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capitolo 4

Dopo quella strana lezione Eren e Mikasa ritornarono nella loro casa , ma erano ugualmente felici, perché grazie alla scuola riuscivano a vedere per loro un destino diverso. Nonostante ciò, c'erano anche dei aspetti negativi,  primo fra tutti Eren avrebbe dovuto lavorare solo di pomeriggio , e per poter guadagnare abbastanza cercò  lavoro  anche in un Bar, oltre che nella lavanderia automobilistica.
Fra qualche giorno  sarebbe stato il suo primo giorno di lavoro.

Il giorno seguente,  quando Eren si svegliò,  trovò  Mikasa già pronta per andare.

-ma come diamine fai??-

Gli aveva chiesto il ragazzo ancora mezzo addormentato

-si chiama essere mattinieri-

La corvina aveva sempre la risposta pronta

-si chiama essere pazzi-

Ma Eren raramente la lasciava vincere.
Pigramente iniziò a mangiare.

-senti Eren...-

-dimmi-

Il castano aveva la bocca piena di biscotti preparati da Mikasa.

-ecco...ci sarebbe una festa...la settimana prossima....-

-NO-

Non la guardò neanche. Non  voleva che sua  "sorella" fosse circondata da stupidi figli di papa con la bava alla bocca .

-ma perché no?-

-perché potresti essere in pericolo-

Mikasa lo guardò comprensiva,  e forse lui aveva ragione,  forse si era fatta prendere troppo dall'entusiasmo senza pensare alle conseguenze.

-e se venissi con me?-

-non ci penso neanche-

Eren finì la sua colazione e andò a vestirsi.

- ci saranno un sacco di ragazze carine-

-non mi convincerai con le ragazze carine-

Ormai la conversazione procedeva in tono scherzoso,  ma entrambi sapevano che non andare alla festa sarebbe stato da asociali mente andarci comportava dei rischi.

-ne parleremo un'altra volta-

Durante il tragitto verso scuola nessuno dei due proferì parola.

Le lezioni procedevano bene , avevano già iniziato a leggere le prime paggine dei libri, e ai due nuovi arrivati le lezioni di Armin tornarono utili. Quando la penultima campanella suonò Eren si sentì lo stomaco contorcersi . Lo stava per rivedere , ma non sapeva se quella sensazione era dovuta dalla paura,  dalla felicità o da qualcos'altro a lui incomprensibile.

-da oggi in poi appena sentirete la campanella suonare dovrete raggiungermi nella palestra -

Il professore Levi non era neanche entrato in classe quando spiegò la nuova regola. La classe lo seguì silenziosa.

Nella grande stanza gli alunni si sistemarono sui tapettini lungo una parete. Mikasa ed Eren come sempre erano vicini.

-bene ragazzi oggi formeremo delle coppie-

Indossava un paio di pantaloni neri di stoffa leggera ,mentre la camicia nera , ripiegata fino al gomiti,  lasciava scoperti gli avambraci scolpiti. I capelli corvini dalla rasatura militare erano lucenti mente la pelle diafana e chiara sembrava neve sotto la luce delle lampade sul soffitto .

-avete 20 secondi per decidervi , se la coppia non mi piace la modifico-

I  studenti,  ora sparpagliati nella stanza,  si guardarono confusi , alcuni trovarono subito il proprio partner , come ymir con crista ,  connie con  sasha e mikasa con Eren , gli altri erano indecisi.

- 19..20..fine, tsk devo fare tutto io..-

Prendendoli per mano , fece avvicinare Annie e Reiner

- due biondi si abbinano sempre  bene-

Guardò sasha e connie

-troppo alta -

Le mise davanti Bertold.

-due ragazze mmmh...non  qui-

Col disappunto di Ymir , Il professore visibilmente divertito,  mise Christa in coppia con Connie.

-vediamo un po...-

Si fermò difronte a Mikasa ed Eren

-du novellini insieme non va bene-

Prese Mikasa e la mise in coppia con Jean

-ora va meglio-

Rivolse un sorriso ad Eren , che in quel momento voleva solo scappare.
Formò le coppie come meglio credevano, e una volta finite,  Levi si accorse che data l'assenza di un suo studente, la classe era dispari. Guardò  Eren senza partner con un pizzico di soddisfazione, quegli occhi dal sguardo smarrito lo attraevano inspiegabilmente,  e dopo la rottura con Erwin non gli dispiaceva quel ragazzino dal viso angelico.

Eppure é un mio studente...

Pensava Il professore mente si avvicinava a lui, la coscienza lo tormentava , ma il suo corpo si muoveva dasolo.
Stava per metterli una mano sulla spalla , non voleva far capire a nessuno la gioia nel poter tenera ancora una volta quel corpo dal fisico asciutto contro il  suo allenato.
Ma l'invito per Eren venne interrotto da una sua collega,  Petra , la professoresa di biologia.

-cosa vuole?-

Chiese Levi in tono scocciato.

-so che oggi avrebbe insegnato loro I primi passi...ecco...volevo chiedergli di insegnarli anche  a me..-

La giovane professore era rossa in viso , era evidente quanto volesse ballare con Levi.

-sei arrivata al momento adatto-

Levi aveva trovato il modo per non perdere il controllo con il giovane studente,  ma allo stesso tempo scollarsi la donna che tanto lo importunava ogni giorno.

Le si avvicinò lentamente,  quansi con un passo felino,  metre gli occhi color ghiaccio  , la scutavano , la facevano arrossire e abbasare lo sguardo  , il professore non era stupido , sapeva quando era desiderato,  e adorava mettere a disagio le persone ritorcendo la situazione a suo favore.

-se mi vuoi aiutare....-

Prese per mano Petra , il rumore dei tacchi encheggiò nella stanza , mentre  veniva portata verso Eren.

-farai coppia con lui, oggi la classe é dispari-

Petra rimase delusa, sentimento che rese visibbile mentre guardava il studente più alta di lei , nonostante i alti tacchi neri come il completo.

Levi fece partire la musica , la stessa canzone della lezione precedente.

I studenti cominciarono a muoversi seguendo le indicazioni del professore, che,  nel frattempo ,spiegava i passi , muovendosi fra loro, il suo sguardo attento venne catturato dal giovane dai occhi smeraldini , stava muovendo il bacino a ritmo mente impacciatamente conduceva Petra . Levi era sempre stato un vecchio pervertito , ma mai , come in quel momento,  era rimasto a fissare un sedere , soprattutto se si trattava del culo di uno studente , ma fino ad allora nessuno lo aveva attratto così tanto , eppure non avevano mai parlato , era confuso ed eccitato allo stesso tempo.

Sempre seguendo il ritmo , si avvicinò a loro.

-devi essere più sciolto-

Disse Il professore analizzando l'espressione concentrata del ragazzo.

-non ci siamo ancora-

Si mise dietro al giovane e afferandolo per i fianchi,  cominciò a condurlo. Eren si irrigidì sotto la salda  presa del professore.

-devi essere più rillasato-

Nonostante la differenza di altezza,  Levi raggiunse l'orecchio del timido ragazzo , e lì,  soffio quelle parole in tono roco,  non sapeva neanche lui cosa stava facendo, e il dolce profumo di Eren lo inebriava.

-o...ok-

Eren si allontanò subito,  portandosi dietro Petra, ma , essendosi mosso in modo brusco , la obbligò a fare qualche passo indietro spingendola con il proprio corpo , facendo così,  sentì il seno di lei conto il petto . Eren imbarazzato guardò altrove , ovunque ma non nei occhi di Petra o Levi.
Voleva sotterarsi , lì e subito.
Le mani di Levi lo avevano fatto rabbrividire , lo stomaco lo doleva mente sentiva lo sguardo penetrante del professore sulla sua schiena.

l'ora continuò  in quel modo, Eren ogni tanto lanciava qualche occhiata verso Mikasa , ella era sempre fuori tempo, ed ogni volta che il ragazzo dalla strana acconciatura e dal viso troppo allungato, secondo Eren, le si avvicinava malizioso,  lei lo respingeva in malo modo.

In quell'ora , carica di tensione fra Levi ed Eren , Il professore fece sentire e ballare nuove canzoni ai suoi studenti.
La fine dell'ora venne annunciata dalla campanella , appena udibile nella palestra,  dato che , essendone priva, si sentiva dal corridoio del piano superiore.
Eren prese Mikasa , allontanandola dal ragazzo, e insieme tornaro a casa.
Era mercoledì, e mancavano due giorni al primo giorno di lavoro nel Bar , ed Eren era più nervoso che mai , ma non capiva se  tale confusione  era per il nuovo lavoro o per il professore Levi.

Angoletto ><

Hehehe pensate male hehehehe

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