspettando di fare un colloquio di lavoro, potresti dirmi dove si trovano?"

Zoe mi sorride "Certamente. Da questa parte seguimi"

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"La chiameremo domani Signor Knight" sorrido gentilmente all'uomo di fronte a me. 

Annuisce semplicemente ed esce dalla stanza. Ugh. Assumere è veramente difficile, specialmente se si è da soli. Mi chiedo dove sia il ragazzo che doveva essere qui ad aiutarmi con tutti questi colloqui. 

Mentre sto sfogliando il CV della persona precedente, la porta si apre ed entra un ragazzo alto e biondo che sembra avere una trentina di anni. 

Viene verso di me e mi sorride "Selena Gomez?"

"Sono io. Tu sei...?"

"Kyle. Kyle Edward" dice, allungando la sua mano verso di me. 

"Oh Kyle. Pensavo fossi scappato" scherzo. 

Kyle ridacchia e si siede sulla sedia affianco alla mia "No mi avevano bloccato ad un incontro. Mr Styles non mi aveva informato che sarebbe successo oggi, altrimenti avrei fatto spostare la riunione"

"Mi è stato detto all'ultimo minuto anche a me" dico. 

"Ummm. Allora hai trovato dei candidati che pensi abbiano le qualità giuste per lavorare qui?" domanda Kyle. 

"In realtà no. Direi che tutti i candidati che ho intervistato fin ora, solo uno era qualificato e vorrebbe lavorare come direttore e rifiutava altre posizioni. Nessuno era abbastanza qualificato" ammetto. 

"Speriamo di trovare qualcuno. Perché non sta venendo più nessuno?" chiede Kyle. 

"In teoria devono venire altre otto nove persone ma dopo le quattro del pomeriggio, perciò dobbiamo aspettare altri dieci minuti" 

"Oh okay" dice Kyle. 

"Potrei farti una domanda personale?" domanda.

"Certo"

"Sei la fidanzata del Signor Styles vero?" chiede alzando un sopracciglio. 

"Beh in realtà la sua ex-fidanzata. Abbiamo preso una pausa. Non so esattamente che cosa siamo. Sei una di quelle persone che odiano che sia la sua fidanzata?" chiedo. 

"No, non sono quel tipo di persona. Non giudico gli altri. Rispetto la privacy e le relazioni degli altri" mi sorride.

"E' davvero carino da parte tua. Grazie" sorrido. 

"Ti aveva dato un permesso vero?"

"Si. Sono stata diagnosticata con il Lupus"

"Oh mi dispiace. Come sta andando?"

"Eh devo prendermi cura di me stessa altrimenti chissà che cosa potrebbe succedermi" ridacchio nervosamente e Kyle mi sorride. 

Qualcuno bussa alla porta, poi la testa di Zoe spunta dietro di essa "Sono arrivati. Vuoi che li mandi dentro?" domanda.

"Certo, mandali dentro" le sorrido.

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