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Capitolo 43

CAPITOLO 43: Ultimi attimi.

Sentivo la potenza, la forza scorrere in me. Guardavo le mie mani, con tutta quella fiamma bianca, e rimanevo, ogni secondo sempre più incredulo. Una luce si accese sul mio petto, il marchio del prescelto si era accesso. Emanava una luce bianca intensissima. Anche quello di Erick si era accesso, emanando però una luce viola, oscura, forse, per simboleggiare che il Salvatore e i distruttore si erano incontrati finalmente.

"Sento.. Il potere" dissi, mentre chiudevo le mie mani in un pugno e scatenavo la mia nuova potenza. La terra si stava alzando in un potente tifone, dei fulmini cadevano a pochi metri da me, fulmini di colori bianchi. "MI SENTO POTENTISSIMO!!!" gridai io, in preda all'eccitazione del momento. Tirai un'occhiata a Erick, un'occhiata oscura, vendicativa... Già, in quel preciso momento avevo capito che ero diventato un vendicatore... Il mio solo scopo di vita era vendicare la morte di Yuno, insieme a tutte le persone innocenti uccisi, a causa del suo gesto di egoismo. Notai che Erick stava, una volta tanto, tremando dalla paura. Aveva paura, glielo si leggeva negli occhi e anche nel suo più piccolo gesto. "Ahahaha... Hai paura... Erick? Guardati... Dovresti..." dissi io, non finendo la frase di proposito. "Vergognarti" conclusi io. Mentre mi mossi ad una velocità ancora più impressionante di quelle vecchie, in neanche un battito di ciglia, ero pressoché di fianco a lui. Sorridevo, mentre lui tremava. Mi mossi ancora. Quando mi spostavo, sembrava quasi che mi teletrasportassi, talmente ero veloce. Lasciavo dietro di me, una scia di fumo bianco, di fiamma. Andai a prendere la spada, nera come il sentimento che provavo in quel momento e iniziai a caricarmi al massimo per lo scontro finale.

"Aaaaaah!!!!". Gridavo, volevo vedere il mio limite, ma sembrava non ci fosse proprio, Erick rimaneva, ogni istante di più, sempre più immobile e terrorizzato: "Perché proprio adesso.. Non è possibile..." disse lui. "Arrivo Erick, preparati!" gli gridai io, mente caricavo le gambe, pronto a fare un balzo e tagliargli la testa con la spada. In neanche un millesimo di secondo ero lì, pronto a trafiggergli la testa con la spada, ma invece di concludere subito lo scontro, mi fermai esattamente quando la mia lama era pressochè attaccata al collo di Erick: "Agh" disse lui per il dolore fastidioso. Stava sudando, come non aveva mai fatto. "Forza Erick... Non volevi un degno avversario... Bene... Eccolo qui!" dissi io, mentre ritirai spada e me la appoggiai sulla mia spalla, come un vero duro.

Erick, sentivo dalla sua espressione che si stava arrabbiando un sacco, lo notavo dai suoi tic facciali e dagli occhi che diventavano sempre più oscuri. "Va bene, vuoi combattere al 100%? Combattiamo al 100%..." disse lui. Strinse i pugni sempre più forte, in attesa di caricarsi al massimo, per poi scaricare tutta la potenza in un solo momento. Vedevo delle scintille uscire dal suo corpo, scintille di energia statica di un colore viola. Però... Notavo qualcosa di strano, notavo che, dalla sua schiena, stavano uscendo due robe strano. Vedevo proprio che dalle scapole, si stavano formando dei bozzoli. "Ma cosa...?" dissi io, ma proprio quando dissi questo, dalla schiena, si erano formate delle ali. Ali gigantesce, nere.. Da demone. Ali che, aperte, erano il doppio del suo busto.

"Bene Kyle.. Volevi combattere così tanto... Bene, preparati... Aaah!" disse Erick, che si era buttato addosso a me. Dalla sua mano si creò una lama, sembrava quasi una spada oscura. Sollevai la mia spada, per parare quell'attacco, ma la sua lama passò attraverso la mia. La schivai per una frazione di secondo, muovendo quel poco la testa. "Ma come hai fatto?" chiesi io. Sorrise. Poi mi disse: "Eh eh eh.. La mia lama, è una lama creata dal mio potere, non ha sostanza, non ha solidità, e quindi, basta che io pensi di voler trapassare qualcosa per farlo...". "Grr" gli ringhiai e mi catapultai addosso a lui. Avevamo una velocità incredibile, ci scontravano ad una velocità incredibile. La mia lama non riusciva nemmeno a toccarlo, però nemmeno la sua riusciva a toccarmi. Eravamo praticamente alla pari. Altro scontro in aria, sentivo che la mia spada questa volta, era messa male, era in difficoltà, lo sentivo grazie a delle strane vibrazioni sul manico, così, in fretta e furia, feci scivolare la mia lama sulla sua e lo colpì con un pugno in piena faccia. Non se lo aspettava, infatti venne scaraventato per terra. Lanciai la spada dietro di me e misi le mani davanti a me, una allo specchio dell'altra. Dalle mie mani, si stava formando una luce intensissima, una luce bianca che quasi mi accecava. Stavo trasferendo tutte le mie forze sui palmi delle mie mani, volevo scagliare un colpo a Erick, adesso che era a terra. "Forza... Forza... Andiamo!" dissi io, mentre mi sforzavo nel caricare il colpo. Erick si rialzò proprio mentre si stava formando il mio attacco. "Arrivo Kyle ... HAHAHAHA" gridò lui. Si stava avvicinando a super velocità. Il tempo si fermò proprio quando Erick era a pochi metri da me, ed io avevo pressoché finito di caricare l'attacco. Erick davanti a me, aveva uno sguardo assetato di sangue, sorriso malvagio stampato in faccia. Non so come feci, si muoveva veramente ad una velocità allucinante, credevo di non riuscire a fare un contrattacco, invece feci una mezza piroetta, e scaricai tutta la potenza accumulata nelle mani addosso a Erick, sulla sua schiena.

Fulmini, lingue di fuoco si erano formate sulla schiena di Erick, esattamente sulla parte colpita. Gridava dal dolore, però era ancora in piedi, così, gli tirai una ginocchiata in piena pancia, giusto per non farlo respirare alcuni secondi, e quindi cercare di immobilizzarlo, per poi tirargli un pugno in piena potenza in in faccia. Sentivo la potenza che dal mio pugno, si trasferiva sulla sua faccia. Tutta la mia rabbia e il mio dolore per la morte di Yuno si erano unite in quel pugno. Appena partì, vidi gocce di sangue restare ferme, come immobili, sangue non più rosso, ma nero.

Polvere ovunque. Non riuscivo a vedere niente, ma cosa più importante di tutte, non riuscivo ne a sentire ne a vedere Erick, il mio acerrimo nemico. Avevo male ovunque, il mio corpo non avrebbe retto ancora per tanto a questi livelli, tremavo, perfino, dall'enorme sforzo che avevo prodotto. Sembrava di avere il parkinson, le mie mani non stavano ferme, erano la parte messa peggio. Già, le mie mani, le mani con cui ho scagliato Erick per terra. Notai una cosa fuoriuscire da esse, un liquido bianco, piuttosto denso... Lo assaggiai e notai che aveva un gusto strano, un gusto che avevo già in bocca: sangue!! Il mio sangue si era tramutato come quello di Erick, da rosso, il mio, era diventato bianco, mentre il suo era nero. "Che cosa strana.. Mpf" commentai io.

Il polverone si era dissolto, osservai le macerie in cui avevo scaraventato Erick: non si muoveva niente. Sembrava finita, questa volta per davvero. Mi appoggiai al suolo, mi avvicinai alle macerie, ma niente, sembrava che fosse davvero finita. Mi girai dalla parte opposta e non appena feci qualche passo all'indietro, uscì Erick dalle macerie, con molta fatica. "Tu!? Come hai osato!?" disse Erick, ma non appena concluse la frase, dovette mettersi la mano davanti alla bocca. Sputò tanto di quel sangue, era oramai al limite. "Preparati Erick..." dissi io, mentre caricavo le mie ultime forze in un ultimo e potente raggio: "QUESTO È IL MIO COLPO FINALEEE!!!"continuai io e proprio mentre lo dicevo, dalla mia mano, si formò il raggio. Stava per partire, Erick era sulle ginocchia, non riusciva a muoversi, ma il raggio al posto di partire si ritirò. "Ma cosa...? Aaaah" dissi io. Un forte dolo mi aveva colpito, un dolore che mi stava ammazzando. Mi misi in ginocchio e sputai tanto di quel sangue per terra. Persi tutta la fiamma bianca che, prima di scomparire del tutto, era diventata rossa. Sentivo un dolore atroce, come una scarica di pugni in tutto il corpo. Caddi dalle ginocchia, al suolo completamente: "Non riesco a muovermi!" dissi io con la voce che stava scomparendo. "Alla fine hai ceduto eh.. " disse Erick, mente si avvicinava a gran fatica a me. Poi aggiunse ancora: "Mi sento buono... Dato che sono anch'io sulle gambe, nn mi va di ucciderti in questo modo, per cui.. Ti lascerò vivere... Migliora.. E ci scontreremo molto presto... Kyle a presto HAHAHAHAHAH" disse ancora lui, che con un colpo d'ala, scomparve dalla mia vista. "Eh eh eh.. A preso" dissi io con le mie ultime forze, prima di chiudere gli occhi e svenire.

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