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35. Ricerche (PARTE I)

Erano tutti lì, chiusi in quel garage invaso dal tanfo di alcool, sudore e fumo.
Persino Bella era venuta e ora se ne stava seduta su un bracciolo del divano vicino a Slash a cui teneva le mani. Erano le due persone che più ci tenevano a rivedere Duff, anche se tutti gli volevamo bene loro erano cresciuti praticamente assieme. Facevano parte della famiglia.
Steven stava giocherellando con le sue bacchette, non riusciva a stare fermo, ma si vedeva anche che non era come al solito. Nel fondo dei suoi occhi blu come il mare non c'era la solita scintilla spensierata, ma vera preoccupazione.

Axl non era ancora arrivato, mentre Izzy era di fianco a me che stava riflettendo sulle parole confuse appena dette da Slash. Era importante fare qualcosa per trovare Duff, ma non avevamo una vera e propria pista e, sebbene la famiglia di Duff avesse informato la polizia non erano ancora giunte alcune notizie.

Ne buone ne cattive.

Sapevo che avrei dovuto muovermi prima, Axl mi aveva già avvisata da un po' della situazione ma io non avevo trovato il coraggio di presentarmi da Michael dopo avergli detto quelle cose orribili. Ero troppo orgogliosa per riuscire ad abbassare la testa. Non era stato affatto paura. Era stata tutta colpa del mio orgoglio e ora sia Bella che Slash ne pagavano le conseguenze. Come con John...era sempre colpa mia. Avrei potuto fare qualcosa, ma non l'avevo fatto.
Non in tempo.

- Jade tutto bene?- mi chiese Izzy all'improvviso, studiandomi con sguardo preoccupato.
Preoccupato per me? C'erano Bella e Slash a cui dover badare e lui si stava chiedendo se c'era qualcosa che non andava a me? Lo guardai corrugando la fronte e lui mi prese la mano tra le sue e lì notai che stava tremando. Stavo tremando tutta senza accorgermene e lui era stato l'unico a notarlo. A notarlo prima ancora di me stessa.

- Va tutto bene - mi sbrigai a dire, scostandomi - Voglio solo ritrovare Michael...-
- Anch'io...- sospirò, poi lanciò un'occhiata agli altri e esordì - Ci dividiamo a gruppi, ok? Io e Axl andremo verso Everett, mentre Slash e le ragazze verso Tacoma...-
-Io?- lo interruppe Steven.
- Uno di noi deve rimanere qui, ed è meglio se sei tu con la tua moto non so quanto potresti fare e poi nel caso tornasse ci potresti avvisare - gli spiegò il chitarrista, mentre gli altri annuivano.

Steven sospirò un po' deluso, ma poi acconsentì. Slash si alzò per prendere il catorcio di Duff insieme a Bella ed io ne approfittai per abbracciare Steven.
- Vorrei solo poter venire con voi a cercarlo, sai...- mormorò con sguardo abbattuto.
- Tu sarai molto utile qui, se torna ci avviserai in modo da non farci sprecare benzina per niente- gli feci l'occhiolino.
- Jade, per favore, fate in modo di trovarlo..- ribatté lui per tutta risposta con una faccia seria che non gli avevo mai visto ed annuii.

Non solo per lui, ma anche per gli altri, per me stessa e per lo stesso Duff. Dovevamo trovarlo.
Uscii per dirigermi dai miei compagni di viaggio e incrociai Axl seduto su un muricciolo accanto al fuoristrada di Izzy. Appena mi vide si alzò e mi venne incontro.

- Mi avevi detto che ci avresti parlato - mi accolse con uno sguardo glaciale.
- Ciao anche a te rosso, scusa ma devo proprio andare. Slash e Bella mi aspettano...- feci per allontanarmi, ma lui mi afferrò per un braccio facendomi male.
- Tu non vai da nessuna parte. Tu vieni con noi.- mi obbligò ad avvicinarmi a lui.

Incredibile quanto fosse forte la sua presa, sebbene fosse un ragazzo dall'apparenza sottile e dalla bellezza angelica...un'altra prova che l'apparenza spesso inganna. Sostenni il suo sguardo, consapevole di avere torto e lui ragione.

- Lasciami.- sibilai, con sguardo duro, ma lui scosse la testa.
- Sali in macchina.- mi ordinò aprendo la portiera.
- No, Izzy mi ha detto che devo andare con Slash...- ringhiai, cercando di liberarmi, ma lui strinse di più facendomi gemere.
- Tu vieni con me. Mi sono fidato di te, ma non ha funzionato. Preferisco averti vicina che lontana a fare qualche disastro o a scomparire pure tu... - m'interruppe infilandomi nei sedili posteriori e sbattendo la portiera.

Strinsi le labbra, ma non mi opposi. Aveva ragione a trattarmi così. Avevo tradito la sua fiducia e ora era anche a causa mia se Duff non era più a casa. L'avevo colpito con le mie parole piene di disgusto e rabbia, l'avrei pure picchiato se Slash non mi avesse fermata e poi...poi quando mi ero accorta che avevo sbagliato non gli avevo neppure chiesto scusa, avevo fatto finta di niente, avevo ritardato le mie scuse e di conseguenza Duff si era sentito doppiamente una merda...

- Jade?

Izzy aveva appena messo in moto quando mi notò sdraiata sui sedili dietro, con le gambe accavallate e le braccia dietro alla testa. Ricambiai il suo sguardo stupito con uno scocciato mentre anche Axl prendeva posto al suo fianco.
- L'ho fatta salire io- disse il rosso senza guardarmi - Slash lo sa già. Ora parti.

Izzy mi lanciò un'altra occhiata, ma io mi misi su un fianco dandogli le spalle e raggomitolandomi contro qualcosa di nero vicino alla mia testa.

Una maglietta dei Sex Pistols.
Inarcai per un attimo le sopracciglia prima di ricordare che quella era la maglietta di Michael...pensai a Bella con le lacrime agli occhi quando gli avevo raccontato di ciò che era successo, Slash con le occhiaie e Steven che mi aveva quasi supplicato di trovarlo...
Possibile che ovunque andassi tutte le persone a cui mi affezionavo sparissero?

§§§

Pov. Slash

- Slash è meglio se andiamo...- richiamò la mia attenzione Bella.

- Ma dove sarà finita Jade?
La ragazza uscì dalla macchina e sospiro, mordicchiandosi il labbro inferiore quasi a sangue.
- Forse è dovuta andare a casa o...non lo so, ma noi dobbiamo andare!
Vedere Bella in quelle condizione mi fece annuire e mi obbligai a salire sull'auto di Duff.
Dovevo imboccare l'autostrada e procedere a un'andatura abbastanza lenta per permettere a Bella e a me stesso di controllare ai lati della strada. Era già successo che uno di noi in preda ai fumi dell'alcool si perdesse, ma in qualche modo era sempre tornato...insomma il più delle volte ero io quello che si riduceva in quello stato e Duff...lui, ubriaco quanto fosse, mi aveva sempre trovato.
E ora che i ruoli erano invertiti mi sentivo un vero idiota a non riuscire neppure a trovarlo!
Bella si sporse dal finestrino per guardare meglio e io voltandomi verso di lei mi ritrovai ad osservarla. La mia prima cotta era seduta proprio di fianco a me ed era disperata. Ricordavo bene quando si erano messi assieme...ero geloso, ma poi l'avevo capito che ciò che provavo per Bella poteva essere solo un insano senso di protezione, un po' come se fossi suo fratello maggiore. Il problema erano gli ormoni, perchè un fratello maggiore ubriaco o non va a letto con la sorellina minore altrettanto ubriaca... Fine dell'incanto.
Dovevo trovare Duff, dovevo fargli vedere quanto Bella ci tenesse a lui, quanto si amassero e come aveva sofferto a stargli lontano. Dovevo trovarlo e riparare al mio sbaglio. Non potevo andare avanti così. Credevo che non avesse significato niente una notte e basta, ma ora i sensi di colpa erano tutto ciò che riusciva a occuparmi la mente.
Non sarei mai dovuto andare a letto con Bella, così sarei riuscito a essere più neutrale, a considerare la sofferenza del mio migliore amico qualcosa di più difficile da riparare con litri e litri di alcool... Qualcosa di serio.
Ero la solita testa di cazzo...
- Slash, hai visto niente?- mi chiese all'improvviso e io tornai a guardare dal mio lato della strada.
- No, niente...
La sentii sospirare, ma quando mi voltai di nuovo lei mi aveva già dato le spalle ed era tornata a cercare il suo innamorato.
Aveva solo diciotto anni, un anno in meno di me, eppure sapeva già cos'era l'amore...
Io avevo diciannove anni e sapevo solo cos'era svegliarsi in un letto sconosciuti con ragazze mai viste e riuscire ad andarmene senza la minima intenzione di vederle per altro che non fosse la coppia di ciò che era successo la notte precedente, niente di più...
E mi bastava, mi era sempre bastato.
Infondo non ero la persona più adatta a rimanere fedele, se non conoscevo neppure la lealtà nei confronti del mio migliore amico...figurati nei confronti di una donna! Anche se ultimamente avevo un altro tipo di pensiero fisso...
Mi passai una mano tra i capelli e sbuffai, decidendo di scacciare via ogni tipo di pensiero.
Accesi la radio a tutto volume e presi a fissare con determinazione la strada.
Avrei trovato Duff e poi avrei deciso cosa fare.
Se confessare o tacere.

§§§

Pov. Axl

- Hai visto qualcosa?

- No...
- Neanch'io...- confessai, poi strinsi i denti e diedi un calcio al cruscotto.
Jeff si limitò a borbottare di stare calmo che l'avrei spaventata...gli lanciai un'occhiata piena di menefreghismo e mi voltai a guardarla.
Era ancora raggomitolata sui sedili, i lunghi capelli che pendevano da tutte le parti con i suoi riflessi più chiari alla luce del sole di mezzogiorno.

- Certo che non serve a un cazzo portarsela dietro...- constatai, catturando una ciocca e arrotolandomela su un dito.
- Ci starebbe aiutando se tu non l'avessi trattata in quel modo.- mi rimbeccò Jeff, lanciando un'occhiata dallo specchietto retrovisore e scuotendo la testa - Dovresti chiederle scusa, sai?

- Axl Rose non chiede scusa a nessuno.- recitai e poi aggiunsi a una sua sbuffata di fumo - E poi lei non ha fatto quello che le ho chiesto! Poteva evitare tutto sto gran casino se avesse parlato con Duff!

Per tutta risposta Izzy storse per un attimo la bocca e poi sorrise, anzi, ghignò.
E quella sua espressione non prometteva niente di buono. Ormai lo conoscevo da quando eravamo piccoli, eravamo scappati assieme dalla merda dove eravamo nati, avevamo imparato assieme a suonare, a procurarci dei soldi, a rubare se era necessario...o se lo volevamo. Ci conoscevamo meglio di chiunque altro...

- Che c'è?- sbuffai infastidito.
- Jade dorme?
- Credo di sì...- mi allungai oltre il mio sedile e le sfiorai una spalla spostandola lievemente.
Aveva le labbra socchiuse e gli occhi chiusi, le guance leggermente arrossate e le mani aggrappate a una maglietta scura. La maglietta di Duff.
Chissà perchè guardarla stretta alla maglietta di un altro ragazzo mi facesse salire il sangue alla testa. Avrei voluto sfilargliela, ma poi l'avrei svegliata e una donna appena sveglia era più pericolosa selle barzellette di un Duff ubriaco...

- Sì, sta dormendo...- abbassai la voce e le accarezzai il viso.
- Bene, almeno sarai l'unico a sentirlo...Credo che tu e lei vi somigliate, sai?

Silenzio.

Lasciai stare la ragazza addormenta e guardai quella testa di cazzo che continuava a guidare tranquillo. Poi diedi un occhiata alle mie spalle, sentendo uno sbuffo... probabilmente stava sognando...

- Che intendi dire?
- Andiamo Billy...lei è piena di orgoglio come te e a volte quando si infuria sembra la tua versione femminile...persino quando ti ha morso...

- Quello NON è un ricordo molto piacevole, sai?
- Forse per te, ma se fosse stato un gesto involontario?
- Ha detto che voleva darmi una lezione...-gli feci notare e lui ghignò ancora di più.
- E se quella fosse stata una delle tue lezioni? Billy, è come se lei ti avesse invitato a giocare...
- Vuole giocare con me?- ripetei un po' incredulo e allo stesso tempo divertito.

- E vuole vincere- continuò e sta volta il sorriso scomparve dal suo viso - Solo che non sa neppure lei cosa o che sta partecipando a questi giochi...-
- Intendi per la...
- No. Intendo che è una cosa innata per lei, come per te. Avete un istinto...- scrollò le spalle e poi mi osservò brevemente, ma con decisione - Voglio solo che tu non esageri e che non si faccia troppo male...-

Non risposi, mi limitai a tornare a guardarla dormire. Sembrava così dolce e innocua...
Eppure voleva giocare anche lei, come me... anche se non ne era cosciente?
Be'... l'avrei resa cosciente io allora...
Allungai una mano e con le mie dita fredde e pallide seguii il contorno delle sue labbra.
Non le avrei fatto troppo male, bastava solo che scegliesse me.

Doveva scegliere me.

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