Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 12

Capitolo 12

-Verso la via d’uscita-

Rimanemmo abbracciati per un bel po’ di tempo, non riuscivo a sentirmi in colpa e a piangere. Stavo male soprattutto per quello che mi aveva detto,ovvero che aveva avuto paura di perdermi. Ma in quel momento solo una domanda mi saltava in mente: “Come diavolo ho fatto?”. Quando quell’immenso abbracciò finì, Yuno mi anticipò e mi chiese di scatto, come avrebbe fatto un bambino spinto dalla curiosità: “Kyle… come diavolo hai fatto?”,  io, non sapendo la risposta, non potevo dirgli cose false, e quindi gli risposi in modo franco e schietto: “Io.. non lo so.. non so nemmeno come mi ero ridotto, l’unica cosa che ricordo molto, anzi, moltissimo bene era la rabbia e la ferocia che provavo in quell’istante…” mi interruppi un atimo per riprendere fiato e per riordinarmi le idee, poi ripresi: “Ricordo solo che più andavo avanti a colpirli, più mi sentivo potente”. Yuno rimese senza parole, era ancora terrorizzata da quello che mi era successo poco prima, dalla mia trasformazione in quel mostro.

“Dobbiamo iniziare ad andare, non possiamo stare qui fermi per tutto questo tempo” disse Yuno con ancora qualche tocco di terrore sulla sua voce, io gli risposi di tutta botta: “Hai perfettamente ragione, dobiamo andare via”. Lei, vedendo le mie difficoltà nell’alzarmi da per terra, mi aiutò ad alzarmi e persino nel camminare “Com’è possibile che quella fiammata uscita dalla mia mano mi abbia prosciugato tutta questa energia?” pensai io guardando la mia mano che, pur avendo lanciato quella fiammata, era perfettamente intatta, non avevo neanche un piccolo graffio sopra ad essa.

“Yuno, potresti spiegarmi, da terza persoma, quello che è uscito dalla mia mano poco fa?” dissi io mentre andavamo avanti, con lo sguardo perso completamente nella mano con la quale avevo fatto uscire quella fiammata, lei rispose con un modo con la quale non sapeva tanto spiegarsi: “Non lo so Kyle, è quasi impossibile da spiegare ciò che hai fatto uscire dalla mano” sospirò un momento, poi riprese: “l’unica cosa che so di per certo è che era un enorme fiamma, sembravi quasi un lanciafiamme in versione umana, e, quella fiamma era molto calda e intensa. Questo è tutto ciò che posso dirti e di cui ne sono sicura”.

Il silenzio fra di noi riprese, ne io ne lei volevamo parlare né di questo, né di altro, volevamo uscire e basta, questom era tutto ciò che volevamo.

Sembrava così facile uscire, c’era un silenzio tombale in questo posto: “Sembra che tutti i problemi siano finiti” dissi io, ma proprio in quell’istante, uno stranissimo rumore stava arrivando da davanti e anoi, e per qualche altro caso strano, quello stranissimo rumore, si trasformò in un applauso, ma un’applauso di gusto, come se avessimo vinto la coppa del mondo o una roba del genere. “Non ti muovere, rimani qui, ci penso io a vedere cos’è questo rumore” dissi io con un terrore e un’angoscia negli occhi che nessuno poteva immaginare di vedere in una persona, ma anche un pizzico di curiosità. Lei mi tirò un’occhiataccia e mi rispose persino con un tono molto alto, quasi come fossi un bambino che faceva arrabbiare sua madre: “Stai scherzando vero!? Sei in condizioni pessime per combattere.. lo sai vero? Qualsiasi cosa esca fuori da lì non hai la benche minima speranza di uscirne vivo, lo vuoi capire?” era davvero arrabbiata, dal suo sguardo riuscivo a capire molte cose, soprattutto a quanto ci teneva a me “questa volta, tocca a me proteggerti anche a costo della mia vita stessa. Quindi, stai lì fermo dietro di me e non ti muovere!” Ero terrorizzato, stanco, ma non potevo far combattere Yuno, sapevo quanto ci teneva a me, ma anche per me lei significava molto, non so come, ma in qualche maniera significava molto, così le dissi: “MUOVITI YUNO, NON STO SCHERZANDO, VIENI DIETRO DI ME E NON FIATARE!”, ero terrorizzato, ma anche pieno di rabbia, perché la cosa che odiavo più di tutte era venire considerato come un bambino. Lei ne fu terrorizata dalla mia espressione, espressione che stava diventando di nuovo cattiva, nel frattempo quegli applausi provenire da davanti a noi, si stavano facendo sempre più intensi e più forti.

Più il tempo passava, più vedevamo un ombra uscire dal buio davanti a noi, fino a formare un’ombra che dava l’impressione di qualcuno che avevo già visto: era l’astronauta, quel pazzo. Era normale, non si era trasformato in uno zombie, era strana come cosa, perché non si era trasformato?

“Wow… sono davvero contento di vedervi sani e salvi, grazie a voi due, adesso posso sperimentale l’effetto del mio lavoro su di voi ahahahahah” disse l’astronauta con un aria superiore, si sentiva il più forte lì dentro, ma non aveva fatto i conti con me, anche se non sapevo come controllarmi. Si avvicinarono a lui altre 4 persone, ma queste non erano persone “normali”, ma erano degli zombi: “Perché non lo attaccano, è impossibile controllare questi cosi” pensai immediatamente. I nostri occhi erano stracolmi di domande e di perché, non riuscivamo a crederci che si potessero controllare quei cosi. Sentimmo dei passi provenirci da dietro di noi, ci girammo e notammo che 3 zombi si erano piazzati dietro noi: eravamo circondati, 4, senza contare quel pazzo e 3 dietro di noi, per un totale di 8 persone. Io ero stremato, senza forza forze, non riuscivo neanche a tirare su un braccio, nemmeno un singolo dito. L’astronauta disse, vedendoci in seria difficoltà: “Uccideteli tutti, voglio vederli ridotti in brandelli… FORZA, MUOVETEVI!!!”.

Appena quel pazzo smise di parlare, come dei cagnolini quegli zombi eseguirono il comando, e si scagliarono contro di me. Io, in tensione e impaurito, mi girai velocemente verso Yuno, che in quel momento stava tremando e gli feci un sorrisino diabolico, come se avessi un asso nella manica, ma non era cosi, e quel sorriso sulla mia faccia si trasformo in disperazione, seguito da una frase, ovvero: “Scusa Yuno, scusa se ti ho mandato alla morte, mi dispiace”.

Scoppiai a piangere improvvisamente, gli zombi erano a pochi metri da noi, Yuno era peggio di me, era ancora più terrorizzata del sottoscritto, ma soprattutto, non riusciva a credere che le nostre vite erano alla fine. Gli zombi arrivarono prima da Yuno, provarono a colpirla, lei non poteva più contrattacare. Io vidi la scena, le mie pupille si dilatarono a tal punto di non capirci più nulla, senza pensare alla conseguenze, con una velocità impressionante, mi scagliai davanti a Yuno, pronto a farmi massacrare dagli zombi. Mi graffiarono in pieno petto, ero tutto macchiato di sangue, caddi in ginocchio, il mio corpo non reggeva più, ma loro continuavano a colpirmi incessantemente, come se non ci fosse un domani. Mi stavano arando, ma, ebbi una visione, come una specie di sogno ad un certo punto, vedevo Yuno fatta a pezzi. “NO, NON GLIELO PERMETTERO MAI!”, la mia rabbia usci fuori questa volta come specie di esplosione. Fu una cosa dirompente, solo chi non era uno zombi rimase indenne, quindi il sottoscritto, Yuno e quel pazzo presumo. Gli zombi morirono immediatamente, appena l’onda d’urto li toccava. Avevo gli occhi rossi, ero quasi indemoniato, ma poi, tutto questo si trasformò in rabbia e subito dopo in stanchezza. Caddi a terra, stremato, senza più un vero briciolo di forza. Yuno cadde sotto di me, per evitare che mi faccia male. Ero esausto e con le poche forze che mi rimanevano gli dissi: “Ce l’ho fatta Yuno? Sono morti?”, lei mi rispose, con le lacrime che iniziavano a scendere, anche con la felicità di vedermi integro, sano e salvo, espressa con un bel sorriso, uno di quei sorrisi che faceva lei: “Si Kyle, sei stato fantastico, straordinario… Grazie per avermi salvata!”.

La sua faccia lacrimante dalla gioia si avvicinò piano piano alla mia, fino a quando le nostre labbra non furono abbastanza vicine per un bacio. Le nostre labbra erano in contatto. Fu il bacio più intenso, romantico che abbia mai dato, non me lo aspettavo, ma ero davvero felice di essere entrato nuovamente nel cuore di una persona. Quando il bacio finì, ci guardammo intensamente negli occhi, la sua faccia era piena di lacrime, non riuscivo a togliermi dalla testa quel bacio, appena quell’immagine scomparve dalla mia testa, il desiderio di un altro bacio si fece avanti, così, la presi per la nuca, mi alzai di quanto possibile, e la baciai di nuovo.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro