<<Shijie!>>
Wei Ying, intrappolato dal sogno inquieto che lo stava facendo respirare con affano, percepì appena le dita timide di Lan Zhan posarsi sulla sua guancia e sul naso con delicatezza e reverenza. Quando però gli sfiorarono il contorno sensibile del labbro inferiore, spalancò improvvisamente gli occhi, afferrandogli d'istinto il polso senza alcuna gentilezza. Disorientato, si voltò verso di lui. Nel buio della stanza, illuminata solo dalla luce della luna e dalle lanterne al di fuori dalle pareti di legno antico, il secondo figlio dei Lan apparve intimorito, come se qualcuno lo avesse beccato con in mano tre boccette di liquore. Quando lo mise a fuoco, Wei Ying si rese conto di aver avuto un incubo e le sue sopracciglia si rilassarono con la consapevolezza di essere al sicuro. Sorrise con una punta di malizia a Lan Zhan, che era letteralmente ad un palmo dal suo naso, stringendogli un po' più forte il polso.
<<Lan Zhan>> sussurrò, osservando quella mano, così delicata ed al contempo spietata, molto vicina al proprio viso. Il solletico che sentiva sulle labbra gli fece capire che prima le loro pelli fossero unite. Lan Zhan cercò di sfilare il polso dalla sua presa, ma non vi riuscì. Ci riprovò e non vi riuscì. Wei Ying non aveva bisogno di guardarlo alla luce del sole per sapere che le sue guancie si fossero colorate di un rosso intenso. Un altro uomo sarebbe inorridito da quella vicinanza, sarebbe inorridito anche solo a pensare di condividere il letto con un altro. Ma non Wei Ying, soprattutto se quell'uomo era Lan Wangji, il Portatore di Luce.
<<Lan Zhan>> gli sussurrò di nuovo, mentre faceva scivolare la propria mano sulla sua per afferrargli le dita. Il secondo figlio di Lan non reagì al tocco. Wei Ying si portò le dita sul viso e le costrinse ad accarezzarlo, pensando alla repulsione che doveva provare Lan Zhan nello sfiorare la pelle di un uomo diverso, di un corpo sconosciuto entro cui dimorava la propria anima. Si divertiva un mondo ad infastidirlo, perché in quei brevi istanti l'attenzione di Lan Zhan ed i suoi occhi color ghiaccio erano tutti per sé e lui bramava i brividi che gli facevano venire con la stessa intensità con cui aveva desiderato poter riassaggiare la zuppa di costine di maiale e radici di loto della sua...shijie.
Quando sul volto di Wei Ying comparve un'espressione pensierosa e spenta, la mano di Lan Zhan si staccò dalla sua e vagò da sola, libera, curiosa, famelica di ogni millimetro del suo volto. Fronte, guance, naso, sopracciglia, occhi, mento e labbra. Scese sul suo collo e lo afferrò con premura, mentre il pollice tracciava gentilmente la linea della mandibola. "Adesso pensa a me" lo pregava Lan Zhan nella sua mente, "ci sono io qui".
Wei Ying, il cuore che tamburellava nel petto per quelle carezze inaspettate, alzò gli occhi e li pose sui suoi: c'era tenerezza nello sguardo di Lan Zhan, e cura e protezione e qualcos'altro che non riuscì a riconoscere. Wei Ying era sommerso da talmente tante emozioni contrastanti che non si rese conto di cosa stava facendo: si sporse in avanti per lasciargli un timido bacio a fior di labbra. Si accorse di averlo fatto solo vedendo lo stupore sul viso di Lan Zhan, che lui scambiò per disgusto, ma durò poco più che un attimo. Il Portatore di Luce si chinò su di lui e gli catturò le labbra con le sue, la mano ancora adagiata sul collo, l'altra a stringergli la veste. Gli baciò la bocca con passione ma senza mai esagerare, con intensità ma senza irruenza, con sentimento ma senza parole. Mai era stato eloquente, ma, oh!, quanto parlavano i suoi sguardi ed i suoi gesti. Ed adesso quel bacio, così pieno di significato e di desiderio, metteva tutti i tasselli finalmente in ordine. Wei Ying fu travolto da un'estasi che lo arse vivo e lo spaventò come nessun mostro aveva mai fatto nelle sue due vite, neanche un branco di cani. Lan Zhan non sembrava saziarsi di lui e spostò le labbra sul suo collo, accanto alle proprie dita che tenevano il capo di Wei Ying sotto il suo gentile controllo. Il respiro accelerato, i brividi, il sudore freddo sotto le lunghe vesti, le vampate di calore che risalivano il suo corpo, le labbra umide di Lan Zhan gli fecero uscire un gemito incontrollato, inammissibile, imbarazzante. Il Portatore di Luce si staccò da lui immediatamente, ma dal modo in cui i suoi lunghi capelli ricadevano sul viso di Wei Ying, dalle mani che non sognavano di allontanarsi da lui, dal respiro morbido sulla sua guancia, si poteva intendere la volontà di continuare così anche in eterno.
Wei Ying girò la testa, con le guance in fiamme ed il cuore in gola. Troppo, era troppo. La tenerezza, il rispetto, la devozione, l'amore di Lan Zhan...lo rendevano felice ma era troppo. Accettare tutto quello voleva dire macchiarlo di una vergogna che non sarebbe mai andata via. E lui non lo meritava. Era perfetto e Wei Wuxian lo avrebbe solo portato alla rovina.
Aggrottò le sopracciglia e chiuse gli occhi, ma dovette riaprirli subito perché Lan Zhan gli aveva afferrato il mento per fargli voltare di nuovo il capo verso di lui. Gli sorrise con dolcezza e soffiò fuori una risata soffice. E Wei Ying si innamorò di lui per la centesima volta. Il Portatore di Luce si sporse verso di lui e gli lasciò un bacio sulla fronte ed un secondo sulle labbra. Dopodiché si sdraiò supino nella propria metà del letto e chiuse i caldi occhi azzurro ghiaccio. Wei Ying rimase esitante ancora per un attimo, prima di riordinarsi i capelli e riappoggiare la guancia sul cuscino. Non riuscì ad addormentarsi, però, perché dopo aver spento il fuoco è normale avere freddo e lui stava congelando. Si sentiva di nuovo solo dentro alla caverna. Allungò la mano verso Lan Zhan ed afferrò la sua, anche se lui sembrò non accorgersene. In realtà, dopo un'iniziale immobilità, Lan Wangji intrecciò le loro dita, provocandogli una scossa di elettrica che lo percorse lungo tutto il braccio fino al petto. La scintilla riportò il calore ed allora, scaldato, cadde in un sonno profondo e quieto.