Anxiety.
THIRSTY: avido, assetato
ONLY : solo, unico
TRUE: autentico, fedele
IMMORTAL: immortale.
"We are the kids of war and peace."
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Il suono della musica ad alto volume tuonava nella mia testa non lasciandomi spazio nemmeno di pensare.
Un misto tra l'odore di erba e di alcol mi piombava alle narici, facendomi tossire più di una volta.
Odiavo il fumo, non lo avevo mai tollerato seppure una volta tentai di fumare una sigaretta con la mia migliore amica. Diventò una delle esperienze più pessime della mia vita poiché mia madre mi beccò appena tornai a casa e quelle tre settimane di punizione durarono un'eternità.
Alla festa di Zayn Malik c'erano tutti. I miei amici di scuola, i miei vicini di casa e i vicini dei miei vicini.
Vicky era scomparsa, promettendomi che sarebbe tornata presto subito dopo aver trovato da bere. Io, invece, ero già pentita di trovarmi qui.
Ero seduta in disparte su uno dei divani lussuosi che questa villa aveva da offrire e cercavo di non toccare niente, convinta che prima o poi sarebbero arrivati poliziotti per interrompere la festa.
Mi alzai quando fui stanca di aspettare Ví e gli stupidi bicchieri con della birra e mi incamminai nel tentare di trovarla.
La casa era enorme e c'erano ragazzi in ogni angolo di essa, impedendomi di passare liberamente.
Urtai con una ragazza con del liquido rosso fuoco nel bicchiere che con mia immensa fortuna mi venne capovolto addosso, lasciandomi la macchia sulla camicetta che avevo scelto di mettere questa sera.
"Ottimo" pensai, mentre la ragazza con evidenti segni di ubriachezza mi rivolse un sorrisetto di scuse.
Mi girai e passai tra la folla, non preoccupandomi di urtare gli altri affianco a me, intenta a trovare un bagno in questo posto maledetto. Aprii più di una stanza quando finalmente trovai il bagno.
La camicetta era completamente andata e io iniziai a sospirare profondamente e a cercare una scusa plausibile per mia madre che il giorno dopo avrebbe dovuto lavarmi questa catastrofe.
Mi girai di scatto quando sentii la maniglia della porta abbassarsi, spalancandola e rivelandomi gli occhi verdi di Harry Styles.
Sgranai i miei occhi, pensando fosse una visione. Iniziai a capacitarmi della sua visione quando Harry mi sorpassò, iniziando a sedersi sul pavimento, con sospiri spezzati, quasi come singhiozzi.
"Harry? Stai male?" Mi allarmai, tentando di parlargli, ma i suoi occhi mi guardavano chiedendomi aiuto e le sue mani sfioravano la gola cercando di far prendere quest'ultima aria.
Capii subito che fosse un attacco di ansia. Mi accovacciai stando di fronte a lui e iniziai a parlargli con tranquillità.
"È tutto okay, sei al sicuro qui."
Lui non mi rispose, ma le sue mani iniziarono a vagare sulla sua faccia e istintivamente iniziai a massaggiargli la schiena, cercando di dargli conforto con quel gesto. Harry sembrò visibilmente stare meglio, tanto che il suo respiro si regolò.
"Harry, cosa è successo? hai fumato?" tentai di parlare, pensando avesse fumato o bevuto qualcosa che lo avesse ridotto in questo stato. Al suono della mia voce Harry si risveglió, mi guardò con quegli occhi privi di emozione e si spostò bruscamente, lasciando la mia mano penzolare all'aria. Si alzò di scatto e si incamminò verso l'uscita del bagno, non voltandosi indietro nemmeno per il gusto di vedere la mia faccia accigliata e sconvolta da quello che era appena successo.
Mi chiesi se avessi fatto la cosa giusta o se avessi dovuto trattarlo nel suo stesso modo, ma mi limitai semplicemente ad alzarmi e cercare una via di uscita da quella casa.
L'empatia era uno dei pregi del mio carattere che personalmente odiavo. L'idea di provare lo stesso dolore dell'altro mi rendeva ingenua ed estremamente buona. Ero consapevole che non avrei dovuto tendergli una mano, ma nonostante stessi ancora pensando a quello che avevo appena fatto, fui sorpresa di non provare alcun tipo di rimorso.
Scesi le scale e trovai una Vicky preoccupata che cambiò espressione nell' esatto momento in cui mi vide.
"Dove eri finita? Pensavo ti avessero rapita, Elle. E cosa hai combinato addosso?" Sorrise.
"Andiamo via, Ví, Ne ho avuto abbastanza. Mi hanno rovesciato un bicchiere colmo di liquido appiccicoso addosso ed ho incontrato di nuovo quello stronzo di Harry Styles. Lasciamo perdere, voglio andare via."
L'espressione di Vicky mutò rapidamente al nome di Harry e, da divertita, passò a sconvolta.
"Harry Styles! Ecco dove lo avevo sentito. Il suo migliore amico è Zayn Malik, la casa è la sua, e questo Harry era con noi un attimo fa. Sembrava molto turbato, ma non ci ho fatto tanto caso. Ero preoccupata per te e mentre tentavo di spiegare a Zayn come eri fatta per cercarti, mi ha detto che eri nel piano di sopra. Stavo venendo da te quando ti ho visto scendere le scale."
Fui sorpresa non appena sentii il racconto. Harry che parlava alla mia migliore amica, aiutandola. Doveva essere una specie di sogno.
"Quell'uomo ha interesse nell' aiutare qualcuno in difficoltà?" Storsi il naso, sorridendo sarcasticamente.
"Potrà anche essere l'uomo più irritante e saccente di questo pianeta Elle, ma lui e l'amico sembrano degli dei scesi dall'Olimpo." Ví mi sorrise e iniziò a ridere di gusto quando la sguardai di traverso, poi mi parlò di nuovo.
"È tardi. Cosa hai detto ai tuoi per restare ancora in giro a quest'ora?"
"Gli ho detto che dormivo da te.", gli sorrisi complice, aspettandomi che facesse lo stesso ma la sua espressione fu quasi esasperata.
"Fantastico. Ho detto ai miei che dormivo io da te." Vicky si battè una mano sulla fronte.
Fantastico, siamo fottute. Ero passata dal voler tornare a casa a non averla più una casa dove dormire al momento. "E se passassimo dalla tua finestra? Cavolo." Tentò di domandare la mia amica. "Impossibile, balcone chiuso."
Vicky mi guardò con nonchalance "potremmo sempre dormire in spiaggia, ho sentito che Zayn ha organizzato questa cosa per aspettare l'alba con gli amici più intimi. Potremmo andare con loro, sarà divertente."
Spalancai gli occhi, E Vicky mi tappò la bocca, evitando di farmi dare sentenza, certa che la mia risposta sarebbe stata no.
"Non c'è altra soluzione, o questo o un mese di punizione per me e per te. Dai Elle, ti prometto che torneremo presto a casa mia."
La mia migliore amica mi guardò pregandomi con lo sguardo. Odio questa fottuta ragazza.
"Ti odio, davvero." Ruotai gli occhi e lei mi abbracciò.
"Non ci resta che auto invitarci al falò con Zayn, a questo penso io." Mi sorrise e mi regalò un occhiolino, prendendomi per il braccio e trascinandomi verso Zayn Malik e la sua cerchia di amici.
"Ehi Zayn" quel demone della mia migliore amica lo chiamò e lui si girò di scatto verso la sua direzione.
Vicky si avvicinò a lui. Iniziò a toccargli il braccio e a parlargli all'orecchio con fare civettuolo. Zayn invece la guardava con fare serio, guardando la mano della mia amica che vagava sul suo braccio tatuato.
"Cavolo, quella stronza ci sa fare" mi dissi mentalmente.
"Alla tua età si torna a casa alle 10" una voce profonda e rauca mi parlò all'orecchio. Mi girai di scatto e mi ritrovai Harry che mi guardava con un misto di divertimento nei suoi occhi.
Harry divertito. Questa mi è nuova.
"Chi sei? Mio padre?" Dissi con arroganza, accigliandomi di più quando scoppiò in una risata.
"Se fossi mia figlia non saresti qui adesso. Soprattutto non ficcheresti il naso dove non devi." Mi guardò con aria di sfida, stringendomi il polso.
"Ancora con questa storia, la mia era una semplice curiosità. E levami le mani di dosso razza di idiota." Lo strattonai con prepotenza, non curandomi se gli avessi causato dolore.
Lui, d'altra parte non si smosse di un centimetro e non riuscii nemmeno a liberarmi della sua presa, quando portò il mio braccio sulla mia testa e avvicinò la sua bocca al mio orecchio.
Brividi mi percossero la schiena e tentai di calmarmi, pensando che quel contatto ravvicinato non fosse niente.
"Quando ammetterai di essere una piccola ficcanaso?" La presa al braccio si fece ancora più salda e io, d'altra parte,ansimavo appena, cercando di prendere aria e dire qualcosa di sensato.
"Ehi Elle!" La mia amica si avvicinò a me, salvandomi dall' attacco di Harry che lasciò la presa dal mio polso e si girò verso la mia salvezza.
"Zayn ha detto che possiamo andare al falò. Sarà divertente." Mi guardò sorridente la mia migliore amica, poi si girò verso il prepotente al mio fianco.
"Ah ma tu devi essere Harry. Piacere Victoria. Tu puoi chiamarmi Vicky però. Ho sentito molto parlare di te in questi giorni." Gli sorrise, beffardamente. Questa stronza.
"Da chi? Da quel bastardo del mio migliore amico o da una ficcanaso ribelle?" Harry si girò nella mia direzione, aspettando la mia reazione alle sue parole che arrivò subito.
"Tu devi farti curare. Seriamente." lo guardai roteando gli occhi e lui mi lanciò un ultima occhiata prima di girarsi di nuovo verso la mia migliore amica.
"Ad ogni modo ci sarò anche io, ci vediamo in spiaggia o avete bisogno di un passaggio?" la guardò indifferente, non curandosi di me al suo fianco che guardava con occhi sbarrati la mia migliore amica.
"Oh si grazie, ci servirebbe un passaggio." La mia migliore amica annuii e io mentalmente cercai di calmarmi.
"Bene. L'unica cosa, non sbattete le portiere." Questa volta mi guardò con sfida, alzando il lato sinistro della bocca.
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Spazio Autrice:
Dopo anni ho trovato il coraggio di ripubblicarla.
Fatemi sapere.
Spero vi piaccia.
Lux.
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