Prologo
(da notare la mia foto ma okay ahah)
Se ne stava seduta lí, sullo sgabello in legno scuro lucido con un morbido cuscino in pelle beige. Aveva gli occhi chiusi, concentrata ad ascoltare la dolce musica che produceva il movimento delle sue dita sul pianoforte in legno, anch'esso scuro e lucido. Prestava attenzione ad ogni singolo suono presente nella stanza, come per prevenire l'entrata in salotto dei suoi genitori. L'ultimo tasto fu' premuto con delicatezza e nella stanza vi fu' un lungo silenzio, rotto solo dall'eco dell'ultima nota suonata dalla ragazza. Una lacrima solitaria ed un flebile sorriso si appropriarono del suo giovane e pallido viso. Si alzò lentamente e coprí i tasti con una pezza nera. Le sue serate le passava cosí, quando finiva i compiti si sedeva davanti alla scatola musicale (cosí la chiamava lei scherzosamente) e suonava. A volte brani allegri, a volte tristi sonetti, altre volte dolci e misteriose composizioni di sua inventiva.
Non era mai andata ad una scuola musicale e nessuno in famiglia, a parte il bisnonno, suonava quello strumento da lei tanto amato.
Aveva imparato da sè a suonarlo, come sfogo personale e passione. Sin da quando era piccola, infatti, aveva provato un'immensa attrazione verso quei tasti bianchi e neri, misteriosi, incantevoli, speciali.
Prese un bicchiere in vetro dallo scaffale in cucina e lo riempí d'acqua leggermente fredda, il tempo era passato troppo in fretta. Anche la sua concentrazione calava ed un senso di malinconia la trasportava fra i suoi pensieri. Camminò con sguardo perso fino alla sua camera, sorseggiando l'acqua che si era versata in precedenza. Si sedette sul letto e tirò un sospiro di sollievo.
Era sempre stata una ragazza d'animo buono, sempre disponibile e pronta ad aiutare il prossimo. Riusciva a vedere un lato positivo in ogni situazione, anche quando risultava complicato crederne l'esistenza.
Non si era mai sentita abbastanza eppure era sempre sorridente e paziente con tutti. Amava passare molto tempo con i bambini, narrando storie di fate e principi o di grandi draghi. Li prendeva in braccio e cercava sempre di confortarli quando ce n'era bisogno, li aiutava a vincere le loro più grandi paure anche se lei non aveva mai vinto la sua.
Nonostante il suo modo gentile e solare di mostrarsi agli altri, nascondeva un segreto di cui nemmeno lei era a conoscenza. Un segreto che la turbava nel profondo e che riaffiorava dal nulla quando meno se lo aspettava.
La sua paura più grande si nascondeva sotto terra, pronta ad afferrarla e imprigionarla ogni volta che ella vi fosse passata sopra.
Melanie, il suo nome era conosciuto in tutto il paese per diversi motivi.
Melanie Alexandes, miglior studentessa del terzo anno in tutto il suo istituto, classe 3G del liceo artistico. Anche se il suo liceo non era ben visto, era una studentessa educata che si impegnava sempre al massimo. I suoi voti variavano dal nove al dieci e le sue competenze e conoscenze didattiche erano eccellenti, anche migliori di quelle di George Robinson, ragazzo molto ammirato del liceo classico.
La ragazza viveva nel lusso ma non era per nulla viziata, comperava vestiti di negozi casuali anche quando avrebbe potuto permettersi grandi marche e raffinatezze.
Molte ragazze la invidiavano e altre l'ammiravano ma lei non si era mai montata la testa.
Nutriva grande passione verso l'arte greca e romana. Dal suo punto di vista erano due grandi esempi storici per l'arte che influiscono tutt'oggi sulle costruzioni moderne.
Si tolse il leggins grigio scuro e la felpa bianco latte, piegandoli e riponendoli ordinatamente nell'armadio. Prese dal cassettone del comò in legna di betulla il gonnellino in velo rosa e il top azzurro, indossò i due capi e ai piedi mise le punte azzurrine. Anche la danza le era sempre piaciuta.
Collegò la cassa bluethoot al cellulare, "Perfect" di Ed Sheeran rieccheggiava fra quelle quattro mura.
-I found the love...for me, Darling just dive right in...follow my lead...- canticchiava mentre compieva passi soffici ed eleganti. Metteva tutta se stessa in quei movimenti, mescolando ricordi ed emozioni, vivendo la musica nota dopo nota, parola dopo parola.
-Melanie!- si sentí chiamare dalla madre. Spense la cassa e si rivestí con un jeans ed una camicia larga a quadri rossa e nera. Raggiunse la donna e la salutò freddamente come suo solito fare. Lo sguardo della madre era fisso sul display del proprio cellulare, come tutti i giorni quando tornava da lavoro.
Sbuffò e si sedette a tavola. Le sue giornate erano davvero stressanti. Il suo passato le aveva lasciato solchi e lividi sulla pelle ma, per il suo gentil modo di essere nei confronti degli amici delle persone in generale, nessuno poteva immaginare cosa nascondessero i suoi occhi vivaci e allo stesso tempo cupi, spenti ormai da tempo.
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Conosciamo meglio il personaggio di Melanie
Nome: Melanie
Cognome: Alexandes
Data di nascita: 24/04/02
Luogo di nascita: Londra
Segno zodiacale: Toro
Animale preferito: Lupo
Altezza: 1,63
Capelli: lunghi, mossi, biondo cenere.
Occhi: a mandorla, grandi e color ambra
Fiore preferito: Edelweiss
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