6.2
Paolino POV
"OMMIODDIO"
Sentii il rumore della porta che si chiudeva, per poi trovarmi davanti Melania completamente fradicia.
"Ilenia mi ha tirato un gavettone. Anzi, un pacco di gavettoni. Pieni." si guardò i vestiti "Vado a cambiarmi."
Posai l'Mp3 ed uscii fuori.
"Arriva!"
Mi girai, e mi arrivò un gavettone in faccia.
"...Bene." Dissi.
Mentre erano tutti in piena guerra, tutti bagnati, di sicuro meno di Melania, sentii il campanello suonare, per poi vedere tutti immobilizzati.
In particolare mi soffermai su Simone in aria per schivare un gavettone e Samuele con la faccia quasi per terra.
Poi mi resi conto di essere immobilizzato pure io.
"Vado io!" Urlò Melania, per poi uscire da casa.
"Perchè siete immobili?" Chiese.
"Apri e basta." Le urlai.
"...Oh." Sentii dire.
Era Anna.
Vidi in lontananza Melania con due figure.
Harry e Wess.
Che cosa facevano qui?
"Ciao a tutti!" Sorrise Wess.
"Ah aspettate."
Harry lanciò il controincantesimo, tranne per Samuele che venne rilasciato dopo essere stato sistemato.
"Vi dobbiamo parlare."
Ci avvisò Wess.
***
"E quindi...siamo di nuovo in pericolo se uno dei due scappa."
Osservò Anna.
"E dimmi Harry...perchè hai accettato?" Chiese Gabriele.
"Fa parte della storia."
Detto questo, Harry si smaterializzò.
"Ma che ha?" Chiese Dario.
"Non ne ho idea. Ultimamente è strano. Comunque...direi di cominciare dai 'personaggi secondari' della storia."
Disse Wess per poi indicare me, Ilenia, Denise e Alessia.
"Beh...non ammazzatevi per vedere chi deve cominciare." avvertì Wess "Io resterò qui per qualche giorno." Continuò.
***
Capitolo 1: Paolino racconta la storia.
《In realtà io volevo prendere un gelato. Ero in vacanza a Londra, con Ilenia, Denise e Alessia.
Eravamo praticamente arrivati, quando io ebbi un'allucinazione. Vidi una gelateria ancora più vicina, allora andai in questo vicolo, in realtà un vicolo sperduto, neanche era disegnato sulla mappa di Londra.
Comunque, mi misi in fila, e arrivato al bancone un'ombra mi chiese cosa volevo. Non risposi in quel momento, perchè avevo troppa paura. Mi girai, e vidi altre tre ombre. Ognuna dietro una delle ragazze.
Mi rigirai, ma non vidi più la gelateria. Mi trovai davanti un'ombra, strana. Era diversa dalle altre. Aveva la faccia.
"Sono Will" mi disse, poi urlai. Urlai in preda al dolore, per essere stato preso.
Ogni giorno era una guerra, ma Will ebbe il sopravvento su di me.
Ogni giorno era un inferno.
Finchè non mi liberarono.
Mi sono pentito solo di avere ucciso.》
***
Ilenia POV
Non capivo perché scrivere questo diario.
Era inutile.
Capitolo 2: Ilenia racconta la storia.
《Se c'era un motivo per cui avere paura, era il fatto di vedere Paolino circondato di ombre.
Lui ci gridava "Attente guardatevi dietro!" "Scappate dalle ombre!" Ma in realtà lui ne era totalmente circondato.
Poi le ombre scomparirono.
O meglio, erano dentro di lui.
Era strana la faccenda. Era come se fosse un'illusione. Ma solo perchè Alessia non era realmente lì.
Capii della gravità della cosa, solo quando uscirono da Paolo delle scie nere. Che colpirono prima Denise, poi me.
Eravamo a suo servizio. Di Paolino, intendo. Ci chiedeva di uccidere persone. Anche se non volevo farlo, lo facevo. Perchè, solo perchè il demone mi aveva sopraffatto.
Dopo essere stata liberata dal demone, vidi le mie sorelle e mio fratello morire. Fu un duro colpo, ma Anna trattò con i re dell'Oltretomba e fece ritornare lei e tutti gli altri.》
***
Denise POV
Capitolo 3: Denise racconta la storia.
《Finalmente, dopo tanti anni, eravamo riusciti ad andare in vacanza a Londra. Fu un giorno stupendo. Fu, infatti.
Inutile raccontare che Paolino ci possedette, e che rimasimo sotto il suo controllo per tanto. Quel periodo era stato strano. Non volevo uccidere, ma trovavo piacere nel farlo.
Poi beh, sono morta. Diciamo per un brevissimo periodo, che mi ha permesso di conoscere i re dell'Oltretomba. Siamo stati salvati da Anna, ci ha fatto tornare in vita.》
***
Alessia POV
Capitolo 4: Alessia racconta la storia.
《Non sapevo cosa stesse succedendo. Mi ritrovai in una grotta. Con luci rosse e un fiumicello verde. Capii dopo che era una fogna. Mi stancavo a sentire tutti quei ordini, infatti ogni volta che mi mandavano in missione, ne approfittavo per scappare da quella monotonia.
Durante la guerra, venni uccisa, ma non ricordo cosa succedette. So solo che ora sono qui, al sicuro.》
Consegnai il diario a Wess.
"Avanti il prossimo." Dissi.
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