-Secondo voi vengono qui?-chiede Perrie

-Non ne ho idea, ma sono sicura al 95% che verranno qui da noi. Perché non dovrebbero?

-Io non sono molto sicura che sia una cosa buona...-mormora Jade

-Perché?-la guarda Leigh Anne

-Forse me lo sono solo immaginata, ma...nel suo sguardo c'era qualcosa che mi ha un pò spaventato.

-Sicuramente ti é solo apparso.-dice Perrie cercando di individuare i ragazzi.-Ve l'ho detto che sarebbero venuti qui.

Le ragazze si sistemano subito, cercando di sembrare quasi indifferenti al fatto che loro le avessero raggiunte.

-Hola diosa.-dice il biondo sedendosi accanto a Jesy

-Hola.-dice Jesy con un sorriso malizioso

-Credo che sia il caso di presentarci. Piacere, io sono Joel- ammicca a Leigh Anne

-Leigh Anne.

-Io sono Richard.

-Jesy. Sei tinto o naturale?

-Tinto.

-Io sono Zabdiel, piacere di conoscerti, hermosa.

-Mi chiamo Perrie.

-Forse non vi importerà più di tanto, ma io sono Erik.

Jade si gira quando si sente spingere. Il ragazzo si é seduto accanto a lei...molto vicino a lei.

-Ciao.-le prende la mano e posa delicatamente le sue labbra sopra.-Como te llama, Diosa?

-Come?- Jade capisce abbastanza bene lo spagnolo, almeno le cose basilari, ma la voce del ragazzo ha fuso il suo cervello.

-Ti ho chiesto come ti chiami, bellissima Dea.

-Umh...Jade.

-Jade. E' per me un grande piacere sapere il tuo nome e poterti tenere la mano.

-Tu come ti chiami?

-Il mio nome é Christopher Veléz.

-Sud Americano?

-Esatto. Precisamente dell'Ecuador.

Iniziano a flirtare e a ridere, mentre Erik che é rimasto fuori dal gioco, ogni tre minuti guarda il suo cellulare.

-Aspetti una chiamata?- gli chiede Jade dopo la sesta volta che tira fuori il cellulare.

-Come?-chiede Erik preso un pò in contro piede.

-Ho notato che guardi spesso il telefono.

-Oh, in realtà non é...-ma si ferma appena sente il cellulare vibrare-Han llegado. ¿Vamos ahora?- dice poi rivolto a Christopher

-Richard?

-Hecho

Christopher punta di nuovo i suoi occhi su Jade, prende il bicchiere e sorride malizioso. 

-Ancora un sorso?

*****

Con quelle tre pazze che si ritrova come amiche esagera spesso. Ma quando escono la spingono sempre ad alzare un pò il gomito. Ma mai ha esagerato in questo modo. 

-Aaahi!- si porta una mano sulla testa e cerca di riprendere velocemente sonno, in modo da non dover sopportare ancora il dolore.

Ma proprio per il dolore alla testa non ci riesce. Con estrema fatica, che solo Dio sa, apre un occhio.

-Porca miseria...-stringe gli occhi e dopo un minuto e mezzo li riapre. La prima cosa che nota é che non é in camera sua o di una delle ragazze. E basta questo per farle capire che é nella merda.

Quasi salta in aria quando sente qualcosa sulla sua pancia. Abbassa lo sguardo e si accorge che é una mano, che risale lentamente fino al suo seno.

-Ti sei svegliati, finalmente.-dice una voce non del tutto sconosciuta

Si gira, con molta attenzione, verso la voce e sgrana gli occhi quando vede che é il ragazzo della discoteca.

-Oddio...che é successo?Che cosa...?

-Ancora niente.-dice mettendosi sopra di lei-Mi sono dovuto trattenere, ma ora ti devo togliere di dosso questo...vestito? Lasciami indovinare, la principessa Jasmina, giusto?

-Io devo tornare a casa...le ragazze...

-Probabilmente non si sono ancora svegliate. Richard ha un pò caricato troppo con il sedativo.

-Cosa?Che sedativo?

-Quello che vi abbiamo dato, tesoro.-mormora con voce rocca e quasi seducente, lasciando piccoli baci sulla sua guancia, scendendo fino al collo.

Jade inizia leggermente a tremare, e le torna in mente quello sguardo, quella strana luce che ha creduto di essersi immaginata.

-Do...dove mi trovo?

-A casa mia. Casa nostra.