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capitolo 10

La domanda di Eren rimase senza  risposta .
Levi mise in moto proseguendo sulla strada deserta e poco illuminata.

<< Dove stiamo andando?>>

Chiese Eren nuovamente dato che l'indirizzo di casa non l'aveva detto e Levi stava guidando come se sapesse già la meta.

Levi non rispose ma accelerò  e in breve tempo svoltò  su una strada che Eren non conosceva.

<< dove.stiamo.andando.?>>

Questa volta Eren usò un tono autoritario , e non rimase sorpreso solo lui , ma anche Levi che , con un sopracciglio alzato si voltò verso Eren

<<non avevo voglia di rimanere fermo in un brutto quartiere come quello, avrebbero potuto rompermi un vetro o peggio  , e visto che non ti decidevi a dirmi dove abiti , ho deciso io dove andare >>

Disse Levi in tono diveritito  , ma quello che il corvino provava non era divertimento , bensì un misto fra dubbi ed eccitazione , nel profondo lui voleva ritrovare Eren  brillo , quella sera ,mentre lo  seguiva, si sentiva come un leone a caccia , pronto a saltare addosso alla sua preda , si sentiva un pervertito ,un pervertito in calore.

Eren arrossì più che mai davanti a quelle parole , gli tremavano le mani , voleva fuggire da quella situazione .
Inutilmente disse più volte , quasi urlando, la via di casa , Levi non accennava a fare marcia indietro.

<< La prego , non posso lasciare mia sorella sola ,non ho nemmeno il cellulare per chiamarla >>

Eren prese un bel respiro e fissando il profilo di Levi cercò una risposta . Improvvisamente Levi frenò. 
Eren guardò avanti notando che si trovavano in un quartiere di classe ,  con fiori e ville  lungo la strada e Levi aveva frenato proprio davanti a una di quelle.

Eren confuso spostò lo sguardo ,dalla villa dal colore e aspetto  indecifrabile ,a causa del buio, su Levi che poggiando la fronte sul volante respirava rumorosamente.

<< Prof- >>

Eren non poté finire la frase che Levi in maniera brusca e frettolosa fece retromarcia e con forza sfrecciò sulla strada appena percorsa , Eren si tenne stretto alla centura , non aveva mai viaggiato a tale velocità.

<< rallenti!>>

Urlò ma non ebbe nessuna risposta.

<<cosa le prede?!>>

Eren ora era spaventato.

<< levi fermo !>>

Non abituato a persone e ambienti di classe Eren si era sempre forzato a dare del lei , e , in un momento di panico , non pensandoci , chiamò il suo professore per nome . In una situazione diversa, con una persona diversa, forse nessuno dei due ci avrebbe dato troppo peso, ma , quella non era una situazione normale, e per Eren quel professore non era una persona qualunque.

Eren , presa coscienza di cosa avesse detto, non che avesse detto chissà cosa , abbassò la testa e fissando le ginocchia decise di rimanere in silenzio, neanche lui capiva il perché di quella sua relazione solo per aver pronunciato un nome.

Dall'altra parte , Levi non lo aveva neanche sentito , troppo impegnato a combattere con i suoi pensieri, non capiva più il perché delle sue azioni, e il non avere il controllo, soprattutto su se stesso, lo manda in collera .

Eren girò la testa verso il finestrino, la macchina andava ancora molto veloce, ma la strada cominciava ad essere famigliare al castano , fatto che lo rassicurò , stava tornando a prendere Mikasa, ma forse , nel profondo, non voleva tornare , era tristezza quella che provava? , Eren non lo capiva.

La macchina si fermò davanti alla villa di Mike , nessuno aveva più detto qualcosa, Eren non sapeva se scendere o girarsi e ringraziare , nemmeno lui sapeva per cosa ringraziare, non che Levi lo avesse aiutato a fare qualcosa, ma voleva comunque essere educato , nonostante l'unica cosa che quel professore meritava in quel momento era una multa e uno schiaffo. Preso un piccolo respiro, deciso a rompere quel silenzio divenuto imbarazzante, Eren si voltò lentamente, pronto a ringraziare ,ma non poté dire nulla che si ritrovò le labbra del corvino sulle sue. Eren sgranò gli occhi e si irrigidì , fu un bacio a stampo , durata pochi secondi ma violento , quasi rabbioso, Levi si staccò dalle labbra ma non si allontanò, orami non seguiva più la ragione, baciare quel ragazzino era stata la cosa a cui aveva pensato dalla prima volta in cui avevano ballato , ed ora che lo aveva fatto , non era sazio .

Si guardarono negli occhi per un istante , e bruscamente Levi avvicinò le labbra del castano spingendoli la testa con una mano , questa volta il bacio fu diverso, più passionale, più umido, Eren inesperto , si lasciò guidare dal più grande. Con quel bacio si spezzò quella tensione che non aveva  mai abbandonato i due.

Quel momento di passione fu interrotto da un rumore continuo e assordante , Eren cercò di girarsi per vedere da dove proveniva ,dato che era così vicino al suo orecchio, ma Levi afferandogli   il mento, lo costrinse a continuare il bacio, ma il rumore continuava ed Eren infastidito si voltò di scatto verso il suo finestrino , incrociando i grandi occhi di Mikasa ,che aveva osservato la scena e inutilmente aveva battuto il pugno sul vetro più e piu volte.

Eren , nel panico , allontanò Levi e fece per aprire la portiera ma Levi lo affermò per una mano e lo fissò dritto negli occhi , quasi perso  in quel verde smeraldo.

<<ora che hai visto dove abito , fammi visita quando vuoi>>

Eren sgranò gli occhi, si voltò , e senza  salutare uscì dalla macchina.

Angoletto ><

Capitolo scritto in fretta e furia , se ci sono errori o Orrori ditemelo ❤

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