Muove i piedi uno alla volta, facendo una pausa di dieci secondi tra un piede e l'altro. Io continuo ad incitarlo e questo lo diverte abbastanza per cui continua, ma é ovvio che finché non starà in piedi da solo, i suoi primi passi sono ancora molto lontano. 

-Cariño, ¿qué estás haciendo?

Alzo la testa e vedo che é Paulina che corre felice verso di noi. Matias appena si accorge della nonna lancia un urlo super contento e cerca di muoversi verso di lei, ma devo accompagnarlo io se no rischia di finire a terra. Paulina lo prende subito in braccio e lo riempie di baci come solo lei sa fare e Matias ride contento.

-Allora, che cosa stavate facendo?

-Stavamo cercando di far capire ai suoi bei piedini che é ora che si diano da fare.

-Oh, querida...Non puoi sforzare una cosa simile. Camminerà quando sarà il suo momento e lo stesso vale per le parole. E poi non ha ancora un anno.

-Ma tra qualche settimana li compierà.-dico sorridendo e Paulina si pietrifica e poi si da un colpo sulla fronte.

-¡Lo había olvidado!-[L'ho dimenticato]-Perdoname, mi amor.si rivolge a Matias che subito le copre il viso, come se non potesse vederla per via di questa sua dimenticanza. Dopotutto ha ragione. Abuelita si é dimenticata del suo compleanno.-Non mi vuole vedere.-dice cercando di liberare il viso dalle sue mani.-Comincia a fare freddo, entriamo che tra poco piove.

Entriamo e nello stesso momento esce Leigh Anne per raccogliere i panni.

-Il meteo ha appena dato pioggia, raccolgo i vestiti.-dice senza fermarsi

-Ti do una mano.-dico e lascio Paulina portare dentro Matias.

Togliamo i panni, alcuni asciutti e altri ancora un pò bagnati, dai fili e li buttiamo dentro il cesto, una volta dentro penseremo al sistemarli per bene e a stirarli.

-Se piove credi che resteranno in hotel da quella?-mi chiede Leigh Anne.

Quella é Hailee, che si trova qui da quasi un mese ormai, e da quando é arrivata noi ragazze l'abbiamo vista una sola volta, mi chiedo perché abbiano fatto preparare una stanza a Patricia dato che non ha mai dormito qui. Ha preso una stanza in un hotel e da allora vive lì. I ragazzi vanno da lei tre volte alla settimana e discutono di "affari". Mi chiedo perché non possono farlo qui. 

-Non lo so. Ma la cosa non mi piace per niente.

Né a me né a Leigh Anne piace molto, anzi per niente. Lei dice di averla vista un pò troppo vicina a Joel e lo sguardo che gli ha riservato non le é piaciuto per niente. Io vivo con in testa la frase:"Molte moglie hanno chiesto il divorzio perché tradite". Quella sarebbe capace di sedurre anche un non vedente.

Ma come dice sempre mia madre...Amore é fiducia.

***

Narrador

I loro corpi nudi si sfiorano e si acclamano, si guardano a lungo. Blocca la mano del poliziotto portandosela alla bocca, succhiando e inumidendo le dita dell'uomo, indicando chiaramente le sue successive intenzioni.

Ha un po' di timore nel proseguire, è da un po' che non lo fa e sembra ridicolo, ma teme di non ricordare come si fa.

-Tutto bene?-

-Si.

-E allora fallo.

Pronto a usare le dite lubrificate dalla saliva, inizia a distrarre la giovane con dei baci sul collo mentre porta il primo dito a farsi spazio nella stretta apertura, accoglie la prima intrusione senza troppi fastidi, così come al secondo. Il tocco è delicato è passionale, si muove e lo allarga con le dita continuando a sommergerla di baci, arriva anche il terzo e il quarto, sta volta con un leggero fastidio, distratto magistralmente dal movimento di bacino dell'uomo e dallo sfregamento delle loro parti intime.

-Non abbiamo rapporti da un po', sentirai comunque un po' di fastidio.-

-Lo so, sono pronto, non fermarti.-

Soddisfatto della preparazione, si accinge alla penetrazione, rialzando di poco il suo corpo, il tanto necessario per allineare l'apertura con il suo membro eretto.

L'ingresso avviene lentamente ma senza resistenza, fino ad affondare completamente tutta la lunghezza, si allunga alla ricerca delle sue labbra, con visi sfiorati e nasi che si accarezzano, e un bacio profondo e un gemito, che accompagna il movimento della prima spinta.

Non molla un attimo le labbra, fa delle piccole pause, per far si che la giovane non si stanchi troppo e riprenda fiato, per poi riniziare a spingersi con più veemenza, con colpi secchi e profondi. Cerca e intreccia le loro mani distendendo il braccio della giovane sopra la testa, le spinte si fanno più veloci e passionali, i loro gemiti risuonano all'interno delle loro bocche, mentre le loro lingue non smettono di scontrarsi tra loro.

Piccolo spoiler: Da qui iniziano i guai.