capitolo 30 " Dannazione, che figura di merda"
Carlos' p.o.v
Arriviamo a casa.
Per fortuna i ragazzi sono tutti nello studio di registrazione e io posso accompagnare Jessica nello scandinato e darle una coperta, dei vestiti puliti e qualcosa da stuzzicare.. non posso fare di più perché Logan continua a mandarmi messaggi alquanto minacciosi da parte di Gustavo.
Quello più spaventoso è:
Se quel cane di Carlos non viene entro 10 minuti lo rispedisco nel canile lassù.
È quel "lassù" a preoccuparmi.
Gustavo è un bravo manager ma..certe volte inquieta.
Più che manager si ritiene il capo branco, e noi.. noi siamo i suoi fedeli cani e se non ubbidiamo..so guai.
Io:"Jessica devo andare a lavoro,ci vediamo più tardi. Ti lascio il mio numero, per qualsiasi cosa chiamami ma ricorda di non lasciare mai questa stanza fin quando non te lo dico io."
Jessica:" sarà una cosa stressante per entrambi, lo sai?"
Io:"lo so, ma non ti avrei mai lasciato sola così conciata"
Jessica:"che lavoro fai?"
Io:" te lo spiego più tardi, tu intanto riposa, e non cercare di scappare."
Jessica:"mi conosci da poco e già ti sei fatto un'idea di me..sei bravo."
Accenno una smorfia e mi affretto ad uscire di casa e raggiungere i ragazzi in meno di 10 minuti..la vedo come una sfida impossibile perché lo studio di registrazione si trova a 30 minuti di macchina da qui.
Ma Carlitos non si lascia scoraggiare dagli imprevisti, Carlitos li affronta.
Così prendo il mio inseparabile e pericoloso skate e inizio a sfrecciare come un razzo.
Intanto prego di non essere investito da nessun pullman, macchina,treno o dai vecchietti sulle sedie a rotelle elettriche.. essi' perché anche loro sono un pericolo, considerando che quando avevo 10 anni rischiavo di restarci secco..
Non me lo sarei mai aspettato ma per fortuna sono arrivato giusto in tempo ma adesso mi sorge un dubbio: come avrei spiegato ai ragazzi il perché c'ho messo tanto tempo da mia zia o perché sono venuto con lo skate se prima ero a piedi?
Non feci in tempo a pensare la risposta adatta che Logan si avvicina e mi chiede esasperatamente:" amico ma dove diavolo sei stato?"
Io:" dda mmia zia.. sai come sono le zie no? Chiacchierano troppo, vogliono che tu assaggi tutto il cibo preparato.."
Logan:" questo lo fai anche se non si trattano di zie..ma non avevi lo skate quando ti abbiamo lasciato."
Io:"ma cosa dici Logan, si che lo avevo."
Logan:"no, posso giurare che non avevi lo skate. È vero James che non aveva lo skate?"
James:" e io che ne so? Ha di tutto nelle tasche, persino un prosciutto intero. Mica mi sorprendo che cacci uno skate dal nulla?."
Kendall:"non credo che uno skate entri in una tasca a meno che non sono i jeans di Gustavo.."
Logan:"Kendall.."
Kendall:" cosa? Lo sai che è vero, ha la stessa taglia di Smooty."
Io:" parli dell'Elefante che avevamo nel Minnesota?"
James:" ragazzi.."
Kendall :" si esatto ahahahahahaha in effetti si somigliano. Ciao sono Gustavo ma per gli amici smooty." Dice imitando i passi dell'Elefante
Logan:" la volete finire voi due?"
Kendall:"rilassati su! Gustavo è dentro che...( sbatte contro qualcosa di grosso,camminando all'indietro)..è dietro di me vero?"
Gustavo:"EHM EHM. SMOOTY ADESSO VUOLE CHE TORNATE SUBITO NELLO STUDIO, O SMOOTY FARÀ DI VOI UNA CENETTA TANTO DELIZIOSA, COSÌ DELIZIOSA CHE MI APRIREI LO STOMACO SOLAMENTE PER RIMANGIARVI."
All'unisono:" ooora tttorniamo subito dentro signor Gustavo." Diciamo scappando via a gambe elevate
Almeno questo piccolo episodio è servito per distrarre Logan e il " da dove hai cacciato lo skate."
Ashley è qui che ci prende le misure per una nuovo look, fa un lavoro niente male, ma chissà perché ogni volta che viene il turno di Kendall c'è sempre qualche problema.
Kendall's p.o.v
Io:" ajoo! Ashley mi fai male. Di nuovo."
Ashley :"se non ti sta bene, prenditi tu le misure, fatti tu il vestito e non ti lamentare come una femminuccia."
Io:"ma con gli altri non ci vai così pesante con l'ago. E poi io non mi lamento come una femmin..Ashley continui a farmi male!."
Ashley:"e fammi lavorare mr. delicatezza,non ti ci si può nemmeno sfiorare che inizi a piagnucolare."
Sento gli altri che ridono della situazione.
Giuro che non sono io il troppo delicato, è lei che è troppo nervosa nei miei confronti. Si comporta così dal primo giorno.
Sono stanco di lei, e dei suoi comportamenti dispettosi.
Lavorare insieme sarà stressante.
Preferisco le prediche e le torture di Gustavo che passare del tempo con lei mentre ha degli aghi in mano.
Ma è così tremendamente sexy...
Io:"allora..Ashley..come ti va la vita?"
Ashley:"spero che tu stia scherzando." Mi guarda minacciosa.
Io:"scherzando? No. È una semplice domanda..per fare conversazione. Te la ripeto. Come ti va la vita?"
Ashley :"ooooooh scusami..non avevo capito le tue intenzioni. Vediamo un po'..ah già sono qui a prendere le misure ad un idiota caterino, e dalla mia paghetta di 1000 dollari a settimana a stento arrivo a 30 dollari al mese. Secondo te come mi va Mr. Delicatezza?"
Io:" Ashley è possibile avere una normale conversazione con te senza che parli in questo modo?"
Ashley :"quale modo?"
Io:"nel modo in cui si trattano gli imputati colpevoli di un delitto. Non mi sembra sia colpevole di qualcosa, o sbaglio?".
Ashley' p.o.v
Per quanto possa starmi antipatico, aveva ragione. Dovevo smetterla di trattarlo così,forse l'unica cosa di cui è colpevole è che a differenza di molti, cerca di risultarmi simpatico in ogni modo, non si arrende facilmente e forse otterrà quello che spera. Ma non così facilmente. Io non mi fido più delle persone, sono così pessimista che a volte non mi fido nemmeno della mia stessa ombra.
Le persone sono strane, più ti dimostrano lealtà, più ti pugnalano alle spalle. Questo succede quando dimostri piena fiducia in qualcuno affidandogli te stessa, sperando che non possa mai deluderti e invece no.. se c'è una sola cosa che ho imparato nella vita è che a volte non ti puoi fidare nemmeno della tua ombra, figuriamoci di altre persone.
Kendall si sta accorgendo che il mio silenzio non è dovuto dal fatto che io non voglio risponderlo ma è dovuto dal fatto che se lo avessi risposto avrei dovuto asciugare le lacrime che automaticamente mi sarebbero uscite.
Credo sia per questo che mi guarda con tenerezza e i suoi occhi verdi quasi mi incantano.
Ashley smettila, non farlo. Non un'altra volta.
Kendall:" ti serve una pausa?"
Io:"no, grazie sto bene."
Kendall:"smettila Ashley si vede che non stai bene, vieni ti offro qualcosa da bere."
Io:"no davvero Kendall, prima finiamo prima torno a casa."
Kendall:" va bene, come vuoi. Sarà per la pros..ajoo mi hai di nuovo fatto male."
Io:" perdon moi, Monsieur."
Kendall:" non parlo spagnolo."
Io:"..è francese.."
Nel frattempo a casa dei ragazzi..
Jessica's p.o.v
Sono passate due ore da quando Carlos mi ha lasciata in questo posto..mi ha detto di non uscire per nessuna ragione ma.. c'è una puzza così strana. È come se ci fosse qualcosa di putrefatto, forse una spolveratina non farebbe male e poi cosa devo fare qui tutta sola senza far niente?
Tanto vale che mi rendo utile nei confronti di chi mi ha salvata. Inizio a spostare questi vecchi tappeti e questi scatoloni pieni di cd.. aspetta un attimo qui c'è il quaderno rosso che Carlos aveva in mano quando mi ha accompagnata qui, forse gli è caduto mente mi sistemava il divano..
Decido di aprirlo per scoprire qualcosa su di lui.
È un quaderno pieno di testi di poesie.
Sono poesie bellissime, probabilmente dedicate a qualcuna in particolare.
Che stupida che sono..
Probabilmente è fidanzato e mi ha proibito di uscire per non metterlo nei guai.
Non dovevo fidarmi.
Adesso prendo le mie cose e vado via, non voglio più stare in questo posto.
Cerco di andare via ma è tutto chiuso, c'è solo un canale per l'aria che può collegarmi in una delle stanze ma ho paura di trovarci qualche animale morto.. probabilmente il tanfo deriva proprio da li.
Mentre faccio mille supposizioni sento dei rumori sempre più vicini, non ho il tempo nè di scappare nè di nascondermi, anche perché le mie gambe rimangono come pietrificate.
Qualcuno muove lentamente la maniglia della porta per poi entrare.
Sono arrabbiata ma allo stesso tempo sollevata a scoprire che quel qualcuno sia Carlos e non uno dei suoi amici o fidanzata.
Carlos:" come ti senti."
Io:" OH BENISSIMO. ADESSO DEVO PROPRIO ANDARE. GRAZIE DI TUTTO. ADDIO."
Carlos:" aspetta..come addio?tu scotti ancora, mi devi ancora spiegare perché sei scappata, chi sei.."
Lo interrompo dicendo:" chi sono io? Come faccio a dirti chi sono se prima tu non mi dici chi sei e cosa vuoi da me."
Carlos:" ma di cosa stai parlando? Io voglio solo che tu stia bene"
Io:" pensa alla tua fidanzata."
Carlos fa una faccia strana ma allo stesso tempo buffa, si gratta in testa e dice:"A meno che non parli di cibo..Io non ho una relazione con nessuno. Non sono fidanzato, non lo sono mai stato."
Io:" ah no? E allora questo quaderno pieno di poesie d'amore per chi sono?".
Carlos :"ooooh...ora si spiega!" Dice riprendendo colore. Quello è il quaderno delle canzoni, delle canzoni della mia band, se apri la prima pagina c'è scritto James Maslow. Il quaderno è suo ed ecco perché oggi non lo avevamo alle prove. Pensavo lo avessi perso mentre andavo sullo skate. Dio, grazie."
Dannazione ..che figura di merda.
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