CAPITOLO DUE
ARTE CHE PASSIONE!!!
Tic, tic, tic...
Merida Dumbroch sbuffò, mentre picchiettava la matita sul banco ininterrottamente.
Tic, tic, tic...
Stava ancora pensando al comportamento di quel ragazzo. Ma chi si credeva di essere?
' È nuovo ' le sussurrò una vocina nella testa.
Era nuovo? A maggior ragione che era nuovo! Non doveva nemmeno fiatare sul suo conto! Non la conosceva neanche. E inoltre si stava anche per scusare... Lei!
Sbuffando infastidita una seconda volta, la rossa si concentrò sul foglio bianco che aveva davanti : la professoressa Toothianna aveva chiesto alla classe di fare un disegno a piacere mentre lei discuteva con il preside North.
" Già, come se fosse semplice. Come sono incazzata ( Pardon per la parolaccia! XD ) in questo momento non riesco a pensare a nient'altro, se non a fargliela pagare con gli interessi a quel maleducato! " pensò tra sé, sbuffando per l'ennesima volta.
Per trovare anche un briciolo di ispirazione, Mer si girò a guardare il resto della classe : dietro di lei c'era una ragazza dai capelli bianchi legati in una treccia laterale; Aveva dei bellissimi occhi azzurri e una bocca rossa e carnosa. Stava disegnando un castello di ghiaccio sul suo foglio.
Merida sapeva di quella giovane : si chiamava Elsa, e non era una tipa molto amichevole. Fatto sta che i suoi genitori erano morti durante una crociera. Ora viveva da sola insieme alla sorella più piccola.
" Poverina " pensò la rossa, continuando a guardarla di sottecchi " Deve essere dura vivere senza mamma e papà "
Decidendo che spiare la gente di nascosto era una brutta cosa, fece per voltarsi nuovamente verso il suo foglio, quando il ragazzo dai capelli bianchi, seduto vicino a quel bastardo di Dagur ( che tra l'altro lei aveva preso a pugni ) non attirò la sua attenzione.
Era intento a fissare profondamente Elsa.
D'improvviso, una stretta avvolse il cuore di Merida, facendola boccheggiare : perché la stava fissando? La ragazza asociale che non parlava con nessuno piaceva per caso a Jack Frost? E se si, perché a lei importava tanto?
Scuotendo ferocemente la testa, la rossa ritornò al suo foglio, decidendo che doveva mettersi a lavoro.
Quindi impugnò saldamente la matita ed iniziò a disegnare, seguendo l'istinto.
Hiccup guardò timidamente la bionda davanti a sé, che intanto aveva lo sguardo basso.
Era così bella... Con quella treccia bionda che le ricadeva dolcemente sulla spalla, gli occhi azzurri adornati da splendide ciglia nere e quel nasino piccolo e fine.
Senza parlare poi del corpo...
Scuotendo ferocemente la testa, il ragazzo si massaggiò la nuca, schiarendosi la gola.
<< Hm... Allora, si... Io adesso ho un'ora di spacco... Per cui... >>
<< Oh, si anch'io! >> lo interruppe la bionda sorridendo.
Hiccup si ritrovò anch'egli a sorridere : com'era bello il suo sorriso...
<< Quindi... Potremmo... Non so... Fare due passi in cortile? >> le chiese titubante.
La giovane sbatté le palpebre, poi il suo sorriso si allargò e si ritrovò ad emettere un gridolino. Per fortuna non c'era nessuno.
<< Certo! >> urlò. Dopodiché arrossì violentemente ed abbassò lo sguardo << Scusa, non so cosa mi sia preso >>
<< Non fa niente tranquilla >> la rassicurò il moro. << Ora... Vogliamo andare? >>
Astrid sorrise nuovamente, prendendo la mano che il giovane le aveva inizialmente porso.
Al primo contatto con le loro dita, entrambi i giovani furono oltrepassati da una scossa elettrica, ma non lo diedero a vedere.
" Mi Sa che le piaccio! " pensò Hiccup sorridendo come un'ebete " EVVAI! Hiccup Haddock colpisce ancora! "
Rapunzel Corona camminava verso l'aula di storia insieme alla sua nuova compagna, Anna Arendelle, con la quale aveva preso a parlare del più e del meno da almeno un quarto d'ora.
<< Ma come mai hai i capelli così lunghi? >> le chiese ad un tratto la mora, indicandoli.
Alla giovane venne spontaneo toccarsi la lunga treccia, per poi sorridere in direzione della sua nuova compagna.
<< Beh, è una lunga storia... >> rispose scrollando le spalle.
Anna le si avvicinò con uno sguardo curioso in volto.
<< Ti va di raccontarmela? >> le chiese speranzosa.
Rapunzel fece per rispondere, quando la campanella suonò.
<< Oh, cavolo, devo andare >> gemette, fissando la mora con tristezza << Mi dispiace che... >>
<< Tranquilla, Rapunzel, ci vediamo dopo! >> la rassicurò Anna, salutandola con un cenno della mano ed andandosene.
La bionda ricambiò il gesto con un sorriso, anche se l'amica era ormai lontana. Dopodiché entrò nell'aula di Matematica, con un pensiero fisso in testa : per una volta la sua distrazione le aveva fatto guadagnare un'amica.
<< Ah, finito! >>
Merida Dumbroch si lasciò cadere placidamente sulla sedia, appoggiandosi allo schienale e sospirando.
Finalmente aveva completato il suo disegno, seguendo solo l'istinto!
Con un sorriso trionfante, fissò il foglio e a stento trattenne un urlo.
Aveva disegnato il viso di Jack Frost!
Jack Frost si guardò intorno : Come era bella l'aula di arte; Tutta adornata di disegni, con le pareti colorate...
Si, gli piaceva proprio. Anche se lui preferiva più i paesaggi invernali.
Sorridendo, diede un altro piccolo sguardo alla classe e sorprese due ragazze che lo fissavano, per poi girarsi e ridacchiare.
Il giovane sfoderò un sorriso a trentadue denti ed il suo compagno di banco, Flynn Rider, gli diede una leggere pacca sul gomito.
<< Ehi, amico, hai visto come ti guardavano quelle due? >> gli chiese con uno sguardo malizioso negli occhi << Sei arrivato da un giorno e già fai conquiste! >>
L'albino a quelle parole si strinse nelle spalle.
<< Allora dobbiamo vedere quante ne avrò alle calcagna a fine anno >> rispose ridacchiando.
Flynn scosse la testa, divertito e Dagur, che stava seduto al lato destro di Jack, alzò lo sguardo dal suo foglio, rivolgendolo poi in direzione dei due studenti.
<< E allora, che sarà mai? >> chiese con aria di sufficienza << Io ne conquisto cinque al giorno, di ragazze! >>
Il moro si scambiò uno sguardo con l'albino come per dire ' Per me sta bleffando '
<< Hm... E che mi dici di Merida Dumbroch, una settimana fa? >> domandò con fare sfidante << Ci hai rimesso il naso perché hai tentato di baciarla ed hai pure offeso la sua famiglia >>
Dagur a quelle parole storse il naso, indignato << Non è colpa mia se non riconosce l'amore quando lo ha davanti! E poi se l'é meritato : chi rifiuta Dagur lo Squilibrato non la passa liscia >>
Jack, udendo la parola ' Squilibrato ' non poté trattenere una risatina, seguito poi a ruota da Flynn.
Il corvino era indignato.
<< Lo trovi divertente, Frost? >> chiese con voce pericolosa.
L'albino alzò le mani in segno di resa << Certo che no... Solo... Esilarante! >>
Detto questo si rimise nuovamente a ridere, con il moro che gli diede una pacca sulla spalla, dicendo << Bella questa, amico! >>
Dagur strinse i pugni e digrignò i denti. Voleva prendere a pugni quella faccia da schiaffi più di ogni altra cosa! Ma non voleva altri guai, per cui si stette zitto e ritornò al suo disegno, che non era altro che un drago con una spada infilzata nell'addome.
Bello vero?
Jack, dal canto suo, smise di ridere e fissò il suo compagno di banco divertito.
Quest'ultimo alzò il pollice all'insù , dopodiché lo attirò a sé per le spalle e gli indicò un banco, occupato da una ragazza dai capelli bianchi come la neve, intenta a disegnare in concentrazione.
<< La vedi quella? >> gli sussurrò all'orecchio << Si chiama Elsa e non parla mai con nessuno. Però è molto sexy. Per me dovresti provarci >>
Jack a quelle parole sbatté le palpebre.
<< Cosa? E perché io? >>
Il moro si strinse nelle spalle
<< Non so, il mio è solo un consiglio >>
Il giovane allora fissò, aggrottando le sopracciglia, l'albina. Dopodiché rivolse nuovamente la propria attenzione nei confronti dell'amico.
<< Beh, forse ci proverò >> rispose. Poi diede un ultimo sguardo non ad Elsa, ma alla ragazza dopo di lei. Merida, si chiamava. Era intenta anche lei a disegnare, o così sembrava.
Stringendosi nelle spalle nuovamente, Jack ritornò a guardare il suo disegno : un bellissimo lago ghiacciato. Tutt'intorno il paesaggio era coperto di neve.
Ora doveva solo colorarlo.
Quindi si scostò la frangia candida dalla fronte, per poi impugnare il pastello azzurro e finire la sua opera.
Non accorgendosi però, dello sguardo odioso che gli aveva rivolto la rossa in quel momento.
Come... Come diavolo aveva fatto a disegnare Jack Frost?! Il bello era che non era venuto nemmeno male!
Ma... Come era possibile?! Lo aveva visto solo una volta!!!!
Merida Dumbroch era nel panico : la professoressa sarebbe tornata da lì a poco e lei non poteva di certo consegnare... Il volto di quell'idiota!
' Un bellissimo idiota ' le sussurrò una vocina maliziosa nella testa.
Merida strinse i pugni e si mise le mani nei capelli : cosa doveva fare a quel punto?!
Persa in questi pensieri, si girò verso l'albino, che intanto si stava scostando con un dolce movimento la frangia dalla fronte, e lo guardò con odio profondo.
Mancavano cinque minuti al ritorno di Toothianna, e lei doveva sbrigarsi a fare un altro disegno.
Mentre impugnava la matita talmente forte che le nocche le si fecero bianche, Merida sapeva solo una cosa : Avrebbe fatto a quel maleducato lo scherzo più bastardo che si possa immaginare!
( Scusatemi ancora per la parolaccia! Ma Merida... È Merida XD )
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro