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2:(LETTERE)

Il posacenere pieno di mozziconi di sigarette, da circa un ora provava a trovare le parole giuste da scrivere alla sua amata, ma era del tutto inutile, pezzi di carta arrotolati e gettati a terra,la testa sembrava che volesse scoppiare, sentiva il bisogno di bere, volse lo sguardo verso la credenza.

Era certo di conservare una bottiglia del suo whisky preferito, il suo colore oro scuro il profumo intenso e forte le dava sicurezza.
Ne verso' l'altezza di un dito, e dopo averlo gustato lentamente si avvicinò al suo pianoforte, porse il bicchiere e si sedette allo sgabello, i suoi pensieri erano tutti per lei, la desiderava così tanto.

Pian piano con molta eleganza le sue dita iniziarono a pigiare i tasti, inizio a suonare  Annie Loue.
Dolce melodia scozzese, era una delle sue preferite della sua amata.

Terence aveva una perfetta armonia con il suo pianoforte e la musica, riusciva a penetrare tutto il corpo e sentire brividi di emozione.
Finito di suonare la sua melodia, tornò alla scrivania e iniziò scrivere.

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Casa di Pony 1925

Il sole filtrava dalla finestra e accarezzava il viso della giovane bionda dai ricci biondi e dorati, faceva una grande fatica a svegliarsi, i suoi occhi di un verde smeraldo era già luminosi, una bocca sottile rossa come fragola, il suo viso sereno e radioso, il suo piccolo nasino a patata con le sue lentiggini erano la particolarità della sua bellezza.
Il suo amico orsetto Klin era già lì a fargli le fusa.
Con voce assonnata guardò Klin.
<<Buongiorno Klin sei venuto a svegliarmi?? Uffa!! ho sonno!!>>e si rigiro dalla altra parte dell' letto.

Klin continuava a lavarle il viso con la sua linguetta.
Fino al punto che la giovane cedette alle fuse del caro amico, si alzò dal letto con entusiasmo, pronta per lavarsi, ormai un giovane donna di quasi venticinque anni, un corpo esile e snello , delicati lineamenti , i suoi seni erano piccoli ma sodi, ogni cosa al suo posto, non era più la vispa bambina trovata da Miss Pony e Suor Maria tanti anni fa in una fredda sera.

Ora era una giovane donna con il suo lavoro e le sue responsabilità.

Si  vestì con semplice vestito rosso, amava molto la comodità e praticità.
Dopo aver spazzolato i suoi ricci capelli lì raccolse in un nastro di seta bianco,pronta per recarsi a lavoro.

Era una giovane infermiera, ma studiava per diventare medico, era molto devota al suo lavoro, amava aiutare il prossimo, amava la vita, aveva tanta voglia di vivere, nelle sue vene scorreva,
l'allegria.
Lei era Candy White Andrew.

Dopo la rivelazione, che il suo adorato
zio William, non era altro che il suo grande amico fratello Albert, il suo nome completo per l'appunto, William Albert Andrew, potente uomo di ricche proprietà, aveva deciso di mantenere il cognome Andrew, e continuare a fare parte della famiglia.

Ma senza approfittare, lavorava in una clinica privata, anche se il caro Albert le dava una mano per pagarsi gli studi all'università di Chicago.
Quando aveva un po' di tempo preferiva passarlo con le sue care mamme, quello era il posto dove si sentiva libera e spensierata, amava troppo la sua libertà, la città e sue formalità le stava stretta.

Si diresse verso la sala da pranzo dell' orfanotrofio, era stata proprio la prima ad entrare.
Miss Pony e Suor Maria erano già lì a preparare una ricca colazione per i bambini.
<<Buongiorno Miss Pony!!
Buongiorno Suor Maria!!>>

Disse Candy con voce squillante, nel frattempo prese un pezzo di torta al cioccolato l'aveva iniziato già a mangiare
<<Buongiorno Candy!!>>

risposero le due donne.

Candy sorse un piccolo sorso di caffè in piedi sapeva perfettamente di essere in ritardo.
<<Ben svegliata Candy anche questa mattina sei in ritardo!!>>
Chiese Miss Pony, sorridendo.
<<si scappò Miss Pony è tardissimo!!>>
Candy si sentiva in grande imbarazzo,era tutta rossa anche questa volta era stata colta in fragranza, dormire le piaceva molto.
Salutò con un bacio le due mamme,prese la sua borsa da lavoro e uscì di corsa saltò direttamente sul carro, doveva recarsi di corsa a lavoro alla clinica Felice del Dottor Martin.

È primavera i prati sono pieni di fiori , il cielo è azzurro il sole e splendente e brilla, la natura prende forma, e dolce il cinguettio degli uccellini, il dolce venticello accarezza i biondi capelli di Candy, lei è felice, ama la primavera, la fa sentire viva.
Tommy Mash nipote del vecchio postino , il signor Mash ormai in pensione, consegno la posta alla casa di Pony, Miss Pony vide che c'erano delle lettere anche per Candy senza badare chi fossero i mittenti lì lascio sulla scrivania della giovane.

La giornata era stata lunga, ma Candy non si stancava mai, il suo lavoro e i bambini della casa di Pony era tutto quello che aveva, dedicava a loro cure e attenzioni.

Erano circa le cinque del pomeriggio quando Miss Pony era pronta per tagliare la gustosa torta al cioccolato e una buona tazza di latte fresco per una buona merenda.
<<Ciao bambini, ciao Miss Pony e Suor Maria>>
Gridava Candy con entusiasmo, e i bambini risposero tutti in coro
<<Ciao Candy, Ciao capo!!>>
Per i bambini era una vera gioia che Candy era lì con loro,era rimasta sempre il loro capo.
<<Candy Candy andiamo a giocare ??>>
Chiese la piccola Milly.
Candy con grande entusiasmo rispose
<<Certo !! Finiamo questa buona merenda e poi tutti fuori>>
Evviva Evviva gridavano i bambini, avevano finito di fare merenda erano già pronti per uscire, quando Miss Pony..
<<Candy sulla tua scrivania ci sono delle lettere>>
Le disse con tono serio
Candy sgranò gli occhi,
<<Delle lettere??>>

Corse dritta verso la sua stanza, eccole erano sulla sua scrivania poggiate con cura, erano tre lettere, una della sua amica Annie l'altra di Albert e poi....
Non riusciva ancora a leggere quel nome,lesse ancora attentamente, non riusciva a credere a i suoi occhi, ma c'era proprio scritto "Terence Granchester."

Iniziò a tremare dalle mani alle gambe, non sapeva se piangere prese con sé le tre lettere e corse come una furia in direzione del grande albero il suo "caro papà albero".

Miss Pony si chiede cosa stava succedendo alla sua piccola, diverse volte aveva visto quella luce sul viso di quella ragazza.
Era salita sulle braccia di papà Albero ormai pieno di fioritura.
Avrebbe letto le altre due lettere con più calma, prese la lettera di Terence continua a guardarla, inizio a aprirla lentamente e con cura, il cuore batteva forte dall'emozione.
Finalmente era riuscita ad aprirla le mani continuavano a tremare.

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New York Aprile 1925

🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹
Mia carissima Candy,
Sono giorni che provo a scriverti, non ho le parole giuste, avrei voluto scriverti tanto tempo fa, ma il mio lavoro e l'improvvisa morte di Susanna me l'hanno impedito.
Mia cara Tarzan tutte lentiggini avrei tante cose da dirti e raccontarti, sempre se tu me lo permettesse.
E lo vorrai.
Saprò aspettare una tua risposta.
P.S. Nei tuoi confronti e in questi anni Nulla è Cambiato.

Tuo Affezionatissimo
Terence Granchester
🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹
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Aveva sognato quel momento tante volte oppure delle volte avrebbe voluto che quel momento non sarebbe mai arrivato.

Ma ora quella lettera era lì davanti a lei,delle calde lacrime scendevano sul suo viso, il vento sorpassava i sui suoi capelli era immobile guardava nel vuoto, il calore del sole che stava tramontando gli scaldava il viso.

Il suo Terence non l'aveva mai dimenticata, anzi i sentimenti erano rimasti, gli stessi.
Ora spettava a lei decidere cosa fare, ora quei dolci ricordi tornavano, con quel triste dolore, di averlo lasciato in quella triste notte. Era ora di cena diede l'ultimo sguardo alla lettera e con tutto il suo fiato gridò <<Terenceee>>

Era un grido di gioia, si asciugò le sue lacrime e scese velocemente da papà albero.

Corse a gran velocità fino alla casa di Pony, sentiva un grande senso di libertà.

Durante la cena Miss Pony osservava attentamente il viso di Candy era turbato e una leggera amarezza, Non osò chiedere nulla alla giovane,
avrebbe aspettato che lei facesse il primo passo.

Dopo aver sistemato le stoviglie e messo a posto tutta la cucina con la scusa di aver un mal di testa , Candy si ritirò nella sua stanza, non aveva detto ne anche una parola durante la serata, e questo incuriosiva ancora di più Miss Pony.

Si avviò verso la stanza di Candy la porta era semi aperta, Candy guardava alla finestra.
<<Allora bambina mia vuoi dirmi cosa c'è ??di chi erano quelle lettere?>>
Chiese Miss Pony con tono preoccupato.
Candy non si era né anche accorta della presenza della amorevole donna, si girò velocemente e scoppiò in una crisi di pianto, fino a rifugiarsi nelle braccia della donna
<<Miss Pony!!>>

continuava a piangere e a singhiozzare, non riusciva a pronunciare quel nome.

<<Miss Pony, Miss Pony....
Ter.. Terence ee >>>

Si sentiva soffocare, era da tempo che aveva accantonato quell'argomento, non ne parlava mai, anche Miss Pony aveva accettato questo silenzio, non era affatto meravigliata di quella lettera, sapeva che presto sarebbe accaduto.

<<Bambina mia asciuga quei lacrimoni, si sapeva, prima o poi sarebbe arrivata quella lettera né ero certa!!>>
Disse la donna con tono preoccupato, sapeva di
di dover proteggere la sua piccola.

Candy si asciugò lentamente le sue lacrime, restò per qualche istante tra le braccia di Miss Pony, le davano calore era ciò che aveva bisogno in quel momento, il passato stava tornando, il suo Terence stava tornando.
Dopo essersi calmata si mise a letto guardò il cielo era pieno di stelle, chiuse gli occhi pensando che doveva rispondere a Terence al più presto.

Solo dove ho usato immagini dell'artista Fan art creditdell'autore.

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