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Capitolo 19

CAPITOLO 19: La prova (parte 2).

Il mio unico compito era sopravvivere, non c'erano ne ma ne se, questo era ciò che c'era scritto su quella lettera. O soppravivevo, oppure morivo per mano di quei mostri assurdi. Stavano arrivando, riuscivo a vedere le loro ombre in lontananza, per non parlare del loro odore nauseante che si sentiva lontano un miglio, ma ero pronto, stavo iniziando a tremare e a sudare sangue a dirla tutta, ma poco mi importava, l'unica cosa che mi passava veramente per la testa era di ritornare sano e salvo a casa e rivedere Yuno.

Gli zombi si stavano avvicinando a gran velocità,forse perché stavano iniziando a sentire il mio odore, perché, avevamo scoperto qualche giorno prima che loro avevano un'olfatto molto superiore al nostro: "Oh cazzo... Sono fottuto se non trovo una strategia per pararmi il culo!" dissi tra me e me. Mi allontanai dalla macchina, correvo dalla parte opposta, ci saranno stati circa 1 kilometro, massimo due di distanza tra me e loro. Mentre correvo per salvarmi, vidi sempre più vicino una casa abbandonata. Era una catapecchia, cadeva a pezzi, aveva i vetri rotti ma era forse l'unica chance di salvezza.

Ero stremato, non riuscivo a vedere la fine. Non ero più abituato a correrecome un bambino, mi girai un attimo dietro, per controllare la situazione, ma vidì che non c'era nessuno. Mi rigirai verso la casa e... Uno zombi mi attaccò da davanti: "Aiutooooo!!" urlai io, alzai l'arma senza neanche rendermene conto e iniziai a sparare a raffica. Lo zombi morì all'istante. Avevo sprecato un intero caricatore solo per uno di essi. "Devo calmarmi cazzo, non posso sprecare una 20ina di colpi solo per uno" dissi di nuovo tra me e me. Le mie mani sudavano un sacco, ero terrorizzato, non solo per questa cosa, ma anche perche in mano avevo un'arma pericolosa, ed io non ne avevo mai avuta una in mano mia, e poi dopo quello che era successo a mia moglie avevo deciso che mai e poi mai avrei tenuto un arma in mano.

Raggiunsi quella casa dopo un ultimo scatto. Ma dentro si trovavano altri zombi. La casa era una villetta con un piano sopra. Si trovavano 3 zombi, uno all'interno della cucina, nel piano di sotto, due sopra che gironzolavano. Probabilmente era una famiglia uccisa, stroncata per colpa di Erick. Uccisi in maniera silenziosa lo zombi sotto, o meglio, la "zomba", perchè era una femmina, penso che fosse stata la moglie, la donna della casa, andando dietro di lei e accoltellandola alle spalle. Ero ricoperto di sangue ovunque e sentivo il suo odore dappertutto sul mio corpo. La prima cosa che mi apparve all'occhio, apparte l'odore suo, era l'odore del suo sangue, era un odore ancora più nauseante e anche il colore che non era rosso, ma era di un colore violastro, senza contare che era pure appiccicoso. "Che schifo!" bisbigliai da solo. Mi avvicinai a uno dei due sopra sempre in maniera silenziosa, ma mi scoprì, e chiamò l altro. L'altro era il ragazzo/bambino che si trovava nella casa, per l'altezza di esso, avrà avuto all'incirca 12 anni. In meno di 3 secondi avevo i due zombi davanti, presi il mitra, pronto per fare fuoco, ma uno dei due mi salto addosso atterrandomi. Avevo uno zombi sopra di me, non avevo la forza per toglierlo e per salvarmi. "sono spacciato" pensai, ma .. Successe qualcosa. Mi ricaricai di una forza strana: "Aspetta un momento.. Ma questa.. E la stessa forza che ho usato nel bunker..." pensai, con le pupille dilatate al massimo. Avevo una forza impressionante, mi alzai e scagliai lo zombi contro l'altro, erano per terra entrambi, poi alzai il braccio sinistro, aprì la mano e scagliai un raggio infuocato. Quello stesso raggio che avevo scagliato nel laboratorio. Inutile dire che non ci fu speranza, ridussi quei due in cenere e bruciai, o meglio, distrussi parte della casa.

Uscì dalla casa. Era piena di zombi all'esterno, si erano riuniti per il frastuono dell'esplosione e per il grido d aiuto di uno dei due penso. Ero solo, circondato, ma avevo questa forza che mi dava sicurezza. I miei occhi, colmi di rabbia e dolore si erano come infuocati, avevo dentro agli occhi un ardore e un fuoco che non pensavo di avere. Ero determinato più che mai nel sopravvivere. "Io sppraviverò, non importa cosa devo fare per realizzare questo scopo, ma io vi sterminerò tutti" dissi a loro. Questi, forse capendo ciò che avevo detto mi attaccarono in gruppo, ma ero molto più veloce di loro e li evitai, presi l arma che avevo e iniziai a farli fuori a colpi di mitragliate in testa. Ero molto più veloce di loro, non grazie alle mia grandi abilita da atleta, per così dire, ma solo grazie a quell'energia che non avevo intenzione di usare, o almeno non ancora.

Finì e colpi, mi rimaneva solo il coltello, ma non sapevo bene come si usava, cosi decisi che per i "pochi" zombi rimanenti volevo usare questi miei poteri, volevo iniziare a sfruttarli. Ma purtroppo, come mi era gia capitato, persi totalmente il controllo, ma non subito. Facendo con un salto mi alzai, ma non cadevo, sotto i miei piedi c'era una fiammata calda rossa che mi faceva rimanere li, statico. Poi alzai entrambe le mani in direzione degli zombi e da queste partirono una scarica di palle di fuoco. Non sapevo ancora bene quello che stavo facendo, stavo seguendo il mio istinto. Ero abbastanza consapevole, ma non ero io che stava facendo questo.

Nel frattempo, alla base Ale e Yuno stavano iniziando a preoccuparti, perche quegli zombi non erano i "loro" ma erano altri zombi. Non sapevano che fare e quindi decisero di venire a vedere come mi stavo comportando. Io, ero sempre più impegnato nella lotta, volevo iniziare a capirne di più di questi miei poteri, dato che riuscivo ad essere consapevole e decisi di attaccare uno zombi corpo a corpo. Qualcosa andò storto, lo zombi anticipo il mio destro infuocato sulla sua mascella e mi stese per terra. L'ardore di questo potere scomparve, ero ritornato normale, non sapevo che fare, ero senza forze, mi stava per uccidere, questo zombi si stava avvicinando a me, quando mori per un colpo alla testa. Mi girai subito, per vedere chi era stato, vidi Yuno che con una pistola era riuscita a stendere lo zombi, rimasi quasi senza parole e dalla mia bocca uscì un semplice: "Yuno?!". La mia testa stava scoppiando, non riuacivoa capire il perché si trovava lì, dopo tutto era una prova di sopravivenza.

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