-Grazie per gli orecchini,mamma.

-Di niente.Tanto non li metto più.

-Mi piace il tuo vestito.E' nuovo?

-Si.Lo comprato questo pomeriggio per la cena con Fabian e Nina.il colore non é il mio preferito ma non importa.

-Se non ti piace il colore,perché lo hai comprato?

-Perché é il colore preferito di tuo padre.

-Io non comprerei mai un abito che non mi piace,solo per far piacere a qualcuno.

-Quando sarai sposata,capirai.

Joy lascia la figlia e scende di sotto per vedere se Jerome é pronto.E si vede che lo era già da un pò.Infatti,ora,é davanti alla televisione che grida contro i giocatori.

-Amore,sei pronto?

Jerome non si prende neanche il disturbo di risponderle.Joy,indispettita,si mette davanti a lui.

-Ti piace?

-Si,molto.-dice sbrigativo,mettendosi di lato per poter vedere di nuovo la televisione.

Joy sbuffa,e si mette seduta sulle sue gambeabbracciandolo,ma lui la spinge via.Joy apre la bocca come per dire qualcosa,ma si ferma.

-Ti piace il mio nuovo scialle?

-Oh,si.Aspetta.

Jerome prende lo scialle,se lo lega alla mano,prende una bottiglia di birra e lo apre.

-Perfetto.

-Jerome!

-Che c'è?

-In questa stanza,non noti niente di nuovo?

-Oh,si,é vero.Grazie per avermelo fatto notare.Il telecronista ha una nuova cravatta.

Joy diventa subito rossa,prende la bottiglia di birra e lo frantuma a terra.E poi se ne va via,senza dire più niente.

-Ma che le prende?

°°°

-Piccola,hai intenzione di parlarmi?-chiede Jerome

Joy però lo ignora ed entra nel ristorante.

-Dai.

-Un accidenti,Jerome.Noti che il telecronista ha una nuova cravatta,ma non noti che ho un nuovo vestito?

-Certo che l'ho notato.Ma forse non mi piace il colore,e non volevo ferirti.

-Ma é il tuo colore preferito!E' per questo che ho comprato questo dannato vestito.

-No.Il mio colore preferito é il colore della cravata di Mike Tonson.Quel viola é meraviglioso.

-Allora perché non te lo sei sposato?

-Semplice.Perché lui non ha quei tuoi occhi da cerbiatolo.Quel sorriso che mi manda in confusione.

-Sei un adulatore.

Jerome la prende delicatamente per il braccio e le stampa un dolce bacio sulle labbra.

In quel momento entrano Fabian che porta Nina in braccio.

-Ciao,ragazzi.

-Che stai facendo?

-Porto la mia sposa oltre la soglia.

-Ma vi siete già sposati.Due volte.

-Ma perché tu non fai mai una cosa simile?-chiede Joy con occhi sognanti che diventano neri quando sente la risposta.

-Per non farmi venire il mal di schiena.

I due uomini vanno a controlla re se il loro tavolo é pronto.

-E' bello rivederti.-Nina abbraccia Joy

-Vedo che ti v bene.

-Una meraviglia.Non ti immagini.Ogni giorno é come innamorarmi di nuovo e più forte.

-Ow.

-Siamo due donne veramente fortunate.

-Il tavolo é pronto,amore.-chiama Fabian

Jerome,invece-Ehi tu!Il tavolo é pronto.

Joy trattiene un grido.E sotto voce,a denti stretti,dice:-La fortuna é tutta tua,sorella.

Si mettono a sedere.Fabian tira indietro la sedia a Nina,dandole un bacio.

Jerome.....-Scusa,se non ti siedi,non riesco a passare.

-Aspetto che tu mi tiri indietro la sedia.

-Perché,hai un braccio rotto?

-Fa niente,me la sposto da sola.

Una volta seduti,Nina fa per prendere un panino dalla cesta.Ma Fabian la ferma.Prendendone uno e tagliandola,spalmandoci sopra del burro e poi imboccandola.

Joy ci prova.

-Ferma.

-Che c'è?

-Non puoi mangiare altro pane.Hai finito la scorta questa mattina.

°°

La cena procede per il meglio,fino al dolce.

-Io prendo una torta di mele.La torta paradiso,va bene per il mio angelo?-ordina Fabian

-Si.

-Anche io prendo una torta alle mele,con una pallina di gelato.E per la mia signora....Una fetta di torta salata,senza glutine,dice qua.Hai visto.Con una ciliegina.

Joy questa volta esplode

-Scusami,ma mi stai dando della grassa?!

-No,amore.

-E invece si!Vi sembro grassa per caso?!

-No,sei esattamente come quando eravamo ancora al liceo.-dice Fabian

-Jerome,ti sembra il modo?-lo riprende Nina

-Sa che le dico?Mi porti,un intera torta al cioccolato,con dei granellini di zucchero attorno e gelato.E che altro?Si,voglio tutti i biscotti che avete.

-Joy,non dargliela vinta.

-Non gliela sto dando vinta.Ma in questi anni ho cercato di essere bella ai suoi occhi,e stasera mi sono resa conto che lui neanche mi guarda!A che serve?!

-Oh,per favore.Io ti ho guardato tutti i giorni,nei ultimi 20 anni della mia vita.So tutto di te.

-Oh,davvero?Ok,facciamo una provaa.Girati.Non guardare.E dimmi..quale mia tetta é più grossa dell'altra.

-Facile.Quella con i peli!

°°

Joy,scende subito dalla macchina e si dirige con passo militare,e super incazzato in camera da letto,togliendosi scarpe e lanciandole chi sa dove.E si toglie anche i gioielli.

-Joy,che ti prende?Mi hai tenuto il muoso tutta la sera.

-Dimmi,Jerome,hai visto Fabian con sua moglie?

-Certo.Abbiamo cenato con loro.

-Hai visto che le spostava la sedia?E che si alzava,quando si alzava anche lei?!

-Oh,lo sai come é fatto Fabian.E poi,loro sono loro.

-STA ZITTO,NON TI VOGLIO PIù SENTIRE,ALTRIMENTI FINISCI MOLTO MALE!!

La porta si apre,e la piccola Kady entra con il viso preocupato.

-State litigando?

-No,amore.

-Perché urlate?

-Non stiamo urlando.E' tua madre che urla.

-Sta zitto.

-Posso dormire qui?

-Certo,amore.C'è molto spazio.Papà,stasera dorme sul divano.Non é vero amore?

***

La mattina,il viso di Joy,non si può guardare.Pallido,senza trucco.

Apre il frigo e si versa un succo di frutta,mentre si fa un tost.I ragazzi sono andati scuola,quindi ha la mattinata libera e di riposo.I tost sono pronti.In quel momento,entra Jerome con un mazzo di fiori,e li porge a Joy,che li fissi indifferente.

-Chi é morto?

-Il vecchio,insensibile e stupido,Jerome Clarke.Questi fiori sono un pegno del mio amore.

-Oh.Ci hai provato,ma non attacca.

Joy prende la sua colazione e va ha sedersi,ma un grido di Jeroem la ferma.

-Che c'è?

-Lascia che ti tiri indietro la sedia.

-Oh.Grazie.

Si siede,appoggiando tutto quello che ha in mano.Prende la tazza e se lo porta alle labbra,ma Jerome grida di nuovo.

-Che c'è?

-Vuoi che ti legga la prima pagina.

-Ehm...ok.

-No,ma che dico.Parlami.

-Cosa?

-Dimmi che cosa hai fatto.Da quando ti sei svegliata ha oggi.

-Che ti prende?

-Niente.Solo,che......avevo torto.

Joy cade completamente dalla sedia.

-Amore,ti sei fatta male?!

-Ehm....scusa,Jerome,tu hai detto....che hai torto?

-Si.

Joy fa per cadere di nuovo,ma Jerome la afferra.

-Dopo ieri sera,mi sono reso conto di quanto idiota io sia stato.E voglio rimediare.E voglio sapere tutto di te.Da quello che fai durante la giornata,a quando vai a letto.

-Bé....mi sono svegliata venti minuti fa,e appena sveglia sono andata in bagno.Mi sono lavata e mi sono cambiata....

-E poi?

-E poi....mi sono preparata la colazione.......e BRUTTO IMBROGLIONE,DOVE VUOI ARRIVARE?!

Jerome scatta quasi dalla sedia.E di colpo,cosa che Joy non si sarebbe mai sognato,lui piange.

-Per una volta,che cerco di fare il bravo marito,di capirti.....di essere come vuoi tu,che cosa fai? Mi critichi.Non riesce proprio ad accontentarti!

-No......amore,mi dispiace.Non volevo.Sono una stupida.Scusami.

-Niente.

-Che cosa vuoi fare?

-Bé.....posso restare seduto qui ha guardarti?

-Certo.

Joy torna alla sua colazione,un pò tesa,con gli occhi amiratrici di Jerome,che se si osservano bene,si può notare uno strano luccichio.

***

I giorni passano così.Joy che fa le sue abituali mansionni casalinghe,e Jerome che la osserva tutto il giorno.Preparandole sembra un piccolo spuntino.Sedendosi accanto a lei e ha farsi raccontare tutto quello che ha fatto durante la giornata,anche se lui non ha fatto altro che osservarla.

Joy sta cominciando ad avere una crisi.

Non ne poteva più.Anche se é vero,che era lei,quella che voleva più attenzioni da parte sua.

Ma sta esagerando.

Torna dalla lavanderia e trova sul tavolo,un omlette alla spagnola,una rosa e un biglietto.

-Per la rosa più bella e la stella più lucente.Il tuo Jerry.-legge con voce annoiata.

-Wow.-dice Claire-Non é da papà.Sei felice?

-No.

-Come no?Non era quello che volevi?

-Si,volevo più attenzione,ma staesagerando.E' quasi,......come se mi volesse punire.

-Non mi sorprenderebbe.E' pur sempre papà.

Queste parole,la fanno ragionare.

-Già.E' pur sempre Jerome Clarke.

°°

Ha letto Joy sembra parecchio imbronciata,un pò come le bambine che non hanno ciò che desiderano.

-Che hai?Perché la mia regina ha quel adorabile broncio?

-Mi é venuta fame.Mi porti della cioccolata?

-Certamente.

-Aspetta!

-Si.

-Non mi va la cioccolata.

-A no?

-No.Voglio......le fragole.

-Non credo che abbiamo delle fragole a casa.

-E valle a comprare no?!

-Certamente.-Jerome fa un sorriso sforzato e si vede che sta per cedere

-No,ancora meglio,le voglio con il cioccolato!

-Ok.

-Aspetta!Porta anche la panna.

-Ok.Niente altro?

-No.

Jerome si alza e va in bagno per cambiarsi.

-No!

-Cosa?

-Non mi vanno più le fragole.

-E che ti va?

-Niente.

Jerome la guarda bene dritta nei occhi.E ride.

-Ho capito.Tu lo sai.

-So cosa?

-Smettila.

-Ti sei divertito abbastanza?

Jerome ride-Mi dispiace.Mi perdoni.

-Mi dispiace,signor Imbroglione,ma il perdono,bisogna guadagnarselo.E per bene.

Dal suo sorriso malizioso,Jerome non perde tempo.

Ha farsi perdonare é molto bravo.

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Questo é il vestito che indossava Joy