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03. Cenerentola - Gran ballo


FANDOM - Winx Club (prima stagione)


La visuale di Musa fu offuscata da qualcosa non appena mise piede in camera delle amiche. «Che succede?» domandò confusa, togliendosi di dosso l'indumento che le era piombato in testa. Prima ancora che qualcuno le rispondesse, vide un gran disordine, vestiti sparsi dappertutto e Stella letteralmente immersa nell'armadio. Iniziò a comprendere. «È per il ballo, vero?» domandò a Bloom.

   Seduta sul proprio letto, le ginocchia tirate al petto, quest'ultima sorrise. «Stella è indecisa su cosa indossare.»

   «Ma non mi dire...»

   «Invece di fare dell'ironia», iniziò la principessa di Solaria, riemergendo dal guardaroba con due abiti stretti fra le mani, «dammi un consiglio: questo color corallo o questo coi fiocchi?»

   Musa arricciò le labbra. «Nessuno dei due.» Stella abbassò le braccia lungo il corpo con aria sconfortata. «Che ne è di quello che avevi scelto ieri?»

   «Non mi parlare di quello stupido vestito!» replicò stizzita, gettando sul pavimento anche i due che aveva in mano prima di tuffarsi di nuovo alla ricerca di una mise adatta all'occasione.

   Confusa, l'altra rivolse di nuovo uno sguardo a Bloom, che fu costretta a nascondere un risolino dietro il palmo di una mano, prima di sussurrare: «Non le va più.»

   «Ehi!» reagì d'istinto la sua compagna di stanza, pur continuando a frugare fra le stoffe colorate. «Non sono io ad essere ingrassata, è chiaro?! È lui ad essersi ristretto!»

   Ruotando gli occhi al cielo, Musa preferì ignorarla, andando a sedersi accanto a Bloom. «E tu?» le domandò. «Hai già scelto cosa indossare per il ballo di domani sera?»

   «Ehm...» mormorò la ragazza, abbassando lo sguardo per via di un vago senso di disagio. Si trovava ad Alfea da poco tempo e si stava ancora abituando alla sua nuova vita, perciò non era del tutto sicura che fosse una buona idea prendere parte a un evento come quello. Ci sarebbero state moltissime fate, una più bella dell'altra, e sicuramente lei avrebbe finito per sfigurare agli occhi dei più. Soprattutto a quelli di Brandon, la cui opinione contava tantissimo per il suo fragile cuore innamorato. «In realtà non sono ancora sicura di volerci venire.»

   «Cosa?» si sorprese Musa, colta impreparata da quella confessione. «Perché no? Sarà divertente!»

   «E sarà pieno di ragazzi!» esclamò Stella, la voce ovattata dall'ammasso di stoffe e accessori presenti in quell'armadio che sembrava non avere un fondo.

   «È per via di Brandon?» ipotizzò a quel punto Musa, iniziando a comprendere il problema. Dopotutto, chi meglio di lei poteva capire Bloom? Sperava tanto che quel ballo organizzato dalle scuole di Alfea e Fonterossa potesse aiutarla in qualche modo con Riven...

   In risposta ricevette solo un sorriso mortificato e subito si protese ad abbracciare l'amica. «Non temere, sono certa che Brandon ti noterebbe anche in mezzo a migliaia di fate.»

   «In realtà, statisticamente potrebbe non accadere», si udì dall'ingresso della camera. Le due si voltarono e videro Tecna sulla soglia, il solito cipiglio serio in viso. Musa stava già per riprenderla per via di quell'affermazione, quando lei si sciolse in un sorriso tutto per Bloom. «Tuttavia... persino io mi sto rendendo conto che questa cosa chiamata amore riesce a vincere la sua partita a scacchi con la logica.»

   «Hanno ragione loro», intervenne Flora, facendo capolino dietro l'ultima arrivata. «Non lasciarti vincere dall'insicurezza. Sono sicura che Brandon non ti toglierà gli occhi di dosso nemmeno per istante.»

   Tecna sollevò un sopracciglio e si permise di farle notare: «Questo discorso sull'insicurezza non potresti farlo anche a te stessa?» Le altre risero e Flora arrossì, senza però perdere il dolce sorriso che tutte loro amavano.

   «Eureka!» esclamò di colpo Stella, facendo sobbalzare le sue quattro amiche. Si volse nella loro direzione mettendo in bella mostra un abito verde, con ricami in oro sul corpetto e lungo l'ampia gonna che cadeva morbida attorno al corpo. «Che ve ne pare?»

   «È magnifico!» disse Bloom, estasiata da tanta bellezza. Era davvero un abbigliamento degno di una principessa e, nonostante fosse felice per la sua migliore amica, non poté fare a meno di provare un pizzico di invidia nei suoi confronti.

   «Ti starà benissimo», concordò Flora, facendosi avanti con le mani giunte al petto e gli occhi pieni di meraviglia.

   Stella sorrise con aria soddisfatta. «Ma è ovvio», le fece notare, come se l'altra avesse detto la cosa più scontata del mondo. «Ora però passiamo a te, Bloom», riprese in tono più dolce. Lei batté le lunghe ciglia scure, non capendo. «Brandon ti preferirebbe a tutte le altre anche se tu indossassi un sacco di patate, ma perché rinunciare a vestirsi come una principessa proprio in un'occasione del genere?»

   «Ma... Ma...» iniziò a balbettare Bloom, colta del tutto alla sprovvista da quella proposta inaspettata.

   «Sarai la più bella fata esordiente della serata!» la incitò Musa, afferrandola per un braccio e trascinandola giù dal letto.

   «Corro a prendere anche i miei vestiti!» si propose subito Flora, uscendo di corsa per raggiungere la propria camera.

   «Intanto inizia a provare questo», disse Stella, avanzando verso la compagna di stanza con un bellissimo abito rosso fuoco. «Fa molto vamp, ma tu puoi permettertelo eccome, mia cara.»

   Strabuzzando gli occhi davanti a quella mise troppo audace, Bloom si tirò indietro. «Grazie, però... ecco, non mi sentirei a mio agio con qualcosa di così... come dire...»

   «Seducente?» suggerì Tecna, che nel frattempo si era appoggiata allo stipite della porta per osservare con finto disinteresse tutta la scena. «Rischieresti di dare il messaggio sbagliato, in effetti.»

   Recepita l'antifona, Stella tornò sui suoi passi, affondando di nuovo la testa nell'armadio. «Aspetta, aspetta! Allora forse ho davvero qualcosa che può fare al caso tuo!»

   «Potremo acconciarti i capelli sulla nuca», stava progettando Musa, intanto, prendendo una ciocca della chioma rossiccia di Bloom fra le dita. «O intrecciarli o lasciarli semplicemente sciolti, ma dando loro maggior volume. Magari arricciandoli un po'.»

   «Dipenderà anche dallo scollo dell'abito che sceglierà», le fece presente Tecna, avvicinandosi a loro e arrendendosi all'affetto e all'amicizia provata per le altre.

   Bloom rimase senza parole per via della commozione che le serrò la gola: la sua vita era cambiata radicalmente dall'oggi al domani e la cosa, pur entusiasmandola, all'inizio l'aveva anche spaventata. Ora che si trovava lì, in mezzo a quella ragazze fantastiche che l'avevano accolta fra loro come se fosse la cosa più naturale del mondo, si sentiva davvero felice. «Grazie a voi, sarà una serata magnifica», riuscì infine a dire, abbracciandole d'impulso con tutto il cuore.


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