T.O.T.I

THIRSTY: avido, assetato
ONLY : solo, unico
TRUE: autentico, fedele
IMMORTAL: immortale.

We are the kids of war and peace.
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LUX

Il suono di Dream On degli Aereosmith riempiva l'abitacolo della macchina e le mie orecchie, mentre l'esasperante ragazzo alla mia destra stava portando la macchina a tutto volume, senza degnarmi nemmeno di una parola.

"Forti gli aereosmith. Sono la tua band preferita?" Gli ho chiesto, mentre guardavo anche io la strada dinanzi a me, la mia curiosità era più forte del silenzio che avrei dovuto avere.

"Chi sei e cosa cerchi esattamente da mio padre?" Harry girò la sua faccia e lasciò lo sguardo sulla strada per circa un paio secondi.

"Te l'ho detto zucca vuota, sono un'amica di tua sorella." parlai in modo esasperato, come se la mia bugia dovesse essere messa in atto anche dai miei gesti.

"Zucca vuota? Hai tre anni per caso?" Harry si accigliò scioccato. "Ad ogni modo so che stai mentendo. Mia sorella mi racconta tutto anche lontano migliaia di kilometri. Io so tutto di lei. So chi frequenta e so addirittura chi frequenta mio padre, nonostante il fatto che non sia presente a casa da circa un anno." La presa di Harry si fece più forte sul volante, probabilmente era infastidito dal fatto che lo stessi mentendo e che avessi la faccia tosta di insultarlo senza motivo. Certo che però stare un anno lontano da casa deve essere stato stressante, forse è per questo che è uno stronzo apatico.

"Senti non so nemmeno perchè ti stia mentendo. Anche perché non ho fatto nulla di male, non voglio nulla dalla tua famiglia. La mia era una semplice gentilezza. Tempo fa ho trovato una lettera in un fottuto mercatino dell'usato e ho iniziato a leggerlo. La lettera era di una donna e ho scoperto che apparteneva ad Annie Styles. Ho parlato con tuo padre e mi ha raccontato come è andata. Ho perso tempo e ho fatto un casino." Lo guardai di profilo mentre era ancora intento a guardare la strada. Harry era visibilmente adirato e sono sicura che se avesse potuto, lo sterzo si sarebbe completamente spaccato grazie al modo in cui lo stringeva tra le mani.

La macchina si fermò di colpo ed io sussultai dalla paura.

"Per prima cosa sei una pazza. Quale persona sana di mente sarebbe in cerca di una fottuta proprietaria di una lettera? Tu devi essere completamente fuori di testa. Non azzardarti più a varcare la soglia di casa mia. La tua non era una gentilezza, era curiosità. Questo fa di te una fottuta bugiarda ficcanaso. E io odio i ficcanaso, soprattutto i bugiardi. Perciò non farti più vedere e scendi dalla mia macchina senza sbattere lo sportello. Siamo arrivati."
Harry mi parlò sputandomi le parole dritte in faccia. Mi guardava con i suoi occhi verdi arroganti e irati. E io ricambiavo il suo sguardo con molta più rabbia e sfrontatezza di quanto in realtà ne possedessi.

"Tu sei fuori di testa quanto me se pensi che ritorni a casa tua. Sei matto, una volta è bastata per capire che non ho intenzione di incrociare il tuo sguardo mai più."
Aprii lo sportello della macchina e lo rinchiusi con tutta la forza che avessi in corpo, mentre sorridevo soddisfatta nel momento in cui sentii Harry Styles imprecare.

Mi incamminai nel mio vialetto e aprii velocemente la porta di casa mia.

Casa era completamente buia, segno del fatto che non ci fosse stato nessuno ad accogliermi. Strano, non era nemmeno così tardi.

"C'è nessuno? Famiglia?" Urlai, mentre mentre mi dirigevo verso la cucina. Avevo mal di testa ed ero affamata, ma soprattutto ero ancora scioccata da ciò che era capitato in un giorno.

Accesi la luce e mi ritrovai sommersa da coriandoli. Il mio cuore andò per pochi secondi in tachicardia fino a quando non mi accorsi dei miei genitori in piedi con una torta enorme tra le mani.

"Congratulazioni per il test!"

E così sorrisi  in modo forzato per smascherare il mio disagio, ringraziando con una risata isterica i miei genitori.

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"Quindi fammi capire Elle, la donna della lettera è morta ed hai litigato con suo figlio?"

Vicky stilló al telefono, trattenendo a stento le sue risate.

Ero da poco riuscita a liberarmi dalla festa ideata dai miei genitori, quando riuscì a sgattaiolare in cameretta per mettere il pigiama. Fu a quel punto che il mio cellulare squilló rivelando la chiamata da parte della mia migliore amica.

" Non solo, mi ha pure accompagnata a casa vietandomi categoricamente di varcare la soglia di casa sua. Ci credi Vì? È completamente pazzo."

Parlai, camminando per tutta la stanza. Nel frattempo come rispostaricevetti solo una grassa risata.

"Com'era? Un bel pezzo di manzo o un tonno in scatoletta?" La frase pessima della mia amica mi fece spalancare gli occhi.

"Vicky, sei completamente impazzita? Harry Styles è fuori discussione, per sempre. È uno stronzo, apatico e oltretutto non sa nemmeno il mio nome" Fortunatamente, aggiungerei.

"Harry Styles mi suona così familiare. Ad ogni modo Elle, ti ho chiamata per dirti che tra 20 min ti passo a prendere. Niente scuse. Zayn Malik ha fatto una mega festa in piscina e dobbiamo esserci! Fai veloce, sarò lì per le 11 e mezza. Baci."

"Aspetta Ví, cosa vuol dire 20 minuti? Soprattutto chi è Zayn Malik? Io non ho intenzione di muovermi da questa stanza, è tardi, sei uscita fuori di testa anche tu sta sera?" Urlai al telefono, non ricevendo nessuna risposta.

Non ci posso credere. La mia migliore amica aveva staccato la chiamata.

Mi buttai a capofitto sul letto, allargando le braccia. Mi guardai allo specchio che era situato sul soffitto della mia stanza e iniziai a scervellarmi su cosa avessi potuto mettere.

Ero sul punto di addormentarmi e mandare Vicky a farsi fottere, quando improvvisamente pensai al fatto di aver riacquistato la voglia di vivere dopo tantissimo tempo da quando avevo deciso volontariamente di chiudermi in camera sommersa di libri. La curiosità di sapere come andasse a finire una storia d'amore così reale mi ha finalmente riportata al presente, facendomi capire che certi amori finiscono e non possono essere riconquistati. La storia di Joseph Styles mi ha dato chiarezza sul fatto che esista dolore più grande che perdere un'amore adolescenziale, purtroppo in questa vita c'è qualcosa che non possiamo dominare o prevedere, la morte. Mi sentii come se avessi bisogno di svagarmi e tornare ad avere i miei 17 anni quella sera.
Mi trascinai al pensiero di dover vivere la mia vita al meglio, senza fretta e senza alcun tipo di rimorso.

Fu in quel momento che presi un profondo respiro e mi alzai dal letto, iniziando a prepararmi con la canzone degli aereosmith a tutto volume, per far sì che questa giornata non avesse mai fine.

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Hi!
Sarò brevissima, questo è il nuovo capitolo.

Fatemi sapere se vi è piaciuto.

All the love, Lux. X