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Jade narrador

Una settimana.

Sono via da una settimana. Niente telefonate o qualche lettera, oppure qualche piccione viaggiatore. Non possiamo nemmeno metterci noi in contatto con loro perché non abbiamo un cellulare e i loro numeri. E credo anche che si fidino così tanto di noi, che non ci hanno messo nessun cane da guardia, però Patricia é passata ieri per un saluto e accompagnare Jesy per la visita di routine.

Natale é dietro le porte. Sarà il primo Natale che passerò senza mia madre, mio padre, mio fratello e i miei nipotini. Saremo solo io, Christopher, le ragazzi e i ragazzi...forse si aggiungeranno anche le loro famiglie, così possiamo sentirci un pò meno...depresse? Vorrei tanto mandare una lettera a casa, per fargli sapere che sto bene...che stiamo tutte e bene. Che non si devono più preoccupare, che noi stiamo avendo una vita...strana ma abbastanza sicura, pur essendo nelle mani di mafiosi.

E dirle anche una cosa importante...

Vengo distratta dai miei pensieri dal bellissimo e caloroso sorriso di Paulina, la madre di Christopher, che é appena entrata.

-¡Hola!

-¡Hola, estoy tan feliz de verte!

-Yo también, cariño. ¿Dónde más están?-[Anche io, tesoro. Le altre dove sono?]

-Alrededor de la casa.-[In giro per casa.]

-¿Tienes que hacer?-[Hai da fare?]

-No, hoy he terminado de limpiar, incluso si no hay mucha suciedad ahora que los niños no están allí.-[No, per oggi ho finito le pulizie, anche se non c'è molto sporco ora che i ragazzi non ci sono.]

-¿Qué tal si vamos a hacer algunas compras?-[Che ne dici se andiamo a fare un pò di compere?]

Esulto felice! Uscire con lei forse mi impedirà di pensare alla mia famiglia e a quanto mi mancheranno per Natale. E poi é un ottima occasione per comprare un pò di regali per Natale. Mi do una veloce sistemata e poi scendo. Le ragazze, che stanno un pò in giro per la casa, devono aver riconosciuto la sua voce, infatti mentre mettiamo piede fuori di casa sentiamo gridare dal piano superiore.

-Hola Paulina!- grida per prima Jesy

-¿Cómo estás?-[Come stai?] la seconda voce é Leigh Anne

-Estoy bien, gracias. ¿Y vos?-[Sto bene, grazie. E voi?] grida forte Paulina per farsi sentire

-Incluso nosotros, solo un poco preocupados.-[Anche noi, solo un pò preoccupate.] urla Perrie

-No tienes que serlo-[Non dovete esserlo.] grida ancora Paulina. Salutiamo le ragazze e usciamo. 

Prendiamo l'autobus, e sembrerà un pò stupido, ma ero super eccitata. E' la prima volta che salgo su un autobus "straniero". I biglietti sono diversi, hanno un numero scritto sopra e poi il nome della fermata. Dentro é molto tranquillo, la gente parla sottovoce, cosa che mi é sembrato strano, abituata a gente che sul bus parla tra di loro normalmente e non si preoccupa mai di chi ha intorno. Arriviamo al centro della città, che tra parentesi é la terza volta che vedo, dobbiamo ritornarci con le ragazze, e sarebbe bellissimo se ci fossero i ragazzi con noi.  Giriamo un pò per negozi, compriamo un pò di cose a caso, ci fermiamo a mettere qualcosa sotto lo stomaco e poi ci sediamo in giardinetto. Lei mi racconta di Christopher da bambino e quasi mi metto a piangere, ma non credo che ci sia un reale motivo  

-Tranquilo. He estado luchando con todo esto por años.-[Tranquilla. Io sono anni che lotto con tutto questo.] mi fa una carezza, regalandomi un sorriso che mi rassicura in parte.

-¿Cómo lo haces?-[Come fai?] le chiedo. Non riesco a capire come faccia lei a rimanere così tranquilla. Suo figlio é sparito da quasi una settimana, non sappiamo dove sia o se sta bene, e lei...

-Nada. Solo me quedo donde estoy ... y espero que vengas a casa.-[Niente. Semplicemente resto dove sono...e aspetto che ritorni a casa.] dice semplicemente. E allora capisco che vita comporta tutto questo. Cosa significa amare un uomo della mafia.

-Y eso es lo que tenemos que hacer?-[Ed é quello che dobbiamo fare?]

-Sí.

Restiamo in silenzio per un pò, ognuna persa nei suoi pensieri e riflessioni. Per un attimo, mi sfiora l'idea di trovare un modo per fuggire, ma visto quanto ho capito di esserci dentro...si tratta semplicemente di un'idea idiota. Devo scrivere a mia madre, dirle tutto e poi parlare con Christopher di tutto appena torna. Non riesco a immaginare come possa prenderla. Ma sono sicura che sarà felice.

Torniamo a casa, sempre in silenzio, ma tranquille. Io credo di aver messo le cose in chiaro nella mia testa, devo solo aspettare. Scendiamo, dopo aver controllato di non aver dimenticato nessuna busta, sopratutto quelle con la spesa. Ci avviciniamo verso casa e...qualcosa non va. Ci sono due ragazzi. Due perfetti sconosciuti, e le ragazze che li guardano senza capire, ma non sembrano spaventate. Paulina sembra conoscerli, si avvicina a loro e inizino a parlare velocemente. Mi avvicino alle ragazze.

-Che succede?-chiedo

-Non lo sappiamo. Li ha mandati Christopher, almeno così hanno detto.-mi spiega Perrie

Osservo il viso di Paulina e la vedo sbiancare ad ogni parola che le dicono i ragazzi. Parole che io non ascolto e non ne ho il tempo perché Paulina sembra sul punto di svenire. Leigh Anne e io la afferriamo appena in tempo e l'aiutiamo a stare in piedi. Ora sono sicura che ci sia qualcosa che non vada.

-¿Qué pasa, Paulina?-[Che succede, Paulina?] le chiediamo in coro

-Creo ... están en peligro. Y tal vez nosotros también-[Credo che...siano in pericolo. E forse anche noi]


Una ragazza mi ha chiesto nei commenti che cosa significa quello che ha detto Christopher: Mi dichiaro terra rossa. Io glielo h spiegato un pò brevemente, nel prossimo capitolo lo spiegherò meglio e forse sarà un pò complicato da capire, ma quando leggerete il capitolo di domani, pensata alla Svizzera e il suo dichiararsi terra neutrale. 

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