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Capitolo 7.


-Ah sei proprio sicuro che stia partendo? -dissi allarmata
-Si piccola mia,perchè avevi bisogno di qualcosa? -disse Zio calmo
MA COME FA A STARE CALMA SE IO STO PARDENDO L'UNICA PERSONA CHE MI ABBIA MAI AMATA PER CIO' CHE SONO!-pensai.
-Zio,io e Dylan abbiamo discusso,lui mi ha chiesto perdono,ma io sono troppo orgogliosa e gli ho detto che non ci riuscivo ma poi mi ha scritto una lettera dicendo che partiva o roba simile e devo subito correre da lui,perche' ho capito che e' lui l'unica persona di cui posso fidarmi,anche se ha sbagliato. -dissi tutto d'un fiato senza farlo parlare.
-Piccola di zio,riuscirai a farcela ne sono sicuro,risolverete tutto, Dylan avra' anche sbagliato e ti ha chiesto scusa,ma sono sicura che avevi i tuoi motivi,poi dopo tutto quello che hai passato,posso solo capirti. -disse mio zio sorridendo,riesco a percepirlo
-Si,lo so,grazie zio davvero. Ora ho una commissione urgente da sbrigare,ti voglio bene zio. -dissi sorridendo
-Anche io piccola. -e riattacca
Mentre sono di corsa per l'aereoporto per cercare Dylan,andai a tutto gas,dovevo fermarlo,lui deve rimanere con me,non puo' abbandonarmi,lui e' tutto quello che ho,e non puo' andare via.
Appena arrivata all'aereoporto entrai a tutta sparata,incontrai una Hostess.
-Mi scusi,sa dirmi dove si trova il volo diretto verso Bradford? -dissi più agitata che mai
-Signorina mi dispiace,e' appena partito,vede -disse indicandomi verso la grande parete di vetro,per farmi vedere l'aereo che si portava mio cugino,ma la cosa peggiore è che lo portava via da me.
Corsi verso l'uscita che portava a quell'aereo e urlai il suo nome,ma sapevo che non poteva piu' sentirmi,perche' oramai,se ne andato.
-Se ne andato,è andato via. -dissi quasi in sussurro
-No non me ne sono mai andato,io resterò per sempre con te,sempre. -disse una voce alle mie spalle,mi giro e trovo mio cugino che sorride,ha un sorriso perfetto.
Io sono sorpresa,non so davvero cosa fare,sono immobile ma con un sorriso che mi arriva alle orecchie,e ho gli occhi pieni di lacrime che percorrono e prendono il sopravvento sul mio viso.
-Resterò con te per sempre te lo prometto. -dice sorridendo
Io corsi verso di lui e lo stringo forte a le,lui mi prense le gambe e mi fece volteggiare ridendo,poco dopo mi mette giu' e mi accarezzò il viso.
-Perdonami,non avrei mai voluto dirti tutte quelle cose,sul serio. -disse dispiaciuto
-Non importa,so che non le pensavi. -dissi sorridendo
-Perchè sei venuta? -disse confuso
-Non ho avuto il coraggio di lasciarti andare,sei mia cugina e sei quello che ho di più caro. -disse abbracciandomi
-Non so davvero perchè ma ho sentito il bisogno di venire fin qui e dirti di restare. -dissi abbracciando il mio bel cugino
- non me ne andrò come Austin,io resterò fino alla fine,perchè,se non ci guardiamo le spalle l'uno a l'altro,non vinceremo mai. -disse sorridendomi
-ti ricordi da bambini? -dissi con qualche ricordo che mi sfiora la mente
-Ovvio,io e te contro il mondo,ricordi? -disse sorridendomi
-Contro il mondo. -dissi ripetendo la frase
-Andiamo a casa. -dice baciandomi la fronte e inccaminarci verso la mia macchina
Arrivati alla macchina faccio guidare lui, tra sguardi e sorrisi arriviamo a casa,e incontriamo Emily e Austin,ASPETTA! AUSTIN?Cosa ci fa qui?-pensai incredula.
-Mamma -disse correndo verso di me
-Piccola mia. -dissi abbracciandola
Austin ci guarda con un sorriso e io lo riguardo con un occhiata fredda
-Dov'è Cosuelo? -dissidistaccata a Louis
-É uscita,sono rimasto io con la piccola. -disse sorridendo
-Dovrò parlare con Consuelo di questo fatto. -dissi guardandolo male
-Mamma guarda che è simpatico -disse sorridendo a Austin
-Se solo lo conoscessi come lo conosco io non diresti lo stesso. -dico in sussuro guardandolo cercando di non farmi sentire da Emily ma Austin lo ha sentito eccome
-Hai detto qualcosa mamma? -disse scendendo da in braccio a me
-Io?No niente piccola. -dissi sorridendole
-Vieni piccola,vieni a giocare con lo zio. -disse prendedola in braccio e portandola al piano di sopra.
-Cosa vuoi ancora?Abbiamo gia parlato e ti ho gia spiegato come la penso che altro vuoi? -dissi dirigendomi verso la cucina per preparare qualcosa
-No!Tu hai parlato io no,e sono qui per spiegarti. -disse venendo nella mia direzione
-Ma io non voglio ascoltarti. -dissi guardandolo e poi tornare a fare quel che stavo facendo
-5 minuti,ti prego,ho bisogno di parlarti. Non posso vivere con questo peso -disse guardandomi
-Ahh ora ho capito perchè sei venuto qui. -dissi asciugandomi le mani e osservare l'immagine davanti a me mentre lui mi guarda confuso
-Tu!Sei qui per toglierti quel macigno che hai sulla coscienza,sei qui per non sentirti colpevole,vuoi il mio perdono per non sentirti in colpa,bene,sei perdonato,ma non mi dimentichero' mai di cio' che hai fatto. MAI. -dissi scandendo bene l'ultima parola per poi ritornare a tagliare le carote con il coltello facendo un rumore fastidioso
-Ma cosa dici?Io sono qui per.. --disse cercando di parlare ma il mio tagliare vegetali lo disturba
-Puoi smetterla per un secondo e ascoltarmi? -disse fermandomi le mani e guardarmi negli occhi
-Io sono qui per rimediare a l'errore più grande della mia vita,per recuperare le persone che amo,so di aver commesso l'errore più grande della mia vita,dirti di abortire è stata la cosa più assurda e brutta che ti abbia mai chiesto di fare,non ero pronto a crescere una creatura cosi piccola e fragile io...io davvero,adesso sono pronto,voglio crescere mia figlia,voglio sentire chiamarmi ''papà'' o ''papà ti voglio bene'',sono ancora in tempo,ho perso un'anno e non voglio perdere altro tempo,sono intenzionato a cambiare per il mondo,per Emily,per te,questa creatura l'abbiamo fatta insieme,il nostro amore lo riserviamo tutto in lei,sono qui per il tuo perdono e per mia figlia. -dice avvicinandosi a me e guardarmi negli occhi
-No!Non sei in tempo,nessuno ti ridarà un anno di tua figlia,hai la minima idea di quanto io possa odiarti e disprezzarti?Questo e' stato solemanente un caso se l'hai vista,perchè non la vedrai mai piu'. -dissi con occhi lucidi
-É mia figlia cazzo,devo vederla,ne ho bisogno. -disse avvicinandosi a me,molto vicino guardandomi negli occhi
-Tua figlia?Bha,non farmi ridere,adesso e tua figlia?E un anno fa? -dissi avvicinandomi di piu' a lui in tono di sfida
-Ti ho gia spiegato che..-disse sussurandomi
-Non mi interessa cio che ha da dire uno stronzo -dissi quasi ringhiando
-Tu sei una stronza -disse avvicinandosi di piu' a me,mettendomi le mani sui fianchi facendomi indietreggiare fino a farmi andare a sbattere contro la dispensa
-Tu sei un fottuto bastardo -dissi cercando di allontanarmi dalle sue labbra
-Sciocca -disse mettendomi una mano sul volto per avvicinarlo al suo
-Sciocco -dissi oramai in sussurro
-Non ci riesco. -disse guardanomi e avvicinarsi di più.
-a fare cosa? -dissi voltando di poco il viso
-A resistere alle tue labbra. -disse accarezzandomi le labbra con il suo pollice
-Austin ti prego,non farl...-non finì neanche di pronunciare la frase che si avvinghio' sulle mie labbra,cercavo di dimenarmi ma lui mi stringeva a se come se non volesse lasciarmi scappare,chiese accesso alla lingua e non sappi neanche perche' ma acconsenti',c'erano emozioni diverse,rabbia,dolcezza,amore,emozioni in un bacio era tutto stranamente e fottutamente bello..

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