Capitolo 4
Questa è una fanfiction di larrylarrylarry12 che mi ha gentilmente concesso di tradurre, tutti i diritti e complimenti sono riservati a lei.
Capitolo 4
Louis si mise seduto sul divano di casa Styles, con una matita in mano e l'album da disegno sulle gambe. Harry era in camera sua, a fare solo Dio sa cosa, mentre Louis disegnava capelli ricci e occhi smeraldo.
Louis sapeva che era rischioso disegnare il ragazzo dai capelli ricci che era al piano superiore, ma lui aveva bisogno di disegnare l'espressione di Harry quando Louis gli ha detto che era gay. Harry non era arrabbiato o sorpreso. Era una delle tante espressioni che Louis non aveva visto prima. Quando Louis gliel'ha detto, ad Harry luccicavano gli occhi. Quasi come fosse stato bastonato. Louis non poteva mettere ancora il dito nella piaga, ma c'era qualcosa in Harry...qualcosa di intrigante.
Un rumore dal piano superiore spaventò Louis facendogli disegnare una linea per tutta la pagina. Si maledì per aver rovinato il disegno prima di guardare le scale. Cosa stava facendo quel ragazzo?
"Harry?"chiamò Louis, mentre saliva le scale in cerca del danno, "Stai bene?"
"Merda."Louis sentì Harry imprecare dalla sua stanza.
"Harry?" bussò, "Va tutto bene lì?"
"S-si, tutto bene." rispose, prima di imprecare di nuovo.
"Sto entrando" disse Louis mentre afferrava la maniglia della porta.
"No!" disse improvvisamente Harry, "Sto bene. N-Non c'è bisogno di entrare."
"Sicuro?"
"Vattene, Louis!"urlò Harry.
Louis, fu preso alla sprovvista dal cambiamento di tono di Harry, ma lo ascoltò e se ne andò. Lasciò solo il ragazzo e si diresse verso il piano inferiore. Poche cose sapeva Louis, mentre cercava di cancellare la linea sul suo lavoro, Harry cercava di fermare il sangue dai suoi polsi.
Harry aveva evidentemente tagliato troppo in profondità e per il dolore spostò il suo braccio, rompendo la lampada in pezzi. Quando Harry sentì Louis chiamarlo, maledì se stesso per essere stato cosi avventato. Ma lui aveva bisogno di sollievo. Si era sentito cosi male per quello che era accaduto nella macchina e per quello che aveva fatto a Liam e Niall. Harry ci stava male male...tutto il tempo.
Quando Louis sentì dei passi venire giù dalle scale un pò di tempo dopo, chiuse rapidamente l'album dei disegni e tornò a vedere la TV mentre Harry entrava nella stanza.
"Cosa stai guardando?" chiese Harry, tirando le maniche più in basso delle sue braccia mentre si sedeva vicino a Louis.
Louis fece spallucce, "Qualche spettacolo"
Harry guardava la TV mentre Louis lo guardava di nascosto. Voleva chiedergli cosa fosse successo prima, ma poi ci ripensò.
"Tua madre non sarà a casa fino a tardi," iniziò Louis, "Che ne dici di un thè?"
Harry sospirò e fece spallucce.
"Ci sta molto a casa?" chiese Louis, notando la triste espressione di Harry al nominare della madre.
"No." mormorò Harry, "non c'è"
Louis sa che ha toccato un tasto dolente.
"E tuo padre?"
"Non è mio padre."
"Okay, patrigno."
"No!"disse Harry duramente, "Lui non è mio padre, nemmeno il mio patrigno, lui non sarà mai niente per me e basta."
"Okay." Louis fece marcia indietro, guardando da tutt'altra parte
"Pizza" borbottò Harry.
Louis aggrottò le sopracciglia.
"Voglio la pizza per cena."spiegò.
Louis prese un secondo per registrare il concetto prima di annuire, si alzò e tirò fuori il suo cellulare per poi ordinare.
Mentre Louis ordinava il cibo, Harry sospirava e crollava pesantemente sul resto del divano.
"Ouch."Harry gemette quando la sua testa colpì qualcosa di duro.
Si alzò e guardò lo stupido oggetto che aveva colpito la sua testa. Harry si accigliò quando vide un libro sul divano. Beh, non un libro ma un album.
Le dita di Harry corsero sulla copertina, studiandola, ma mentre stava per aprirlo, sentì improvvisamente la voce Louis.
"No!" urlò, saltando sul divano e prendendo il giornale dalle lunghe e affusolate dita di Harry.
Harry guardò Louis confuso mentre rimaneva aggrappato al suo album.
"Volevo dire, non guardarlo..." provò a dire Louis
"Perchè?" chiese Harry, alzandosi in piedi.
"Perchè..."
"Perchè...?" Chiese Harry, avvicinandosi a Louis lentamente.
"Perchè è privato." disse Louis.
"Cosa? Hai delle foto porno o qualcosa di simile lì?"
"No!" sbottò Louis.
"Certo, non ci sono." ammiccò Harry mentre si buttava sul divano di nuovo. "Meglio se non lo lasci di nuovo in giro o sarò costretto a vedere cosa nascondi di tanto segreto là" sogghignò Harry appena raggiunse il telecomando.
Louis fece una risata nervosa prima di sedersi vicino al ragazzo che aveva appena ritratto pochi momenti prima.
"Ehy, Louis?" chiese Harry mentre iniziava a mangiare la pizza che era appena arrivata.
"Si?" domandò Louis mentre prese una fetta di pizza al formaggio.
"Come hai fatto-" si fermò Harry.
"Come ho fatto cosa?" chiese Louis, prestando poca attenzione a quello che diceva Harry, mentre guardava la tv.
"Niente." disse Harry, sviando la questione.
"No, dimmi." disse Louis, girando la faccia verso l'altro ragazzo.
Harry sospirò, "Come hai fatto a capire di essere quello che sei...sai...hai capito cosa?"
"Gay?"
Harry annuì.
Louis fece spallucce, "Diciamo che ho sempre sentito di essere diverso, ma l'ho capito definitivamente quando ho baciato una ragazza chiamata, Emily Channing, a una festa e non mi è piaciuto."
"Che ne sai che non era solo quella ragazza che non ti piaceva?"
"Perchè ho baciato suo fratello e mi è piaciuto" spiegò Louis.
"Oh."
"Già , ma perchè me lo chiedi?Pensi di essere-"
"No! No,no. Sono etero. Etero come una matita."* rise nervosamente Harry
"Già ." disse Louis, fissando attentamente il ragazzo riccio.
"Cosa?" chiese Harry
"Niente." replicò Louis, ritornando a guardare la tv.
"Okay, ipoteticamente, se non si è sicuri," iniziò Harry, "Come lo scopriresti?Se lo sei o meno."
Louis scrollò le spalle, "Beh, si potrebbero guardare dei porno gay o lesbo e vedere quali si preferiscono o si potrebbe..."
"Si potrebbe cosa?"
"Fare ciò che ho fatto."
"Dici, baciare una ragazza e poi un ragazzo?"
"Si, e vedi quale ti è piaciuto di più."
"Okay." disse Harry, "Beh, ho già baciato delle ragazze prima..."
"E..."
"Sono state brave, niente di spettacolare ma brave."
"Okay, beh questo è un inizio. Ora hai solo bisogno di baciare un ragazzo e poi sarai sicuro."
"Problema."disse Harry.
"Quale?"
"Non conosco nessun ragazzo che potrei baciare. Cioè, i miei amici sono tutti etero, e gli unici due gay stanno insieme ed è inopportuno baciarli." spiegò Harry.
"Allora, perchè non vai ad una festa a caso, trovi dei ragazzi e li baci."
"Oppure potresti baciarmi tu." disse Harry.
Il fiato di Louis gli si bloccò in gola, e iniziò a strozzarsi con il suo boccone di pizza.
"Cosa?!" smise di strozzarsi
"Baciami."
"No!" gracchiò Louis.
"Andiamo, è solo un esperimento. Solo per vedere se lo sono o no. Per favore Louis. Te lo dirò se lo sarà o meno." lo pregò Harry.
"Non posso." disse Louis, "Sono il tuo babysitter, e tu sei un sedicenne! È sbagliato!?"
"Andiamo Louis! È solo un bacetto! Per favore, Louis. L-lo voglio sapere!" lo implorò Harry.
Louis si accigliò, "Sei veramente confuso, non è vero?".
"Non sai quanto." mormorò Harry, "Ti prego."
"Okay, ma lo sto facendo per aiutarti."
"Okay." disse Harry.
Louis si protese in avanti insieme a Harry. Le loro labbra si incontrarono in un impacciato e insicuro bacio. Harry non aveva idea di cosa stava facendo, Louis si posizionò meglio e afferrò le guance di Harry con fermezza, mentre lo metteva in una posizione più comoda. Iniziò a persuadere gentilmente Harry muovendo le sue labbra lentamente su quelle carnose di Harry. Ad Harry ci sono voluti diversi secondi per muovere le sue labbra al ritmo di quelle di Louis.
Le labbra di Louis non erano soffici come quelle delle ragazze, ma Harry non lo trovò sgradevole. Infatti, lo trovò molto meglio. Ha sempre saputo di essere gay, ma questo lo ha confermato. Harry Styles si è definito gay.
"Allora? Qual'è il verdetto?"chiese Louis, una volta che si fu spostato.
"Non gay." mentì Harry.
Quando Harry si allontanò da Louis, vide un lampo di disappunto nei suoi occhi, ma appena lo vide sparì, e ritornarono a mangiare in silenzio.
-Cazzo.- pensò Harry -Credo che mi piaccia il mio babysitter.-
*Gioco di parole tra straight che significa sia "etero" sia "dritto", quindi la frase è: I'm straight, straight as a pencil.
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