《Ahn YuRa?》
《Sono qui》la ragazza alzò energicamente la mano.

《Kim Tae-.. Ah, eccoci a noi, dunque. Kim Taehyung?》
《Mmm.》
《Benone, e adesso che abbiamo finito l'appello... chiudete tutti gli occhi e lasciate che ogni pensiero svanisca》

Kim Taehyung, anziché chiuderli, quegli occhi li alzò al cielo,chiedendosi per la millesima volta chi diamine glielo avesse fatto fare per poi rispondersi, per la millesima volta, che era stato costretto: a causa della sua cattiva condotta tutti i suoi professori, durante il consiglio di classe, avevano concluso che sarebbe stato un bene farlo retrocedere. Fatto che sarebbe accaduto, se la sua professoressa di religione non fosse intervenuta con una soluzione: "fatelo partecipare alle mie lezioni. Se mancherà anche solo una volta... allora accorderò anch'io nel punirlo severamente".

Che colpo di fortuna!

«Fate un respiro profondo...»
Il ragazzo sbuffò «Pensavo fosse una lezione di religione, non di yog-» ma le sue parole furono stroncate dalla professoressa «Pensavo dovessi stare in silenzio, Kim. Gli occhi chiusi, Taehyung, gli occhi.»
Il ragazzo dalla zazzera castana sbuffò nuovamente, desiderando soltanto di fuggire di lì, anzi, dalla Corea con il primo volo disponibile, ma alla fine fece come ordinato.

«Bene. Bene, bene. Non pensate a nulla, immaginate solo.. bianco. Una vasta distesa bianca»
Dalla finestra aperta giunse una fresca folata di vento che carezzò dolcemente il volto degli alunni.
«Presto dirò una parola, una sola, e non appena la pronuncerò voi dovrete associare ad essa un colore. Quella distesa bianca che adesso vedete si dovrà tingere del colore che vi verrà in mente.

"Che scemenza" pensò Taehyung.

«Mi raccomando, pensate immediatamente a quel colore e poi ditelo ad alta voce. E uno..»
Il vento cominciò a tirare più forte e i battenti della finestra sbatterono.

«Due...»

Il tempo fuori non prometteva affatto bene.

«Tre. AMORE!»

Presto sarebbe venuto a piovere.

La prima a rispondere fu la più piccola del corso «Rosato, perché è tenero»
Poi un altro giovane dallo sguardo vispo «Viola!»
E ancora «Fucsia, perché è accattivante»
«Rosa scuro, sì, beh... mi piace»
«Giallo, perché lui lo porta sempre»
E, infine, parlò una ragazza da dietro i ciuffi del suo caschetto moro 《Rosso, perché è passionale》

La professoressa applaudì, poi si rivolse al ragazzo dalla zazzera castana che, a differenza degli altri, teneva ancora gli occhi chiusi «E tu, Taehyung? Cosa vedi? Di che colore si è dipinta la tua tela bianca?»

«Di nero»

Un lampo squarciò il cielo e freddi goccioloni di pioggia cominciarono a cadere.