Diversi anni dopo

Le pesanti ruote rinforzate del carro affondavano nella strada sterrata, triturando i sassolini come la macina di un mulino con i chicchi di grano. Il pianale scricchiolava sotto il peso della colossale bestia di mana che vi era buttata sopra in maniera scomposta. Dopo molti giorni il sangue che colava copioso dallo squarcio che avevamo aperto quando l'avevamo uccisa si era esaurito, lasciando solo un pasticcio scuro che iniziava a puzzare anche dopo aver cosparso il corpo con una pozione per conservarla. La grossa testa coperta di sporgenze ossee penzolava a ogni scossone del carro.

"Maledette... bestie di mana. Spero che... siano finite nella pancia di qualche mostro a quest'ora" sbuffò Wil.

Indossava solo i pantaloni con gli schinieri e i pesanti stivali corazzati mentre dalla cintola in su non aveva niente addosso, eccetto il giogo degli animali portato sulle spalle. Gli imponenti muscoli coperti di sudore guizzavano per lo sforzo di trainare quell'enorme carro pesante lungo la strada sconnessa, per di più in salita.

"Ti aveva avvertito però quel tizio di legarle a un albero grosso per evitare che scappassero".

"Senti, perché non lo tieni un po' tu questo coso? Sono quattro giorni che lo sto trascinando" rispose, discostando i lunghi capelli bagnati dagli occhi.

"Non sono io che le ho lasciate scappare e inoltre sei tu il potenziatore".

"Fanculo, lo so che al livello in cui ti trovi non avresti problemi a tirare il carro".

"Resisti solo un altro po', tra poco arriveremo alla locanda" dissi, scacciando un insetto che si era posato sulla mia veste da prestigiatore.

Dopo un po' gli alberi iniziarono a diradarsi e la foresta divenne meno selvaggia. Percepii una lieve pressione del mana sulla mia pelle, segno che avevamo appena superato la barriera che proteggeva il locale dalle bestie di mana della zona.

Ben presto dalla cima della collina comparve il tetto di ardesia seguito poi l'intero locale, che pareva quasi una visione celeste dopo il lungo periodo che avevamo passato in mezzo al nulla.

Ci fermammo davanti al basamento di pietra e Wil si tolse con gioia il duro giogo di legno, facendo scrocchiare le spalle indolenzite mentre io legavo il carro a una sbarra di legno.

"Ma è quello che penso che sia?" sentii una voce sussurrare mentre mi rialzavo.

"Penso proprio di sì" aggiunse qualcun altro.

Guardai nella direzione delle voci e vidi due avventurieri – anche se non li avrei visti male all'angolo di una via malfamata – distogliere lo sguardo.

"Wil, forse è meglio se rimango a controllare la carcassa mentre tu chiami Vadim con i suoi uomini".

"Va bene" rispose, cogliendo al volo.

Non è che avessimo paura che ci rubassero il cadavere della bestia di mana – era troppo grande per farlo agevolmente – ma c'era il rischio che asportassero qualche parte pregiata da rivendere e poi sparissero nella boscaglia. Dato che la missione richiedeva la consegna del corpo intero non potevo lasciare che lo facessero.

Wil si asciugò il sudore con la camicia che teneva nel suo anello dimensionale e poi, superando i due che lo lasciarono andare senza problemi, entrò nel locale. Io invece andai sul retro del carro e mi sedetti sul pianale.

Discretamente concentrai il mana nel mio orecchio, cercando di captare la conversazione dei due.

"Pensi che l'abbiano ucciso quei due?" chiese uno di loro, un tipo basso e segaligno con una zazzera di capelli rossicci.

"Può essere" rispose il suo compagno, un tipo con i capelli ingrigiti e una barba che pareva accorciata con un pugnale.

"Ma sono piuttosto giovani".

"Sì ma hai visto che il torrione che è appena entrato nel locale portava al fianco un'ascia?"

"Un prestigiatore e un potenziatore che usa un'ascia... non vorrai dirmi che sono-"

"Non saranno riconoscibili come Note ma vista la creatura sul carro penso possano davvero essere i ragazzi di Elaine Rootsawer".

"Ma andiamo, quante sono le probabilità che Wilhelm e Konrad si presentino nello stesso locale poco tempo dopo il guerriero mascherato? E poi non viaggiavano insieme ad Elaine?"

"Ho sentito che hanno litigato".

La porta si aprì e dal locale uscì un uomo pingue con i capelli unti pettinati in avanti per tentare di nascondere la calvizie incipiente. Lo seguivano tre uomini più giovani e prestanti con indosso abiti da lavoro.

Mi alzai in piedi e gli andai incontro.

"La bestia del contratto. Spero veramente che il committente avesse un buon motivo per chiederci di consegnarla intera invece di indicarci le parti che gli servivano" gli dissi.

"Il tuo compagno mi ha parlato dei problemi che avete avuto ma francamente non saprei".

Vadim fece segno e due uomini andarono sul retro, forse per prendere degli animali per tirare il carro verso il più vicino portale.

"Manca la tua firma, seguimi dentro".

Noi due entrammo dentro il locale e, dopo essere rimasto diversi giorni da solo con Wil nella foresta, fui aggredito dal frastuono che c'era al suo interno. Decine di avventurieri stavano chiacchierando seduti sui tavoli, al bancone o in piedi, tracannando alcool e mangiando. Diverse ragazze si aggiravano con fare civettuolo tra i tavoli trasportando vassoi su cui erano poggiati boccali di birra e varie pietanze.

Attraversammo il locale ed entrammo nel suo ufficio, poco più di uno stanzino con un tavolo e delle sedie prese dal locale al centro, un baule sul fondo e un armadio pieno di scartoffie appoggiato al muro sinistro. Sul tavolo c'era un foglio su cui potevo vedere già vergata la firma di Wil insieme a una bilancia e a una serie di pesi.

"Mi saprebbe dire qualcosa sulla spedizione nelle Dire Tombs?" chiesi mentre apponevo anche la mia firma.

"Perché lo chiedi?"

"Stavamo decidendo se unirci o no all'esplorazione del dungeon ma dato che avevamo questa missione abbiamo ritardato a iscriverci".

"Mi spiace ma siete arrivati un po' tardi. Ormai il gruppo deve già trovarsi dentro il dungeon e forse ne è anche già uscito".

"Capisco, allora deciderò con Wil cosa fare".

L'uomo tirò fuori dal baule un piccolo scrigno bordato di ferro con rune protettive incise tutto attorno. Armeggiò con un mazzo di chiavi che teneva attaccatto alla giacca con una cordicella e quando trovò quella giusta lo aprì, rivelando al suo interno parecchie monete diverse. Dopo aver verificato che fosse tutto apposto tirai fuori un sacchetto dal mio anello dimensionale dove misi i soldi del compenso.

"Ci è arrivata della corrispondenza mentre eravamo via?" domandai.

"In effetti c'è una lettera indirizzata al tuo compare".

Vadim frugò dentro un'altra cassetta nell'armadio che sembrava contenere posta degli avventurieri e dopo un po' tirò fuori una lettera. La presi e con questa uscii nuovamente nel locale.

Non ci volle molto per trovare Wil e un moto di fastidio mi salì dal petto.

Si trovava dall'altra parte della sala, seduto su un tavolo rotondo su cui era poggiata una caraffa e alcuni boccali. Sotto ogni suo braccio massiccio erano avvinghiate due ragazze, che tubavano per qualsiasi cosa stesse dicendo.

Mi diressi verso di loro.

"Oh sì, ti assicuro che sotto la maschera la sua faccia è devastata" sentii dire a Wil.

"Cosa può essergli successo?" chiese una delle ragazze, una prestigiatrice con un abito un po' troppo scollato.

"Non me l'ha voluto dire, neanche dopo che l'ho battuto e costretto a togliersi la maschera".

"Io l'ho visto umiliare Turman l'altro giorno" disse l'altra, una donna poco più vecchia di me con i capelli neri corti e un corpetto di pelle rinforzato.

"E chi sarebbe?"

Alzai il mio bastone.

"È un avventuriero di classe B che opera da queste parti. Se n'è andato poco dopo Note per la vergogna".

"Vorreste paragonare un avventuriero di grado B a- AHIA!" esclamò Wil quando lo colpii in testa.

"Che razza di balle stai raccontando, Wil?" lo rimproverai.

"E che cazzo, Konrad!"

"Noi non abbiamo mai conosciuto Note. Il collegamento più vicino che abbiamo è che mia zia ha incontrato un paio di volte Jasmine Flamesworth quasi un decennio fa".

"Non potevi reggermi il gioco?" si lamentò Wil.

"Comunque è arrivata una cosa per te" dissi.

"Cosa?"

"Una lettera. Da tua madre".

Wil sussultò e la sua faccia divenne porpora mentre le ragazze ridacchiavano divertite.

"T-ti pare il momento adatto" bofonchiò con la lingua intralciata dall'imbarazzo.

"Se vuoi te la leggo" dissi, tenendola tra le mani come se volessi aprirla.

Il mio compagno si alzò di scatto e mi strappò la lettera dalle mani, allontanandosi con le spalle contratte e il volto scuro. Le due ragazze stavano ridendo a lacrime a quel punto, incapaci di trattenersi oltre.

"Non ci credo, riceve lettere dalla mammina!" esclamò la potenziatrice con i capelli corti, asciugandosi le lacrime dagli occhi.

"Io la trovo una cosa dolce. Un uomo grande e forte con un animo sensibile" disse la prestigiatrice, non senza una traccia di ilarità nella voce.

"Se ti piace" commentò l'amica prima di rivolgersi a me. "Tu devi essere Konrad, dico bene? Mi vuoi parlare un po' di te?"

Stanco di quella pagliacciata scatenai il mio intento, cercando di limitarlo per quanto possibile alle due ragazze. Non ci riuscii del tutto dato le conversazioni nelle vicinanze del tavolo si affievolirono e alcuni si voltarono nella mia direzione.

L'ilarità, insieme a gran parte del colore, scomparve dalle loro facce e mi osservarono tremando come due prede che aspettano solo di essere mangiate dal predatore.

"Statemi a sentire. Io e Wil dobbiamo discutere di alcune cose importanti e voi due siete di troppo".

Potevo sentire il fastidio e la rabbia trasudare dalle mie parole. Le due ragazze erano pietrificate, incapaci di fare anche solo un cenno per mostrare di aver capito.

"Andatevene" dissi, aumentando un po' l'intensità dell'istinto prima di abbassarlo per permetterle di muoversi.

In maniera goffa e scoordinata le due ragazze si alzarono e si allontanarono più velocemente che potevano, lasciandosi dietro i boccali di birra mezzi vuoti. Mi sedetti su una delle sedie e bevvi qualche sorso.

Poco dopo Wil ritornò con la lettera aperta, guardando con sguardo torvo i posti lasciati vuoti dalle ragazze.

"Ti sei divertito?" chiese, stizzito.

"Abbastanza".

Il mio compagno si sedette e mandò giù la sua birra.

"Stai diventando sempre più simile a mia zia" dissi.

"Non vorrai davvero paragonarmi a quella stronza?" si lamentò.

"Hai ragione, ti servirebbero un altro milione o due di queste per essere anche solo paragonabile a lei" concessi, vuotando il boccale e travasando il contenuto dell'altro.

"Bene".

Una delle cameriere portò un vassoio con tre piatti di cibo. 

"Lascia pure tutto qui" le dissi.

La cameriera fece spallucce e non curandosi tanto che le altre due commensali fossero andate via poggiò i piatti e se ne andò. Wil prese il cappone e strappò una zampa con tutta la coscia.

"Tre piatti. Non hai preso niente per me?" chiesi con finta offesa, prendendo il piatto con il pasticcio di anguille.

"Ehi, non eri qui e pensavo che avresti ordinato quando saresti arrivato" si schermò, parlando con la bocca piena di carne.

"Certo. Comunque, perché cavolo ti stavi inventando quella panzana? Non ti mancano mica le storie vere per impressionare le ragazze".

"Ho iniziato con quelle, ma sono tutti presi da quell'avventuriero mascherato in questo momento. A quanto pare è passato da qui poco tempo fa e ha fatto molta impressione".

Wil prese l'insalata di patate dall'altro piatto e se ne versò una grossa porzione.

"Lasciamene un po' che il branzino da solo non ha sapore" gli chiesi. "Comunque sì, ho sentito anch'io che è passato di qua. Probabilmente anche lui e Jasmine si sono uniti all'esplorazione delle Dire Tombs".

"Ne hai parlato con Vadim?"

"Sì. Sembra che siamo arrivati in ritardo".

"Peccato, mi sarebbe piaciuto rivedere Samantha".

Non risposi, invece guardai il mio anello dimensionale, quello che era stato di mio padre. Wil notò il mio sguardo e buttò giù il cibo con un sorso di birra.

"Stai pensando agli antichi maghi?" mi chiese.

"Questo effetto di risvegliare le bestie morte... sembra proprio qualcosa che possono fare solo loro".

"E dimmi... anche fosse davvero un manufatto degli antichi maghi questo cosa c'entra con la tua ricerca?"

"Non lo so ma potrebbe essere un indizio" dissi con un sospiro.

Finii il pasticcio e mi portai davanti il branzino con quello che rimaneva dell'insalata di patate.

Dopo che io e Wil ci eravamo separati da mia zia, che non aveva mai avuto alcuna intenzione di continuare la ricerca, ho iniziato a cercare indizi per continuare il lavoro di mio bisnonno. L'unico problema è che non avevo alcuna idea su cosa stesse facendo e soprattutto da dove iniziare. Un paio di mesi fa, in maniera molto fortunosa, ero riuscito a trovare uno dei portali per le Relictombes che aveva scoperto molti anni fa. Speravo che trovandolo sarei riuscito a sbloccare qualche altro messaggio ma, evidentemente, quello non bastava.

"Quindi avresti usato il... 'tu sai cosa' davanti a tutti?" mi domandò Wil, lanciando occhiate al mio anello.

"Certo che no! Però magari potevo farlo discretamente o saremmo potuti tornare in un secondo momento da soli dopo che gli altri se ne fossero andati".

Wil finì il cibo che aveva nel suo piatto e lo mandò giù versandosi altra birra nel boccale e bevendosela tutta d'un fiato.

"Mi puoi dare i soldi della missione?" chiese il mio compagno, pulendosi le mani e la bocca con la tovaglia.

"Vuoi inviare il denaro a tua madre adesso?" domandai mentre tiravo fuori il borsello dall'anello dimensionale.

Wil annuì mentre prendeva i soldi che gli stavo porgendo.

Era da quando aveva iniziato a fare l'avventuriero che continuava la stessa identica storia. Dopo ogni missione, esplorazione o vendita di parti di bestie di mana Wil mandava metà di tutto quello che guadagnava a sua madre, che invariabilmente cercava di usare il meno possibile i soldi che riceveva. Ad un certo punto li aveva affidati a Bertrand per investirli e continuava a dargli tutto ciò che Wil inviava. Si era creata una situazione paradossale in cui avevano una montagna d'oro che gli apparteneva ma che nessuno dei due voleva usare considerandoli dell'altro.

Mi sfuggì una risatina mentre guardavo Wil dirigersi al bancone, pensando che madre e figlio condividevano una tale testardaggine. Una volta Bertrand mi aveva confidato che c'erano talmente tanti soldi che ci si poteva comprare l'intera Valle di Elwood per ben due volte.

Fui improvvisamente svegliato da questi pensieri oziosi dallo sbattere della porta del locale.

Sulla soglia c'era donna in armatura che mostrava i simboli della gilda degli avventurieri. Aveva la faccia rossa e i capelli in disordine di qualcuna che aveva cavalcato a più non posso. Diede solo un'occhiata al locale per individuare l'ufficio di Vadim e poi si fiondò al suo interno senza aspettare che lo facesse entrare.

La locanda si fece quieta e gli occhi di tutti gli avventori vennero calamitati da quella porta.

Dopo pochi minuti il locandiere uscì dal suo ufficio con lo sguardo preoccupato. Andò da una delle sue cameriere e mi parve di sentirlo ordinarle di portare qualcosa da bere per far riprendere il messaggero e poi si issò su un piccolo palco così che tutti potessero vederlo e sentirlo.

"Ascoltate" chiese ad alta voce e la sala che divenne ancora più silenziosa. "C'è stato un terribile incidente nel dungeon chiamato Dire Tombs".

Sussultai e il mio sguardo si volse su Wil, che a sua volta si era voltato verso di me.

"Il squadra che stava esplorando la ramificazione scoperta dall'avventuriero Brald Landon si è imbattuta in una bestia di mana di classe S".

La sala, comprensibilmente, esplose in una cacofonia di persone che cercavano di parlarsi l'una sull'altra. Era una cosa inaudita, non aveva senso che una bestia di mana di quel livello si insediasse in un dungeon del genere.

"Quindi c'è una bestia di mana di classe S nelle Dire Tombs?" chiese una delle cameriere, comprensibilmente spaventata. La barriera che proteggeva la zona era solida ma non avrebbe mai retto l'attacco di una bestia così potente se fosse uscita dal dungeon e l'avesse attaccata.

"State tranquilli. La creatura in questione è stata uccisa dall'avventuriero noto come Note".

Il chiacchiericcio divenne ancora più concitato e confuso. Una bestia di mana di classe S aveva un potere inaudito, tale da essere considerato una calamità ambulante. Come aveva fatto un avventuriero di classe A a sconfiggerlo? Certo, io per primo sapevo che non sempre i gradi corrispondevano al reale livello di potere. Questo però...

Mentre formulavo questo pensiero un altro mi colpì e mi alzai in piedi.

"Ci sono dei sopravvissuti" domandai, con una nota di panico.

"A quanto mi hanno riferito a salvarsi, oltre a Note, sono stati Jasmine Flamesworth, Lucas Wykes, Samantha Tempest ed Elijah Knight. Gli avventurieri Brald Landon, Reginald Bastion, Kriol Masser e Oliver Hemmbet invece sono deceduti".

Emisi un sospiro di sollievo. Sua nonna era molto amica della mia e ho fatto qualche missione con lei mentre ero ancora insieme a mia zia e anche se non la conoscevo così bene ero contento fosse ancora viva.

"La Gilda degli Avventurieri ha deciso seduta stante di creare una squadra di investigazione. Si prega a tutti gli avventurieri di classe A o superiore di partecipare, la Gilda offre un compenso di cinquanta monete d'oro" annunciò.

Sia io che Wil ci dirigemmo verso Vadim, che aveva appuntato sulla bacheca un foglio chiaramente stampato di fresco. Furono appena una manciata quelli ad accicinarsi e dalle loro firme di mana dedussi che probabilmente nessuno di loro dovesse superare la classe A.

Firmammo entrambi il foglio, poi però ci rivolgemmo direttamente al proprietario del locale per parlare a tu per tu.

"Ti ha detto qualcosa sulle condizioni degli altri avventurieri?" gli domandai.

"Purtroppo non so niente a parte che hanno portato tutti in un luogo sicuro per medicarli".

"Ehi, non tagliarmi la strada!" esclamò qualcuno.

L'uomo che aveva parlato era alto quasi quanto Wil ma largo il doppio. Davanti a lui una figura femminile, con i lineamenti parzialmente oscurati dal suo cappuccio verde smeraldo, stava scrivendo il suo nome senza preoccuparsi tanto di quello che stava dicendo.

"Sto parlando con te" insistette.

"Non ti ho tagliato la strada e comunque la missione non ha un limite di partecipanti quindi non importa chi va prima o dopo" disse la donna con una voce cristallina.

"Sì invece. Stavo andando avanti e sei sbucata davanti a me".

"Mangia meno, così la tua pancia non ti ostruirà ulteriormente la vista".

"Cosa hai detto?"

Sentii l'aura dell'uomo divampare ma riuscì appena a muoversi prima di trovarsi una lunga lama sottile puntata al collo e un pugnale molto più in basso, oltre la curva della pancia.

Sentii il volto venire lambito da una folata di vento che le gonfiò il cappuccio, rivelando per qualche attimo i tratti armoniosi e la pelle liscia che contrastavano con la risposta feroce. Gli occhi nocciola incorniciati da lunghe ciglia erano fissi sull'omone con un espressione che diceva: 'Provaci'.

"Ehi ehi, non nel mio locale! Se avete qualcosa da risolvere fatelo fuori" si affrettò ad intervenire il proprietario della locanda.

La donna rimise le sue armi apposto e l'uomo fece qualche goffo passo indietro.

"Sembra che si unirà qualcuna interessante" commentò Wil mentre guardava con interesse la donna che ci superava e usciva dalla porta.

Ignorandolo, mi rivolsi a Vadim.

"Al momento siamo privi di cavalcature. Ce ne puoi fornire?"

"Va bene ma poi dovete rimandarmele indietro".

English version

Several years later

The heavy reinforced wheels of the chariot sank into the dirt road, crushing the pebbles like a millstone grinds grains of wheat. The floor creaked under the weight of the colossal mana beast that was sprawled across it. After many days the blood that dripped profusely from the gash we had opened when we killed its had dried up, leaving only a dark mess that began to smell even after we had sprinkled the body with a potion to preserve it. The large head covered in bony protrusions lolled with every jolt of the chariot.

"Damn... mana beasts. I hope they... ended up in some monster's belly by now" Wil snorted.

He wore only trousers with greaves and heavy armored boots while from the waist up he had nothing on him except the yoke of animals carried on his shoulders. The imposing muscles covered in sweat rippled with the effort of pulling that enormous heavy cart along the bumpy road, uphill at that.

"But that guy had warned you to tie them to a big tree to prevent them from escaping."

"Look, why don't you hold this thing for a while? I've been dragging it for four days" he replied, moving his long wet hair away from his eyes.

"I'm not the one who let them escape, and besides you're the agumenter."

"Fuck you, I know at the level you're at you'd have no problem pulling the cart."

"Just hold on a little longer, we'll be at the inn soon" I said, swatting away an insect that had landed on my conjurer's robe.

After a while the trees began to thin out and the forest became less wild. I felt a slight pressure of the mana on my skin, a sign that we had just passed the barrier that protected the place from the mana beasts of the area.

Soon the slate roof appeared from the top of the hill followed by the entire place, which seemed almost like a celestial vision after the long period we had spent in the middle of nowhere.

We stopped at the stone base and Wil happily took off the hard wooden yoke, cracking his sore shoulders as I tied the chariot to a wooden bar.

"Is that what I think it is?" I heard a voice whisper as I stood up.

"I think so" someone else added.

I looked in the direction of the voices and saw two adventurers – although I wouldn't have seen them badly on a bad street corner – looking away.

"Wil, maybe it's best if I stay and watch the carcass while you get Vadim with his men."

"Okay" he replied, catching on.

It's not that we were afraid that they would steal the mana beast's corpse from us – it was too big to do that easily – but there was a risk that they would take away some valuable part to resell and then disappear into the bush. Since the mission required delivering the complete body we couldn't let them do that.

Wil wiped his sweat with the shirt he kept in his dimensional ring and then, passing the two who let him go without problems, he entered the inn. Instead I went to the back of the wagon and sat on the flatbed.

I discreetly concentrated my mana in my ears, trying to hear the conversation between them.

"Do you think those two killed him?" asked one of them, a short, skinny guy with a mop of reddish hair.

"It could be" replied his companion, a guy with graying hair and a beard that looked like he had trimmed it with a dagger.

"But they are quite young."

"Yes but did you see that the tower who just entered the inn had an ax at his side?"

"A conjurer and an ax-wielding power-up... you don't mean to tell me they're-"

"They won't be recognizable as Note but given the creature on the cart I think they could really be Elaine Rootsawer's boys."

"But come on, what are the chances that Wilhelm and Konrad show up at the same place shortly after the masked warrior? And weren't they traveling together with Elaine?"

"I heard they had an argument."

The door opened and a fat man with greasy hair combed forward to try to hide his incipient baldness came out of the inn. Three younger, fit men wearing work clothes followed him.

I stood up and walked towards him.

"The beast of the contract. I really hope that the client had a good reason for asking us to deliver it whole instead of telling us the parts he needed" I told him.

"Your partner told me about the problems you had but frankly I don't know."

Vadim made a gesture and two men went to the back, perhaps to get some animals to pull the cart towards the nearest portal.

"Your signature is missing, follow me inside."

We both entered into the room and, after being alone with Wil in the forest for many days, I was assailed by the noise inside. Dozens of adventurers were chatting while sitting on tables, at the counter or standing, drinking alcohol and eating. Several girls wandered flirtatiously between the tables carrying trays on which mugs of beer and various dishes were placed.

We crossed the room and entered his office, little more than a lumber-room with a table and chairs taken from the room in the center, a trunk at the back and a cupboard full of paperwork leaning against the left wall. On the table there was a piece of paper on which I could see Wil's signature already written along with a balance and a set of weights.

"Could you tell me something about the expedition to the Dire Tombs?" I asked as I also added my signature.

"Why do you ask?"

"We were deciding whether or not to join the dungeon exploration but since we had this mission we delayed signing up."

"I'm sorry but you arrived a little late. By now the group must already be inside the dungeon and perhaps have already left it."

"I understand, then I will decide with Wil what to do."

The man pulled out of the trunk a small iron-rimmed chest with protective runes engraved all around it. He fumbled with a set of keys attached to his jacket with a string and when he found the right one he opened it, revealing several different coins inside. After checking that everything was okay I took out a bag from my dimensional ring where I put the compensation money.

"Did we get any mail while we were away?" I asked.

"In fact there is a letter addressed to your friend."

Vadim rummaged through another box in the closet that seemed to contain adventurers' mail and after a while took out a letter. I took it and with it I went back into the room.

It didn't take long to find Wil and a surge of annoyance rose from my chest.

He was on the other side of the room, sitting on a round table on which a decanter and some mugs were placed. Two girls were entwined under each massive arm, cooing at whatever he was saying.

I headed towards them.

"Oh yes, I assure you that under the mask his face is devastated" I heard Wil say.

"What could have happened to him?" asked one of the girls, a conjurer in a dress that was a little too low-cut.

"He didn't want to tell me, even after I beat him and forced to take off his mask."

"I saw him humiliate Turman the other day" said the other, a woman a little older than me with short black hair and a thick leather vest.

"And who would he be?"

I raised my staff.

"He is a B-class adventurer who operates in these parts. He left shortly after Notes in shame."

"You want to compare a B-rank adventurer to- OUCH!" Wil exclaimed when I hit him on the head.

"What kind of bullshit are you telling, Wil?" I scolded him.

"What the fuck, Konrad!"

"We never met Note. The closest connection we have is that my aunt met Jasmine Flamesworth a couple of times almost a decade ago."

"You couldn't keep up with me?" Wil complained.

"Anyway, something came for you" I said.

"What?"

"A letter. From your mother."

Wil gasped and his face turned purple as the girls giggled in amusement.

"T-this seems like a good time" he mumbled, his tongue entangled in embarrassment.

"I'll read it to you if you want" I said, holding it in my hands as if I wanted to open it.

My companion jumped up and snatched the letter from my hands, walking away with his shoulders contracted and his face dark. The two girls were laughing tearfully at this point, unable to contain themselves any longer.

"I can't believe it, he gets letters from his mommy!" the short-haired agumenter exclaimed, wiping the tears from her eyes.

"I find him sweet. A big, strong man with a sensitive soul" said the conjurer, not without a trace of hilarity in her voice.

"If you like it" her friend commented before turning to me. "You must be Konrad, right? Do you want to tell me a little about yourself?"

Tired of that antics, I unleashed my intent, trying to limit it as much as possible to the two girls. I didn't quite succeed as the conversations near the table faded and some turned in my direction.

The mirth, along with much of the color, disappeared from their faces and they looked at me trembling like two prey just waiting to be eaten by the predator.

"Listen to me. Wil and I have some important things to discuss and you two are between our feet."

I could feel the annoyance and anger oozing from my words. The two girls were petrified, unable to even make a sign to show that they understood.

"Go away" I said, increasing the intensity of the intent a little before lowering it to allow her to move.

In an awkward and uncoordinated manner the two girls got up and walked away as quickly as they could, leaving behind their half-empty beer mugs. I sat down in one of the chairs and took a few sips.

Soon Wil returned with the open letter, glaring at the seats left empty by the girls.

"Did you have fun?" he asked, annoyed.

"Enough".

My companion sat down and downed his beer.

"You're becoming more and more like my aunt" I said.

"You really don't mean to compare me to that bitch?" he complained.

"You're right, you'd need another million or two of these to even be comparable to her" I conceded, emptying the mug and pouring the contents of the other into.

"Good".

One of the waitresses brought a tray with three plates of food.

"Just leave everything here" I told her.

The waitress shrugged and not caring much that the other two diners had left she put down the plates and left. Wil took the capon and tore off a leg with the entire thigh.

"Three plates. Didn't you get anything for me?" I asked with mock offense, taking the plate with the eel pie.

"Hey, you weren't here and I thought you'd order when you got here" he hedged, speaking with his mouth full of meat.

"Sure. Anyway, why the hell were you making up that tall tale? You don't have a shortage of true stories to impress girls."

"I started with those, but they're all into that masked adventurer right now. Apparently he stopped by here a little while ago and made quite an impression."

Wil took the potato salad from the other plate and poured himself a large portion.

"Leave me some because sea bass has no flavor on its own" I asked him. "Anyway, yes, I heard he stopped by here too. He and Jasmine probably joined the exploration of the Dire Tombs too."

"Did you talk to Vadim about it?"

"Yes. Looks like we were late."

"Too bad, I would have liked to see Samantha again."

I didn't answer, instead I looked at my dimensional ring, the one that had been my father's. Wil noticed my gaze and downed his food with a swig of beer.

"Are you thinking of ancient mages?" he asked me.

"This effect of awakening dead beasts... seems like something only they can do."

"And tell me... even if it were really an artifact of the ancient mages, what does this have to do with your research?"

"I don't know but it could be a clue" I said with a sigh.

I finished the pie and brought the sea bass in front of me with what was left of the potato salad.

After Wil and I separated from my aunt, who had never had any intention of continuing the search, I began looking for clues to continue my great-grandfather's work. The only problem was that I had no idea what he was doing and especially where to start. A couple of months ago, very fortunately, I had managed to find one of the portals to the Relictombes that he had discovered many years ago. I hoped that by finding it I would be able to unlock some other messages but, evidently, that wasn't enough.

"So you were going to use the... 'you know what' in front of everyone?" Wil asked, glancing at my ring.

"Of course not! But maybe I could do it discreetly or we could come back later alone after the others had left."

Wil finished the food on his plate and downed it, pouring more beer into the mug and drinking it all in one gulp.

"Can you give me the mission money?" my companion asked, wiping his hands and mouth with the tablecloth.

"Do you want to send the money to your mother now?" I asked as I pulled the pouch out of the dimensional ring.

Wil nodded as he took the money I was handing him.

This story has been going on ever since he became an adventurer. After every mission, exploration, or sale of mana beast parts, Wil sent half of everything he earned to his mother, who invariably tried to use as little of the money she received as possible. At one point she had given them to Bertrand to invest and continued to give him everything Wil sent. A paradoxical situation had been created in which they had a mountain of gold that belonged to them but which neither of them wanted to use considering them to be the other's.

A chuckle escaped me as I watched Wil walk to the counter, thinking that mother and son shared such stubbornness. Bertrand had once confided to me that there was so much money that they could buy the entire Elwood Valley twice over.

I was suddenly awakened from these idle thoughts by the slamming of the door.

In the doorway was a woman in armor displaying the symbols of the adventurers' guild. She had the red face and messy hair of someone who had ridden hard. She only glanced around the room to locate Vadim's office and then rushed inside without waiting for him to let her in.

The inn became quiet and the eyes of all the customers were drawn to that door.

After a few minutes the innkeeper came out of his office with a worried look on his face. He went to one of his maids and I thought I heard him order her to bring something to drink to restore the messenger and then he hoisted himself onto a small stage so everyone could see and hear him.

"Listen" he asked aloud and the room became even quieter. "There was a terrible accident in the dungeon called Dire Tombs."

I gasped and my gaze turned to Wil, who in turn had turned to me.

"The party exploring the branch discovered by adventurer Brald Landon came across an S-class mana beast."

The room, understandably, exploded into a cacophony of people trying to talk over each other. This was unheard of, it made no sense for a mana beast of that level to settle in that type of dungeon.

"So there is an S-class mana beast in the Dire Tombs?" one of the waitresses asked, understandably scared. The barrier protecting the area was solid but it would never withstand the attack of such a powerful beast if it came out of the dungeon and attacked it.

"Rest assured. The creature in question was killed by the adventurer known as Note."

The chatter became even more excited and confused. An S-class mana beast had untold power, enough to be considered a walking calamity. How had an A-class adventurer defeated him? Of course, I for one knew that ranks didn't always correspond to actual levels of power. This however...

While I was thinking this thought another struck me and I stood up.

"Are there any survivors" I asked, with a hint of panic.

"From what I was told, in addition to Note, those who survived were Jasmine Flamesworth, Lucas Wykes, Samantha Tempest and Elijah Knight. The adventurers Brald Landon, Reginald Bastion, Kriol Masser and Oliver Hemmbet instead died."

I let out a sigh of relief. Her grandmother was very good friends with mine and I went on a few missions with her while I was still with my aunt and even though I didn't know her that well I was happy she was still alive.

"The Adventurers' Guild has decided on the spot to create an investigation team. All adventurers of class A or higher are requested to participate, the Guild is offering a reward of fifty gold pieces" he announced.

Both Wil and I headed towards Vadim, who had clearly pinned a freshly printed piece of paper on the bulletin board. There were only a handful who got involved, and from their mana signatures I deduced that none of them were likely to rise above class A.

We both signed the paper, but then we went directly to the owner of the place to speak one-on-one.

"Did she tell you anything about the conditions of the other adventurers?" I asked him.

"Unfortunately I don't know anything other than they took everyone to a safe place to treat them."

"Hey, don't cut me off!" someone exclaimed.

The man who had spoken was almost as tall as Wil but twice as wide. In front of him a female figure, her features partially obscured by her emerald green hood, was writing her name without caring much about what she was saying.

"I'm talking to you" he insisted.

"I didn't cut you off and anyway the mission doesn't have a limit on participants so it doesn't matter who goes first or later" the woman said in a crystal clear voice.

"Yes you are. I was walking forward and you came out in front of me."

"Eat less, so your belly won't block your vision further."

"What did you say?"

I felt the man's mana signiature flare but he barely managed to move before he found a long thin blade pointed at his neck and a dagger far below, beyond the curve of his belly.

I felt my face being touched by a gust of wind that blew out her hood, revealing for a few moments the harmonious features and smooth skin that contrasted with the ferocious response. Hazel eyes framed by long lashes were fixed on the large man with an expression that said: 'Try it.'

"Hey hey, not in my place! If you have something to solve, take it out" the owner of the inn was quick to intervene.

The woman put her weapons away and the man took a few awkward steps back.

"Looks like someone interesting will be joining" Wil commented as he watched with interest as the woman walked past us and out the door.

Ignoring him, I turned to Vadim.

"We are currently without mounts. Can you provide us with some?"

"Okay but then you have to send them back to me."