Atto IX
Una foresta piena di nebbia sembra avvolta in un alone di mistero e tranquillità. Gli alberi alti e antichi si ergono come sentinelle silenziose, le loro chiome quasi invisibili, nascoste dal manto grigio e denso. La nebbia rende i contorni sfumati e incerti, trasformando la foresta in un labirinto etereo. Il sottobosco è umido, coperto di muschi e felci che trattengono le gocce di rugiada. I suoni sono ovattati, il canto degli uccelli e il fruscio delle foglie sembrano provenire da un mondo lontano. A terra, il sentiero è appena visibile, un nastro scuro che si perde tra gli alberi. Ogni respiro porta con sé l'odore fresco e pungente di quel luogo e la consapevolezza di poter perdersi in quella nebbia poco normale. Matsuri stringeva saldamente le mani di Gaara e Ako, gli unici in grado di attraversare quella nebbia senza alcun problema. Anche se non riusciva a comprendere come fosse possibile. «Maestro? » chiese Matsuri finendo addosso al ragazzo che si fermò di scatto. « C'è qualcosa che non va.» esclamò la ragazza al suo fianco. Matsuri lo guardò tentando di comprendere la situazione, era strano il loro comportamento. « Muori mostro! » esclamò la voce di un uomo mentre rapidamente un guscio di sabbia li avvolse per proteggerli. « Opera del consiglio, ti vogliono ancora morto» comprese Matsuri mentre la ragazza sospirò. «Userò la nebbia a mio vantaggio.» concluse la ragazza dai capelli rossi iniziando a correre verso la cupola ma Gaara la bloccò. «Non puoi andare.» Tuonò mentre Matsuri si sentiva di troppo, era evidente che tra loro c'era qualcosa.
«Tornerò da t…voi, sulle mie gambe.» esclamò la giovane mentre si smaterializzò sotto i loro occhi. « Ti va di parlarne? » chiese Matsuri guardando il ragazzo che si sedette. «Testarda peggio di Temari.» soffiò facendo ridere leggermente la sua apprendista.
Naruto e Sasuke si trovavano di fronte a una sfida inaspettatamente ardua contro quel verme. Nonostante la loro forza e abilità, entrambi avevano dovuto riconsiderare le loro strategie. Sakura osservava la scena, combattuta tra il desiderio di unirsi alla battaglia e l'ordine di Lady Tsunade di non combattere, se non per utilizzare il chakra per cure, solo in caso di necessità. La situazione era resa ancora più complessa dal fatto che, dopo un incidente con la sorella di Naruto, Tsunade aveva deciso di non accettare più allievi, come le aveva spiegato Shizune. Questo divieto lasciava Sakura in una posizione difficile, voleva aiutare i tre a combattere ma Kakashi glielo aveva espressamente proibito. Si morse un labbro guardando Saiko dare le spalle al verme che combatteva con Kakashi, dal suo corpo fuoriuscì una caterva di catene che tentarono di immobilizzare i due vermi agevolando la situazione.
Temari e Kankuro si trovavano di fronte al Consiglio degli Anziani di Sunagakure, un gruppo di vecchi shinobi esperti che governava il villaggio con saggezza e prudenza. La situazione era estremamente tesa: Gaara, il fratello minore di Temari e Kankuro, era stato recentemente riconosciuto come un pericolo a causa del Demone Tasso a una Coda, Shukaku, sigillato dentro di lui. Il Consiglio, temendo per la sicurezza del villaggio e credendo che Gaara non potesse controllare il potere del demone, stava seriamente considerando l'idea di eliminarlo per il bene comune. «Abbiamo osservato con preoccupazione crescente i recenti sviluppi» iniziò uno degli anziani, con voce grave. «Il potere di Shukaku è incontrollabile e pericoloso. Non possiamo permettere che una tale minaccia resti in mezzo a noi. La soluzione più sicura è... eliminarlo.»
Temari si irrigidì, cercando di mantenere la calma mentre un vortice di emozioni le ribolliva dentro. «Eliminare Gaara? Ancora?! » ripeté incredula. «È nostro fratello! È un membro di questo villaggio come chiunque altro! Non è solo una minaccia. Può imparare a controllare il suo potere.» Kankuro si unì a lei, la voce ferma ma carica di emozione. «Gaara è cambiato. Sta cercando di controllare il demone dentro di lui. Non è giusto condannarlo senza dargli una possibilità di provare che può essere qualcosa di più di una forza distruttiva.» Gli anziani rimasero in silenzio per un momento, soppesando le parole dei due fratelli. Un altro membro del consiglio prese la parola, cercando di quietare gli animi. «Gaara ci ha già salvato ma voi l'avete dimenticato e non è la prima volta che vi ricordo dei gemelli distruttori!»
Temari e Kankuro rimasero in attesa, mentre l'aria nella stanza si faceva sempre più tesa. La loro lealtà e preoccupazione per Gaara erano evidenti, ma il consiglio degli anziani sembrava diviso. Kankuro scosse la testa, frustrato. «Nessuno sta ignorando i rischi. Ma dobbiamo dargli una possibilità. Se lo isoliamo o lo respingiamo, peggiorerà solo le cose.» Temari annuì, aggiungendo con un tono risoluto: «È ora di smettere di trattarlo come un mostro. Gaara è nostro fratello, e merita una possibilità di redimersi. Non possiamo continuare a giudicarlo solo per il passato.» Un altro membro del consiglio, una donna dagli occhi gentili intervenne. «Abbiamo tutti visto il cambiamento in Gaara. Ma dobbiamo trovare un equilibrio tra la protezione del villaggio e dare a Gaara l'opportunità di dimostrare il suo valore. Forse dovremmo considerare altre soluzioni, come un programma di controllo del chakra o un addestramento speciale.» Il silenzio seguì quelle parole, mentre i membri del consiglio riflettevano sulle opzioni disponibili. Temari e Kankuro si scambiarono un rapido sguardo, sperando che questa discussione potesse portare ad una decisione giusta.
«Il sigillo di Yura…. è sotto attacco.» il panico prese Il sopravvento dei membri seduti al consiglio. Il sigillo di Yura, inciso su un masso, è un antico e complesso sistema creato per imprigionare il temibile "Distruttore". La sua struttura è composta da intricate linee e simboli magici che formano cerchi concentrici intorno a un simbolo centrale, rappresentante la fusione delle energie di Kurama e Shukaku. Questi elementi sono progettati per mantenere il Distruttore in cattività, assorbendo e neutralizzando ogni tentativo di liberazione. Il sigillo sfrutta un equilibrio di energie positive e negative e possiede un meccanismo di auto-riparazione che garantisce la sua stabilità. È sorvegliato e mantenuto da esperti di fuinjutsu che eseguono rituali periodici per assicurare il suo funzionamento continuo. Questo sigillo non solo funge da barriera fisica, ma simboleggia anche l’unione e il sacrificio dei portatori di Kurama e Shukaku per proteggere il mondo.
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