Credo che stia passando un terromoto, perché io mi sento la terra tremare sotto i piedi, il respiro si fa più veloce, il mio cuore é salito in gola e vedo tutto offuscato. Non riesco a stare in piedi e cerco di appoggiarmi a qualcosa, allungo la mano in cerca di qualche sostegno e una volta trovato mi appoggio al muro. Le immagini del pomeriggio mi colpiscono, quasi come se un coltello mi stesse perforando il petto. Non erano lì per lavoro. Lui, per stare con lei, ha mollato nostro figlio a sua madre...per andare a letto con quella...Ho voglia di vomitare.

-Amor...-non lo vedo, ma sento che si avvicina e io mi attacco di più al muro, come se cercassi di attraversarlo.

-Non ti avvicinare...-dico con un filo di voce, ma non riconosco la mia voce. Lui si ferma, lo sento.-Mi hai tradito...con Hailee, non é vero?- perché chiedo conferma?Ovvio che si tratta di lei, lo so.

-Si.-dice semplicemente

-Quante volte?-chiedo e mi sento una masochista. Gli sto veramente chiedendo quante volte é andato a letto con lei?-Ti é piaciuto?-aggiungo, voltando il viso verso di lui. Tiene la testa bassa, non ha risposto ancora alla prima domanda e capisco che non é successo solo una volta, ma molte volte e a lui é piaciuto molto. Forse molto di più di quello che fa con me.-TI HO FATTO UNA DOMANDA!-grido con tutto il fiato che ho in corpo.-CAZZO!Rispondimi!Quante volte sei andato a letto con lei?

Lui si gira di scatto, dandomi così le spalle. Non riesce ha guardarmi in faccia, schiacciato dai sensi di colpa e spero anche dal disgusto verso sé stesso.

-Non lo so.-dice con un filo di voce, ma io lo sento.

-Non sai cosa?Non sai quante volte sei andato a letto con lei?Stai scherzando?

-I...io...é successo...non so come.

-Non sai come é successo? Ti sei ritrotavo magicamente nel suo letto?MI STAI PRENDENDO IN GIRO?

-M...mi dispiace...Por favor, mi amor...

-NON OSARE CHIAMARMI AMORE MIO, LURIDO BASTARDO!-grido fuori di me.-Uscivate la mattina e tornavate tardi, per lavoro, ma non era così!

-No! No! Ti giuro che era così, ma poi...mi é scappato tutto di mano... 

-Ti é scappato di mano?-sibilo tra i denti.-Vuoi sapere una cosa? Io vivevo a Londra, con la mia famiglia e le mie migliori amiche, tre ragazze molto strane e proprio per questo che ho voluto subito bene a tutte e tre. Passare il tempo insieme era la cosa che più preferivamo, e sopratutto le feste. Da giorni annunciavano una super festa per un locale nuovo e dicevano che si sarebbe svolta una festa super che avrebbe fatto la storia. E sai che cosa é successo a quella festa? Siamo state rapite, portate dall'altra parte del mondo, un paese che non conoscevamo e ancora non conosciamo del tutto. Volevamo scappare, sono stata frustata con una cintura...ma sai che é successo alla fine?-la mia vista si é offuscata per via delle lacrime. Lui si volta verso di me e vedo i suoi occhi rossi e gonfi, penso che stia per piangere, ma di sicuro non mi commuoverò.-Da perfetta cogliona mi sono innamorata follemente e credevo che fosse lo stesso e invece sono solo una cretina! Vi ho visti quel pomeriggio a pranzo, che ridevate e vi sorridevate, ma mi sono data della stupida e sono andata a prendere Matias a casa di tua madre. E quando ti ho chiesto dove eri stato, tu che cosa hai detto? Che sei andato a svolgere un lavoro con Joel e Erick...Ma! Joel era con Leigh Anne e Erick con Camila e Johann! Mi hai mentito e io non ho detto niente da perfetta cogliona che sono! 

-Lo sai che ti amo.-dice

-MI AMI E QUINDI MI TRADISCI?-urlo

-Io...non ho una scusa, una giustificazione, non avrei dovuto...io...

-STA ZITTO! STA ZITTO! NON TI VOGLIO SENTIRE!

Apro la porta e corro fuori da quella stanza in cui per la prima volta sono entrata e già odio. Corro per il corridoio fino ad arrivare in camera, entro e chiudo la porta a chiave. Mi appoggio alla porto e mi lascio scivolare a terra, lasciandomi andare ai singhiozzi. Sento i suoi passi e poco dopo la maniglia che si abbassa, ma trova la porta chiusa e inizia a tirare colpi. 

-Por favor abre Amor, te imploro que me perdones.

Lo ignoro continuando a piangere forte. Tra i miei singhiozzi, i colpi e le grida, Matias si sveglia e inizia a pangere. Corro subito da lui e lo prendo in braccio cercando di calmarlo, senza smettere di piangere.

-Tranquillo amore, va tutto bene.

Ma niente va bene.