5- il trasferimento
Ermal's pov
"Ehi te va de usci a fa n'giro cosí ce conosciamo?"
"Ok..."
Iniziamo a camminare e lui si presenta.
"Me chiamo Fabrizio,c'ho quasi 20 anni e da poco me so lasciato co a mia fidanzata. Dal nome che c'hai nun sembri del posto eh?"
"Si,vengo dall'Albania..."
"Parli molto bene l'italiano... Da quanto sei qui?"
"Da tre anni"
"Nun pe farmi gli affari tuoi... Ma come mai seivenuto dall'Albania fin qui?"
Eccomi inciappettato. Cosa gli rispondo?? Mi devo fidare di lui? Aiuto...
"Ehm... Veramente preferisco non dirlo... Scusa..."
"Tranquillo,nun fa niente,è normale nun fidarsi subito,ce semo appena conosciuti"
"Grazie"
"Perché grazie?"
"Perché non mi picchi... Solitamente quando non rispondo a una domanda o la gente scopre che non sono di qua..."
"Ho capito. Ma vivi da solo o cosa?"
"No,abito con mia madre. Prima abitavamo a Bari,poi ci siamo trasferiti qui ma lei deve tornare lí e io stavo pensando di cercarmi un appartamento in affitto ma devo ancora parlargliene. Tu invece?"
"Io si,abito da solo,figlio unico e orfano. Tu fratelli e sorelle?"
"Non ce li ho. Ce li avevo ma... Sono morti"
Rispondo cacciando indietro le lacrime e ingoiando un groppo amaro.
"Ah... Mi dispiace..."
"Tranquillo,non fa niente..."
***********
2 mesi dopo...
Con Andrea non ci siamo piú sentiti perché ho scoperto che era stato lui a dire ai bulli che sono gay. Fabrizio si sta sentendo con una ragazza e siamo ancora molto amici. Gli ho detto il motivo per cui sono qui e ha conosciuto mia madre che lo vizia come un figlio e che tra una settimana parte. Fabrizio mi ha fatto provare perfino la prima sigaretta e quando l'ha saputo mia madre,è andata bene. Chiamo Fabrizio.
"Oh ricciolè"
"Fabri possiamo vederci che ti devo parlare?"
"Ma certo,tra cinque minuti vengo a prenderti"
"Ok"
Vado in bagno a prepararmi. Vedo mia mamma che si affaccia mentre mi cambio i vestiti.
"Che fai Ermal?"
"Devo uscire con Fabrizio. Stasera puó restare a cena?"
"Certo. Goditelo bene perché tra poco dobbiamo partire lo sai. Hai una settimana di tempo"
"Ok mamma"
Ecco toccato il tasto dolente. Dovró parlargli proprio di questo a lui,anche sr gliel'avevo accennato due mesi fa. Mentre mi metto le scarpe,sento suonare il campanello.
"Mamma è Fabrizio,vai ad aprire per favore"
"Ok"
Guardo l'orario nel telefono e mi metto un po'di profumo. Mentre mi metto la mia giacca in pelle,vedo attraverso lo specchio che Fabrizio è appoggiato allo stipite della porta che mi guarda.
"Wow Ermal... Sei bellissimo"
"Grazie..."
"Aspetta che ho detto??"
Arrossisce subito e io rido. Certo,ció che ha detto ha stranizzato anche me perché in due mesi non gli è mai uscita una cosa cosí spontanea.
"Ho soltanto un jeans nero,una maglia bianca e basta..."
"Ma i tuoi jeans sono molto stretti e si vede tutto. Oddio basta Fabrizio!"
Dice picchiettandosi la testa e coprendosi la faccia con le mani.
"Dai,andiamo.."
Dico dandogli una piccola pacca sulla spalla e ridendo. Usciamo di casa e d'istinto mi prende la mano,io arrossisco.
"Ecco...Fabri ti devo parlare..."
"Dimmi"
"Ti rocordi che due mesi fa ti avevo detto he mia madre sarebbe tornata a Bari per questo cavolo di lavoro?"
"Si,e allora?"
"Ehm... Ecco,mia mamma settimana prossima parte e non le ho ancora detto dell'appartamento e se glielo dico ho paura che ci rimanga male ma non voglio lasciarti"
"Eh... Oddio... Vorresti che ti aiutassi a dirglielo?"
"Oddio si grazie! Stavo pensando di dirglielo questa sera a cena,quindi stasera mangi con noi"
"Ma... Ok va bene,grazie dell'invito"
Intanto gli arriva una chiamata da Beatrice,la sua fidanzata.
Fabrizio's pov
Me chiama Bea.
"Pronto?"
"Ciao amore,puoi uscire?"
"No,scusa oggi non posso..."
"Ah ok ciao"
"Ciao"
Ermal's pov
Torna da me sbuffando.
"Tutto ok Fabri?"
"Si tranquillo"
Ci abbracciamo,cosa che ormai facciamo da sempre e lui improvvisamente mi bacia il collo. Io d'istinto lo bacio nella guancia ma mi viene da ridere perché la sua barba mi pizzica.
"Ehi che hai?"
"Tagliati la barba"
"Ma finiscila!"
Dice tirandomi di nuovo a sé. Io smetto di ridere non appena lui mi tocca il sedere.
"Vieni a casa Ermal"
"Ma... Tu..."
"Me ne sono accorto ora"
"Ma non eri etero?"
"Non piú"
Dice baciandomi sulle labbra. Poi mi prende per mano e andiamo a casa sua. Li mi mette tra il muro e lui e mi bacia,mi toglie la maglia e io faccio la stessa cosa con lui.
"Fabri... Piano per favore"
"Sei vergine?"
"No... Mio padre mi violentava... Peró ho paura lo stesso..."
"Sh tranquillo..."
"Ho scoperto grazie a lui di esserlo perché quando lo faceva,io un po' di piacere lo provavo..."
"Tranquillo,faccio piano"
Dice per poi prendermi in braccio e portarmi nel suo letto,coricarsi sopra di me e togliermi i pantaloni e i boxer. Io lo spoglio e rimaniamo nudi. Piano piano inizia a spingere e un po'di dolore lo sento,faccio respiri profondi che piano piano diventano gemiti.
In quel momento siamo solo io e lui,non letteralmente perché quello è ovvio,ma metaforicamente.
*********
Ciaooo!! Capitolo un po'piú lungo del solito eh? Non mi importa,spero vi piaccia!!♥♥♥
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