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capitolo 13

Eren dovette prendere due autobus e un treno , la casa da pulire era in un quartiere ricco molto lontano da dove abitava lui e Mikasa. Durante il tragitto Eren non fece altro che guardarsi allo specchio.

Se non fosse per gli occhi non direi d'essere io ... Sono proprio figa

Eren non smetteva di pensarlo , l'episodio in bagno con Levi era stato quasi del tutto archivio nel suo cervello , il lavoro e la scuola non gli davano il tempo per pensare ad altro .

Quando finalmente Eran si trovò nel quartiere dove avrebbe dovuto trovare quella casa non poté non guardarsi attorno con stupore e meraviglia, c'erano ville ovunque e ognuno aveva un ampio giardino e una grande piscina . Camminò fino all'indirizzo che Mikasa gli aveva detto e quando giuste a destinazione non poté credere ai propri occhi , era la villa più grande che avesse mai visto , con tre piani e una piscina enorme davanti , la casa era probabilmente la più grande del quartiere ed era di un bianco tanto splendente da essere ben visibile nonostante oramai fosse sera .

Eran con coraggio suonò il campanello e mentre aspettava si preoccupò di schiarirsi la voce e sistemarsi il seno .

Ad aprire la grande porta di legno fu un uomo sulla sessantina con occhi piccoli come fessure e carnagione scura ,era pelato ma la vestaglia blu che indossava mostrava la folta peluria sul petto . Non rivolse nessuna parola ad Eren , gli fece semplicemente segno di entrate .

A gesti e con poche parole l'uomo spiegò a Eren cosa fare , fece un ultimo gesto ed indicandò la busta che Eren teneva , gesto che stava ad indicare che lui si sarebbe dovuto vestire e iniziare a lavorare.

Nell'ampio bagno della villa Eren si stava a fatica infilando l'abito , non pensava fosse un vestito da Maid , si era immaginato una divisa simile a quella che indossava al bar ... Mentre si guadava allo specchio avverti paura , nonostante il sopra fosse coperto era estremamente aderente al suo corpo mettendo in evidenza il seno , ma la parte sotto non lasciava molto spazio all'immaginazione...


Il vestito si fermava sotto il sedere mentre le calze mettevano in rilievo la poca carne in vista , il tutto faceva sentire a disagio Eren , temeva seriamente che l'uomo potesse volerlo toccare , potesse volere più che una semplice pulizia della casa...

Per fortuna sono io e non Mikasa

Fu un pensiero sincero , Eren voleva bene alla sorella , era un legame profondo , indissolubile, per lei avrebbe fatto di tutto .

Vestito e con la parrucca sistemata iniziò dal terzo piano composto da due ampi bagni , tre camere ed un salone grande quanto casa sua. Era già di per sé tutto pulito, quasi perfetto, Eren non dovette far altro che passare l'aspirapolvere e spolverare , idem il secondo piano che a differenza del terzo aveva più camere , molte delle quali apparentemente mai utilizzate.

Mentre Eren stava scendendo al primo piano , l'uomo stava salendo l'ampia scalinata .

<< Sei carina >>

Eren non si voltò , strinse la scopa e lo sgrassatore vicino al petto e continuò a scendere le scale , senza rispondere , senza alzare lo sguardo , fece finta di nulla e voltò velocemente l'angolo dirigendosi verso la prima stanza da pulire .

Stava pulendo oramai da qualche ora , fuori il sole era già tramontato e Eren stava iniziando a sentire la fatica , le gambe cominciarono a fargli male mentre le mani erano diventate pesanti , gli mancava solo il salone da fare , ma volle aspettare che il vecchio si spostasse per poter pulire indisturbato .

Ad un tratto il campanello suonò , Eren lo sentì a malapena dalla camera che stava finendo di sistemare .

<<Ragazzina aprì tu!>>

Eren avrebbe voluto dirgli che era lì per pulire non per fare da portiere ma la stanchezza non gli permetteva di fare il prepotente e si diresse lentamente al portone .

<<Buonasera >>

Salutò Eren tenendo lo sguardo basso , era stanco , fuori era buio , non gli interessava nient'altro che finire quello che era venuto per fare e andare via .

<< Oh niente male >>

Appena sentì quella voce non ebbe nessun dubbio su chi fosse e se mai quel dubbio fosse esistito scomparve appena fece contatto visivo con Levi.

<<Cosa fai qui , vestito così, volevi farmi una sorpresa?>>

Continuò Levi con tono malizioso analizzando Eren dalla testa ai piedi .

<< Io...io sono qui per lavorare , ho praticamente finito >>

Detto ciò Eren diede le spalle al professore e andò a prendere l'occorrente per pulire il salone .

Levi andò a salutare il suo vecchio amico , era stato il suo maestro , una guida per lui , il primo ad avergli insegnato l'arte del ballo .

<<Ragazzina quanto ti manca?>>

Urlò il vecchio . Eren si sporse da dietro ad un muro con gli occhi scintillanti e le guance rosse per la fatica e il sudore

<< Devo spolverare il salone e ho finito >>

<< E cosa aspetti a farlo?>>

Chiese l'uomo impaziente, nel frattempo Levi si era accomodato su una delle poltrone laterali del salone , vi era un tavolino di ventro posto al centro e una grande TV appesa alla parete davanti alle poltrone di pelle bianca .

<< Aspettavo di avere il salone libero , per non disturbarla signore >>

<< Vieni qua e finisci il tuo lavoro >>

Eren titubante portò l'occorrente e iniziò a fare ciò che doveva fare , spolverare la grande biblioteca e i vari mobiletti che davano un tocco di classe alla stanza . Nel raggiungere le superfici più alte , Eren con una mano puliva mentre con l'altra tirava il tessuto della gonna il più giù possibile, l'imbarazzo era alle stelle, soprattutto ora che sentiva lo sguardo di Levi addosso .

Finì in fretta e furia e quando ebbe terminato si pose davanti alla TV , difronte alle poltrone dove erano impegnati a parlare Levi e l'uomo che aveva da dargli 1000€ ,ora che il lavoro era stato concluso , fuori era notte fonda e Eren voleva tornare a casa .

Non disse nulla , l'uomo capì e si diresse verso una camera . Probabilmente lì tiene i soldi , pensò Eren.

<< Hai un disperato bisogno di soldi ?>>

Chiese Levi mentre si portava la sigaretta all bocca , accavallò le gambe e alzò lo sguardo su Eren

<< Non sono affari che la riguardano>>

Rispose con voce femminile Eren, coscite del fatto che se avesse fatto saltare la copertura sarebbe stato nei guai .

<< Oh ... E dimmi quanto ti ha offerto?>>

Levi era visibilmente irritato , quel moccioso era troppo invitate, non poteva ignorare tutto quel ben di dio messo su un piatto d'argento davanti a lui .

Eren non volle rispondere, non disse nulla , ma non fu un lungo silenzio perché gli raggiunse l'uomo con i soldi in mano che avvicinandosi verso Eren quasi urlò la cifra .

Eren ringraziò usando la voce più sottile e femminile che potesse riprodurre , il vecchio parve compiaciuto , mentre Levi solo irritato.

Sai che novità

Pensò Eren rivolgendo un'occhiata al corvino.

Dopo essersi cambiato si precipitò all'uscita, appena fuori venne investito da un vento freddo , era notte inoltrata e la preoccupazione del come avrebbe fatto ad arrivare a casa si fece spazio nel suo cervello.

Alla fine del vialetto della villa vi era parcheggiata la macchina di Levi, Eren la conosceva bene , fu sollevato nel vedere che Levi non fosse dentro essa , si guardò intorno, l'unica fonte di luce proveniva dai lampioni , le case avevano le luci spente .

Dormono tutti tranne me.

Pensò Eren , mente era immerso nei suoi pensieri si inclinò vedo la macchina per controllare il suo aspetto

Sembro proprio una ragazza.

Portò le mani sul viso come per assicurarsi che fosse proprio lui e iniziò a specchiarsi smettendo di pensare ad altro

<< Sei bello moccioso >>

Eren si spaventò , si girò di scatto, poggiando la schiena contro la macchina , i suoi occhi si fermarono in quelli grigi del professore .

<< Emh salve >>

Levi fece un piccolo sorriso avvicinandosi ad Eren , quando ormai erano tanto vicini da sentire uno il profumo dell'altro , il corvino alzò una mano , Eren pensò fosse per fargli una carezza, ma Levi afferrò la parrucca di Eren togliendogliela con forza rivelando i morbidi capelli del più piccolo ,ora tutti scompigliati.

<< Ma cosa fai>>

Chiese Eren preoccupato

<< Quello che cazzo mi pare >>

Avvicinò Eren per i fianchi incollandolo ai suoi , mentre iniziò a baciarlo con foga, quasi in maniera violenta , le mani dai fianchi si insinuarono sotto la maglietta. Le mani fredde di levi fecero rabbrividire Eren che per un momento si staccò dal bacio ma non gli fu concessa tregua da parte di Levi.

Levi staccò il reggiseno di Eren e lo buttò per terra .

<< Aspetta ! Il reggiseno di Mikasa!>>

Eren si piegò e lo raccolse lasciando Levi sorpreso e divertito , non si aspettava una simile interruzione anche perché erano entrambi eccitati.

Prima fece un leggero sorriso che sorprese Eren per poi tornare alla solita espressione ben nota a tutti .

<< Ora ti faccio vedere io>>

Levi aprì la portiera e spinse Eren dentro , che nonostante avesse potuto uscire non lo fece , Levi nel frattempo era salito al posto del conducente, messa in moto la macchina si avviò verso casa sua , sapeva che se qualcuno lo avesse saputo sarebbero stati cazzi amari ma l'unica cosa a cui poteva pensare era il ragazzo accanto a lui e l'erezione fra le sue gambe.

ANGOLETTO ><

Sbem

Sbebemmm

Sbemsbemsbemsbemmm

Boom!!

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