La luce infondo al tunnel
Se vi starete chiedendo il perché del titolo...beh, ve lo spiego subito.
Per tre anni i miei gusti musicali sono peggiorati, ascoltavo quello che ascoltano tutti i ragazzi di oggi, rap, trap, reggaeton...tradotto: le chicanate che vanno di moda d'estate, provenienti da sconosciuti che spopolano facendo un successo improvviso e finito l'inverno spariscono dalla faccia della terra.
Dopodiché, vidi la luce infondo al tunnel.
Sapete, nel mio liceo ho fatto più ore buche che lezioni, e a volte ci mandavano dei supplenti a caso anche provenienti da indirizzi completamente diversi dal nostro.
Io ho fatto il liceo delle scienze umane economico-sociale, un po' lungo da scrivere ma sì, è così, e un giorno ci hanno mandato una professoressa di piano del liceo musicale, che però, invece di farsi i cazzi suoi e lasciarci fare ciò che volevamo, come molti altri supplenti lavativi e incompetenti avrebbero fatto, ha fatto un'ora di lezione, facendoci ascoltare le vere canzoni, cioè quelle che si compongono suonando gli strumenti musicali, e non con un programma al computer, le canzoni cantate da voci splendide, in grado di trasmettere emozioni e sentimenti, e non cantate da incapaci con l'autotune, le canzoni con testi che parlano d'amore, di morte, felicità, solitudine e libertà, tanto da diventare delle vere e proprie poesie, e non canzoni che parlano di troie o di droga.
Ecco, tutto questo caratterizza la buona musica, che ormai quasi nessuno fa più.
Ormai restano tutti ancorati allo stesso metodo, che per chissà quale stupida ragione, fa successo e spopola.
E niente, questa professoressa meravigliosa ci ha poi parlato dei Queen, consigliandoci di andare a sentire Innuendo, da lei considerato un capolavoro.
In effetti non ha tutti i torti, Freddie Mercury ha concluso in bellezza, è stato il suo album testamento possiamo dire.
Poi da Innuendo è passata ad esaminare The show must go on, ci ha raccontato tutta la storia dietro (che io tra l'altro non conoscevo) e...niente, diciamo che ho conosciuto un nuovo lato dei Queen.
Beh, mi sembra anche naturale, ho conosciuto l'opinione di un'altra musicista, che me li ha raccontati nella sua chiave di lettura, diversa da quella del mio ormai ex prof di musica e da mio padre, e ciò ovviamente ha scatenato in me la voglia di tornare ad ascoltarli.
Ho riascoltato tutte le canzoni con orecchie nuove, ho tirato fuori dagli scatoloni i miei vecchi poster, vedendoli però con occhi nuovi, ogni cosa era uguale, ma per me tutto era cambiato.
Ero anche cresciuta, non ero più la bambina di 12 anni persa nel suo mondo fantastico, avevo ormai 16 anni, ero maturata.
Vidi così la luce in fondo al tunnel, e decisi di impersonare nuovamente il cavalluccio marino, tanto solo, ma tanto testardo, che nuota impetterrito in un oceano di pesci, tutti uguali, tutti che nuotano nella stessa direzione.
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