02. Cappuccetto Rosso - Travestimento
FANDOM - Alvinnn!!! e i Chipmunks
«Uffa, non voglio mettere questa cosa!» protestò Theodore, afferrando la gonnellina che indossava e allargandola ai lati del corpo. «Mi sento ridicolo!»
«Io invece penso che tu sia davvero carino», lo rassicurò Eleanor, mettendogli una parrucca bionda in testa.
Distratto da quel complimento insperato, lui sorrise e la lasciò fare. «Sul serio?»
«Ma certo!»
Un lampo accecante li sorprese, facendoli tacere di colpo, e il tuono che ne seguì squassò il cielo, coprendo il rumore incessante della pioggia che cadeva senza pietà ormai da due giorni. Quel fine settimana era stato rovinato dal maltempo e rimanere in casa era davvero estenuante per sei chipmunks iperattivi – figurarsi per il povero Dave. Theodore lanciò un urlo, aggrappandosi all'amica, che subito lo abbracciò per rassicurarlo.
«Ehi, ehi!» esclamò Brittany, entrando in camera con un vestito sotto al braccio. «Siete fuori personaggio! Il lupo non può abbracciare Cappuccetto Rosso!»
Infagottata nella sua tutina pelosa, Eleanor rise. «In realtà è tutta una tattica», iniziò a spiegare con espressione sinistra in volto. «Mi sto solo guadagnando la fiducia della piccola Cappuccetto Rosso.»
«Astuta», commentò ammirata sua sorella. «Simon?» chiamò poi, rivolgendosi al chipmunk che se ne stava seduto sul letto a leggere in disparte. Lui alzò gli occhi su Brittany. «Forza, vieni a provare il tuo costume.»
Con un verso di sconforto, richiuse il libro e lo fece scivolare sul materasso. «Oh, andiamo! Devo proprio?»
«Niente storie», lo esortò lei. «Lo stiamo facendo per Dave.»
«No, non è vero», replicò Simon, scendendo dal letto per raggiungerla. «Lo stiamo facendo principalmente perché Dave ci ha minacciati di toglierci la paghetta di una settimana, se non avessimo rigato dritto per tutto il pomeriggio.»
«Sì, beh, lo facciamo anche per quello. Ma pensaci bene: con Alvin impegnato in questa recita, i nervi di Dave ne gioveranno non poco.» Simon ruotò le iridi azzurre verso il soffitto, dichiarando la resa. «Ecco, bravo. Metti questo», ne approfittò Brittany, infilandogli di prepotenza il vestito che aveva portato con sé.
«Oh, andiamo!» si ribellò lui, aggiustandosi sul naso gli occhiali che avevano rischiato di cadergli a causa di quella mossa improvvisa. «Perché devo fare la nonna?!»
«Perché abbiamo tirato a sorte per i ruoli, quindi non hai alcun diritto di protestare», lo canzonò Eleanor, tutta soddisfatta di aver pescato il bigliettino con il nome del lupo cattivo.
Simon grugnì e finì di vestirsi da solo, mentre Brittany, la costumista di quella compagnia teatrale improvvisata, passava oltre. «Alvin, sbrigati!» chiamò, poiché era l'unico degli attori a non essersi ancora palesato.
«Manca anche Jeanette», osservò Theodore.
«È giù in salotto ad allestire la scenografia insieme a Dave», rispose l'altra, passando a Simon anche uno scialle e una cuffietta da notte. «Alvin!»
Poco dopo la porta della camera si aprì quasi con uno schianto e sulla soglia apparve un chipmunk in canotta scura e pantaloni neri, con gli occhiali da sole e i capelli tirati completamente all'indietro. Imbracciava una mitragliatrice giocattolo e aveva due cinturoni pieni di munizioni avvolti attorno al corpo. «Chiamatemi pure Alvinator!» esordì in tono solenne.
«Ma che ca...?»
L'esclamazione di Eleanor fu coperta dalla protesta di Brittany, che subito avanzò verso l'ultimo arrivato con ampie e nervose falcate. «Ti avevo detto di vestirti da cacciatore! Non da Rambo!»
«Mi avevi dato un vestito da sfigato!» questionò lui, sollevando gli occhiali sulla fronte.
«Forse preferisci il taglialegna della versione dei fratelli Grimm?» azzardò Simon, dimentico per un attimo del suo abbigliamento.
«Oh-oh, qualcuno indossa la sottana?» lo prese in giro Alvin, orgoglioso di essere stato l'unico dei tre fratelli a sorteggiare un ruolo maschile.
«Sì, io», disse Brittany con decisione, afferrandogli il viso fra le mani per riportare su di lei la sua attenzione. «E ti ordino di andare a cambiarti o sarai tu a interpretare Cappuccetto Rosso.»
Liberandosi dalla sua presa, Alvin le rise quasi in faccia. «Tu non puoi ordinare un bel niente. È stato il destino a decidere.»
«Sei davvero sicuro di voler andare incontro al tuo destino in così giovane età?» fu la poco velata minaccia che ricevette in risposta.
Il loro battibecco fu interrotto da Jeanette, che fece capolino sull'uscio e, tutta sorridente, domandò: «Possiamo iniziare? Dave non vede l'ora di assistere allo spettacolo.»
«Lo sa, Dave, che deve pagare il biglietto?» ribatté Alvin, superandola per guadagnare il corridoio e sfuggire a Brittany, che subito gli si mise alle calcagna. «Torna immediatamente qui!»
Eleanor e Theodore li seguirono a ruota, mentre Simon rimase fermo dov'era, intimidito dalla presenza di Jeanette. Lei lo fissò stupita. «Qualche problema?»
«Sì, beh... no... cioè...» Sospirando, Simon si arrese all'evidenza. «È che mi sento così stupido, con questa roba addosso!»
«Oh, non preoccuparti», lo incoraggiò l'amica, andandogli vicino e posandogli una mano sulla spalla. «Sarà solo per poco. Poi sarai divorato da Eleanor.»
«È proprio il caso di dire In bocca al lupo, vero?» scherzò l'altro, ugualmente grato per quelle parole.
Dal fondo delle scale Alvin urlò: «Allora?! Vi muovete?!» E scambiandosi un ultimo sguardo, anche gli ultimi due chipmunks si affrettarono a scendere di sotto, pronti a passare una buona mezz'ora di divertimento nonostante il maltempo.
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