24
Jade Narrador
Resto paralizzata sul posto, senza riuscire in nessun modo a muovermi. In queste circostanze, quando si viene scopert bisognerebbe reagire subito. Dovrei spingere via Juan Luis, spostarmi e dire qualcosa del tipo..."Non é comme sembra", ma sarebbe da stupidi e poi perché dovrei farlo? Non credo che sarebbe successo qualcosa...Chi vuoi prendere in giro Jade, é ovvio che sarebbe scappato un bacio se non fosse apparso. E poi che colpa avrei io? Visto la situazione in cui ci troviamo non dovrebbe fare quella faccia oppure guardare male Juan Luis. Il solo problema in questo momento é lui!
-Che cosa ci fai qui?-chiedo senza un tono deffinito nella voce. Posa i suoi occhi su di me e desidero solo che non lo abbia mai fatto. Mi sono mancati da impazzire i suoi occhi.
-Perché sei qui? Come lo conosci? Da quanto tempo va avanti?-chiede velocemente.
-Se intendi da quanto va avanti una nostra presunta relazione, sappi che tra i due la sola cornuta sono io! E lo sono ancora! E non sono affari tuoi come conoscono Juan Luis.-esclamo
-E INVECE SONO AFFARI MIEI!-grida avvicinandosi velocemente, ma Juan Luis si mette velocemente tra di noi, impedendogli di andare oltre e di tutta risposta Christopher lo fulmina con lo sguardo.-Spostati.
-Prima ti devi dare una calmata. Non esiste che i lasci un uomo in questo stato avvicinarsi ad una donna, anche se sono marito e moglie.
-Credi che le possa fare del male?-ringhia Christopher e io faccio un verso derisorio. Lui mi ha fatto molto male.
-Fisicamente forse no, ma gliene hai fatto in un altro modo.-risponde Juan Luis
-Maluma, spostati.-ripete cercando di sembrare calmo, o forse sta cercando di calmarsi.-Io devo parlare con lei.-aggiunge con fatica, la voce quasi rotta dal pianto.-Ho bisogno di mia moglie.
Il tempo sembra fermarsi, come quando si gioca ad un, due, tre e stella. Credo che Juan Luis lo stia studiando, e forse impietosito dallo stato in cui versa Christopher, si sposta di lato, permettendo così di avere di nuovo i suoi occhi nei miei. Il mmio cuore smette per un attimo di battere. Christopher fa un passo in avanti, e ora che mi é più vicino noto le occhiaie, il pallore del suo viso e tutto il suo aspetto trandato. E questo strano odore...proviene da lui.
-Quando é stata l'ultima volta che t sei fatto una doccia?-gli chiedo
-Dovevo trovarti. Tutto il resto non é importante.
-Porto via Matias? Così potete parlare con calma...-dice Juan Luis, e la testa di Christopher gira di scatto verso di lui. E con uno sguardo gli intima di non fare niente. Poi cerca Matias e appena lo trova velocemente si dirige verso il divano, e lo prende in braccio con tutta la delicatezza di cui é dotato.
I suoi occhi son qualcosa di incredibile. Sembra...che tenga in mano...il suo più grande tesoro. Lo culla piano e poi gli posa un bacio sulla fronte e mormora delle parole un pò incomprensibili.
-Te amo, mi querido.-é tutto quello che capisco.-Lasciaci soli per favore.
-Vi lasciamo da soli.-dice e per un attimo non capisco a chi altri si stia riferendo.-Lali!
Sento sbuffare e poi la vedo uscire dal suo "nascondiglio" e segue Juan Luis fuori, essendo l'ultima ad uscire, chiude la porta per lasciarci un pò di privacy. Sento il uo sguardo su di me, ma non riesco più ha guardarlo e quindi sposto lo sguardo ovunque pur di non incrociare il suo sguardo.
-Ti prego...guardami.-dice
-Non ci riesco.-dico
-Perché no?
-Perché sei la causa di tutto il mio dolore.
Lo seto muoversi, automaticamente inizio ad indietreggiare, e mi fermo solo quando si ferma anche lui. Non voglio che si avvicini ulteriormente a me.
-Va bene, non mi muoverò da qui. Però ti prego ascoltami.
-Ti sto ascoltando.-dico-Ma non stai dicendo niente.
-Adesso dirò qualcosa. Voglio dirti... che non sono un uomo. Voglio dirti quanto faccio schifo, e non meriti il tuo perdono, anche se c'è una parte di me che lo desidera ardentemente.- vorrei ridere di queste parole, perché sembrano quasi un copione.-Ti prego, siediti.-mi dice indicandomi il divano. Vorrei sedermi perché stare in piedi mi stanca, ma lui si potrebbe mettere vicino a me. Con esitazione e lentenza mi siedo sul divano. Si avvicini, ma non si siede stende Matias e poi resta in piedi di fronte a me. Alzo lo sguardo, fino a puntarlo sul suo viso e tutto quello che vedo é la disperazione.
-Ci aveva chiamati urgentemente da lei. Diceva che qualcosa non le quadrava...e quel qualcosa era Yoandri.-sono confusa, ma poi una lampadina mi si accende in testa e capisco che si riferissce ad Hailee, ma non ho idea di chi sia questo Yoandri.-Credevo che fosse morto e invece...E' riuscito ad entrare in America e ha chiesto ad Hailee rifugio, e poi é diventato uno dei suo uomini, poi il suo braccio destro. In quel momento ero ancora incazzato per come lui aveva in passato rovinato alcuni miei affari, ma non potevo fare cazzate come sparargli. Non potevo rischiare di rovinare i patti da poco stabiliti.-non riesco a capire dove voglia arrivare. Perché mi sta raccontando di questo Yoandri e dei loro problemi. Abbassa lo sguardo e lo vedo deglutire.-E' iniziato tutto quel giorno.
Ora capisco. Mi sta raccontando come ha iniziato ha tradirmi.
Oggi ho avuto la mia prima lezione di guida, e cosa importante:non ho preso alberi, non ho messo sotto nessuno e credo che sia un buon inizio. La sola pecca é che l'orario non é dei migliori e in più ci devo aggiungere i compiti. E quindi forse non aggiornerò più tutti i giorni. Stavo pensando di provare a scrivere dal cellulare, ma non sono sicuro. Qualcuno di voi scrive dal cellulare? Se si, é meglio o peggio del computer?
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