9. Piccole preoccupazioni
“Please stop now
I'll take it easy
'Cause I don't have to care about everything
There's so many voices”
Degli schiamazzi e dei rumori di pentole fecero svegliare Taehyung con la confusione stampata sul volto. Grugnì stiracchiandosi nel letto e si guardò intorno. Ancora stordito dal sonno non riuscì a capire all'istante che era domenica e che si trovava nel suo letto e non nel suo ufficio.
Quando si svegliò del tutto, connettendo il cervello al resto del corpo, si alzò infilandosi gli occhiali e dirigendosi verso la fonte dei rumori che lo avevano svegliato. «Stiamo subendo un bombardamento e non lo sapevo?» domandò Taehyung entrando in cucina con un occhio chiuso e il passo trascinato.
«Oh guarda Nam, il principino si è svegliato» sorrise allegramente Seokjin voltandosi verso il fratello minore con una padella in mano.
«Buongiorno bell'addormentato» rise il secondogenito alzando una mano in segno di saluto mentre andava a mettere qualcosa nella pentola sui fornelli.
«Buongiorno...ma che ore sono?» s'informò Taehyung passandosi una mano nei capelli già scompigliati. Namjoon trattenne una risata nel vedere le condizioni del fratellino: sulla guancia erano ritrattati dei segni causati dal cuscino, gli occhi a stento si tenevano aperti, i capelli erano sparati in ogni direzione possibile come uno scienziato pazzo, gli occhiali erano messi male sul naso e il pigiama era sgualcito. Gli ricordava un po' i tempi in cui erano liceali e quello era il solito aspetto post sbornia.
«Mezzogiorno, caro Tae» rispose Seokjin divertito ringraziando Namjoon per il suo aiuto e tornando a cucinare il loro pranzo domenicale.
Il biondino spalancò gli occhi nel sentire quella risposta e si colpì la fronte con una mano. «E perché non mi avete chiamato? È tardissimo!» esclamò andando a sedersi a gambe incrociate su un cuscino attorno al tavolo.
«Tardissimo per cosa esattamente. Oggi è domenica, non dobbiamo fare nulla se non rilassarci e goderci questa splendida giornata» rispose Namjoon con tono calmo e rilassato girando i noodles che bollivano in pentola.
«E poi stavi dormendo come un ghiro, non volevamo svegliarti. Dovevi recuperare tutte le ore di sonno perso durante la settimana» aggiunse il maggiore dei tre girandosi del tutto verso Taehyung nel frattempo che il pranzo si cucinava.
«Mi avete svegliato lo stesso con i rumori infernali. Scommetto che è stata colpa di Namjoon» Taehyung si prese gioco del fratello, man mano sempre più sveglio.
«Sai che sono un impedito in cucina. Però hey ci sto provando» si giustificò il ragazzo dai capelli lilla agitando il mestolo contro Taehyung il quale rise sonoramente. In quella famiglia l'unico con i capelli lasciati al naturale era solamente Seokjin al quale non erano mai piaciute le tinte.
«E poi, non per vantarmi, ma sono un ottimo insegnante io» disse Seokjin pavoneggiandosi scherzosamente.
«Certo, anche se sembri una donna isterica quando qualcuno sbaglia qualcosa» mormorò Taehyung facendo ridere Namjoon che si beccò un mestolo sul braccio.
«Esigo solo che le cose vengano fatte correttamente, almeno in cucina» brontolò il maggiore offeso.
«Comunque, intanto che il pranzo si cucina, ho voglia di gossip. Iniziamo da Taehyung» asserì Namjoon con un sorrisetto sedendosi di fronte al fratellino il quale lo guardò interrogativo. «Nuovi amori nell'aria?».
«Sul serio Nam? Non so se te lo ricordi ma sono impegnato sei giorni su sette per quasi tutto il giorno in ospedale a prendermi cura di un paziente problematico, come puoi pensare che io possa trovare il tempo per frequentare qualcuno?» domandò retoricamente.
«Chiedevo soltanto, non si sa mai se la situazione cambia da un momento all'altro. Potresti provare ad uscire con un tuo collega, sai?» Namjoon fece spallucce.
«Non penso proprio di poter portare avanti una relazione segreta e poi, ripeto, non ho il tempo materiale. Non m'interessa nessuno al momento» sbuffò Taehyung giocherellando con l'orlo della sua maglietta.
«Ma mesi fa ti stavi frequentando con un ragazzo!» ribatté imperterrito Namjoon.
Taehyung scrollò le spalle e disse: «Lo so, me lo ricordo. Ed era molto carino con me ma il lavoro mi portava via troppo tempo e non potevamo vederci mai dunque abbiamo deciso di troncare».
«Se metterai sempre al primo posto il tuo lavoro non avrai mai qualcuno Tae, lo dico per te» rispose dispiaciuto il fratello.
«Metterò sempre il mio lavoro al primo posto, si tratta di salvare vite. Non importa se rimarrò scapolo per tutta la vita, sono follemente innamorato del mio lavoro» disse fiero il più piccolo dei Kim.
«Oh il nostro piccolo dottore» sorrise Seokjin dandogli un buffetto sotto al mento mettendosi seduto accanto a lui per poi girarsi verso il suo altro fratello. «Secondo me stai facendo tutte queste domande perché tu, al contrario, hai qualcuno. O sbaglio?» lo provocò il fratello con un sorrisetto malandrino.
Namjoon sorrise facendo spuntare le sue fossette che molte persone trovavano tremendamente adorabili. «Ci sarebbe qualcuno in effetti» mormorò con le gote che pian piano iniziavano a prendere colore.
«Sputa il rospo, ora» Taehyung si drizzò sporgendosi leggermente in avanti per sentire cos'aveva da dire suo fratello riguardo alla sua vita sentimentale.
«Siamo tutt'orecchie» ridacchiò Seokjin posando il mento sul palmo della mano.
«Beh, è una mia collega ed insegna scienze naturali al biennio. Si chiama Hyejin ed è spaventosamente sexy» disse Namjoon con aria sognante facendo scoppiare a ridere i suoi due fratelli. «Dai non ridete!» si lamentò guardandoli piuttosto male.
«Scusa, scusa è che sembri un sedicenne innamorato» rise Seokjin portandosi una mano davanti alla bocca.
«Scusaci Nam, parlaci pure di lei» ridacchiò Taehyung facendogli cenno di procedere.
Namjoon sbuffò per poi ringraziare Taehyung ed iniziare a parlare. «Abbiamo molte cose in comune, in primis il nostro lavoro, poi ci piace la stessa musica, amiamo entrambi leggere e adora i miei capelli! Abbiamo la stessa ora libera il mercoledì e parliamo un sacco nell'aula docenti. È una donna squisita, colta e simpatica. Vorrei chiederle di uscire uno di questi giorni».
«Finalmente hai trovato qualcuno che apprezza i Queen. È la donna giusta fratello» rise Seokjin dandogli una pacca sulla spalla.
«Hey i Queen sono un capolavoro, faranno la storia!» protestò il secondogenito sapendo che a Seokjin non piaceva la loro musica.
«Come preferisci» il maggiore scrollò le spalle.
«Sono davvero felice per te Nam! Sono sicuro che accetterà di uscire con te» sorrise dolcemente Taehyung incoraggiando il fratello il quale sorrise ampiamente annuendo. «E tu Jin?» chiese poi il minore guardando l'altro fratello.
«Io cosa?» domandò confuso il castano avendo perso il filo del discorso.
«Hai adocchiato qualcuno?» chiese Taehyung chiudendo una mano a pugno posandoci la guancia.
«Oh...sì» sorrise Seokjin alzandosi per andare a continuare a cucinare. «Chaeyoung, l'infermiera del nostro reparto».
«Park Chaeyoung? Quella che ha una cotta stratosferica per Taehyung?» chiese Namjoon in tono divertito indicando il loro fratello minore.
«Stratosferica, esagerato» borbottò Taehyung sorridendo imbarazzato. Poche volte era stato la cotta di qualcuno e ciò lo metteva in imbarazzo, soprattutto se era una ragazza. Era abbastanza imbarazzante la cosa e lo metteva a disagio.
«Ma non importa perché Tae è gay e non avrà mai possibilità con lui. E povera Chaeyoung con il cuore distrutto che avrà bisogno di una spalla su cui piangere quando si renderà conto di non essere ricambiata. E chi sarà lì per consolarla? Piccolo indizio: il suo nome inizia per Seok e finisce con Jin» disse fiero Seokjin iniziando a mettere le pietanze nei piatti.
«Sarà dura fratello, hai visto come guarda Taehyung?» rise Namjoon prendendo un sorso d'acqua.
«E tu hai visto me? Insomma, sono favoloso! Non ci vorrà molto a conquistarla con il mio grande fascino» si vantò il maggiore mettendo i piatti in tavola.
«La stordirai con la tua bellezza, Jin» scherzò Namjoon iniziando a mangiare.
«Puoi dirlo forte!» ridacchiò Seokjin iniziando a parlare con il fratello mentre mangiavano.
Improvvisamente la mente di Taehyung finì in ospedale e precisamente i suoi pensieri si rivolsero a Jungkook. Non era di certo la prima domenica che il paziente passava senza di lui ma dal momento che si stava avvicinando l'elettroshock era molto preoccupato per il ragazzo. E se gli avessero fatto qualcosa mentre lui non c'era? Non voleva che lo maltrattassero ancora di più. Già si dispiaceva nel vedere lo stato d'animo del povero ragazzo, non voleva che avesse altri problemi. Sperava solo che non l'avevano toccavo altrimenti si sarebbe sentito seriamente male. Non per qualcosa ma amando il suo lavoro ci teneva più di ogni altra cosa al modo di poter aiutare i suoi pazienti e sapere che Jungkook veniva maltrattato in sua assenza lo faceva incazzare. Era come se avesse fallito nel suo intento e Kim Taehyung non falliva mai.
«Tae? Stai bene?» domandò preoccupato Seokjin posandogli una mano sulla spalla riscuotendolo dai suoi pensieri.
«Mh? Sì, sì tutto bene. Ero solo un po' sovrappensiero. Avete detto qualcosa?» sollevò lo sguardo sui suoi fratelli tornando a mangiare.
«Avevo proposto di andare al cinema questo pomeriggio, è da molto che non ci andiamo. E so che è uscito da poco il quinto episodio di Star Wars, si chiama L'impero colpisce ancora. Inoltre ho letto qualcosa della trama sulla locandina affissa al cinema e ci sarà una battaglia sul pianeta Hoth dove i protagonisti si sono rifugiati» raccontò elettrizzato Namjoon.
«Affare fatto!» esclamò Taehyung con gli occhi che luccicavano: adorava quella saga.
«Voi e questi film di fantascienza» sospirò Seokjin scuotendo la testa.
«Ringrazia che non è un altro horror» rise Taehyung.
«Beh in realtà è uscito anche un altro film ispirato ad un libro di Stephen King. State certi che quando uscirà la cassetta lo vedremo» sorrise maleficamente il ragazzo dai capelli color lilla.
«Oh no» si lamentarono insieme gli altri due.
«Oh ma finitela!».
“Step out of them voices
Step out of them voices
There's so many voices”
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