CAPITOLO 18: La prova (parte 1)

Oramai ero dentro a questa società, non potevo più tirarmi indietro. Era come stare all'interno di una famiglia, tutti si prendevano cura l'uno dell'altro, tutti sarebbero disposti a morire per un compagno in difficoltà, questo si che vuol dire essere un gruppo. La cerimonia di inizializzazione, ovvero una "riunione" per entrare nel gruppo, stava iniziando: "Vuoi ti Kyle entrare a far parte di questa società per il puro scopo di riportare il mondo alla normalità?" mi chiese Alexander. La cerimonia si basava su un dire una frase determinata davanti a tutti i membri più importanti dentro al tendone gigantesco e al termine di esso ti davano un bracciale con sopra un simbolo, lo stesso bracciale e simbolo che aveva Yuno sul braccio destro. "Si, accetto, voglio riportare tutto com'era prima" dissi io davanti a tutti. "Benvenuto in mezzo a noi!" mi aspettavo un abbraccio o una stretta di mano, ma mi ritrovai senza neanche rendermene conto un pugno in mezzo alla pancia, ero rimasto secco, Alexander mi aveva colpito in piena pancia. Mi accasciai al suolo e svenni.

Al mio risveglio mi ritrovai in una macchina, un SUV per l'esattezza, nel deserto più totale. La macchina età ridotta malissimo, senza ruote, finestrini rotti, più che una macchina, di per se, era la carrozzeria dell'auto. Nella macchina mi trovavo da solo, appena riuscì a mettere a fuoco, vidi subito sul bancone una lettere. Era scritta da Ale: "Quel bastardo, sapevo che non potevo fidarmi di lui!!" dissi tra me e me. Aprì la busta e iniziaia leggere: "Caro Kyle, lo so, ti sembrerà strano tutto questo, so che mi starai insultando,ma tutto questo e solo perché abbiamo bisogno di una tua conferma. Adesso ti trovi in mezzo al deserto, ma non sei solo, con te si trovano all'incirca un centinaio di zombi". Letta questa sola parola iniziai a degluttire, in modo nervoso, avevo paura, stavo iniziando a sudare per il terrore, alzai lo sguardo fuori dalla macchina per vedere il paesaggio e gli eventuali pericoli, ma niente ero completamente solo all'apparenza, più che un luogo di terrore, mi sembrava, all'apparenza un posto abbastanza carino.

Ricominciai a leggere "Non puoi usare la macchina, è rotta, il tuo obbiettivo è sopravvivere all'ondata che arriverà tra un ora all'incirca, l'attireremo noi e tu, con qualsiasi mezzo a tua disposiozione, devi resistere almeno un giorno da solo. Puoi scegliere tre opzioni, e noi tra queste 3 dovremo scegliere il compito in cui verrai assegnato: scappa, combatti oppure muori.

Ti daremo, ovviamente la possibilità di combattere. Se guardi nel bagaiaio della macchina troverai due armi più vari caricatori, per un totale di 1000 colpi. Cerca di soppravvivere, abbiamo bisogno di te, Kyle". "Perché tutto questo" pensavo io, ma dentro alla busta c'era un atto foglio, era molto piccolo, tutti piegato su più forti, lo aprì e dalla scrittura capì che era stato scritto da Yuno: "Fai attenzione Kyle, non strafare, questa è solo una prova per valutare la tua forza in un combattimento. So che puoi farcela, sopravvivi e combatti, me lo hai dimostrato. Fatti coraggio. La tua Yuno". "Quindi tutto questo sarà solo una stupida prova? Perché tutto questo, non si fidano delle mie capacità?" pensavo io.. Poi, ricordai che nessuno, eccetto Yuno, sapeva dei nostri poteri.

Alzai lo sguardo, iniziavo a vedere delle ombre in lontananza: "Oh cazzo, sono gia qui?!" scesi dalla macchina, apri il bagagliaio e presi le armi che trovavo. C'era un coltello da combattimento, sarà stato lungo una ventina di centimetri, e un mitra, come modello se non erro era un UMP 45.

Il mio unico scopo era sopravvivere, prova oppure non prova, dovevo farlo e dimostrare a tutti quanto valgo, per me stesso, ma soprattutto per lei, la mia adorata Yuno